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L’Asp di Agrigento seleziona tre avvocati, ecco come partecipare al bando

L’Asp di Agrigento ha indetto un avviso pubblico per la selezione di tre avvocati, ai quali verrà conferito un incarico a tempo determinato di dirigente avvocato. Titoli e superamento del colloquio sono i parametri che permetteranno di selezionare i tre legali.

La domanda dovrà essere presentata, tramite procedura telematica, entro il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Nel caso in cui si tratti di un giorno festivo, il termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo.

Il bando sarà pubblicato nel sito internet dell’Azienda http://www.aspag.it nella sezione “bandi di concorso” nella medesima data di pubblicazione dell’avviso. Per partecipare al concorso è necessario iscriversi al sito https://aspag.iscrizioneconcorsi.it. Per eventuali informazioni gli aspiranti potranno utilizzare l’apposita sezione del sito ovvero rivolgersi alla U.O.C. Servizio risorse umane dell’ASP di Agrigento – viale della Vittoria, 321 (tel. 0922 40711 centralino).

Maltratta il figlio di 4 anni, madre e il compagno incastrati dalle intercettazioni della squadra mobile di Agrigento

La squadra mobile di Agrigento ha portato a termine una brillante attività investigativa che ha permesso di svelare i maltrattamenti subiti da un bambino di 4 anni.

Le attività della squadra mobile diretta da Giovanni Minardi, sono iniziate a seguito di una segnalazione del personale sanitario dell’ospedale “Nesima–Garibaldi” di Catania, dove il minore era stato trasportato d’urgenza.

Le intercettazioni ambientali e telefoniche eseguite, hanno permesso di svelare gravi indizi di colpevolezza a carico della madre del bimbo e del compagno di lei.

I due avrebbero percosso il minore mediante un corpo contundente, causandogli lesioni gravi alle dita delle mani, dei piedi e del sacco scrotale; il bambino presentava, inoltre, ustioni prodotte presumibilmente da sigarette.

Per queste ragioni, la locale Procura della Repubblica di Agrigento, guidata da Salvatore Vella, ha emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della madre e del compagno, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di maltrattamenti e lesioni gravi in danno del minore.

Commemorazione assassinio Miraglia, il 4 gennaio incontro e corteo a Sciacca

La Fondazione Accursio Miraglia per il prossimo 4 gennaio celebra la commemorazione  dell’assassinio di Accursio Miraglia.

L’incontro si svolgerà presso la sala Blasco del comune di Sciacca alle ore 9.30 e successivamente, in corteo, si procederà alla posa delle corone in via Licata, presso piazzetta Lazzarini, dove è situato il busto di Accursio Miraglia.

Saranno presenti: il Presidente della Commissione Antimafia Antonello Cracolici,il Capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Michele Catanzaro,il Segretario Provinciale del Partito Democratico Simone Di Paola,il Sindaco di Sciacca Fabio Termine, il Presidente della Fondazione Accursio Miraglia Nico Miraglia,il Segretario Regionale della CGIL Alfio Mannino, il segretario provinciale della CGIL Alfonso Buscemi, il Presidente Regionale ALPA CGIL Franco Colletti, il Segretario Provinciale della FLAI CGIL Giuseppe Di Franco, il Segretario della Camera del Lavoro di Sciacca Franco Zammuto,il Presidente regionale della LegaCoop Filippo Parrino,il Presidente della LegaCoop della provincia di Agrigento Domenico Pistone, il Presidente della Cooperativa la Madre Terra Roberto Butera

La Nuova Dc: “Ricatti al sindaco di Ribera”

“La maggioranza implode sotto i “ricatti”. I fatti di ieri in consiglio comunale, con il naufragio della maggioranza “del cambiamento”, sono ascrivibili più che al genere teatrale della tragedia, a quello della farsa. Lo spettacolo offerto ieri non fa onore né alla nostra città, né alle istituzioni che ne rappresentano la volontà popolare. Siamo perfino oltre ciò che viene definito, a buon diritto, “teatrino della politica”.” E’ duro il commento di Paolo Caternicchia, consigliere della Nuova Dc, sulle dimissioni di tre componenti della giunta Ruvolo di Ribera.
“La maggioranza consiliare che fino a ieri ha sostenuto, in pompa magna, l’azione amministrativa del sindaco Matteo Ruvolo, si è letteralmente schiantata – aggiunge Caternicchia – di fronte a un tema antico e nobile, che tocca da vicino tutti i nostri concittadini, specialmente i più deboli: le poltrone!
Ci saremmo aspettati, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, maggiore responsabilità, attenzione e sensibilità verso i riberesi. E invece viene messo in scena, con una disinvoltura incredibile, un vero e proprio valzer delle poltrone. I cittadini stanno ancora aspettando risposte su temi concreti legati al quotidiano: l’agricoltura e le prospettive di un intero comparto, l’amministrazione della città e la sua idea di sviluppo, l’ospedale e il suo futuro, i ritardi relativi alla consegna delle case popolari. Di fronte a questo spettacolo indecoroso, dove le istituzioni vengono trattate alla stessa stregua di un mercato finalizzato all’accaparramento di questa o quella poltrona, il sindaco in Consiglio comunale ha parlato anche di “ricatti”. In qualità di consigliere della DC e, soprattutto, di cittadino, chiedo ufficialmente al sindaco, alla luce della gravità delle sue dichiarazioni, di fare tempestivamente chiarezza al cospetto non solo del consiglio comunale, ma dell’intera cittadinanza”.
Caternicchia vuol sapere “Chi sono gli autori di questo ricatto? Qual è l’oggetto del ricatto? Il sindaco stesso è ricattabile da qualcuno? Abbiamo il diritto di sapere, il sindaco ha il dovere di parlare”.
Il colonnello dell’onorevole Pace conclude scrivendo: “L’esito del “cambiamento” è sotto gli occhi di tutti.
Gruppi di maggioranza che disertano l’aula e a quanto pare 3 assessori che si dimettono .
Scusate se è poco! Questo è il momento della serietà e della responsabilità, del rispetto verso le istituzioni e della trasparenza nei confronti dei cittadini.
Noi siamo presenti, lo siamo sempre stati: dalla parte dei cittadini, della buona amministrazione e del buon governo. E continueremo, con serietà e impegno, nel rispetto del mandato dei nostri elettori, a servire le istituzioni con rispetto e decoro nell’interesse esclusivo dei cittadini e della nostra città”.

Controlli dei Nas nelle case di riposo siciliane, denunce a Palermo, Agrigento e Catania

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Controlli del Nas nelle case di riposo siciliane. I Nas di Palermo, nella provincia di Agrigento, ha deferito all’autorità giudiziaria, il legale responsabile di una casa di riposo per aver abusivamente adibito un locale semi-interrato a spazio lavorativo in assenza di autorizzazione e delle necessarie verifiche sanitarie sulla salubrità del luogo.

Il Nas di Palermo hanno invece segnalato all’autorità amministrativa e sanitaria il legale responsabile di una struttura ricettiva per anziani, in provincia di Trapani, per aver ospitato 18 persone in numero superiore a quello autorizzato.

Denunciati i legali responsabili di cinque strutture per anziani, ubicate nelle province di Messina e Catania, per aver omesso di comunicare il numero degli anziani ospiti alloggiati. Sempre nella provincia di Catania, denunciati i titolari di due ulteriori strutture ricettive per anziani per aver detenuto, per la successiva somministrazione, farmaci scaduti di validità. Sequestrate complessivamente 52 confezioni di medicinali per un valore di circa mille euro.

Diventerà Bellissima con 3 assessori lascia la giunta di Ribera, Tramuta: “Per aiutare il sindaco”

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Il vicesindaco, Giuseppe Tramuta, e gli assessori Davide Caico e Mariella Ragusa hanno annunciato ieri sera in consiglio comunale le proprie dimissioni dalla giunta municipale di Ribera.

La questione ruota attorno a Forza Italia. Gli assessori vicini al ministero Musumeci, infatti, sostengono che bisogna superare il momento di stallo che si è determinato con la richiesta di Forza Italia di entrare a fare parte della giunta. “Vogliamo favorire un chiarimento politico ed aiutare il sindaco a trovare una soluzione – dice Tramuta – ma in piena armonia e senza scontri”. In pratica, il gruppo potrebbe rientrare in giunta e aspetta adesso le mosse del sindaco. Questa mattina i tre protocolleranno le dimissioni.

Nella foto, Giuseppe Tramuta e Mariella Ragusa

A Burgio contributi alle nuove attività commerciali, artigianali e agricole

Il Comune di Burgio ha pubblicato un bando per la concessione di contributi del fondo comuni marginali per l’avvio di nuove attività commerciali, artigianali e agricole nel territorio comunale.

L’importo complessivo è di 54.222 euro che sarà suddiviso ai primi tre progetti che, a seguito di valutazione e successiva pubblicazione della graduatoria, risulteranno beneficiari. Dunque, ad ogni progetto, che rientrerà tra le prime tre posizioni della graduatoria, verranno assegnati 18.074 euro. Le domande di contributo devono essere presentate entro le ore 14 di lunedì 30 gennaio 2023.

Sciacca ricorda Miraglia a 76 anni dal delitto (Video)

Fondazione Miraglia, Cgil, Comune di Sciacca e Lega Cooperative hanno ricordato oggi Accursio Miraglia nel cinquantaseiesimo anniversario dell’omicidio. Prima nella Sala Blasco e poi in piazza Lazzarini sono intervenuti, assieme ai familiari del sindacalista ucciso, con in testa il figlio Nico, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici, ed i segretari regionali e provinciali della Cgil, Alfio Mannino e Alfonso Buscemi.

Consiglio comunale di Sciacca al fotofinish, approvato debito e variazioni

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La corsa contro il tempo con la scadenza dei termini per l’approvazione dei punti ha inciso sui lavori dell’ultima seduta di fine anno di ieri sera del consiglio comunale di Sciacca. L’imprevisto si e’ materializzato al primo punto all’ordine del giorno: il debito fuori bilancio del Comune di Sciacca alla ditta Sogeir per 750 mila euro. La seduta e’ stata preceduta dall’adunanza per la discussione delle interrogazioni consiliari.

Le problematiche in aula sono sorte in ordine al parere dei revisori che hanno fatto notare come l’atto dovrà essere seguito da un accordo transattivo per procedere ad una compensazione. Un aspetto che non era inserito in delibera e che ha mandato in difficoltà l’aula che ha dovuto fare ricorso ad una sospensione per trovare una soluzione.

Quadra trovata grazie ad un emendamento presentato dai consiglieri per poter calare la prescrizione dei revisori dentro la delibera e superare l’empasse. Il punto e’ poi stato approvato con 21 voti a favore. Hanno preferito astenersi il presidente Ignazio Messina, il vice Alessandro Grassadonio e il consigliere Ignazio Bivona, quest’ultimo non ha mancato di evidenziare le sue perplessità relative al punto.

” Mi astengo – ha spiegato Bivona – perché sulla delibera i revisori hanno segnalato la necessità di compensare un credito che il Comune vantava nei confronti di Sogeir, nulla di tutto questo indicato in delibera. Inoltre – ha rimarcato – l’accordo transattivo andava sottoscritto precedentemente e l’importo da riconoscere doveva essere quello già detratto con il credito del Comune. E’ preoccupante che ad oggi la somma che il Comune vanta come credito sia in parte contestato da Sogeir”.

Fattore tempo che ha caratterizzato anche l’approvazione dei successivi punti all’esame dell’aula. Quattro le variazioni apportate al programma triennale delle opere pubbliche: un finanziamento da 2 milioni e mezzo di euro a valere sui fondi del Pnrr del Dipartimento per gli Affari del Ministero degli Interni a favore del Comune di Sciacca per i lavori di demolizione e ricostruzione dell’ex edificio scolastico da adibire ad asilo nido e denominato Scuola Marina. E poi ancora 3 interventi nel settore sociale dove sono inclusi anche lavori e pertanto necessitano di essere inseriti nel programma triennale: ovvero housing temporaneo per la realizzazione di alloggi/strutture di accoglienza finalizzati al reinserimento e all’autonomia per 500 mila euro, percorsi di autonomia per persone con disabilità: abitazione adattamento degli spazi, domotica e assistenza a distanza per 240 mila euro e stazione di posta per le persone in condizione di privazione materiale, di marginalità anche estrema e senza dimora per 910 mila euro. Le ultime variazioni sono state votate all’unanimità dall’aula che ha chiuso i lavori passata la mezzanotte. Appuntamento al 2023.

Il tesoro dell’ex consigliere di Campobello di Mazara, confisca da 6 milioni di euro (Video)

A carico di Calogero Jonn Luppino un provvedimento di confisca di beni del valore di circa 6 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Trapani – sezione Misure di Prevenzione.
Il provvedimento, che scaturisce dal sequestro beni eseguito dai carabinieri di Trapani e dal Ros nel marzo 2021, è stato notificato anche nei confronti di ulteriori 15 persone (cd. “terzi intervenienti”) e 5 società, comunque riconducibili all’interessato, tuttora detenuto in carcere per associazione di tipo mafioso dopo l’arresto operato dai militari dell’Arma nel 2019.
Il Luppino, in passato consigliere comunale di Campobello di Mazara, era stato arrestato per associazione di tipo mafioso nell’indagine Mafiabet che aveva permesso di monitorare la sua rapidissima ascesa imprenditoriale nel mondo delle scommesse e giochi on-line. Luppino dirigeva e controllava il settore economico dell’esercizio di giochi e scommesse affidando alcune delle relative agenzie ad altri associati mafiosi.
La sua ascesa sarebbe stata favorita in tutto e per tutto dagli affiliati ai mandamenti mafiosi di Castelvetrano e Mazara del Vallo che obbligavano i vari esercizi commerciali del trapanese ad installare i device delle società di Luppino, pena pesanti ritorsioni. Gli esercizi che invece accettavano il monopolio facente capo a Cosa Nostra, potevano godere della “protezione” dei mafiosi pronti a punire chi, tra la delinquenza comune, prendeva di mira quegli esercizi commerciali.
Così accadeva con un bar della provincia che aveva subito un furto proprio di macchinette per giochi gestite da società legate all’imprenditore mafioso. Cosa Nostra aveva individuato il responsabile del furto e, tramite il referente mafioso di quel luogo, aveva provveduto alla punizione del presunto reo, colpevole di aver danneggiato un esercizio che già aveva pagato la protezione dell’associazione mafiosa.
L’ascesa dell’imprenditore sarebbe stata sovvenzionata con cessioni di denaro ad esponenti di vertice dei mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo e Castelvetrano, tra cui familiari del latitante Matteo Messina Denaro, nonché ad esponenti apicali dell’associazione mafiosa.
Le indagini patrimoniali condotte dal nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Trapani costituiscono il completamento della più generale attività di contrasto condotta dai militari, coordinati dalla Procura Distrettuale palermintana, nei confronti del potente mandamento mafioso di Castelvetrano.
I beni confiscati sono costituiti da 10 società e relativi compendi aziendali, 6 terreni, 14 rapporti bancari, 1 motoveicolo, 1 cavallo da corsa, nonché denaro contante, titoli di credito e finanche lingotti d’oro.

Bilancio Polizia Postale nel 2022, grosse operazioni in Sicilia occidentale

Nel 2022 la Polizia Postale è stata chiamata a far fronte a continue e sempre più evolute sfide investigative sulla prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del vivere quotidiano, lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2022 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, con particolare riferimento ai reati in danno di minori.

Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online nel 2022 ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento e di coordinamento nazionale dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica – COSC della Polizia Postale nella lotta alla pedofilia e pornografia minorile online.

L’analisi dei dati relativi all’anno di riferimento ha confermato la lieve diminuzione dei casi trattati . La flessione negativa dei dati è stata riscontrata anche in riferimento al numero delle segnalazioni provenienti da organismi internazionali attivi nella protezione dei minori in rete. L’impegno profuso dalla Specialità si è concentrato nel reprimere episodi di particolare gravità, con l’effetto rilevabile di evidenziare un maggior numero di individui sottoposti a pene detentive.
Nell’ambito poi delle segnalazioni relative alla pubblicazione di contenuti pedopornografici su social network, si è evidenziato un fenomeno per il quale veniva intaccata la reputazione dei vari titolari di profili social attraverso la pubblicazione di materiale scabroso di natura pedopornografica con accessi abusivi massivi a profili privati di ignari cittadini e di persone dotate di rilevanza mediatica, politica o di altra natura.
La fine dell’emergenza sanitaria, con la progressiva ripresa delle attività nella direzione di un recupero della normalità, potrebbe aver contribuito a ridurre l’isolamento sociale, facendo rilevare nel 2022 una riduzione della circolazione globale di materiale pedopornografico su circuiti internazionali, che non ha però inciso sull’attività di contrasto. Infatti, è stato registrato un aumento dei soggetti individuati e deferiti per violazioni connesse ad abusi in danno di minori.
In particolare, nell’ambito dell’attività di contrasto coordinata dal Centro sono stati trattati complessivamente 4.542 casi, che hanno consentito di indagare 1.463 soggetti, di cui 149 tratti in arresto per reati connessi alla materia degli abusi tecnomediati in danno di minori, con un aumento di persone tratte in arresto di circa il +8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per quanto concerne l’attività di prevenzione svolta dal C.N.C.P.O. attraverso una continua e costante attività di monitoraggio della rete, sono stati visionati 25.696 siti, di cui 2.622 inseriti in black list e oscurati, in quanto presentavano contenuti pedopornografici.

Sono stati trattati, invece 424 casi di adescamento online: anche quest’anno la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta in interazioni sessuali tecnomediate, 229 rispetto al totale.
Continua a preoccupare il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia. Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

Si registra una leggera flessione anche dei casi di cyberbullismo che può essere interpretata come effetto della normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei e che la costanza dell’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale, presso le strutture scolastiche, abbia mantenuto alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente in rete.
Nel periodo di riferimento sono stati trattati 323 casi di cyberbullismo.

Per quanto riguarda le sextortion, hanno interessato sempre più spesso vittime minorenni : la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto e di essersi fidati di perfetti e “avvenenti” sconosciuti.
La sensazione di sentirsi in trappola che sperimentano le vittime è amplificata spesso dalla difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste. Nel corso dell’anno sono stati trattati 130 casi, la maggior parte dei quali nella fascia 14-17 anni, più spesso in danno di vittime maschili.

Nella Sicilia Occidentale si riportano due articolate operazioni di polizia condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Palermo che si vanno ad aggiungere alle singole diverse attività investigative concluse nei territori di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Trapani, tra le quali si cita l’operazione che in quest’ultima provincia ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, per adescamento e produzione di materiale pedopornografico, nei confronti di un assistente tecnico di un istituto alberghiero.

OPERAZIONE “GREEN OCEAN”, svolta in modalità sotto copertura dal personale Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Palermo su piattaforme di file sharing e di messaggistica utilizzate per la diffusione di contenuti di pornografia minorile. All’esito dell’indagine sono state eseguite, su tutto il territorio nazionale, coordinate dal C.N.C.P.O. del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, 32 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati, che hanno consentito di trarre in arresto 13 persone per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico. In un caso, la perquisizione informatica effettuata sui dispositivi ha messo in luce l’esistenza di abusi fisici in danno di due minori, all’epoca dei fatti dell’età di 2 e 3 anni.
L’attività in argomento ha consentito, inoltre, di individuare centinaia di account riconducibili a utenti esteri, per i quali sono stati interessati i relativi collaterali.
 
OPERAZIONE “ESTOTE PARATI”: L’attività di indagine del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Palermo trae origine dalla più ampia Operazione “DICTUM”, avviata a seguito di una segnalazione pervenuta nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia, che ha condotto all’individuazione di numerosi soggetti responsabili di aver condiviso in rete materiale pedopornografico tramite la piattaforma Mega.nz.
L’analisi del materiale detenuto in cloud, ha consentito la denuncia di 27 persone, 3 delle quali sono state tratte in arresto in flagranza di reato per detenzione di ingente quantitativo di materiale realizzato mediante lo sfruttamento sessuale di minori.
Il personale del C.O.S.C. Sicilia Occidentale nel corso dell’anno 2022 ha monitorato 2431 spazi virtuali, rilevando contenuti illeciti in 237 di essi.
Prendendo in considerazione anche le denunce dei cittadini, sono stati aperti 562 nuovi procedimenti penali, di cui quasi la metà nel territorio palermitano.

Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Sicilia Occidentale ha trattato in totale 890 nuovi casi, considerando sia le truffe on line che le frodi informatiche, per un importo complessivo di 2.277.646 euro di somme oggetto di frode.

Particolare attenzione è rivolta inoltre ai fenomeni del revenge porn, con 244 casi trattati (di cui 34 in danno di minori) e 71 persone denunciate e delle truffe romantiche, con 442 casi trattati (di cui 4 in danno di minori) e 103 persone denunciate, spesso sommersi in quanto caratterizzati da un forte coinvolgimento emotivo che induce la vittima a non denunciare.

Sono stati 15 i casi di Codice Rosso che hanno visto la Polizia Postale impegnata attivamente nel contrasto dei reati contro la persona commessi attraverso la rete.

Turi Dimino racconta il fine anno in Brasile

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Con il nuovo anno 2023, il Brasile ed il mondo intero danno l”addio al grande PELE’, tre volte campione del mondo, ma anche il ben-tornato a LULA, tre volte presidente del Brasile.
Salvador de Bahia festeggia pure la ministra della cultura, la baiana Margareth Menezes.
Nella “Virada do Ano 2023” di Salvador gli eventi culturali e musicali organizzati sono stati moltissimi e non solo nel grande spazio “Arena Daniela Mercury” ma anche in altre piazze di Salvador, aggregando oltre due milioni di persone, tra baiani e turisti, intrattenendoli al ritmo di samba-reggae, afro-axê, M.P.BZ ( Musica Popolare Brasileira ecc.). L’evento internazionale della “Virada do Ano 2023” di Salvador, rappresentato dal Sindaco Bruno Reis, ha richiesto un grande sforzo ed impegno organizzativo.
( nelle foto: il Sindaco di Salvador de Bahia, Bruno Reis, la ministra baiana Margareth Menezes ed altre immagini).

Di Turi Dimino