Scattato l’allarme antincendio al Tribunale di Sciacca, verifiche in corso

E’ scattato questa mattina al Palazzo di Giustizia di Sciacca l’allarme antincendio. Secondo le disposizioni dettate in questi casi, tutto il personale giudiziario, gli avvocati e chi si trovava all’interno del Tribunale, ha immediatamente abbandonato le aule e gli uffici riversandosi nello spiazzo antistante. Nessun momento di panico tra chi si trovava all’interno della struttura, ma ordinatamente si è proceduto all’evacuazione. Non si conosce al momento, la causa che ha fatto scattare l’allarme e si stanno effettuando i relativi controlli alla struttura. Le attività che sono state sospese, sono già riprese nel corso della mattinata.

Non aveva assunto cannabinoidi prima di mettersi alla guida di un’auto, assolto un dipendente comunale di Sciacca

Il giudice monocratico Grazia Scaturro ha assolto il dipendente comunale di Sciacca Baldassare Campo dall’accusa di essersi posto alla guida di un’auto dopo avere assunto cannabinoidi. La vicenda risale al 2015 quando Campo venne fermato a un posto di blocco dei carabinieri e avrebbe opposto resistenza. Il saccense aveva patteggiato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre per l’accusa di essersi posto alla guida dopo avere assunto cannabinoidi è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca perchè il fatto non sussiste. Il giudice ha accolto la richiesta che era stata avanzata dal difensore di Campo, l’avvocato Aldo Rossi. Il processo si è celebrato con il rito abbreviato. 

Vespisti in strada per tutta la provincia, per la prima volta una gara di regolarita’

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Si è svolta sabato e domenica scorsi ad Agrigento la manifestazione vespistica di regolarità denominata “Audax Agrigentum 2017” organizzata dal Vespa Club Agrigento.

Alla gara hanno preso parte 66 vespisti nella categoria race, 8 nella categoria Turistica e  8 in quella a squadre.

La gara  ha portato i vespisti lungo le strade di tutta la provincia agrigentina partendo dallo spiazzo antistante il Grand Hotel Mosè e toccando i Comuni di Realmonte, Siculiana, Montallegro, Cianciana, Alessandria della Rocca, San Biagio Platani, Raffadali e ritorno ad Agrigento per il percorso mattutino e Palma di Montechiaro, Camastra, Naro, Canicattì, Racalmuto, Grotte e rientro ad Agrigento sempre presso il Grand Hotel Mosè, per quello pomeridiano, per un totale di circa 250 km.

Ai partecipanti, provenienti oltre che dalla Sicilia anche dalla Calabria, da Rovereto, da Napoli e persino un vespista dalla Svizzera, è stato assegnato un tempo di percorrenza, da qui gara di regolarità, per coprire tutto il percorso.

Verifiche sul luogo dell’incidente alla diga Furore, due indagati

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Il sostituto procuratore Salvatore Vella insieme ai carabinieri, all’Ispettorato del lavoro effettueranno un sopralluogo mirato alla diga “Furore” di Naro dove lunedì mattina due operai hanno perso la vita in seguito ad un incidente. Intanto, ieri l’iscrizione di due persone nel registro degli indagati che ha dato l’avvio del procedimento penale e alla fase delle indagini preliminari. Il fascicolo di indagine, per omicidio colposo, inizialmente aperto contro ignoti, adesso diventa contro noti.  Secondo l’ipotesi più avvalorata  ad uccidere lunedì mattina, Francesco Gallo di Naro e Gaetano Cammilleri di Favara, sarebbe stato il malfunzionamento del montacarichi. I funerali dei due operai si svolgeranno, alle 16, alla chiesa di Sant’Agostino a Naro, città dove si è verificata la tragedia e dove è stato proclamato il lutto cittadino.   

Don Ciotti questa sera a Montevago per un nuovo incontro con la comunita’

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Pochi mesi dopo la sua presenza a Montevago per l’incontro con gli operai della Calcestruzzi Belice, don Luigi Ciotti, presidente di Libera, e’ tornato nel centro Belicino dove ha incontrato i giovani e tutta la comunità locale. Ha concluso la sua giornata in municipio dove ha annunciato che un presidio di Libera a Verona sarà intitolato agli imprenditori Giuseppe e Paolo Borsellino, uccisi a Lucca Sicula. Nell’aula consiliare le autorità locali guidate dal sindaco, Margherita La Rocca Ruvolo.

Tribunale. Dipendenti impresa pulizie senza stipendio, proclamato lo sciopero

È stata programmata per il prossimo 26 ottobre, tra le 10:00 e le 12:30, una manifestazione di protesta dei lavoratori delle pulizie e dei multiservizi presso il Tribunale di Sciacca. Ad annunciarlo la Filcams Cgil di Agrugento. Un sit-in di protesta che scaturisce dal fatto che i lavoratori non hanno ancora percepito gli stipendi di agosto, né quelli di settembre. Due settimane fa i lavoratori avevano proclamato lo stato di agitazione contro la ditta appaltatrice del servizio, presso la quale sono dipendenti, lamentando il fatto di non avere ancora riscosso nemmeno lo stipendio di luglio. Stato di agitazione poi revocato a seguito dell’annuncio, da parte della società, del via libera ai bonifici per il pagamento sia degli stipendi di luglio, sia di quelli di agosto. Tuttavia, quelli del mese di agosto non sono ancora stati accreditati. Da qui la decisione di uno sciopero che i lavoratori vorrebbero far culminare con un incontro col presidente del tribunale, ufficio appaltante.

Torna a Sciacca Pietrangelo Buttafuoco. Questa sera alla Badia Grande presenterà “Strabuttanissima Sicilia”

Torna a Sciacca, a meno di due mesi dalla presentazione de “I baci sono definitivi”, lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco. Stavolta presenterà “Strabuttanissima Sicilia”, gustoso e aggiornato sequel che fuga ogni speranza, visto che al sottotitolo corrisponde il dramma del dubbio: “Quale altra rovina dopo Crocetta”? Il libro, anche questo edito da La nave di Teseo, racconta gli ultimi fatti siciliani, offrendone uno spaccato impietoso e irridente. Un autentico processo a una politica alla quale, con l’ardire provocatorio a cui solo un grande scrittore può fare ricorso, Buttafuoco non attribuisce più alcuna capacità di redenzione. La narrazione contiene l’evoluzione degli ultimi accadimenti, quelli culminati con le candidature a Palazzo d’Orleans di Micari e Musumeci. Non fa sconti a nessuno, Buttafuoco. E lancia scintille di letteratura all’interno di un pamphlet dove alla lettura si associano lacrime beffarde. La presentazione del libro di Pietrangelo Buttafuoco, promossa dallo Sciacca Film Fest, da Risoluto.it e dalla libreria Ubik, si svolgerà all’interno della Sala degli Archi della Multisala Badia Grande a partire dalle 19.

Francesca Valenti cento giorni dopo: il cielo sopra Sciacca è ancora lo stesso. “Ma sapevo cosa mi aspettava”

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C’è assai poco dell’epopea napoleonica o di quella da New Deal nella retorica post-moderna dei “primi cento giorni”, che nel conformismo politico-giornalistico dovrebbero servire a staccare il primo tagliando del nuovo governo, a compiere una valutazione di massima, come al primo ricevimento coi professori dopo il primo quadrimestre. A Fabrizio Di Paola di giorni ne furono sufficienti appena un paio per iniziare quel dimagrimento da stress che si sarebbe dimostrato invalicabile perfino alla più severa autorevolezza, quella che ne avrebbe dovuto contraddistinguere il piglio. Malgrado i fardelli sulle spalle, più pesanti delle casciate del porto di Sciacca, Francesca Valenti invece continua a dire che va tutto bene, che non è in ambasce, che si aspettava esattamente le difficoltà che sta affrontando. Un ottimismo della volontà che continua a surclassare ogni parvenza di pessimismo della ragione. Un’ostentazione della naturalezza, da parte del sindaco, che potrebbe perfino richiamare alla memoria la fortuna dei principianti. Se non fosse che, a differenza del suo predecessore, la Valenti i fardelli li ha distribuiti bene. Eppure non avrebbe certo voluto fare il console accentratore, Fabrizio Di Paola. Vi fu costretto, accollandosi di persona personalmente, per dirla alla Catarella, i “guai” che qualche assessore o gli combinava, o non sapeva gestire. Da par suo finge abilmente di rifuggire dal ruolo di imperatrice del regno Francesca Valenti. Ma, va detto, ad onor del vero, che sull’emergenza rifiuti sta lasciando fare a Paolo Mandracchia, mentre sui rapporti (tesissimi) con Girgenti Acque, lei gestisce di persona riunioni e trattative dentro l’ATI, lasciando il resto del lavoro sporco (cantieri, scavi, inseguimenti e litigi) a Gioacchino Settecasi. Stressati, stressatissimi Mandracchia e Settecasi malgrado, a differenza di Di Paola, loro non perdano nemmeno un chilo. Ma non a caso i più attivi nell’azione amministrativa appaiono i tre “politici” del gruppo. C’è anche Filippo Bellanca che corre da una stanza all’altra. Eppure neanche lui dimagrisce. E non è che non sentano su di loro, gli assessori “politici”, lo stress di chi deve dimostrare che dall’Opposizione al Governo le cose cambiano. Sembra non essere, questo, un problema per gli altri componenti della Giunta. Sarà il carattere, ma né Giuseppe Neri, né Annalisa Alongi, sembrano particolarmente agitati. Esattamente sulla scia dell’atteggiamento di Francesca Valenti. Ma siccome il cielo sopra Sciacca è lo stesso di sempre, cento giorni dopo l’inizio di quest’avventura i problemi all’ordine del giorno sono ancora gli stessi: l’acqua pubblica, i rifiuti, la sanità, la mancanza di fondi, l’assenza del bilancio e quella delle notizie sul Piano regolatore generale. Per dirla col Don Giovanni, “madamina: il catalogo è questo”. Col rischio che tra duecento giorni sarà ancora lo stesso.

Marco Campione: “I cittadini di 27 comuni su 43 hanno dovuto pagare 130 milioni di euro in più”

“Il fatto che solo 27 dei 43 comuni della Provincia abbiano consegnato le reti idriche, nel rispetto della legge, ai cittadini è costato 130 milioni di euro in più”. Lo ha detto in un’intervista a Tele Monte Kronio Marco Campione, presidente di Girgenti Acque, che dunque conferma quanto da sempre è noto, ossia che chi non ha consegnato gli impianti ha fatto pagare un conto salato a tutti gli altri. “Noi siamo al servizio dei comuni, non siamo loro avversari”, ha poi aggiunto Campione. Dicendo di attendere il contenuto del dossier contro le presunte inadempienze di Girgenti Acque presentato dal Comune di Sciacca. “Abbiamo saputo dai giornali di questo documento, abbiamo chiesto all’Ati di averlo, ma ci hanno detto che non ce l’hanno ancora”. Infine Campione si è scusato per l’atteggiamento troppo rigido di Girgenti Acque all’inizio nei confronti degli utenti: “Paghiamo il retaggio di quegli errori”.

I consiglieri M5S propongono “pedibus” e “nonno vigile” all’Amministrazione, tutto a costo zero

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I due consiglieri pentastellati, Alessandro Curreri e Teresa Bilello, oggi con una nota sollecitano l’Amministrazione comunale per l’adozione anche a Sciacca del “pedibus” e del “Nonno Vigile”.
“Sappiamo che l’Amministrazione – scrivono i due –  sta attualmente valutando la possibilità di istituire, anche a Sciacca, il sevizio del “nonno vigile”. Il “nonno vigile” potrebbe essere impiegato in attività di sorveglianza dell’attraversamento pedonale e per segnalare eventuali situazioni anomale (atti vandalici o di bullismo) chiedendo se necessario l’intervento degli organismi competenti per risolvere il problema. Il servizio potrebbe essere esteso anche a giardini pubblici, strade e piazze in aggiunta al servizio già svolto dalle autorità locali.Noi del M5S siamo assolutamente favorevoli a questa iniziativa, presente anche nel nostro programma elettorale, e essendo propensi a guardare avanti, abbiamo presentato un’altra iniziativa che va a corredo del servizio del “nonno vigile”: il “pedibus”.Il pedibus, già attuato in molte città d’Europa e d’Italia, è un’azione partecipata che promuove la mobilità a piedi nel tragitto casa-scuola e viceversa. E’ un servizio che permette agli alunni, organizzati in piccoli gruppi, di percorrere a piedi il tragitto casa-scuola-casa accompagnati da un volontario (un genitore o il nonno vigile) che vigilerà affinchè l’alunno giunga a scuola in sicurezza e nei tempi previsti. Ogni tragitto, certificato dalla polizia municipale, ha un proprio itinerario che parte da un capolinea, segue un percorso stabilito e raccoglie gli alunni alle varie fermate predisposte lungo il cammino, rispettando gli orari prefissati.Secondo i due consiglieri, il servizio pedibus potrebbe essere espletato proprio dai nonni vigili che, dopo aver accompagnato gli alunni nel tragitto casa-scuola-casa, si preoccuperanno di agevolare l’attraversamento pedonale. I servizi pedibus e nonno vigile sono due iniziative a costo zero che perseguono molteplici obiettivi di rilevanza sociale: diminuzione del traffico; sensibilizzazione degli alunni e delle famiglie sui possibili modelli di vita “eco-sostenibili”; favoriscono l’esercizio fisico; promuovono l’autonomia degli alunni e facilitano l’azione di scoperta e conoscenza del proprio territorio; fanno risparmiare tempo ai genitori; riducono il numero dei vigili urbani impegnati davanti le scuole; favoriscono l’integrazione sociale tra bambini, famiglie e persone di terza età; creano un sistema di sicurezza, presidio, controllo e monitoraggio dei luoghi generalmente frequentati dai bambini.