Lavori per 29 milioni di euro nelle scuole Agrigentine, al liceo “Fazello” di Sciacca opere da 4,6 milioni di euro

ANovità di rilievo sul delicato fronte dell’edilizia scolastica di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Ammontano ad oltre 29 milioni di euro, infatti, i finanziamenti ottenuti dal Libero Consorzio per importanti interventi su alcuni istituti scolastici. Il Decreto del Ministero dell’Istruzione del 1 febbraio 2019 ha individuato gli interventi finanziati per la programmazione 2018-2020 al cui bando il Libero Consorzio aveva partecipato, ottenendo la posizione utile in graduatoria per ottenere le relative risorse, in particolare per gli edifici sui quali Direttore e Tecnici del Settore Edilizia Scolastica avevano posto l’attenzione per la risoluzione di alcune criticità.    

I finanziamenti approvati riguardano i lavori per l’adeguamento delle strutture di tutto il complesso dell’IPIA “Fermi” di Agrigento (finanziamento complessivo di 18.780.000,00 euro), gli interventi di adeguamento antisismico, impiantistico e funzionale del Liceo Scientifico di Agrigento (Plessi A e B, 4.770.000,00 euro), gli interventi per il recupero funzionale della palestra dell’ IISS ”Foderà” di Agrigento(1.122.550,00 euro) e gli interventi per l’adeguamento delle strutture del Liceo Classico “Fazello” di Sciacca (4.600.000,00 euro).    Il Libero Consorzio aveva inoltre presentato istanza di finanziamento per altri due istituti, ovvero il Liceo Classico “Empedocle” di Agrigento e l’IPIA “Archimede” di Casteltermini, per i quali non sono stati emessi i decreti di finanziamento ma che risultano comunque in posizione utile nella graduatoria per ottenere in una fase successiva gli oltre 6.400.000,00 euro complessivi richiesti per i relativi interventi strutturali.    Le risorse finanziarie riguardano progettazione ed esecuzione dei lavori.

Sopralluogo dei tecnici regionali al Samonà,occorrono 90 mila euro soltanto per rimettere in moto gli impianti

Storia di una incompiuta infinita. Chiuso ormai da due anni il teatro Samonà di Sciacca, in realtà non è mai stato veramente aperto se non per una breve parentesi, il teatro saccense necessita di somme e di piani programmatici precisi per poter immaginare un suo funzionamento.

Stamattina il Dipartimento Regionale Tecnico ha effettuato un sopralluogo per il rilascio del parere di competenza sulla perizia relativa ai lavori. Occorrono soltanto per la messa in funzione degli impianti circa novanta mila euro, poi occorre capire se il Comune di Sciacca è propenso ad una nuova concessione per l’affidamento o se si preferirà puntare all’annunciato ampliamento del palcoscenico atteso da tempo, ma ancora non realizzato.

Per i lavori di ampliamento servono circa 150 mila euro, somme previste nello scorso bilancio regionale, ma poi saltate nel momento dell’approvazione.

Adesso, bisognerà capire se le somme potrebbero essere ripescate con il collegato dell’ex tabella H.

Sta di fatto che al momento, la struttura resta chiusa e incompleta, impantanata nelle lunghe pastoie burocratiche.

Sciame sismico a Menfi, altre due scosse nelle ultime due ore

Continua a vibrare la terra a Menfi. Sette scosse in totale tra la nottata e la mattinata. L’ipocentro continua ad essere la zona tra Menfi e Santa Margherita, zona del Belice gia’ tristemente nota per i terremoti.

Nelle ultime due ore altre due scosse: una qualche minuto dopo le otto e trenta e l’altra poco dopo le nove e trenta.

Un vero sciame quindi anche se di modesta entita’.

Brucia la contrada Grattavoli di Sciacca, decine di uomini impegnati nella notte a spegnere le fiamme

Ormai da diverse ore e’ in corso un vasto incendio nella contrada Grattavoli di Sciacca. Le fiamme hanno interessato una vasta area ed e’ stato necessario anche l’impiego di un canadair.

Per tutta la notte hanno operato una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca, gli uomini del Corpo Forestale e una squadra della protezione civile (Associazione vigili del fuoco in congedo di Sciacca). L’intervento e’ ancora in corso, ma l’azione svolta per tutta la notte ha evitato che le fiamme potessero bruciare case o avvicinarsi all’acquadetto.

Scossa anche poco prima delle cinque del mattino di oggi, tutte lievi ma continua lo sciame

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Ha tremato anche questa mattina la terra a Menfi. Cinque minuti prima delle cinque del mattino, le apparecchiature della sala dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia, hanno registrato il movimento sismico con ipocentro a sette chilometri da Menfi. Sempre nella stessa zona, solo ieri sera sn state registrate almeno tre scosse tra i 2 e 2.5 di magnitudo. La piu’ forte alle 21. Qualche giorno prima altre due scosse sempre nel territorio belicinoltre. Tutte di modesta entita’, senza danni a persone o cose, ma che fanno preoccupare la popolazione per la frequenza.

Respinge le accuse di furto, ma fa anche ammissioni il giovane arrestato a Ribera dai carabinieri

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Respinge l’accusa riguardante i furti, in abitazione e di un ciclomotore, e ammette i fatti relativi alla cessione di forbici da potatura provento di furto e del suo intervento per la restituzione, attraverso pagamento di una somma di denaro, di un ciclomotore che era stato rubato.

Sarebbe andato così, nel pomeriggio di oggi, nel carcere di Sciacca, l’interrogatorio di garanzia di Daniel Silion, di 20 anni, romeno, che vive a Ribera. Il ventenne è stato interrogato dal gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella. L’indagato è assistito dall’avvocato Giuseppe Tramuta.

Silion si trovava già sottoposto all’obbligo di dimora a Ribera dopo un arresto per reati in materia di stupefacenti. L’avvocato Tramuta ha chiesto al giudice la revoca della custodia in carcere e in subordine una misura meno afflittiva. La decisione del giudice è attesa nei prossimi giorni.

Altra scossa a Menfi dopo un’ora dalla prima di oggi

Neanche sessanta minuti e un’altra scossa e’ stata registrata sempre con epicentro nEl territorio di Menfi.

2.2 la magnitudo registrata nella scossa di qualche minuto prima delle 22 mentre poco prima delle 21, la sala di registrazione dell’Ingv aveva accurato 2.4.

Adesso lo sciame sismico che da qualche giorno interessa Menfi, desta preoccupazione nella popolazione. Le scosse sono comunque tutte di lieve entita’ e non si sono registrati danni a persone o cose. Le scosse sono state avvertite anche in alcune contrade della zona ovest di Sciacca.

Il saccense Vito Gennaro dopo le armi condannato anche per la detenzione delle munizioni

Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Paolo Gabriele Bono, ha condannato a 4 mesi di reclusione in continuazione con una precedente sentenza di condanna, a 3 anni e 8 mesi di reclusione, in abbreviato, Vito Gennaro, di 85 anni, di Sciacca.

Questo secondo processo riguardava le munizioni trovate dai carabinieri nella casa di Gennaro. La prima sentenza, per detenzione illegale di armi, da qualche mese è già definitiva.

Gennaro, difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro, è stato assolto da uno dei capi d’imputazione a suo carico. I carabinieri, grazie anche all’aiuto di un’unità cinofila anti-esplosivo, hanno scovato centinaia di munizioni di diverso calibro, numerosi caricatori ed un kit per la pulizia delle armi, il tutto nascosto all’interno di una cuccia per cane nel giardino dell’abitazione dell’anziano.

Nuova scossa con epicentro Menfi, continua lo sciame

E’ tornata a tremare anche stasera la terra a Menfi. Qualche minuto prima delle ventuno. Epicentro a cinque chilometri nel comune belicino cosi’ come erano state localizzate le altre tre scosse registrate qualche giorno fa.

Scossa tellurica di modesta entita’ come le altre anche quella di stasera. 2.4 la magnitudo del sisma registrata dall’IStituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia.

Non si registrano danni a persone o cose.

Bonus famiglie: ecco tutte le agevolazioni per i genitori e come richiederle

La legge di bilancio del 2019 prevede una serie di bonus e agevolazioni rivolti alle famiglie. Non tutti i genitori, però, sono a conoscenza degli importanti aiuti che potrebbero richiedere.

Riportiamo di seguito un elenco di agevolazioni.

Assegno per il nucleo familiare

L’assegno per il nucleo familiare viene erogato mensilmente dall’Inps a sostegno del reddito  ad alcune categorie di lavoratori dipendenti:

lavoratori dipendenti del settore privato;

lavoratori dipendenti agricoli;

  • lavoratori domestici e somministrati;
  • lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
  • lavoratori dipendenti di ditte cessate e fallite;
  • titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
  • titolari di prestazioni previdenziali;
  • lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.

I nuclei familiari devono essere, però, composti da più persone e il reddito complessivo deve essere inferiore a quello determinato ogni anno dalla legge.

L’importo dell’assegno viene calcolato in base alla tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo. Gli importi sono pubblicati annualmente dall’INPS (circolare INPS 17 maggio 2019, n. 66).

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=50091&lang=IT

Bonus Bebè 2019

Il bonus bebè Inps, detto anche assegno di natalità, è un agevolazione riservata ai neo genitori che hanno un nuovo figlio, che adottano o prendono in affido un minore entro il 31 dicembre 2019.

La domanda può essere presentata dal genitore, anche affidatario in possesso dei requisiti, entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare.

L’importo del bonus dipende all’Isee della famiglia richiedente:  sono previsti 80,00 euro mensili per le famiglie con un ISEE tra 7 e 25 mila euro e 160,00 euro per quelle con un ISEE pari o inferiore ai 7 mila euro. Inoltre,dal 2019, è previsto un aumento del 20% per il bonus bebè 2019 sul secondo figlio.

L’assegno di natalità spetta per un massimo di 12 mesi dal giorno della nascita del bambino o dalla sua entrata in famiglia in caso di adozione o affidamento.

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=52847&lang=IT

Bonus mamma domani

Il bonus mamma domani (o premio alla nascita) viene corrisposto dall’Inps per la nascita o l’adozione di un minore, su domanda della futura madre dopo compimento del settimo mese di gravidanza gravidanza e comunque, improrogabilmente entro un anno dal verificarsi della nascita, adozione o affidamento. L’importo dell’assegno è di 800,00 euro. Il beneficio è concesso in un’unica soluzione per ogni evento (gravidanza, parto, adozione o affidamento) e in relazione a ogni figlio nato, adottato o affidato.

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=50895&lang=IT

Bonus asilo nido 2019

Il bonus asilo nido è un agevolazione prevista dall’Inps destinata al pagamento della retta degli asili nido pubblici e privati. L’ importo previsto è di 1500 euro per 3 anni. Alla domanda, il richiedente deve allegare la documentazione inerente il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza, o, nel caso di asili pubblici, la documentazione dell’iscrizione.

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=52350&lang=IT

Assegno di maternità 2019 dello Stato

L’assegno di maternità dello Stato è un contributo rivolto alle mamme lavoratrici o precarie o, in casi particolari ai padri, che spetta per un massimo di 5 mesi.

I requisiti generali richiesti per il diritto all’assegno di maternità di Stato, oltre la cittadinanza italiana sono:  

Per la madre:

  • se lavoratrice, deve avere almeno tre mesi di contribuzione per maternità nel periodo compreso tra i 18 e i nove mesi precedenti il parto o l’effettivo ingresso del bambino in famiglia in caso di adozione o affidamento;
  • se ha lavorato almeno tre mesi e perso il diritto a prestazioni previdenziali o assistenziali, il lasso di tempo compreso tra la data della perdita del diritto e la data del parto o dell’effettivo ingresso in famiglia del bambino, in caso di adozione o affidamento, non deve superare né il periodo delle prestazioni godute né i nove mesi;
  • se durante il periodo di gravidanza ha cessato di lavorare per recesso, anche volontario, dal rapporto di lavoro, deve poter far valere tre mesi di contribuzione nel periodo che va dai 18 ai nove mesi antecedenti al parto.

Per il padre sono previsti i seguenti requisiti:

  • in caso di abbandono del figlio da parte della madre o di affidamento esclusivo del figlio al padre, al momento dell’abbandono o dell’affidamento esclusivo deve essere in possesso dei requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se è affidatario preadottivo, in caso di separazione dei coniugi avvenuta durante la procedura di affidamento preadottivo, al momento dell’affidamento deve essere in possesso dei requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se è padre adottante, nel caso di adozione senza affidamento durante la separazione dei coniugi, al momento dell’adozione deve essere in possesso dei requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se è padre adottante non coniugato, in caso di adozione pronunciata solo nei suoi confronti, al momento dell’adozione deve essere in possesso dei requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se ha riconosciuto il neonato o è coniuge della donna adottante o affidataria preadottiva, in caso di decesso della madre naturale o di quella adottiva o affidataria preadottiva, al momento della domanda, sono necessari il regolare soggiorno e residenza in Italia del padre o del coniuge della deceduta, la presenza del minore presso la sua famiglia anagrafica, la potestà sul minore, il non affidamento del minore presso terzi e che la donna deceduta non abbia già usufruito dell’assegno.

In quest’ultimo caso non sono richiesti i requisiti sia dei tre mesi di contributi tra i 18 e i nove mesi precedenti e sia della perdita del diritto da non più di nove mesi a prestazioni previdenziali o assistenziali, in quanto il diritto all’assegno deriva dalla madre o donna deceduta.

La domanda deve essere presentata entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso del minore in famiglia nel caso di adozione o affidamento

L’importo dell’assegno viene rivalutato annualmente dall’Inps e per quest’anno è pari a 338,89 euro.

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=50580&lang=IT

Assegno di maternità dei comuni 2019

L’assegno di maternità di base, anche detto “assegno di maternità dei comuni”, è una prestazione assistenziale concessa dai comuni e pagata dall’INPS (articolo 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 51). Il diritto all’assegno, nei casi di parto, adozione o affidamento preadottivo, spetta a cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno. La domanda va presentata al comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo.

L’assegno non è cumulabile con altri trattamenti previdenziali. L’importo dell’assegno è rivalutato ogni anno e per il 2019 corrisponde a 346,39 euro per cinque mensilità e quindi a un totale di 1.731,95 euro. Il valore  ISEE da tenere presente per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti e che avverranno nel 2019 è pari a 17.330,01 euro.

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=50579&lang=IT#h3heading2

https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=52641&lan