Mafia, condannata a oltre 11 anni di carcere l’amante di Matteo Messina Denaro

Dovra’ scontare 11 anni e 4 mesi di carcere Laura Bonafede, l’insegnante di Campobello di Mazara, figlia del boss del paese, considerata la donna legata da una relazione conil boss Matteo Messina Denaro. Lo ha deciso il gup di Palermo, Paolo Magro nell’ambito del processo celebrato con rito abbreviato per associazione mafiosa.

La donna avrebbe convissuto insieme alla figlia, con il capomafia allora ricercato, garantendone le comunicazioni con gli uomini d’onore e coprendone la sua latitanza.

Inoltre, il gup ha dichiarato l’imputata interdetta dai pubblici uffici e applicato alla donna la misura di sicurezza personale della libertà vigilata per tre anni, una volta scontata la pena.

La maestra, inoltre è stata condannata a risarcire al Comune di Castelvetrano e a quello di Campobello 25.000 euro ciascuno di risarcimento del danno, mentre 10.000 euro dovranno essere pagati dall’imputata al ministero dell’istruzione e alla presidenza della Regione. Bonafede, è stata infine condannata a risarcire con 3.000 euro ciascuno il centro studi Pio La Torre., l’associazione Caponnetto di Trapani e l’associazione Codici. Tutte parti civili nel processo.

Tre giorni di sciopero dei penalisti, Rossi: “Pacchetto sicurezza un grave errore” (Video)

Dal 4 al 6 novembre 2024 tre giorni di astensione dall’attività giudiziaria penale. E’ lo sciopero al quale aderisce la Camera Penale di Sciacca guidata dall’avvocato Aldo Rossi.


“L’introduzione del “Pacchetto sicurezza” – dice Aldo Rossi – non si pone in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale. Intervento populista, sproporzionato, inadeguato alle emergenze delittuose; caratterizzato da un ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei soggetti più deboli in repressione di fenomeni meno gravi. Sebbene le critiche già in fase di predisposizione del contenuto del “Pacchetto sicurezza” fossero state puntuali, proseguite con lo stato di agitazione e poi da tre giorni di astensione, il Ddl è ora all’esame del Senato”.


“La creazione di nuove fattispecie di reato, la criminalizzazione di condotte che mai erano state ritenute offensive, uno sproporzionato aumento delle sanzioni a tutela univoca di talune categorie, l’introduzione di nuove ostatività alla concessione di benefici penitenziari (ad esempio la cancellazione del
differimento della pena per le donne gravide), l’aumento di prerogative della polizia giudiziaria alla quale sarà addirittura consentito il porto di armi diverse da quelle ufficialmente in dotazione esponendo gli stessi al perpetuo pericolo, costituiscono evidenze e constatazioni di riforme che finiscono col modificare pericolosamente i rapporti stessi fra il cittadino e lo Stato, fra il principio di autorità e quello di libertà, impostando le stesse reazioni sociali sulla base di un’asserita esigenza di sicurezza strumentalmente modificata”. Questa la posizione dei penalisti secondo i quali:

“Non si riscontra alcun tipo di intervento di riorganizzazione delle risorse dei territori e di prevenzione dell’illegalità, di facoltà conferite alle amministrazioni locali per una maggiore efficienza delle
stesse, una più oculata presenza delle istituzioni; non è evincibile una politica sociale atta a studiare i fenomeni di malcontento e di criticità. Piuttosto si riscontra una eccessiva criminalizzazione del dissenso e inasprimenti sanzionatori, tipici di un assetto totalitario”.

Consiglieri margheritesi al Tar per annullare tre delibere, Viola: “Bloccano i finanziamenti”

I sei consiglieri comunali di opposizione di Santa Margherita Belice, Gaspare Valenti, Giacomo Abruzzo, Antonio Curreri, Giuseppe Scaturro, Giusi Bavetta e Salvatore Sciara hanno presentato ricorso al Tar contro il Comune impugnando due diverse delibere votate dal consiglio comunale sostenendo l’illegittimità degli atti perché votati senza maggioranza.

Si tratta di tre delibere per dei finanziamenti ottenuti per l’Officina del Racconto da parte dell’Assessorato regionale alla Famiglia e fondi per l’Estate margheritese e la consulta giovanile. Secondo i sei consiglieri gli atti sarebbero dovuti essere annullati poiché non sostenuti dal voto di maggioranza ma ottenuti con il voto di sei favorevoli, sei astenuti e zero contrari. I sei si erano dapprima rivolti al segretario generale per l’annullamento ma poi ratificati anche da quest’ultimo hanno deciso di fare ricorso al Tribunale Amministrativo.

“Ci sono amministratori – ha detto il sindaco Gaspare Viola in un videomessaggio su Facebook – che si spendono per la comunità e altri che impegnano il loro tempo e risorse creando un danno all’ente”.

Siccità, 100 milioni per interventi in agricoltura. Schifani: “Aiuto concreto a settore duramente colpito dalla crisi”

Cento milioni di euro per dotare gli agricoltori siciliani di strumenti utili a contrastare e prevenire i danni causati dalla siccità. Cinquanta milioni sono già stati stanziati e saranno erogati attraverso un bando, pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura e relativo al Piano di Sviluppo Rurale 2014-22, misura 5.1, dal titolo “Sostegno a investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici”. Gli altri 50 milioni di euro saranno resi disponibili entro fine anno.

«Un aiuto concreto all’agricoltura siciliana – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – che sta pagando un prezzo altissimo in termini di perdita di raccolto a causa della grave emergenza idrica di quest’anno. Si tratta del secondo intervento rivolto al settore dopo quello congiunto Stato-Regione di fine agosto del valore di circa 40 milioni. Siamo al fianco degli agricoltori siciliani e stiamo lavorando senza sosta per affrontare l’emergenza, ma anche per prevenire in futuro le conseguenze legate a un fenomeno oramai endemico come la siccità. Il consistente sostegno si è concretizzato grazie alla interlocuzione con il commissario Ue Janusz Wojciechowskie sull’emergenza che sta vivendo la Sicilia e al lavoro degli uffici della direzione generale di Bruxelles che hanno operato in stretta collaborazione con il nostro dipartimento Agricoltura».

I finanziamenti consentiranno la realizzazione e il miglioramento dei sistemi di razionalizzazione delle acque per le finalità agricole e zootecniche (compresa la lotta agli incendi), la realizzazione di bacini di infiltrazione per la ricarica delle falde e lo stoccaggio sotterraneo delle acque, il recupero e il trattamento delle acque reflue e l’introduzione di sistemi di misurazione, controllo, telecontrollo e automazione. E, ancora, la realizzazione di impianti di desalinizzazione a fini agricoli e di sistemi di gestione intelligente della risorsa idrica attraverso remote sensing e proximal sensing, ovvero sistemi di mappatura del suolo attraverso dei sensori a distanza o in prossimità.

«Il governo Schifani – aggiunge l’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo – mette a disposizione degli imprenditori agricoli siciliani strumenti essenziali per la realizzazione di interventi di prevenzione. Serbatoi di accumulo, invasi aziendali, ricarica controllata delle falde e impianti di desalinizzazione sono mezzi indispensabili per giocare d’anticipo e non farsi trovare impreparati davanti agli eventi siccitosi che ciclicamente si abbattono sulla nostra isola».

I beneficiari dei finanziamenti sono i singoli agricoltori o associazioni di agricoltori e gli enti pubblici, tra cui Comuni (anche consorziati tra di loro), enti gestori, enti pubblici delegati a norma di legge in materia di bonifica, a condizione che ci sia un collegamento tra l’investimento intrapreso e il potenziale produttivo agricolo.

La scadenza per l’esecuzione degli interventi finanziati è il 30 settembre 2025. I progetti possono avere un costo massimo di 300 mila euro, con un contributo pari all’80 per cento per interventi di prevenzione realizzati da singoli agricoltori e del 100 per cento per gli investimenti in infrastrutture relativi a interventi di prevenzione realizzati collettivamente da più beneficiari o da enti pubblici.

Truffato un ottantaduenne riberese, 12 mila euro per 5 diamanti falsi

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Li ha incontrati in strada e la proposta sembrava allettante: cinque diamanti ad un prezzo stracciato. Così un ottantaduenne di Ribera si è convinto a chiudere l’affare consegnando ben dodici mila euro.

L’amara scoperta di essere stato truffato, e’ arrivata poco dopo quando l’anziano riberese si è recato in una gioielleria del paese per una stima delle pietre che aveva poco prima acquistato scoprendo di essere stato raggirato.

L’uomo si è dunque, recato nella locale Tenenza di Ribera per sporgere denuncia. Avviate le indagini dei carabinieri, al momento con

“Stalking ad assistente sociale di Menfi”, pena ridotta in appello

La Corte di Appello di Palermo ha ridotto di due mesi la pena nei confronti di C.P., di 40 anni, di Palermo, residente a Menfi, che era stata condannata in primo grado dal Tribunale di Sciacca a un anno e 8 mesi per stalking nei confronti di un’assistente sociale del Comune e resistenza a pubblico ufficiale.

La terza sezione penale ha riconosciuto alla donna le attenuanti generiche. Il procuratore generale aveva chiesto l’aggravamento della misura, dai domiciliari alla custodia in carcere, per violazioni effettuate, ma la richiesta è stata rigettata.

La quarantenne, difesa dall’avvocato Calogero Lanzarone, rimane ai domiciliari con braccialetto elettronico. Secondo l’accusa avrebbe ritenuto l’assistente sociale responsabile dei provvedimenti adottati dal Tribunale per i Minorenni di Palermo che ha disposto la sospensione della responsabilità genitoriale della stessa nonché il divieto di visita ai figli.

L’imputata presso gli uffici del Comune di Menfi avrebbe urlato e proferito frasi minacciose contro l’assistente sociale. Tutto questo dal dicembre 2022 a pochi giorni prima dell’arresto avvenuto qualche tempo dopo.

Nella foto, l’avvocato Calogero Lanzarone

L’Under 19 dello Sciacca travolge 4-0 al Gurrera il Gemini

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Dopo la vittoria con il risultato di 8-0 a Mussomeli la squadra Under 19 dell’Unitas Sciacca ha concesso il bis travolgendo, al Gurrera, il Gemini. E’ finita 4-0 per i verdenero con due reti di Pecorino. In gol anche Gulino e Puccio.

“Buona prestazione con una buona squadra allenata da Renato Maggio”, commenta il tecnico dei verdenero, Michele Interrante.

La squadra di Sciacca, che nello scorso campionato ha ottenuto il primo posto, sfiorando poi il successo regionale, è adesso a punteggio pieno dopo due partite.

Spazzatura appesa a un segnale stradale nel parcheggio Catusi a Sciacca

Il massimo dell’ inciviltà nell’abbandono dei rifiuti è stato raggiunto a Sciacca nelle scorse ore nel parcheggio Catusi in via Mazzini. Hanno lasciato un sacchetto pieno di immondizia appeso al palo di un segnale stradale e depositato un altro sacchetto nel contenitore per le deiezioni canine. Non c’è proprio speranza per chi si comporta in questa maniera. Però bisogna insistere e continuare con i controlli e, in caso di trasgressioni, con le sanzioni. E il Comune dovrebbe anche darsi una mossa per inasprirle perché 50 euro sono poche.

Anche un saccense tra i Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Video)

C’è’ anche l’assistente capo coordinatore della polizia Penitenziaria Giuseppe Giovanni Girasole, saccense e in servizio al Ministero della Giustizia di Roma tra gli insigniti di oggi dal Prefetto durante la festa di celebrazione dell’Unita delle Forze Armate a Comitini come Cavaliere dell’Ordine al Merito che si è svolta a Comitini.

Il saccense ha ricevuto l’onorificenza consegnata dal prefetto e dalla direttrice del carcere “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento, Anna Pucie.

Gli atri premiati sono: il luogotenente dell’Arma dei carabinieri Francesco Travali, responsabile dell’aliquota carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Agrigento. L’onorificenza è stata consegnata dal prefetto di Agrigento, dal comandante provinciale dei carabinieri: il colonnello Nicola De Tullio e da Gaetano Allotta, cavaliere di Gran Croce dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.

Prefetto e colonnello De Tullio hanno consegnato l’onorificenza anche al luogotenente dei carabinieri Paolo Calatozzo. Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana anche il dottore commercialista Carmelo Lo Bello (onorificenza consegnata dal prefetto e dal comandante provinciale della guardia di finanza: colonnello Edoardo Moro).

Nuovi Cavalieri dell’ordine al merito della Repubblica italiana sono:anche: Federica Salvo, Property manager del Fondo Ambiente Italiano (Fai); il medico chirurgo Vito Maggio; il sostituto commissario della questura di Agrigento Gaetana Brucculeri e il funzionario dell’Inail di Agrigento Maurizio Bonomo. A consegnare le onorificenze sono stati il prefetto Filippo Romano assieme, rispettivamente, al sindaco di Agrigento Franco Micciché, al questore Tommaso Palumbo, al procuratore Giovanni Di Leo e al sindaco di Comitini Luigi Nigrelli.

Cavalieri dell’ordine al merito della Repubblica italiana anche il luogotenente dell’Arma dei carabinieri Francesco Travali, responsabile dell’aliquota carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Agrigento. L’onorificenza è stata consegnata dal prefetto di Agrigento, dal comandante provinciale dei carabinieri: il colonnello Nicola De Tullio e da Gaetano Allotta, cavaliere di Gran Croce dell’ordine al merito della Repubblica Italiana. Prefetto e colonnello De Tullio hanno consegnato l’onorificenza anche al luogotenente dei carabinieri Paolo Calatozzo. Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana anche il dottore commercialista Carmelo Lo Bello, onorificenza consegnata dal prefetto e dal comandante provinciale della guardia di finanza: colonnello Edoardo Moro e Venere Sgarito, funzionario economico contabile alla Ragioneria territoriale dello Stato di Agrigento, consegnata dal prefetto e dal comandante della Capitaneria di Porto Empedocle, capitano di fregata Agazio Tedesco.

Biglietti aerei a fine anno, cresce il rimborso della Regione

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Un calendario di iniziative legislative e di governo per le prossime settimane. Le forze della maggioranza che sostengono la giunta Schifani sono tornate a riunirsi per concordare il percorso amministrativo e parlamentare dei provvedimenti da varare entro fine anno. A Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino hanno incontrato i segretari e i capigruppo parlamentari dei partiti del centrodestra dell’Ars: Fi, Fdi, Dc, Mpa, Lega e Noi Moderati.

Il presidente Schifani ha preso atto della volontà, riconfermata dai rappresentanti della coalizione, di procedere nel percorso che porterà all’elezione diretta per le ex Province regionali. Entro mercoledì, le commissioni legislative dell’Ars – Bilancio e Affari istituzionali – prima dell’avvio formale della sessione di bilancio, approveranno il disegno di legge che verrà poi calendarizzato per l’Aula.

In merito alla manovra quater, già in discussione all’Ars, è stata trovata l’intesa sui provvedimenti a favore degli studenti universitari per il cosiddetto “prestito d’onore” e sulla destinazione ai Comuni delle royalties per gli idrocarburi. Accordo raggiunto anche per il “reddito di povertà”, annunciato nei giorni scorsi dal presidente Schifani: l’emendamento a favore delle famiglie povere siciliane verrà presentato direttamente in Aula, sarà una tantum e con criteri molto stringenti per l’individuazione dei beneficiari.

Condivisione anche sul rimpinguamento dei capitoli di bilancio a favore di Comuni ed ex Province per l’Asacom , ovvero l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità. Ultimo argomento affrontato il “caro voli”. Per attenuare l’effetto dell’aumento dei prezzi nel periodo natalizio, dal 15 dicembre al 15 gennaio la Regione innalzerà la percentuale di rimborso del costo dei biglietti in favore dei residenti in Sicilia.