Sciacca ebraica rivive grazie a “Le Vie dei Tesori”, questa mattina varato il percorso turistico

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Una vera scoperta quella di oggi con una delle tre passeggiate previste nell’ambito delle iniziative “Le Vie dei Tesori”. Non solo siti monumentali, i dodici saccensi che sono stati inseriti nel cartellone di quest’anno, ma anche percorsi turistici per conoscere la storia come quello che questa mattina, l’architetto Umberto Marsala, ha inaugurato per i cortili e le strade del cuore del centro storico che componevano i luoghi abitati dagli ebrei a Sciacca.

Un percorso che ha visto anche la partecipazione suggestiva degli attori Santo D’Aleo, Anna Rita Maretta, Anna Lia Misuraca e Franco Bruno, comparse storiche che hanno raccontato con maggiore fascino la storia dell’insediamento degli ebrei dai balconi della sinagoga, oggi un edificio privato.

Case popolari di Largo Martiri di via Fani a Ribera, al via la fase della ricostruzione

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In poche settimane è cambiata totalmente la situazione in Largo Martiri di via Fani, a Ribera. Dove, fino allo scorso mese di agosto, c’erano dieci immobili e 60 alloggi de demolire, adesso c’è un’ampia distesa con materiale proveniente da demolizione da smaltire. La fase della demolizione in pratica è già stata completata.

A breve nel cantiere si passera alla fase della ricostruzione. I lavori procedono speditamente e secondo l’Iacp anche con maggiore velocità rispetto ai tempi previsti. Le palazzine dell’Istituto Case Popolari vennero sgomberate nel 2012, ma in seguito occupate abusivamente da extracomunitari che si trovano nel centro crispino per i lavori in agricoltura. Le opere sono state aggiudicate con gara espletata dall’Urega di Agrigento al Consorzio Stabile Progettisti e Costruttori che realizzerà i lavori di demolizione e ricostruzione delle 10 palazzine. L’importo complessivo dell’appalto è di quasi 8 milioni e mezzo di euro.

Padre Marciante e’ il nuovo arciprete di Sciacca, stasera un seguitissimo insediamento

Una Chiesa Madre gremita per le grandi occasioni ha dato il benvenuto questa sera a padre Giuseppe Marciante, e’ lui il nuovo arciprete di Sciacca prendendo il posto di padre Carmelo Lo Bue.

Proprio alla Basilica di Maria Santissima del Soccorso padre Marciante aveva iniziato il suo sacerdozio come vice parroco nel 1974.

Risoluto.it ha seguito con una diretta la celebrazione eucaristica che ha accompagnato il passaggio con l’arrivo del nuovo arciprete.

Operazione antibracconaggio con multe e richiami elettronici sequestrati

Cinque cacciatori multati e un richiamo elettronico sequestrato nel Trapanese. È il risultato delle attività di contrasto al bracconaggio messe in campo dal Corpo forestale della Regione Siciliana, che sono state intensificate nelle ultime settimane, come disposto dal governatore Nello Musumeci, dopo l’apertura della caccia.

Nelle prime ore di oggi il competente ispettorato ripartimentale, guidato da Francesco Trapani, ha svolto una serie di controlli su tutto il territorio della provincia.In particolare, alla foce del Fiume Belice è stato rinvenuto un richiamo elettronico ben mimetizzato nel terreno, ancorato e blindato. Il sequestro, al momento, è a carico di ignoti, ma sono in corso accertamenti. Nel Comune di Campobello di Mazara, in contrada Campana, invece, gli agenti hanno elevato cinque processi verbali amministrativi per attività venatoria in aree percorse da incendio.Alle operazioni, oltre al distaccamento forestale di Castelvetrano, hanno partecipato anche uomini provenienti dal comando di Palermo e da altre province dell’Isola. L’impegno del Corpo forestale della Regione Siciliana proseguirà per tutta la durata della stagione venatoria, con particolare attenzione alle aree di maggiore interesse naturalistico. A esprimere un plauso è l’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro, che sottolinea come in questo modo si assicuri “sicurezza e legalità”.

Stasera l’insediamento del nuovo arciprete di Sciacca, diretta di Risoluto.it alle 19,30

Questa sera, con inizio alle 19,30, nella Basilica della Madonna del Soccorso di Sciacca, don Giuseppe Marciante celebrerà la prima messa da nuovo arciprete di Sciacca. Risoluto.it si collegherà in diretta per trasmettere l’intera funzione religiosa. Padre Marciante tornerà alla chiesa Madre dopo 45 anni dal suo primo impegno, nel 1974, come vice parroco. Successivamente e’ stato ancora impegnato a Sciacca, come parroco, nella chiesa di San Pietro. Stasera, su Risoluto.it, la diretta per l’insediamento del nuovo arciprete di Sciacca.

Denunciato saccense per procurato allarme, aveva chiamato i soccorsi in centro storico

Avevamo documentato il lavoro dei vigili del fuoco e dei soccorritori del 118 allertati durante un afoso sabato pomeriggio di agosto nel centro storico di Sciacca, per diverse ore sono stati impegnati a localizzare alcuni feriti da soccorrere, ma alla fine la segnalazione si è rivelata del tutto falsa.

Qui di seguito vi riproponiamo il video di quei trafelati minuti:

La finta chiamata ha generato delle indagini che hanno portato all’individuazione di un saccense, R.C., di 53 anni, che è stato denunciato per procurato allarme.

La Polizia aveva già notato e identificato l’uomo durante i momenti dell’intervento, l’uomo con degli occhiali spessi si aggirava tra i vicoli del centro storico in osservazione di quanto stavano effettuando le forze dell’ordine. Alla richiesta di identificazione da parte degli agenti, lo stesso si è mostrato particolarmente nervoso facendo insospettire gli agenti. Le indagini investigative effettuate successivamente hanno portato poi alla

scoperta che proprio l’uomo identificato in quel contesto, era l’autore delle finte richieste di aiuto che tanta apprensione avevano generato e messo in moto la macchina dei soccorsi nel cuore del centro storico di Sciacca.

“Mancano i fondi e si rischia il default”: gli amministratori locali siciliani si appellano a Musumeci e Miccichè per salvare la situazione

Ieri più di cento amministratori locali siciliani hanno inviato una nota al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ed all’Onorevole Gianfranco Miccichè, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, evidenziando alcune criticità che perdurano nei Comuni.
Tale missiva è stata inviata in concomitanza della questione, avvenuta qualche giorno addietro, del Collegato in Regione Sicilia che è saltato a causa della mancanza di fondi.


La lettera non ha alcun colore politico e nasce spontaneamente con il solo scopo di lanciare un monito garbato a tutti i componenti del Governo e Parlamento regionale , in maniera tale da porre in essere iniziative concrete che possano scongiurare il persistere di tale situazione che metterebbe in crisi il territorio.
Gli amministratori, auspicano una rapida risoluzione della problematica , facendosi interpreti di migliaia di cittadini, che loro stessi rappresentano, che vorrebbero assolutamente scongiurare un default finanziario con il conseguente rischio per diversi servizi resi alle loro comunità.

Questa la lettera inviata al presidente Nello Musumeci:

Al giorno d’oggi amministrare un Comune è certamente un’impresa ardua per svariate motivazioni che rendono l’attività di un ente locale piena di ostacoli a causa della mancanza di fondi erogati agli stessi che, sia lo Stato che la Regione nel corso degli anni, hanno diminuito considerevolmente.

Tutto ciò sfocia nell’assoluta incertezza nel redigere bilanci di previsione che , nella maggior parte dei casi, i Comuni sono costretti ad approvare oltre i termini consentiti dalle normative vigenti e con le relative conseguenze che genera tutto ciò poiché , gli enti inadempienti hanno possibilità di azione limitata alle sole spese obbligate, ossia per legge e per contratto.

Nei giorni scorsi abbiamo appreso che l’Ars non può approvare leggi di spesa e quindi sono state stralciate tutte le norme che prevedono l’impiego di denaro pubblico e nello specifico non riceveranno fondi : teatri, associazioni antiracket, enti e fondazioni.

La Regione Sicilia sta pagando amaramente debiti accumulati nel corso degli ultimi decenni e che adesso hanno messo in ginocchio la macchina amministrativa regionale, bloccando numerose spese.

Siamo assolutamente convinti che c’è bisogno di un’inversione di rotta e che tutto il Parlamento Regionale , mettendo da parte la propria appartenenza di partito, si faccia promotore di iniziative che possano scongiurare che la situazione finanziaria precipiti ancor di più con le relative disastrose conseguenze.

Non abbiamo una visione pessimistica ma vogliamo fare un appello a tutto il Parlamento regionale affinchè ci sia un grande senso di responsabilità nell’affrontare il momento attuale. A nostro avviso, le divisioni e le bagarre d’aula servono a poco perché , allo stato attuale, la Sicilia ha necessità di uscire fuori da questa fastidiosa problematica che ha , per il momento, congelato numerose spese importanti.

Anche se gli Enti che rappresentiamo non hanno potere decisionale in merito all’attuale vicenda riguardante il Collegato che in pratica è saltato, vogliamo invitare tutto il Governo e Parlamento Regionale ad affrontare l’attuale situazione evitando sterili polemiche e rimbalzi di responsabilità che di certo non giovano al popolo siciliano.

Chi Vi scrive, interpreta il sentimento delle migliaia di cittadini che rappresentiamo e che auspicano un’azione volta a porre in essere impulsi e progetti concreti in direzione della salvaguardia e dello sviluppo delle nostre comunità.

Rimanendo fiduciosi in un Vostro cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.

Burgio, l’assessore all’ambiente Abruzzo scrive al ministro Costa: “Piantumiamo nuovi alberi per salvare il pianeta”

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Il giovane assessore all’ambiente del Comune di Burgio, Giuseppe Abruzzo, ha inviato una lettera al ministro dell’Ambiente Costa per proporre un’iniziativa che gli piacerebbe tanto realizzare: piantumare nuovi alberi per ridurre le emissioni di Co2 e produrre più ossigeno e, dunque, cercare di ristabilire un equilibrio e salvare il pianeta.

Questi i passaggi più salienti della lettera che l’assessore Abruzzo ha inviato al ministro Costa:

Gentile Ministro,

Le scrivo questa lettera aperta per proporle una mia iniziativa che mi piacerebbe tanto realizzare.
Mi capita spesso di pensare a quanto sia importante il ruolo che ognuno di noi, in relazione alle proprie competenze e ai propri talenti,riveste nella società; mi sento gratificato nel poter mettere a disposizione dei miei concittadini idee ed energie e spendermi a 360° per far si che il mio Comune possa sempre di più crescere, ma allo stesso tempo sotto alcuni aspetti mi sento impotente come se avessi le mani legate.
La fiducia cieca nel progresso tecnologico e l’affermarsi di quella che è una mentalità volta al solo profitto e al consumo, hanno portato l’uomo, in molte occasioni, a essere causa di dissesti e squilibri nella natura e nella stessa terra che coltiva, inquinandola o esaurendone la fecondità.
Da premettere che -credo come ognuno di noi- amo la mia città, il suo territorio e tutto ciò che Madre Natura ci ha dato in dono,ma che purtroppo stiamo distruggendo.

In queste settimane di continui superamenti di livelli di CO2,in cui non si può fare altro che sperare in un cambiamento delle condizioni climatiche, alcuni studiosi ci hanno portato a conoscenza di una possibile soluzione: la piantumazione di alberi.
È noto che la loro naturale funzione è quella di assorbire CO2 e trasformarla in ossigeno. Quello di cui abbiamo bisogno.
Vorremmo ancora continuare a illuderci di vivere nel “Bel Paese”, ma purtroppo non è così.
In modo spontaneo ho tirato alcuni conti,il numero di comuni  d’Italia è di 7941,per un numero di 100 alberi per ogni comune si arriva a un totale di 794100 alberi, se il tutto viene ripetuto per un periodo di 3anni, si totalizzerebbero la bellezza di 2374200 alberi.
Un bel risultato; una importante boccata d’ossigeno.
Le evidenze scientifiche dimostrano ampiamente che le sostanze tossiche presenti nell’aria, nel cibo che ingeriamo, nelle acque generano un aumento del rischio non solo di cancro o di patologie cardiovascolari,ma anche di tante altre malattie in adulti e bambini.
L’Italia è il Paese europeo che consuma il maggior numero di pesticidi per ettaro di suolo agricolo e la contaminazione delle falde acquifere superficiali e profonde aumenta a dismisura.
Chi legifera sembra non prendere in considerazione che ogni processo di combustione genera inquinamento atmosferico, rifiuti liquidi e ceneri tossiche.
Stiamo assistendo a devastazioni di fiumi per tagli sconsiderati degli alberi destinati a queste centrali e spuntano come funghi centrali a biogas in cui la materia organica, invece di essere restituita ai suoli come compost viene “digerita” in assenza di ossigeno con rischi per ambiente e salute.
La lettera “Energia per l’Italia”, indirizzata al Governo da valenti ricercatori e scienziati del nostro Paese è rimasta ad oggi senza risposta e così pure le considerazioni dei medici sono rimaste inascoltate.
Auspico in un suo interessamento, e nel suo appoggio nella realizzazione della mia iniziativa.
Nell’augurarle un buon lavoro, la lascio con una citazione che faccio come mio motto personale: “Da soli si va veloci, ma uniti si va lontano”.

Sciacca ricorda oggi il vigile urbano Giovanni Fazio ucciso a Palma di Montechiaro ventidue anni fa

Il vigile urbano Giovanni Fazio, originario di Sciacca, fu ucciso con due colpi di pistola a Palma di Montechiaro, dove prestava servizio, il 21 settembre del 1997, morto in un quadro mai reso chiaro a soli 36 anni, mentre rientrava dal lavoro.

Un giallo che dura da ventidue anni. Un giallo dai contorni ancora poco chiari. Un giallo avvolto dal mistero e, forse, caduto nel dimenticatoio. Giovanni Fazio, agente saccense dalla condotta irreprensibile e sempre ligio al dovere, fu assassinato ventidue anni fa a Palma di Montechiaro, paese dell’agrigentino in cui prestava servizio, sotto casa da una persona ancora rimasta ignota. Da quel lontano 21 settembre del 1997, però, la scomparsa del vigile sembrerebbe comunque avvolta da un alone di mistero. Oggi Sciacca, il suo paese natale, e Palma di Montechiaro, la cittadina in cui Fazio ha sempre svolto diligentemente il proprio lavoro fino alla sera della sua morte , ricordano un grande uomo che, purtroppo, è stato vittima del “dovere”. A ricordarlo in questo anniversario importante, anche la moglie Antonella e il figlio Michele, che perse il padre quando aveva soltanto cinque anni.

L’assessore Leonte sugli ex Lsu: “L’obiettivo è la stabilizzazione e nel 2020 con i risparmi dei pensionamenti integreremo le ore di lavoro”

Ogni ora in più per un lavoratore socialmente utile costa al Comune 55 mila euro, la stabilizzazione avrà un costo di 1,7 milioni di euro, mentre per mantenere le 21 ore ci vorrebbero altri 300 mila euro circa. Sono dati forniti, questa mattina, dall’assessore alle Risorse umane del Comune di Sciacca, Fabio Leonte, secondo il quale l’obiettivo, intanto, deve essere la stabilizzazione dei 73 lavoratori.

Leonte incontrerà lunedì 23 settembre il dirigente dell’ufficio Personale per valutare la situazione, ma in un’intervista a Risoluto.it ribadisce che “l’ufficio ha effettuato il calcolo senza dare alcuna opzione all’amministrazione”. In sede di stabilizzazione, dunque, a fine ottobre, secondo l’assessore, non è possibile prevedere 21 ore, ma l’incremento rispetto alle 17 previste, nel 2020, potrò essere effettuato.