Truffa ai danni di anziani a Sciacca, Menfi e altre città. I carabinieri arrestano un napoletano

E’ stata conclusa questa mattina con l’arresto di Gennaro Vaccaro, di 34 anni, di Napoli, una brillante attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Sciacca e svolta dai carabiniere della stazione di Terrasini.

Le persone truffate venivano raggiunte telefonicamente da un falso avvocato che chiedeva il pagamento di somme di denaro perchè un congiunto dell’anziano era stato appena arrestato in seguito ad un incidente stradale. Il denaro avrebbe dovuto consentire immediata liberazione. Per essere più credibile il falso avvocato faceva parlare gli anziani con un sedicente maresciallo dei carabinieri, rimasto ignoto.

La persona finita adesso ai domiciliari è colui che si sarebbe recato anche a Sciacca e Menfi per riscuotere denaro o gioielli.

La truffa avrebbe consentito a tre soggetti, compreso l’arrestato, di ottenere, complessivamente, circa 23 mila euro. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Christian Del Turco, continuano per individuare gli altri componenti del gruppo.

Novità sulle Terme? Cgil: “Troppo poco e troppo tardi”

Dopo l’annuncio di un imminente manifestazione d’interesse per le Terme di Sciacca, pronta nei cassetti della Regione per la pubblicazione, atto propedeutico per il tanto atteso bando, la Cgil di Agrigento con una nota a firma del suo segretario provinciale Massimo Raso e la segretaria generale della Filcmas, Salvina Mangione, commentano le novità che sono state comunicate dalla sindaca Francesca Valenti.

“Non possiamo – si legge nella nota – che prendere atto delle “novità” sulle Terme, così come non possiamo che dire che è, davvero troppo poco e troppo tardi! In virtù di quell’inutile e scellerato accordo tra Regione e Comune abbiamo aspettato mesi che si completasse l’iter della consistenza dei beni, adesso spunta questa novità. Bene. Ma l’annunciata richiesta di “manifestazioni d’interesse”, che la Regione si appresta a chiedere come propedeutici al “bando” se vuole essere una cosa seria non può essere un fatto burocratico ma dev’essere accompagnato da una vera e propria attività di marketing da parte della Regione. Occorrerebbe convocare i maggiori operatori del settore del termalismo nazionale ed internazionale ed illustrare loro l’immenso patrimonio termale e le sue potenzialità”.

La sigla sindacale poi aggiunge: “Abbiamo detto più volte che le Terme di Sciacca oltre ad essere pregiate per le proprietà delle sue acque e dei suoi fanghi, note da tempo dei Romani, si collocano all’interno dell’itinerario archeologico tra Agrigento e Selinunte, passando per Eraclea Minoa; a pochi metri da uno dei più rinomati Golf Resort, in una città ed in una zona ricca di storia e di cultura e di eccellenze enogastronomiche e artigianali: ovvero ha tutte le carte in regola per pensare seriamente ad essere inserita nei circuiti turistici che contano. Non si perda , quindi, altro tempo e si facciano le cose per bene per evitare che prima la “manifestazione d’interesse” e, poi, il bando vadano deserti. A meno che questo non sia da sempre il progetto di qualcuno che non vede l’ora di vedersele “regalate” dalla Regione per poi passare come una specie di “salvatore della patria.

“Occorre – conclude la nota – far ripartire le Terme ad ogni condizione ed occorre farlo presto, credo che la Città non possa accontentarsi degli annunci e debba pretendere nelle sedi proprie risposte ufficiali e che non possa restare solo ad aspettare. Occorre partire con la mobilitazione unitaria e trasversale, senza primogeniture e smanie di protagonismo che non servono a portare a casa il risultato”.

Ladri in una scuola di Menfi, indagano i carabinieri

0

I carabinieri della stazione di Menfi indagano su un furto commesso nella sede dell’istituto comprensivo “Santi Bivona”, in contrada Soccorso.

I ladri sono entrati nottetempo e hanno rubato materiale didattico. Ad accorgersi del furto sono stati i dipendenti della scuola che hanno immediatamente avvisato le forze dell’ordine.

I carabinieri hanno proceduto a un sopralluogo e avviato le indagini., Nel passato a Menfi in altre occasioni le scuole erano state prese di mira da ladri e vandali.

Trovato con dieci dosi di hashish in tasca: arrestato studente di Menfi

0

E ‘stato trovato in possesso di 10 dosi di hashish per un totale di poco meno di 30 grammi. Così i carabinieri della locale stazione di Menfi, hanno arrestato uno studente del luogo, di 19 anni.

Il giovane è incensurato e la quantità di droga, trovata in suo possesso, non è stata ritenuta eccessiva dai carabinieri per cui, a suo carico, non è stata disposta alcuna misura cautelare. Si è proceduto, però, al sequestro immediato dello stupefacente. Dopo la perquisizione, durata pochi minuti, le dieci dosi di hashish, che il giovane teneva in tasca, sono state prontamente recuperate.

Regione: maltempo, dichiarato lo stato di calamità anche per il comune di Villafranca Sicula per i danni di febbraio

Stato di calamità naturale per i danni subiti da una trentina di Comuni siciliani, a seguito del maltempo dello scorso febbraio. Lo ha deciso il Governo Musumeci che, contestualmente, ha chiesto a Roma la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.

Gli eventi meteo avversi si sono verificati, in sette province dell’Isola, dal 22 al 24 febbraio scorsi.
«Interveniamo – commenta il presidente della Regione Nello Musumeci – in soccorso del territorio colpito da fortissime raffiche di vento, precipitazioni, nevicate e allagamenti diffusi che hanno causato ingenti danni ad abitazioni, collegamenti viari e strutture pubbliche».
Le relazioni tecniche redatte dal dipartimento della Protezione civile regionale, intervenuta per le prime operazioni di assistenza, hanno documentato i danni alle infrastrutture portuali, soprattutto nell’arcipelago eoliano, dove le intense mareggiate hanno impedito i collegamenti marittimi. Conseguenze si sono verificate anche sulla viabilità urbana ed extraurbana dove numerosi pali delle linee elettriche e telefoniche sono crollati sulle strade, con conseguente interruzione del servizio e della percorribilità delle arterie. Gravi ripercussioni subite anche nel comparto agricolo a causa della distruzione di serre, danni alle strutture commerciali, ricettive e turistiche presenti sulla fascia costiera, nonché ad abitazioni private.
I centri interessati dalla richiesta del provvedimento del Governo Musumeci sono: Villafranca Sicula nella provincia di Agrigento, Capo d’Orlando e le isole Eolie nel messinese; Catania e Acireale, nella provincia etnea; Acate, Comiso, Vittoria, Santa Croce Camerina, Ispica, Pozzallo, Ragusa, Modica, Scicli, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo, Giarratana, in provincia di Ragusa; Siracusa, Augusta, Avola, Canicattini Bagni, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero, Palazzolo Acreide, nel siracusano; Paceco, nel Trapanese; Palermo.

Licenziamento in vista per i lavoratori della Hydortecne, insorgono i sindacati:”I Commissari avevano garantito non solo i posti di Girgenti Acque”

Le organizzazioni sindacali rappresentate dai segretari provinciali della FIOM CGIL dissentono fortemente dalla volontà rappresentata di non rinnovare i contratti scaduti e procedere, attraverso delle valutazioni ancora da fare, al licenziamento di parte del personale di Hydortecne, società in quota Girgenti Acque.

“Le dichiarazioni dei vertici della Hydortecne – scrivono in una nota le sigle sindacali – contrastano con quanto discusso e condiviso in sede di incontro presso la Prefettura di Agrigento, nel corso del quale si era convenuto sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali.

I sindacati nello specifico sottolineano di “non avere ricevuto alcun riscontro dai commissari della Girgenti Acque, anche a seguito di diversi appuntamenti richiesti tramite segreteria, e pertanto ad oggi, oltre a non poter rinnovare i contratti scaduti è in atto un‘analisi costi/benefici di tutte le attività sostenute dalla Hydortecne S.r.l. ai fini di individuare quelle in utile, che garantiscano l’equilibrio economico-finanziario della società anche in considerazione che la stessa si trova in regime di concordato preventivo, e procedere pertanto alla chiusura delle attività in perdita ed individuare l’eventuale personale in esubero”.

Le organizzazioni preso atto delle dichiarazioni dell’amministratore unico della Hydortecne S.r.l., Pietro Arnone, dissentono fortemente dalla volontà rappresentata di non rinnovare i contratti scaduti e procedere attraverso delle valutazioni ancora da fare al licenziamento di parte del personale.

“Tali dichiarazioni – scrivono i sindacati – contrastano con quanto discusso e condiviso in sede di incontro presso la  Prefettura di Agrigento nel corso del quale si era convenuto sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Evidenziano inoltre, che il personale di Hydortecne S.r.l. effettua attività non solo utili, ma indispensabili al buon funzionamento delle attività e pertanto ribadiscono che Hydortecne S.r.l. è emanazione diretta di Girgenti Acque S.p.a. e il personale delle due società rappresenta un tutt’uno nella gestione del Servizio Idrico Integrato”.

Pertanto, i sindacati ritengono che i Commissari, responsabili del servizio in argomento, devono garantire sia i lavoratori di Girgenti Acque S.p.a. che i lavoratori di Hydortecne S.r.l..

Formazione, ancora niente soldi per i corsi: gli assessori regionali Lagalla e Armao si appellano al governatore Musumeci

Niente soldi per i 695 corsi di formazione professionale ripartiti dopo tre anni di stasi. Con una nota indirizzata al presidente della Regione Nello Musumeci, agli assessori regionali Roberto Lagalla e Gaetano Armao denunciano che, malgrado il bilancio della Regione sia stato pubblicato lo scorso 26 febbraio, i capitoli relativi alle attività dell’Avviso 2/2018 non risultano attivi e quindi nessun mandato di pagamento può essere prodotto dal dipartimento Istruzione e formazione professionale.

“A fronte di uno stanziamento di 125 milioni di euro – scrivono in una nota i sindacati di Anfop Sicilia, Asef Italia, Assofor, Cenfop Sicilia, Forma Sicilia e Iform – i corsi sono ripartiti nel novembre dello scorso anno con le sole forze degli enti che hanno anticipato tutte le spese. Il paradosso è che molti corsi stanno per concludersi senza avere ricevuto nulla. Paradossale anche il fatto che risulta al momento impossibile richiedere il secondo acconto, vista la mancanza del modello di richiesta e il non funzionamento del sistema informatico. Ancora una volta a farne le spese sono i migliaia di operatori impegnati nel comparto Formazione. Gli enti hanno grosse difficoltà e questo potrebbe portare alla sospensione dei corsi”, concludono.

Manifestazione dei Forestali domani anche a Sciacca, appuntamento in municipio alle 12,30

“La Giornata Svegliaregione per la riforma forestale in Sicilia è stata proclamata da Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil per domani, venerdì 5 aprile, ma già si vedono i primi risultati di questa iniziativa di mobilitazione”. Lo hanno dichiarato i segretari generali di Fai-Flai-Uila Sicilia Pierluigi Manca, Alfio Mannino e Nino Marino al termine della riunione convocata a Palermo nella sede dell’assessorato all’Agricoltura dagli assessori regionali Edy Bandiera e Totò Cordaro. All’incontro ha preso parte il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone.

Gli esponenti sindacali affermano: “I rappresentanti del governo Musumeci hanno espresso apprezzamento per la proposta di riforma presentata ormai da tempo da Fai-Flai-Uila e si sono impegnati a farne propri i contenuti presentando un apposito disegno di legge. Noi andiamo avanti, pronti al confronto su questioni e soluzioni concrete. In tantissimi Comuni dell’Isola la Giornata Svegliaregione! sarà per i lavoratori forestali l’occasione di una significativa rivendicazione del proprio, fondamentale, ruolo nella salvaguardia del territorio e nella protezione attiva dei siciliani dai disastri ambientali. Siamo pronti a nuove iniziative, ad altre Giornate di mobilitazione, per salutare finalmente l’approvazione della riforma di settore o denunciare ulteriori ritardi nell’adozione di un provvedimento fondato sulla valorizzazione della professionalità e sulla stabilizzazione dei forestali. Questa non è una vertenza che riguarda solo le lavoratrici e i lavoratori forestali, ma la Sicilia nel suo insieme e il suo modello di sviluppo. Abbiamo presentato una proposta di riforma, condivisa da tanti amministrazioni comunali con le quali ci confronteremo ancora venerdì”. Il segretario generale della Uil, Claudio Barone, commenta ancora: “Noi abbiamo bisogno di risposte concrete. Mettere i forestali in condizione di dare un contributo decisivo alla tutela dell’ambiente sarebbe un segnale importante per tutti. Innanzitutto, per i cittadini siciliani. Vogliamo un testo di riforma prima di Pasqua!”.

Il programma di domani in provincia di Agrigento prevede una manifestazione alle 10 a Siculiana, alle 12,30 nell’aula consiliare del Comune di Sciacca, alle 17 a Montevago.

Calamonaci: rovente polemica contro il presidente del consiglio comunale Vincenzo Inga per l’uso “improprio” della fascia tricolore

0

Il presidente del consiglio comunale, Vincenzo Inga, che per due consiliature è stato sindaco di Calamonaci, ha indossato “impropriamente” la fascia tricolore durante i funerali del giovane Vincenzo Busciglio, ucciso ad Alessandria della Rocca, che si sono svolti lo scorso 23 marzo, scatenando le polemiche dei consiglieri di opposizione Rosalba Navarra, Giuseppe Guddemi e Antonina Comparetto che adesso vogliono conto e ragione.

Si sostituisce al sindaco durante un evento triste e luttuoso. E a Calamonaci si scatena l’inferno. Protagonista della storia è l’ingegnere Vincenzo Inga, ex sindaco di Calamonaci e attuale presidente del consiglio comunale. Ad alzare questo polverone, i tre consiglieri di opposizione Navarra, Guddemi e Comparetto che, in un’interrogazione all’attuale sindaco della città, Pino Spinelli e al Prefetto di Agrigento, pretendono di ricevere una risposta che sia il più possibile persuasiva dal momento che, leggi alla mano, solo il vice sindaco può sostituire il sindaco nell’espletamento delle sue funzioni pubbliche. Per i consiglieri comunali, così, si sarebbe commesso un “grave” abuso amministrativo che denota poca conoscenza della normativa vigente e scarso senso delle istituzioni. In merito alla questione è intervenuto anche l’architetto Giovanni Campo che, in un post su facebook dello scorso 26 marzo, così ha scritto:”Le raccomandazioni del Ministero dell’Interno sull’utilizzo della fascia tricolore sono abbastanza chiare e anche la legge è abbastanza chiara. Nelle funzioni di rappresentanza pubblica l’utilizzo della fascia tricolore è di competenza del sindaco o del suo “vice” in caso di sua assenza. Si è trattato di una disinvolta scivolata e la rasentazione del comico è stata davvero puerile. L’istituzione sindacale lasciamola a chi di dovere, ha infine commentato Campo nel suo post”. Adesso il sindaco Spinelli avrà trenta giorni di tempo per rispondere a tali accuse e dovrà essere davvero molto convincente.

L’ex sindaco Ignazio Messina torna domani in conferenza stampa per svelare un dossier sulle Terme di Sciacca

L’ex sindaco Ignazio Messina tornerà a parlare delle Terme di Sciacca con una conferenza stampa prevista domani, a partire dalle ore 17,00, in Piazza don Minzoni.

Una tavola rotonda durante la quale Messina mostrerà un dossier sulle Terme con delle informazioni mai rese note finora e che sveleranno i dettagli di una delle vicende che stanno determinando il declino economico di Sciacca.


L’ex sindaco, a capo dell’associazione “#Orabasta!”, aveva organizzato qualche mese fa, tramite una petizione online, una raccolta di firme per la riapertura delle Terme di Sciacca che ha poi provveduto a consegnare direttamente all’assessore Gaetano Armao.


Nella conferenza di domani, denominata “Operazione Verità”, si parlerà dei ritardi e dei rischi che incombono sulle terme saccensi.