Ieri più di cento amministratori locali siciliani hanno inviato una nota al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ed all’Onorevole Gianfranco Miccichè, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, evidenziando alcune criticità che perdurano nei Comuni.
Tale missiva è stata inviata in concomitanza della questione, avvenuta qualche giorno addietro, del Collegato in Regione Sicilia che è saltato a causa della mancanza di fondi.
La lettera non ha alcun colore politico e nasce spontaneamente con il solo scopo di lanciare un monito garbato a tutti i componenti del Governo e Parlamento regionale , in maniera tale da porre in essere iniziative concrete che possano scongiurare il persistere di tale situazione che metterebbe in crisi il territorio.
Gli amministratori, auspicano una rapida risoluzione della problematica , facendosi interpreti di migliaia di cittadini, che loro stessi rappresentano, che vorrebbero assolutamente scongiurare un default finanziario con il conseguente rischio per diversi servizi resi alle loro comunità.
Questa la lettera inviata al presidente Nello Musumeci:
Al giorno d’oggi amministrare un Comune è certamente
un’impresa ardua per svariate motivazioni che rendono l’attività di un ente
locale piena di ostacoli a causa della mancanza di fondi erogati agli stessi
che, sia lo Stato che la Regione nel corso degli anni, hanno diminuito
considerevolmente.
Tutto ciò sfocia nell’assoluta incertezza nel redigere
bilanci di previsione che , nella maggior parte dei casi, i Comuni sono
costretti ad approvare oltre i termini consentiti dalle normative vigenti e con
le relative conseguenze che genera tutto ciò poiché , gli enti inadempienti
hanno possibilità di azione limitata alle sole spese obbligate, ossia per legge
e per contratto.
Nei giorni scorsi abbiamo appreso che l’Ars non può
approvare leggi di spesa e quindi sono state stralciate tutte le norme che
prevedono l’impiego di denaro pubblico e nello specifico non riceveranno fondi
: teatri,
associazioni antiracket, enti e fondazioni.
La
Regione Sicilia sta pagando amaramente debiti accumulati nel corso degli ultimi
decenni e che adesso hanno messo in ginocchio la macchina amministrativa
regionale, bloccando numerose spese.
Siamo
assolutamente convinti che c’è bisogno di un’inversione di rotta e che tutto il
Parlamento Regionale , mettendo da parte la propria appartenenza di partito, si
faccia promotore di iniziative che possano scongiurare che la situazione
finanziaria precipiti ancor di più con le relative disastrose conseguenze.
Non
abbiamo una visione pessimistica ma vogliamo fare un appello a tutto il
Parlamento regionale affinchè ci sia un grande senso di responsabilità
nell’affrontare il momento attuale. A nostro avviso, le divisioni e le bagarre
d’aula servono a poco perché , allo stato attuale, la Sicilia ha necessità di
uscire fuori da questa fastidiosa problematica che ha , per il momento,
congelato numerose spese importanti.
Anche
se gli Enti che rappresentiamo non hanno potere decisionale in merito
all’attuale vicenda riguardante il Collegato che in pratica è saltato, vogliamo
invitare tutto il Governo e Parlamento Regionale ad affrontare l’attuale
situazione evitando sterili polemiche e rimbalzi di responsabilità che di certo
non giovano al popolo siciliano.
Chi Vi
scrive, interpreta il sentimento delle migliaia di cittadini che rappresentiamo
e che auspicano un’azione volta a porre in essere impulsi e progetti concreti in
direzione della salvaguardia e dello sviluppo delle nostre comunità.
Rimanendo
fiduciosi in un Vostro cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.