Si sta per chiudere l’accordo per il pagamento di circa un milione di euro di Tfr agli ex dipendenti Sogeir

Potrebbero arrivare già la prossima settimana le firme sull’accordo che prevede il pagamento, da parte della Sogeir, di circa un milione di euro a 180 lavoratori impegnati nel servizio di raccolta dei rifiuti nei 17 Comuni dell’Ato Ag1. Il pagamento comprende il trattamento di fine rapporto e altre indennità dovute al personale che, attraverso la Srr, è già transitato ai Comuni, alle società miste o, come nel caso di Sciacca, a un’azienda privata che svolge il servizio a seguito di gara d’appalto. La Cgil, con il segretario di settore, Enzo Iacono, ha chiesto  che debba avvenire in tre rate ed è su questo che si sta discutendo. Il sindacato vuole comunque il pagamento immediato della prima rata. La prossima settimana Iacono incontrerà i commissari Sogeir. Si potrebbe già chiudere l’accordo.

Lo “scherzetto” di Halloween finisce con l’auto in fiamme

Un’automobile in fiamme nel parcheggio di via Catusi a Sciacca. Gli “scherzetti” di alcuni bambini che stavano festeggiando Halloween suonando ai campanelli delle abitazioni, secondo i riti della festa americana e lanciando anche dei petardi, sono terminati con una macchina parcheggiata nell’area di sosta di via Mazzini andata a fuoco. Uno dei petardi, infatti, lanciato da un gruppo di tre ragazzini, è finito nell’abitacolo della vettura che presumibilmente aveva un finestrino aperto e così la tappezzeria è immediatamente andata a fuoco. Sul posto, sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco di Sciacca che hanno spento le fiamme divampate a bordo dell’utilitaria scongiurando anche ulteriori danni.

Visita del fautore del “Rosatellum” Ettore Rosato oggi a Menfi mentre un tweet contro di lui infiamma la polemica politica

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Ettore Rosato, il parlamentare nazionale questa mattina ha fatto tappa a Menfi, accompagnato dalla collega del territorio Maria Iacono. L’onorevole ha incontrato diverse realtà produttive, del mondo della cooperazione, dell’ agro-alimentare e dell’ innovazione ingegneristica. Mentre il deputato, che viene considerato il fautore della legge elettorale approvata qualche settimana fa, visita il territorio agrigentino stamattina le polemiche politiche si accendevano con il tweet inclassificabile del designato assessore alle energie del M5S, Angelo Parisi scritto qualche giorno fa, contro appunto Ettore Rosato. “Facciamo un patto – ha scritto Parisi sul suo profilo Tweeter –  se la Consulta casserà la tua legge, noi ti bruceremo vivo, ok?”. Frase condannata per i toni e il linguaggio violento, alla quale dopo alcune ore seguiranno anche le scuse dello stesso Parisi che però accusa di strumentalizzazioni il suo pensiero. Il Movimento Cinque Stelle ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge elettorale.  

Sigilli ad un frantoio di Montallegro, sversamenti illegali e impiegati lavoratori in nero

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I Finanzieri della Compagnia di Agrigento e della Tenenza di Porto Empedocle, nell’ambito dell’intensa attività di tutela dell’ambiente, hanno sottoposto a sequestro un frantoio per la molitura delle olive di Montallegro. I proprietari, anziché smaltire le acque di vegetazione di origine olivicola mediante lo spandimento in luoghi idonei ed autorizzati, provvedevano, illegalmente a sversare incontrollatamente parte dei reflui industriali nel terreno e nelle strade confinanti con l’opificio fino a raggiungere la strada statale 640. La questione dello smaltimento illegale delle acque di vegetazione, derivanti dalla lavorazione industriale, è molto sentito in questo periodo in quanto il mancato rispetto degli adempimenti previsti genera gravi danni ambientali. Il titolare del frantoio sequestrato è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Agrigento per gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva. Nel corso del controllo all’interno dello stabilimento di lavorazione delle olive sono stati anche individuati quattro lavoratori che sono stati.

Domenica cinque al voto, la consapevolezza dei saccensi smentisce anche i sondaggi

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Il 26 per cento dei siciliani non sa che il 5 novembre si voterà per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo dell’Assemblea di Palazzo dei Normanni: è il dato che emerge da un sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis. Il sondaggio shock che è stato diffuso qualche giorno fa, secondo il quale, addirittura oltre un quarto dei siciliani non sarebbe neanche a conoscenza dell’appuntamento elettorale, ha allarmato quanti temono scarsi livelli di partecipazione al voto perché la mancata informazione e la disaffezione alla politica in generale, potrebbe incidere pesantemente sul risultato finale. Stamattina, abbiamo provato ad interrogare alcuni saccensi incontrati per strada che invece, nella maggior parte dei casi, si sono mostrati informati e consapevoli sull’importante momento delle consultazioni.

L’operazione antidroga “Street Food” a Menfi e Sciacca, nomi e foto degli arrestati

In 180 pagine di ordinanza di custodia cautelare il Gip del Tribunale di Sciacca ricostruisce le vicende riguardanti l’operazione antidroga “Street Food” che avrebbe sgominato un fiorente smercio di droga destinata a giovani, in particolare Belicini. In carcere sono finiti Giuseppe Sanzone, di 39 anni, e Daniel Tabbone, di 23 anni, entrambi di Menfi. Domiciliari per Giulia Nigrelli, di 21 anni, Calogero Friscia, di 23 anni, Emanuele Gambino, di 31 anni, e Giovanni Pilo, di 22 anni. Sono tutti di Menfi tranne Gambino che è di Sciacca. Ordinanza, ai domiciliari, non è stata notificata perchè l’indagato, Kevin Governale, di 23 anni, di Santa Margherita Belice, si trova all’estero, ma sta per rientrare nel centro belicino. Le figure principali sarebbero quelle di Sanzone e Tabbone.  L’indagine è stata convenzionalmente denominata “Street food” poiché i corrieri, residenti  tra Menfi e Santa Margherita di Belice, per organizzare i viaggi necessari per approvvigionarsi dei quantitativi di droga,  facevano riferimento a “cene, cibi di strada e fast food”.  La cosa che è apparsa più sconcertante è che il sodalizio in questione a volte impiegava nelle illecite attività anche due ragazze infra-quattordicenni, sia come corrieri sia come assuntori finali delle sostanze stupefacenti. Questi fatti verrebbero contestati a Sanzone. I carichi di droga, durante i viaggi da Palermo a Menfi, sarebbero stati di sovente nascosti dentro le autovetture utilizzate ma, in alcuni casi, anche all’interno degli indumenti intimi delle giovani ragazze.  Si stima che in circa tre mesi, gli indagati abbiano movimentato sulle piazze di spaccio vari chili di hashish ed alcuni etti di cocaina, la maggior parte destinati ai più giovani, per un giro di affari complessivo di circa 200.000 euro.  

620 mila euro euro per la riqualificazione di via Tumolieri, concluso iter amministrativo di finanziamento

Il sindaco Francesca Valenti e l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Neri rendono noto che è arrivato al Comune di Sciacca il decreto di finanziamento per i lavori di “riqualificazione integrata e rafforzamento di funzioni e servizi riguardante la Via Tumolieri”, nel centro storico della città.Il finanziamento è di circa 620 mila euro.

Il decreto è stato firmato dal dirigente generale del Dipartimento Regionale Infrastrutture e Mobilità Fulvio Bellomo.

Si conclude così l’iter amministrativo che ha avuto inizio nel 2014. L’Amministrazione comunale rivolge un plauso agli uffici che si sono attivati per il raggiungimento di questo risultato.

Sono in atto – comunicano il sindaco Valenti e l’assessore Neri –  le procedure amministrative relative all’elaborazione del bando per l’individuazione della ditta cui affidare i lavori di riqualificazione.

Maxi colpo da Gucci, trafugate borse per 95 mila euro

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Pezzi da migliaia di euro alla vendita. I danni alla struttura sono in via di quantificazione mentre il valore della merce rubata ammonta a circa 95 mila euro. Questa notte, a Palermo, ad esser stato preso di mira è stata il negozio super griffe Gucci di via Libertà. Nella notte ignoti hanno assaltato il negozio dopo avere scassinato la porta d’ingresso. Il furto è avvenuto intorno alle 3.30: sono state rubate numerose borse, circa 50, oltre a portafogli e accessori della nuova collezione. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri, che hanno trovato a terra tra via Libertà e la via Enrico Albanese sette portafogli e quattro borse, che i ladri potrebbero avere abbandonato durante la fuga. Una mano alle indagini potrebbero darla le immagini delle telecamere della videosorveglianza piazzate nel negozio.
 

Caporalato a Ribera, Schifani resta ai domiciliari

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Confermati gli arresti domiciliari per Ubaldo Schifani, di 57 anni, di Ribera, indagato intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, furto aggravato e impiego di manodopera irregolare. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Palermo rigettando l’istanza di revoca della misura che era stata avanzata dal suo difensore, l’avvocato Giuseppe Tramuta. I legali di Giuseppe Catanzaro, di 43, pure riberese, indagato per gli stessi reati di Schifani, non hanno presentato istanza di revoca al Riesame. Le difese stanno valutando un’ipotesi di patteggiamento. Schifani è difeso dall’avvocato Giuseppe Tramuta e Catanzaro dagli avvocati Massimo Ragusa e Antonino Tornambè.

Operazione antidroga “Street Food” tra Menfi e Sciacca con sei arresti dei carabinieri

Operazione “Street food”. Sgominato un fiorente smercio di droga destinata a giovani e minori del belicino. Alle prime luci dell’alba, a Menfi, i carabinieri della compagnia di Sciacca assieme ai colleghi della locale stazione, a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare, in carcere ed agli arresti domiciliari, emesse dal Gip Tribunale di Sciacca su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di “Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”, con l’aggravante di aver destinato l’uso della droga anche a minori. Le indagini hanno consentito di bloccare una consistente rete di spaccio ed approvvigionamento di sostanze stupefacenti, del tipo “Hashish” e “Cocaina”, proveniente da Palermo e destinata ad essere smerciata nelle piazze di Menfi, Santa Margherita di Belice, Montevago e Poggioreale. Quello che i carabinieri avrebbero accertato, grazie anche ad attività tecniche ed a numerosi servizi di osservazione e pedinamenti, è che la sostanza stupefacente veniva spesso consegnata a pusher locali che a loro volta la rivendevano ad una clientela molto giovane. L’indagine è stata convenzionalmente denominata “Street food” poiché i presunti corrieri, residenti  tra Menfi e Santa Margherita di Belice, per organizzare i viaggi necessari per approvvigionarsi dei quantitativi di droga,  facevano riferimento a “cene, cibi di strada e fast food”. La cosa che è apparsa più sconcertante è che il sodalizio in questione a volte impiegava nelle illecite attività anche due ragazze infra-quattordicenni, sia come corrieri sia come assuntori finali delle sostanze stupefacenti. I carichi di droga, durante i viaggi da Palermo a Menfi, venivano di sovente nascosti dentro le autovetture utilizzate ma, in alcuni casi, anche all’interno degli indumenti intimi delle giovani ragazze. Tra gli indagati spiccano le figure di due menfitani, (uno detto papà) ed un altro (detto carciofetto), che avrebbero gestito il sodalizio mettendo a disposizione autovetture e telefoni cellulari per l’approvvigionamento ed il trasporto della droga, organizzando con cadenza quasi giornaliera delle sortite nel capoluogo regionale, per effettuare l’acquisto di hashish e cocaina. Si stima che in circa tre mesi, gli indagati abbiano movimentato sulle piazze di spaccio vari chili di hashish ed alcuni etti di cocaina, la maggior parte destinati ai più giovani, per un giro di affari complessivo di circa 200.000 euro. L’indagine portata a termine, rientra nell’ambito di una intensificazione delle attività di contrasto in materia disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento per arginare lo specifico fenomeno criminoso. Nelle prossime ore ulteriori particolari