Ultima seduta consiglio comunale di Sciacca, Campione: “Variazione di visioni per la città”

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“Progetti nuovi per Sciacca, di grande rilevanza sociale, economica, occupazionale e dell’immagine della città”. Così si esprime la consigliera comunale Daniela Campione all’indomani dell’ultima seduta.
“Si esprime – scrive a nome della maggioranza- soddisfazione per le delibere approvate e si dà merito all’intero consiglio comunale per la variazione del Programma triennale dei lavori pubblici, inserendo modifiche per interventi a valere sui Fondi PNRR, segna un passo di rotta e una visione nuova di una comunità più inclusiva a favore di categorie fragili che sono state per troppo tempo lasciate ai margini: povertà estrema, adulti disabili e infanzia”.

E ancora aggiunge: “Queste misure – si legge – deliberate dalla Giunta del sindaco Fabio Termine, consentiranno la rimozione di aree ed edifici attualmente abbandonati e degradati in spazi di socializzazione e di inclusione, come strategia di integrazione senza esclusione.
Saranno finanziati interventi di riqualificazione della ex scuola in contrada Sant’Antonio per la stazione di posta per le persone che vivono in condizioni di deprivazione materiale e senza dimora e un housing temporaneo, riqualificando beni confiscati alla mafia e alla criminalità organizzata.
Si potrà procedere, con un progetto già programmato dalla precedente amministrazione, con la demolizione e ricostruzione di un ex edificio scolastico da adibire ad asilo nido denominato Scuola Marina.
Si potranno realizzare percorsi di autonomia per persone con disabilità sia con gruppi appartamento sia in area lavorativa.
Progetti approvati all’unanimità, di grande rilevanza sul piano della rigenerazione urbana per un ammontare complessivo di euro 7 milioni di euro, fondamentali per dare risposte importanti sia nell’ambito degli sbocchi lavorativi di operatori edili e sociali, sia sul piano del decoro urbano, ma soprattutto in quello dei servizi a sostegno delle categorie fragili”.

Dal 2 gennaio saldi invernali in Sicilia fino al 15 marzo 2023

Dal 2 gennaio saldi invernali in Sicilia fino al 15 marzo.
    «L’avvio dei saldi del 2 gennaio farà bene al commercio e ai consumatori. – dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – La misura che abbiamo condiviso in accordo con le associazioni che rappresentano i piccoli commercianti, ha infatti proprio lo scopo di dare linfa vitale ai negozianti che potranno incassare liquidità fondamentale per la loro sopravvivenza e fornire occasioni di acquisto migliori per gli utenti». 
    Dopo la pandemia si è tornati alla programmazione biennale dei saldi e delle vendite promozionali che, oltre che essere prevista dalla legge, è uno strumento fondamentale per consentire ai commercianti e ai consumatori di potersi organizzare anticipatamente. La programmazione, fissata con decreto lo scorso aprile dall’assessorato regionale delle Attività produttive, prevede i saldi invernali appunto dal 2 gennaio al 15 marzo 2023, mentre quelli estivi dall’1 luglio al 15 settembre 2023. Nel calendario fissati anche i periodi per le vendite promozionali: dal 16 marzo al 30 giugno e dal 16 settembre al 31 dicembre 2023.
   

Ordinanza del sindaco, Capodanno senza botti a Palermo e si rischia anche l’arresto

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha emanato un’ordinanza con la quale dispone – a partire da domani e fino a venerdì 6 gennaio 2023, “il divieto assoluto su tutto il territorio comunale di accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari”.


    La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione di sanzioni amministrative tra 500 e 5.000 euro, “oltre al sequestro del materiale pirotecnico utilizzato o illecitamente detenuto e la successiva confisca, fatte salve, inoltre, eventuali e ulteriori sanzioni penali e amministrative disposte dalla normativa vigente”.

Inoltre, se la trasgressione dell’ordinanza viene commessa “in un luogo dove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese”, previsioni confermate nell’ambito del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Tramuta: “Nessun ricatto al sindaco, legittime le richieste di Forza Italia” (Intervista)

Per Giuseppe Tramuta, che ha lasciato il posto in giunta a Ribera e che due anni fa si era dimesso da consigliere comunale, nessun ricatto al sindaco da parte di Diventerà Bellissima: “Noi abbiamo fatto un passo indietro – dice Tramuta, in un’intervista a Risoluto.it – per favorire il lavoro del sindaco”. Tramuta non esclude che il suo gruppo possa addirittura rinunciare a parte della rappresentanza in giunta.

Castellamare del Golfo, in carcere un pregiudicato di 67 anni

I Carabinieri della Stazione di Castellammare del Golfo hanno arrestato, in esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento emessa dal Tribunale di Trapani, il pregiudicato 67enne che la vigilia di Natale è evaso dai domiciliari per recarsi sotto casa della ex moglie violando le prescrizioni del giudice che gli impongono il divieto di avvicinamento alla stessa.


In quell’occasione i Carabinieri non trovandolo a casa si sono subito portati presso il domicilio della moglie, dove lo hanno trovato intento a guadagnare l’ingresso dell’abitazione suonando ripetutamente il campanello. A seguito delle reiterate violazioni alle misure cautelari cui era in atto sottoposto è scaturito l’odierno provvedimento dopo il quale si sono aperte per lui le porte del carcere di Trapani dove è stato tradotto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Covid in Sicilia, contagi e ospedalizzazioni in calo nella settimana di Natale

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Secondo il bollettino Dasoe nella settimana di Natale in Sicilia si è registrato un calo dei nuovi contagi con un’incidenza pari a 8.495 (-24.63%) e un valore cumulativo di 177/100.000 abitanti.
Andando nello specifico per provincia, un tasso alto di nuovi positivi si è registrato nelle province di Ragusa (240/100.000), Palermo (198/100.000) e Caltanissetta (182/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 70 e i 79 anni (295/100.000), tra gli 80 e gli 89 anni (278/100.000) e tra gli over 90 (277/100.000). Anche le nuove ospedalizzazioni sono in diminuzione.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, nella fascia d’età 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 24,29%, mentre hanno completato il ciclo primario 64.390 bambini, pari al 20,89%. Gli over 12 vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,91% mentre la percentuale di chi ha completato il ciclo primario è pari all’ 89,55%.I vaccinati con terza dose sono 2.771.724 pari al 72,39% degli aventi diritto.

Dal primo marzo le quarte dosi somministrate sono state 217.086 di cui 191.245 ad over 60 e, dal 23 settembre, è consentito l’utilizzo dei vaccini bivalenti anche per la quinta dose per i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria che è stata estesa il 17 ottobre anche agli over 80, agli ospiti in rsa e alle persone over 60 con fragilità. Le quinte dosi somministrate risultano complessivamente 6.207.

La Nuova Dc: “Ricatti al sindaco di Ribera”

“La maggioranza implode sotto i “ricatti”. I fatti di ieri in consiglio comunale, con il naufragio della maggioranza “del cambiamento”, sono ascrivibili più che al genere teatrale della tragedia, a quello della farsa. Lo spettacolo offerto ieri non fa onore né alla nostra città, né alle istituzioni che ne rappresentano la volontà popolare. Siamo perfino oltre ciò che viene definito, a buon diritto, “teatrino della politica”.” E’ duro il commento di Paolo Caternicchia, consigliere della Nuova Dc, sulle dimissioni di tre componenti della giunta Ruvolo di Ribera.
“La maggioranza consiliare che fino a ieri ha sostenuto, in pompa magna, l’azione amministrativa del sindaco Matteo Ruvolo, si è letteralmente schiantata – aggiunge Caternicchia – di fronte a un tema antico e nobile, che tocca da vicino tutti i nostri concittadini, specialmente i più deboli: le poltrone!
Ci saremmo aspettati, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, maggiore responsabilità, attenzione e sensibilità verso i riberesi. E invece viene messo in scena, con una disinvoltura incredibile, un vero e proprio valzer delle poltrone. I cittadini stanno ancora aspettando risposte su temi concreti legati al quotidiano: l’agricoltura e le prospettive di un intero comparto, l’amministrazione della città e la sua idea di sviluppo, l’ospedale e il suo futuro, i ritardi relativi alla consegna delle case popolari. Di fronte a questo spettacolo indecoroso, dove le istituzioni vengono trattate alla stessa stregua di un mercato finalizzato all’accaparramento di questa o quella poltrona, il sindaco in Consiglio comunale ha parlato anche di “ricatti”. In qualità di consigliere della DC e, soprattutto, di cittadino, chiedo ufficialmente al sindaco, alla luce della gravità delle sue dichiarazioni, di fare tempestivamente chiarezza al cospetto non solo del consiglio comunale, ma dell’intera cittadinanza”.
Caternicchia vuol sapere “Chi sono gli autori di questo ricatto? Qual è l’oggetto del ricatto? Il sindaco stesso è ricattabile da qualcuno? Abbiamo il diritto di sapere, il sindaco ha il dovere di parlare”.
Il colonnello dell’onorevole Pace conclude scrivendo: “L’esito del “cambiamento” è sotto gli occhi di tutti.
Gruppi di maggioranza che disertano l’aula e a quanto pare 3 assessori che si dimettono .
Scusate se è poco! Questo è il momento della serietà e della responsabilità, del rispetto verso le istituzioni e della trasparenza nei confronti dei cittadini.
Noi siamo presenti, lo siamo sempre stati: dalla parte dei cittadini, della buona amministrazione e del buon governo. E continueremo, con serietà e impegno, nel rispetto del mandato dei nostri elettori, a servire le istituzioni con rispetto e decoro nell’interesse esclusivo dei cittadini e della nostra città”.

Diventerà Bellissima con 3 assessori lascia la giunta di Ribera, Tramuta: “Per aiutare il sindaco”

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Il vicesindaco, Giuseppe Tramuta, e gli assessori Davide Caico e Mariella Ragusa hanno annunciato ieri sera in consiglio comunale le proprie dimissioni dalla giunta municipale di Ribera.

La questione ruota attorno a Forza Italia. Gli assessori vicini al ministero Musumeci, infatti, sostengono che bisogna superare il momento di stallo che si è determinato con la richiesta di Forza Italia di entrare a fare parte della giunta. “Vogliamo favorire un chiarimento politico ed aiutare il sindaco a trovare una soluzione – dice Tramuta – ma in piena armonia e senza scontri”. In pratica, il gruppo potrebbe rientrare in giunta e aspetta adesso le mosse del sindaco. Questa mattina i tre protocolleranno le dimissioni.

Nella foto, Giuseppe Tramuta e Mariella Ragusa

Consiglio comunale di Sciacca al fotofinish, approvato debito e variazioni

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La corsa contro il tempo con la scadenza dei termini per l’approvazione dei punti ha inciso sui lavori dell’ultima seduta di fine anno di ieri sera del consiglio comunale di Sciacca. L’imprevisto si e’ materializzato al primo punto all’ordine del giorno: il debito fuori bilancio del Comune di Sciacca alla ditta Sogeir per 750 mila euro. La seduta e’ stata preceduta dall’adunanza per la discussione delle interrogazioni consiliari.

Le problematiche in aula sono sorte in ordine al parere dei revisori che hanno fatto notare come l’atto dovrà essere seguito da un accordo transattivo per procedere ad una compensazione. Un aspetto che non era inserito in delibera e che ha mandato in difficoltà l’aula che ha dovuto fare ricorso ad una sospensione per trovare una soluzione.

Quadra trovata grazie ad un emendamento presentato dai consiglieri per poter calare la prescrizione dei revisori dentro la delibera e superare l’empasse. Il punto e’ poi stato approvato con 21 voti a favore. Hanno preferito astenersi il presidente Ignazio Messina, il vice Alessandro Grassadonio e il consigliere Ignazio Bivona, quest’ultimo non ha mancato di evidenziare le sue perplessità relative al punto.

” Mi astengo – ha spiegato Bivona – perché sulla delibera i revisori hanno segnalato la necessità di compensare un credito che il Comune vantava nei confronti di Sogeir, nulla di tutto questo indicato in delibera. Inoltre – ha rimarcato – l’accordo transattivo andava sottoscritto precedentemente e l’importo da riconoscere doveva essere quello già detratto con il credito del Comune. E’ preoccupante che ad oggi la somma che il Comune vanta come credito sia in parte contestato da Sogeir”.

Fattore tempo che ha caratterizzato anche l’approvazione dei successivi punti all’esame dell’aula. Quattro le variazioni apportate al programma triennale delle opere pubbliche: un finanziamento da 2 milioni e mezzo di euro a valere sui fondi del Pnrr del Dipartimento per gli Affari del Ministero degli Interni a favore del Comune di Sciacca per i lavori di demolizione e ricostruzione dell’ex edificio scolastico da adibire ad asilo nido e denominato Scuola Marina. E poi ancora 3 interventi nel settore sociale dove sono inclusi anche lavori e pertanto necessitano di essere inseriti nel programma triennale: ovvero housing temporaneo per la realizzazione di alloggi/strutture di accoglienza finalizzati al reinserimento e all’autonomia per 500 mila euro, percorsi di autonomia per persone con disabilità: abitazione adattamento degli spazi, domotica e assistenza a distanza per 240 mila euro e stazione di posta per le persone in condizione di privazione materiale, di marginalità anche estrema e senza dimora per 910 mila euro. Le ultime variazioni sono state votate all’unanimità dall’aula che ha chiuso i lavori passata la mezzanotte. Appuntamento al 2023.

Il tesoro dell’ex consigliere di Campobello di Mazara, confisca da 6 milioni di euro (Video)

A carico di Calogero Jonn Luppino un provvedimento di confisca di beni del valore di circa 6 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Trapani – sezione Misure di Prevenzione.
Il provvedimento, che scaturisce dal sequestro beni eseguito dai carabinieri di Trapani e dal Ros nel marzo 2021, è stato notificato anche nei confronti di ulteriori 15 persone (cd. “terzi intervenienti”) e 5 società, comunque riconducibili all’interessato, tuttora detenuto in carcere per associazione di tipo mafioso dopo l’arresto operato dai militari dell’Arma nel 2019.
Il Luppino, in passato consigliere comunale di Campobello di Mazara, era stato arrestato per associazione di tipo mafioso nell’indagine Mafiabet che aveva permesso di monitorare la sua rapidissima ascesa imprenditoriale nel mondo delle scommesse e giochi on-line. Luppino dirigeva e controllava il settore economico dell’esercizio di giochi e scommesse affidando alcune delle relative agenzie ad altri associati mafiosi.
La sua ascesa sarebbe stata favorita in tutto e per tutto dagli affiliati ai mandamenti mafiosi di Castelvetrano e Mazara del Vallo che obbligavano i vari esercizi commerciali del trapanese ad installare i device delle società di Luppino, pena pesanti ritorsioni. Gli esercizi che invece accettavano il monopolio facente capo a Cosa Nostra, potevano godere della “protezione” dei mafiosi pronti a punire chi, tra la delinquenza comune, prendeva di mira quegli esercizi commerciali.
Così accadeva con un bar della provincia che aveva subito un furto proprio di macchinette per giochi gestite da società legate all’imprenditore mafioso. Cosa Nostra aveva individuato il responsabile del furto e, tramite il referente mafioso di quel luogo, aveva provveduto alla punizione del presunto reo, colpevole di aver danneggiato un esercizio che già aveva pagato la protezione dell’associazione mafiosa.
L’ascesa dell’imprenditore sarebbe stata sovvenzionata con cessioni di denaro ad esponenti di vertice dei mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo e Castelvetrano, tra cui familiari del latitante Matteo Messina Denaro, nonché ad esponenti apicali dell’associazione mafiosa.
Le indagini patrimoniali condotte dal nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Trapani costituiscono il completamento della più generale attività di contrasto condotta dai militari, coordinati dalla Procura Distrettuale palermintana, nei confronti del potente mandamento mafioso di Castelvetrano.
I beni confiscati sono costituiti da 10 società e relativi compendi aziendali, 6 terreni, 14 rapporti bancari, 1 motoveicolo, 1 cavallo da corsa, nonché denaro contante, titoli di credito e finanche lingotti d’oro.