Padre Catanzaro, 83 anni e appena tornato dall’Africa: “Pensiamo a chi vive il Coronavirus in maniera drammatica e non lamentiamoci” (Intervista)

Padre Saverio Catanzaro, ex arciprete di Menfi, a 83 anni non ha voluto rinunciare, ancora una volta, alla sua presenza in Africa. E’ rientrato a Menfi il 26 marzo scorso e subito si è messo in quarantena. Nella sua casa celebra la messa, prega, legge, riordina vecchie foto e ascolta, al telefono, tanta gente.

Lui ha vissuto, da bambino, la guerra, poi, da sacerdote, il terremoto nella Valle del Belice. In Africa, ormai da molti anni, tocca con mano la povertà, la miseria e la morte. Alla luce di questa sua esperienza di vita non manca di bacchettare chi si lamenta perchè costretto a rimanere in casa. “C’è chi vive il coronavirus in maniera drammatica – dice il religioso – e noi non possiamo lamentarci solo per dovere restare in casa. C’è gente che, addirittura, contesta di non potere andare in campagna a Pasquetta”.

Contagiati in provincia, piu’ quattro rispetto a ieri secondo i dati Asp

Ecco il report giornaliero da parte dell’Azienda ospedaliera provinciale. Rispetto la giornata di ieri sono piu’ quattro il numero dei positivi in provincia.

Resta invariato i numeri dei contagiati a Sciacca. Sono quindici gli agrigentini ricoverati in ospedali fuori dalla provincia. Sono nove invece i deceduti.

Restauratrice in quarantena realizza un giocattolo fatto in casa per donarlo alla figlioccia

Non poter acquistare un regalo per un compleanno poiche’ tutti i negozi sono chiusi, cosi’ la creativita’ e l’amore possono portare a realizzare altro. Lo spiega Fabrizia Capostagno, restauratrice e artista saccense che durante la quarantena ha realizzato un super dono speciale di compleanno per la sua figlioccia.

Semplice cartone e colla, colori e la sua estrosita’ hanno portato ad un inedito castello da principessa.

“La creativita’ e l’arte – ha detto Fabrizia – in un momento cosi’ particolare possono cogliere e raggiungere tutti”.

Anche da Sciacca e dal territorio si coalizzano al gruppo “Partite Iva Insieme per cambiare”: morire di virus o morire di fame?

Si sono uniti anche da Sciacca e dai comuni della provincia i titolari di partita iva al gruppo “Partite Ive Insieme per Cambiare” che raccoglie oltre 350 mila titolari di partita iva in tutta Italia per adottare misure e proposte in grado di fare ripartire l’economia.
“La chiusura forzata delle attività a livello nazionale, indispensabile per l’emergenza sanitaria, si sta rivelando un vero e proprio disastro per le già precarie condizioni economiche della parte produttiva del nostro Paese. Urgono interventi urgenti e consistenti – scrive Giuseppe Palmisano, Presidente nazionale dell’Associazione.
“Gli annunci giornalieri di nuove regole e prescrizioni – aggiunge – non tengono conto delle problematiche delle PMI, dei piccoli imprenditori e lavoratori autonomi e dei professionisti, “ormai allo stremo”, non prevedono soluzioni e misure idonee alla difesa delle categorie più esposte, attualmente prive di tutela, e non sostengono il tessuto produttivo del Paese, come invece avviene in altre realtà”.
L’Associazione sta organizzando una serie di azioni finalizzate alla difesa degli interessi singoli e collettive delle partite IVA con accordi, utili al raggiungimento degli obiettivi politico-sociali, con organizzazioni che sposano i nostri ideali e garantiscono livelli elevati di professionalità.
I gruppi di lavoro in cui verranno coinvolti professionisti qualificati e rappresentanti del territorio proporranno le misure più adeguate alla ordinata e veloce uscita dalla crisi nel rispetto delle regole costituzionali.
Sarà pubblicato un apposito BLOG “capace di ospitare 1 milione di utenti” per discutere i temi di tutte le realtà produttive e per tutte le categorie professionali dal quale far emergere le criticità del sistema partendo da quelli più importanti: sistema fiscale, semplificazione burocratica, regole del sistema bancario e tutele e previdenza.
L’Associazionenvita tutti i cittadini ed in particolare coloro la cui attività lavorativa dipende dalle Partita IVA a dare il proprio contributo di idee e sostegno alle nostre iniziative.

Crescita costante ma contenuta in Sicilia, sono 1174 i positivi nell’isola

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (domenica 5 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 21.904 (+2.008 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 1.994 (+62), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.774 persone (+48).

Sono ricoverati 632 pazienti (+5), di cui 76 in terapia intensiva (+2), mentre 1.142 (+43) sono in isolamento domiciliare, 104 guariti (+9) e 116 deceduti (+5).

Sara’ una Pasqua blindata, maxi schieramento di forze in tutta la provincia su ordine del Prefetto

“Il rischio contagio è ancora alto. Stiamo predisponendo controlli massicci per evitare che la gente si sposti” Ad annunciarlo e’ il Prefetto di Agrigento Dario Caputo .

“Chi si sposterà – aggiunge – se ne assumerà la responsabilità e non parlo soltanto della sanzione amministrativa che può arrivare anche fino a 3 mila euro, ma penso anche a denunce penali”

A Pasqua e a Pasquetta, l’Agrigentino sarà blindato con uno schieramento di uomini e mezzi distribuiti su tutto il territorio provinciale dove verranno coinvolte tutte le forze dell’ordine.

Si presidieranno ingressi ed uscite delle città, ma anche le spiagge. Tutti gli arenili della provincia.

“C’è ancora gente -afferma Caputo – che, irresponsabilmente, viene trovata a zonzo. Agrigentini che, davanti a polizia, carabinieri e vigili urbani, provano ad accampare scuse e giustificazioni talvolta veramente inverosimili. Si tratta di circa un 10, al massimo 20, per cento della popolazione”

Giovaninfesta, i ragazzi di Raffadali cantano l’inno in anteprima web in attesa della data dell’incontro (Video)

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La Giornata Mondiale della Gioventù, di solito celebrata il primo maggio con il Giovaninfesta, quest’anno si svolgerà a Raffadali.
In attesa di conoscere la data in cui si potrà realizzare il Giovaninfesta diocesano, i ragazzi del coro e la band che animeranno l’intera giornata hanno cantato e suonato dalle proprie case l’inno del Giovaninfesta dal titolo “Vivere e sentire” composto da due giovani della città comunicando a tutti che nonostante la situazione che stiamo vivendo non hanno perso l’entusiasmo per quest’evento.

Lievito madre e farina, iniziativa dell’Avis e di chef Interrante per incentivare le donazioni.

Emergenza e solidarietà. Si moltiplicano le iniziative che mostrano l’altra faccia di questo virus, quella di chi si mette a disposizione degli altri come chef Gianluca Interrante con la collaborazione di una serie di attività cittadine.

L’Avis di Sciacca ha registrato un calo delle donazioni in questi giorni e pertanto ci tiene a precisare che:” non si corre alcun pericolo, recandosi presso la sede della struttura in quanto l’entrata dell’Avis è in una posizione che non permette il contatto con altri medici e pazienti di altri reparti del nosocomio e poi perché vengono prese tutte le precauzioni che sono state imposte, dall’utilizzo di disinfettanti, alla misurazione della temperatura, alla professionalità degli addetti ai lavori”.

Per incentivare le donazioni lo chef Gianluca Interrante ha deciso di donare a chi ne avesse bisogno del lievito madre naturale.

Chi effettuera’ la donazione ricevera’ un chilo di farina del Molino San Francesco oltre al vasetto di lievito madre.

Una buona occasione per compiere un bel gesto e contempo reperire uno degli ingredienti più difficili da trovare in questo periodo

L’iniziativa di Gianluca Interrante e’ in collaborazione con AVIS e Molino San Francesco. Ma hanno collaborato con donazioni anche:

Zeroprint di Calogero Di Leo per le stampe
Zoogarden di Antonino Sclafani per i vasetti
Gruppo Scaglione srls per i test di PH
Associazione “Des Disciples d’Auguste Escoffier Delegazione di Sicilia

Coronavirus, i carabinieri del Nas sequestrano ad Alcamo 100 mascherine non a norma

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Sono state sequestrate ieri ad Alcamo, presso una ditta che fornisce servizi alle imprese, 100 mascherine protettive non a norma. Il sequestro è stato effettuato dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo, con il supporto del personale della compagnia di Alcamo, nell’ambito dei servizi finalizzati ad accertare il rispetto delle norme sul contrasto alla diffusione del contagio da “Covid-19”.

Dai controlli effettuati le mascherine non sono risultate conformi alle vigenti norme in quanto privi delle indicazioni obbligatorie ed accompagnati da un certificato di conformità, rilasciato da organismo notificato europeo, in favore di un produttore diverso da quello che li ha realizzati.

Inoltre, il legale rappresentante dell’azienda non avrebbe attivato le procedure di deroga previste dalle norme emergenziali attualmente in vigore, che prevedono l’invio di una autocertificazione all’Istituto Superiore di Sanità per dichiarare il rispetto dei requisiti dei manufatti con il successivo invio della documentazione per la validazione e per tale motivo è stato segnalato alla Camera di Commercio, in quanto Autorità amministrativa competente, e dovrà corrispondere al pagamento di una sanzione amministrativa oltre a provvedere al ritiro dal mercato di 14.900 mascherine già commercializzate, facenti parte della medesima fornitura di quelle sottoposte a sequestro.

Ramoscelli d’ulivo benedetti dai frati dei Cappuccini nelle case delle famiglie di Sciacca

Risoluto.it continua a fare partecipare tutti alla Santa Messa celebrata dai frati dei Cappuccini di Sciacca e oggi, nella domenica delle Palme, segnaliamo anche una bella iniziativa dei frati. I ramoscelli di ulivo benedetti durante la celebrazione saranno consegnati ai gruppi di volontari che assicurano gli alimenti e le medicine alle famiglie della città in precarie condizioni economiche, agli anziani e agli ammalati. Piccoli gesti che contribuiscono ad esaltare il ruolo dei vari eroi di questi giorni. Concetti ripresi anche dal Papa nell’omelia della messa celebrata oggi.

“Cari amici, guardate ai veri eroi – dice Francesco rivolto ai giovani – che in questi giorni vengono alla luce: non sono quelli che hanno fama, soldi e successo, ma quelli che danno sé stessi per servire gli altri. Sentitevi chiamati a mettere in gioco la vita. Non abbiate paura di spenderla per Dio e per gli altri, ci guadagnerete! Perché la vita è un dono che si riceve donandosi. E perché la gioia più grande è dire sì all’amore, senza se e senza ma. Come ha fatto Gesù per noi”.