L’omicidio a Marinella di Selinunte, l’indagato non risponde al magistrato

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Ernesto Favara, 63 anni, l’uomo che ieri pomeriggio ha ucciso a coltellate la moglie Maria Amatuzzo, 29 anni, a Marinella di Selinunte.

Durante l’interrogatorio di ieri sera davanti al magistrato Stefania Tredici il pescatore in pensione ha scelto di non rispondere alle domande, non fornendo elementi utili al fine di individuare il movente. Ernesto Favara, quando ieri sono arrivati i carabinieri in via Cassiopea nella casa coniugale, aveva ancora in mano il coltello. L’uomo, al termine dell’interrogatorio, è stato arrestato per omicidio e trasferito presso il carcere di Trapani. La scientifica dei carabinieri ha effettuato i rilievi nella casa dove la donna è stata assassinata. 

Maltrattamenti in famiglia, due denunce dei carabinieri a Castelvetrano con donne ferite

I carabinieri della stazione di Castelvetrano hanno denunciato due uomini per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Il primo, di 53 anni, come documentato dai carabinieri dopo la denuncia della vittima, avrebbe, negli ultimi mesi, posto in essere una serie di maltrattamenti nei confronti della donna. L’ultimo solo pochi giorni fa quando l’uomo avrebbe minacciato ed aggredito, dopo una lite per futili motivi, la malcapitata, occasione nel quale è stato necessario l’intervento dei sanitari i quali hanno emesso un referto con 5 giorni di prognosi per le ferite riportate.

All’uomo, detentore di armi, sono stati ritirati in via cautelare 2 fucili, una rivoltella e una carabina regolarmente denunciate.

Il secondo invece è un 38enne di Castelvetrano sul quale i militari avrebbero, dopo la denuncia della convivente, documentato atteggiamenti violenti nei confronti della vittima tali da richiedere l’intervento dei sanitari in più occasioni. Nel mese in corso la donna sarebbe stata aggredita riportando varie contusioni e lesioni con una prognosi di 6 giorni.

I carabinieri rinnovano l’invito a trovare il coraggio di denunciare ogni tipo di atteggiamento violento che verrà analizzato da personale specializzato in modo da prevenire e scongiurare ulteriori conseguenze.

Muore schiacciato da una balla di fieno, tragedia in un’azienda agricola di Licata

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E’ morto nelle campagne di contrada Durra’ tra Licata e Campobello, un agricoltore di 57 anni mentre stava dando da mangiare agli animali della sua azienda agricola, schiacciato da una grossa balla di fieno.

Inutili i soccorsi dei parenti che hanno tentato di salvarlo. Sul posto sono subito intervenuti i poliziotti del commissariato locale ed un’ambulanza del 118 che ha trasportato l’uomo all’ ospedale “San Giacomo d’Altopasso”, ma a l’agricoltore è spirato durante il tragitto.

Il magistrato di turno della Procura di Agrigento, a quanto pare, non avrebbe disposto l’autopsia.

Messa di Natale, il pensiero del Papa ai bimbi “divorati” dalle guerre

In sedia a rotelle e a tratti affaticato con voce roca, ieri sera Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa di Natale. Il suo pensiero e’ andato ai bambini «divorati dalle guerre.

” Anche in questo Natale – ha detto – un’umanità insaziabile di soldi, potere e piacere non fa posto, come fu per Gesù, ai più piccoli, a tanti nascituri, poveri, dimenticati. Penso soprattutto ai bambini divorati da guerre, povertà e ingiustizia. Ma Gesù viene proprio lì, bambino nella mangiatoia dello scarto e del rifiuto. In Lui, bambino di Betlemme, c’è ogni bambino”

Femminicidio a Marinella di Selinunte, lei voleva lasciarlo

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Oggi voleva andare via da lui. Insieme avevano avuto tre figli, mentre lei aveva altri tre figli da precedenti relazioni. Tanti anni di differenza tra i due in un contesto di disagio sociale. Maria Amatuzzo, la donna uccisa dal compagno a Marinella di Selinunte, aveva 29, era la compagna da dieci anni circa di Ernesto Favara, 63 anni, l’uomo che l’ha accoltellata nel cortile interno dell’abitazione dove vivevano a Marinella.

La donna e’ stata lasciata per terra in un lago di sangue, i vicini hanno chiamato subito il 118 ed hanno raccontato dei frequenti e duri litigi tra i due.

Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, Ernesto Favara aveva ancora in mano il grosso coltello, era in stato confusionale.
Ernesto, aveva diversi precedenti penali e faceva il pescatore, Maria lo aiutava a vendere il pescato. I figli da qualche tempo, erano stati affidati ad una comunità per minori.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Maria Amatuzzo oggi aveva preso la decisione di andare via da quella casa. Lui però l’ha inseguita nel cortile, ferendola a morte.

L’uomo e’ stato arrestato, a suo carico la Procura di Marsala ha emesso gia’ un provvedimento di fermo per omicidio.

Incidente alle porte di Castelvetrano, tre feriti

Incidente stradale alle porte di Castelvetrano poco prima del bivio per Partanna lungo la statale 115.

Il traffico veicolare e’ stato momentaneamente deviato. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Castelvetrano che hanno effettuato un lungo intervento e i mezzi di soccorso.

Coinvolte nel sinistro una Tiguan, finita in una scarpata, una Toyota Yaris grigia e una Bmw. Una donna 39enne, di Partanna, è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni. Altre due le persone rimaste ferite: una donna di 32 anni di Castelvetrano e un uomo di 52 anni di Sciacca. Alla base del sinistro uno scontro frontale tra due auto che ha poi determinato il coinvolgimento di una terza vettura. 

Una delle auto coinvolte nel sinistro e’ andata in fiamme.

Uccide la moglie a coltellate, femminicidio a Marinella di Selinunte

E’ il marito, Ernesto Errante, in stato di fermo con l’accusa di avere ucciso la moglie a coltellate a Marinella di Selinunte, frazione marinara di Castelvetrano, provincia di Trapani.

Il delitto è avvenuto nella loro abitazione oggi pomeriggio. Sul posto è intervenuto personale del 118 con un’ambulanza, ma i soccorsi si sono rivelati inutili.

 Quando i carabinieri del Comando provinciale di Trapani sono arrivati, l’uomo aveva ancora l’arma del delitto in mano. I militari lo hanno bloccato e portato in caserma affinché venisse sottoposto a interrogatorio.

La vittima si chiama Maria Amatuzzo, aveva 29 anni. Il delitto è avvenuto nella sua abitazione, in via Cassiopea.

Natale, gli auguri del sindaco Fabio Termine ai saccensi (Video)

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“Tanti auguri a questa città che quando si riscopre comunità sa essere veramente bella”. Così il sindaco Fabio Termine ha oggi augurato in piazza Angelo Scandaliato, simbolo della città di Sciacca, i migliori auguri di un sereno Natale ai concittadini.

Anche il sindaco Termine trascorrerà il Natale in famiglia e domani ha dato appuntamento ai suoi assessori, a tutti i consiglieri comunali alle ore 11 nuovamente in piazza. Un invito a portare le famiglie per un momento di scambio di auguri sotto l’albero con il divertimento dell’animazione in centro storico. Stamattina insieme a Termine anche il consigliere di maggioranza Giuseppe Ambrogio.

Gli auguri del presidente Schifani ai siciliani (Video)

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Da Palazzo d’Orleans gli auguri di Natale del presidente della Regione Renato Schifani. Il governatore, in un videomessaggio rivolge il suo pensiero al popolo ucraino “che sta soffrendo il dolore di una grave aggressione” e a chi “vive un disagio sociale”. Poi promette interventi mirati su “occupazione, sanità e trasporti” nell’Isola.

Tentata estorsione, menfitani e margheritesi chiedono il giudizio abbreviato

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Le difese hanno preannunciato la richiesta di giudizio abbreviato nell’udienza preliminare a carico di tre menfitani e un margheritese per i quali la Procura della Repubblica di Palermo chiede il rinvio a giudizio per tentata estorsione. Deciderà il gup del Tribunale di Palermo Cristina Lo Bue nell’udienza del 9 febbraio 2023.

Si tratta di una vicenda venuta fuori dalle carte del processo di mafia Opuntia nel quale quasi tutti gli imputati sono stati assolti. Il sostituto della Dda Alessia Sinatra ha chiesto il rinvio a giudizio per il collaboratore di giustizia di Menfi Vito Bucceri, di 51 anni, difeso dall’avvocato Monica Genovese; Giuseppe Alesi, di 53 anni, di Menfi, assistito dall’avvocato Luigi La Placa; Tommaso Gulotta, di 58 anni, di Menfi, assistito dagli avvocati Giovanni Rizzuti ed Accursio Gagliano; Pietro Campo, di 66 anni, di Santa Margherita Belice, difeso dall’avvocato Ilenia Cannia. Alesi e Gulotta sono stati imputati nel processo di mafia Opuntia ed entrambi assolti con sentenza definitiva.

Per questa vicenda giudiziaria per la quale la procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio, i quattro, in concorso tra loro e con un’altra persona, sono accusati di avere compiuto atti idonei a costringere un uomo di Castelvetrano a presentare le dimissioni da una società che operava nel settore dei carburanti rinunciando al pagamento degli stipendi arretrati e delle altre spettanze economiche derivanti dal suo rapporto di lavoro oltre ai benefici connessi a un periodo di malattia collegata a un precedente infortunio ed a procurarsi in tal modo ingiusti profitti con altrui danno. Il tutto, sempre secondo l’ipotesi avanzata dalla Procura della Repubblica di Palermo, non si è poi verificato per cause indipendenti dalla volontà dei quattro, anche per la ferma opposizione del castelvetranese che il 16 luglio 2015 ha presentato denuncia alla stazione dei carabinieri di Menfi.

Gulotta e Alesi erano in aula al Tribunale di Palermo, mentre Campo e Bucceri collegati da remoto. Le difese hanno effettuato una produzione documentale e Giuseppe Alesi chiesto di sottoporsi all’esame nell’udienza del 9 febbraio.