Inter-Cagliari 3-1, i nerazzurri tornano a +6 sul Napoli

MILANO (ITALPRESS) – Una vittoria importante per la corsa scudetto e che permette ai nerazzurri di approcciarsi nel miglior modo possibile alla sfida di mercoledì contro il Bayern Monaco. L’Inter vince 3-1 contro il Cagliari e torna a +6 sul Napoli, con la squadra di Antonio Conte che sarà chiamata a rispondere nel Monday Night contro l’Empoli per non perdere contatto col primo posto. Decisive le reti di Arnautovic, Lautaro Martinez e Bisseck, Piccoli all’inizio della ripresa ha dato l’illusione ai sardi di poter ribaltare il 2-0 del primo tempo: 21esima vittoria per i nerazzurri che tra quattro giorni torneranno a San Siro per il quarto di ritorno di Champions League contro i bavaresi. Simone Inzaghi ha potuto gestire le forze, scientifici i cambi da parte del tecnico piacentino durante l’arco della gara: determinante l’approccio dei padroni di casa, dopo appena 13 minuti lo stesso Arnautovic, dopo una sponda di Carlos Augusto, ha superato Caprile con una conclusione violenta sotto la traversa. Al 25′ l’episodio che ha cambiato l’inerzia del match, Piccoli lanciato in campo aperto si è fatto ipnotizzare da Sommer fallendo di fatto il gol del pareggio. Sul ribaltamento di fronte Lautaro Martinez, con un tocco sotto, ha raddoppiato. Nel secondo tempo i rossoblù hanno sfruttato il calo di concentrazione dei nerazzurri, al 3′ Piccoli praticamente solo nell’area piccola ha dimezzato lo svantaggio. Al 10′ Bisseck ha riportato i suoi avanti di due reti archiviando la pratica. Gli ospiti hanno comunque provato a riaprire nuovamente il match, ancora Sommer su un tiro-cross di Zortea ha deviato un pallone pericoloso in calcio d’angolo. Nel prossimo turno l’Inter giocherà in casa del Bologna, il Cagliari cercherà punti salvezza nella gara interna contro la Fiorentina: +6 sull’Empoli, ma i toscani devono ancora scendere in campo.
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Marc Marquez vince anche la sprint in Qatar, male Bagnaia

LUSAIL (QATAR) (ITALPRESS) – Con un vantaggio di circa un secondo e mezzo, Marc Marquez su Ducati vince la Sprint Race del Gran Premio del Qatar, precedendo al traguardo ancora una volta suo fratello Alex, in sella alla Desmosedici del team Gresini, secondo. L’otto volte iridato si mantiene così a punteggio pieno nelle Sprint ed è ora leader del Mondiale con due lunghezze di vantaggio, rispetto al fratello Alex. Gara da dimenticare, invece, per Pecco Bagnaia, ottavo e sotto ritmo sin dalla partenza: 21 ora le lunghezze di ritardo sul compagno di squadra. Sul gradino più basso del podio si piazza Franco Morbidelli (Ducati Pertamina). Gran quarto posto per il rookie Fermin Aldeguer (Ducati Gresini), autore nel finale di un sorpasso su un ottimo Fabio Quartararo (Yamaha), quinto al traguardo. Nell’ordine, completano la top ten Fabio Di Giannantonio, Ai Ogura, Francesco Bagnaia, Marco Bezzecchi e Maverick Vinales. Sedicesimo, invece, il rientrante Jorge Martin.
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Piastri in pole in Bahrain davanti a Russell, terzo Leclerc

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Oscar Piastri conquista la pole position nel Gran Premio del Bahrain di Formula 1 con il tempo di in 1’29″841. L’australiano della McLaren batte di 168 millesimi la Mercedes di George Russell. Terzo a 0″334 la Ferrari di Charles Leclerc, che scatterà dalla seconda fila affiancato da Andrea Kimi Antonelli (Mercedes), mentre delude le attese l’altra McLaren di Lando Norris, che scatterà soltanto dalla sesta casella davanti a Max Verstappen (Red Bull). Male anche la Ferrari di Lewis Hamilton, che chiude nona davanti a Yuki Tsunoda.
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Scala dei Turchi, chiusi gli accessi per rischio elevato di crolli

Con un’ordinanza sindacale, il commissario straordinario del Comune di Realmente, Carmelo Burgio, ha disposto l’interdizione all’accesso e al transito pedonale nell’area della Scala dei Turchi. Il provvedimento arriva in esecuzione del decreto dell’Autorità di bacino della Regione Siciliana del 15 febbraio scorso.

Nella relazione allegata al decreto regionale, viene proposta “una previsione di aggiornamento con estendimento, rispetto a quanto già esistente, dell’area di dissesto per ‘crollo e/o ribaltamento’ che grava su gran parte del promontorio della Scala dei Turchi con conseguente allargamento dell’area con livello di pericolosità ‘P4’ (molto elevato) e creazione di un’area con livello di rischio ‘R4’ (molto elevato) nella parte bassa di detto promontorio”.

Il decreto stabilisce inoltre che “nelle more, gli enti territorialmente interessati sono tenuti ad adottare i provvedimenti di propria competenza a tutela della pubblica incolumità”.

Dalla diretta interlocuzione tra il Comune e l’Autorità di bacino è emerso che “non risulta acquisita dagli uffici dell’Autorità la ‘Relazione di compatibilità geomorfologica per il sito di Punta Majata-Scala dei Turchi’ ed in data 09.04.2025, con nota prot. n. 3399, si è provveduto ad inoltrare detta Relazione all’Autorità di Bacino ai fini di una opportuna valutazione della relazione e di una possibile rivalutazione della pericolosità del sito anche previa esecuzione di ulteriori azioni di mitigazione”.

Il Commissario ha spiegato: “È stato doveroso pertanto – in attesa delle nuove valutazioni da parte dell’Autorità di Bacino – adottare opportune misure di salvaguardia della privata e pubblica incolumità e, per gli effetti, interdire l’accesso e il transito pedonale nell’area del promontorio della Scala dei Turchi classificata a pericolo e a rischio molto elevato”.

Nel provvedimento è stata anche indicata “la zona attualmente non a rischio da dove fruire della bellezza del sito, che sarà immediatamente oggetto di regolamentazione, dando la possibilità ai visitatori di visitare in sicurezza il pregevole sito”.

Infine, uno sguardo al futuro:

“Appare opportuno comunicare che, dopo il tavolo tecnico indetto per lunedi mattina con la Regione Siciliana, si provvederà ad approvare gli atti per la costituzione della ‘Fondazione Scala dei Turchi’, e sarà seguito con attenzione l’iter di possibile revisione delle disposizioni date dall’Autorità di Bacino, con una auspicata riduzione dell’area di rischio che possa restituire ai visitatori la possibilità di fruire, in sicurezza, di una più ampia porzione della rinomata Scala dei Turchi”.

La riapertura dell’ufficio postale, il comitato di quartiere: “Giorno importante per la Perriera” (Video)

“Oggi è un giorno importante per la nostra comunità: è stato inaugurato il nuovo ufficio postale nel cuore del nostro quartiere. Vorremmo esprimere il nostro più sincero ringraziamento a Poste Italiane e a tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questa apertura. La presenza di un ufficio postale moderno ed efficiente rappresenta un servizio fondamentale per le esigenze delle aziende e per gli abitanti del quartiere, che potranno così accedere a tutti i servizi di cui hanno bisogno. Siamo sicuri che il nuovo ufficio postale sarà un valore aggiunto per la nostra comunità”. Così la presidente del comitato di quartiere della Perriera, Giusi Corbo, nel giorno in cui è stato riaperto, dopo più di un anno, l’ufficio postale Sciacca 4.

Per Piera Di Martino, componente del comitato, ridare il servizio postale al quartiere “è molto importante per il quartiere”.

Nel quartiere ci sono tanti problemi, dalle perdite idriche ai pochi interventi per la potatura degli alberi, ma Piera Di Martino parla di “una buona interlocuzione con l’amministrazione anche su difficoltà che si incontrano alla Perriera”.

Sanatoria fiscale 2025: IMU, TARI e multe rateizzabili solo se il Comune aderisce alla Rottamazione quinquies

La nuova pace fiscale estende i benefici anche ai tributi locali, ma serve una delibera del Comune. Ecco come funziona la sanatoria e chi può chiedere la riammissione dopo la Rottamazione quater.

Nel 2025 prende forma una nuova opportunità per chi ha debiti con il fisco: si chiama Rottamazione quinquies e consente di regolarizzare anche IMU, TARI, multe e tributi locali, ma solo se il Comune di riferimento approva una delibera di adesione.

La misura, prevista dal Disegno di Legge AS. 1375, interessa i debiti maturati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, e rappresenta un’estensione delle precedenti sanatorie fiscali. A differenza della Rottamazione quater, questa versione include anche i crediti gestiti da enti locali, province e regioni, indipendentemente dal fatto che la riscossione avvenga tramite cartelle esattoriali o ingiunzioni di pagamento.

Cosa prevede la Rottamazione quinquies

Chi aderisce alla sanatoria potrà estinguere i debiti fiscali versando solo:

  • la sorte capitale dovuta;
  • le spese per eventuali procedure esecutive;
  • le spese di notifica.

Vengono invece azzerati gli interessi di mora, le sanzioni e gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo. In caso di rateizzazione, si applicheranno interessi di dilazione al 2%.

Attenzione: serve la delibera del Comune

Senza una delibera specifica del Comune, i tributi locali non saranno sanabili con la rottamazione. Questo significa che IMU, TARI, multe stradali e altri debiti locali dovranno essere pagati per intero, secondo le modalità ordinarie.

Gli enti locali hanno tempo limitato per decidere se aderire, attraverso apposita delibera. Per questo motivo, è fondamentale che i contribuenti verifichino le decisioni del proprio Comune per capire se potranno usufruire dei benefici previsti.

Riammissione per chi è decaduto dalla Rottamazione quater

Buone notizie anche per chi è decaduto dalla Rottamazione quater per mancati o ritardati pagamenti. Grazie al Decreto Milleproroghe (D.L. 202/2024, art. 3-bis), è possibile presentare domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025.

I debiti già inclusi nella quater potranno essere pagati:

  • in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025,
  • oppure in rate fino al 2027.

Perché conviene aderire

La Rottamazione quinquies rappresenta un’occasione concreta per alleggerire la pressione fiscale, ma è essenziale muoversi con prontezza:

  • controllare se il proprio Comune ha aderito;
  • valutare le modalità di pagamento più vantaggiose;
  • presentare le domande entro i termini previsti.

Per restare aggiornati, è consigliabile consultare regolarmente i siti web del proprio ente locale o rivolgersi agli uffici tributi.

Scontro tra un’auto e una moto a Paceco, due morti

Tragico incidente mortale nel pomeriggio di oggi lungo l’Autostrada 29 in diramazione per Birgi, all’altezza del chilometro 0,100, in territorio di Paceco, in provincia di Trapani.

Nell’impatto si sono scontrati una moto di grossa cilindrata e un’auto e hanno perso la vita un uomo di 61 anni e una donna di 58, entrambi del Catanese e a bordo della motocicletta.

Mentre alla guida dell’Audi, c’era un uomo di 39 anni originario della provincia di Palermo rimasto illeso.

A causa del sinistro, la carreggiata in direzione dello scalo aeroportuale “Vincenzo Florio” è stata chiusa al traffico e la viabilità è stata deviata sulla corsia opposta per Trapani per consentire i soccorsi e i rilievi del caso.

Sono in corso gli accertamenti per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente. Sul posto, sono intervenuti i tecnici dell’Anas e le Forze dell’Ordine, impegnati nella gestione dell’emergenza e nella messa in sicurezza dell’area.

Danneggiati 65 alberi di un aranceto, possibile intimidazione ad imprenditore di Lucca Sicula

Danneggiamento in un aranceto nelle campagne di Lucca Sicula dove 65 piante di arancio sono state tagliate in contrada Salina.

Il terreno è di proprietà di un imprenditore agricolo di quarant’anni del posto che una volta accortosi dell’accaduto alle colture, si è recato alla stazione dei carabinieri per denunciare quanto accaduto.

Avvisato il sostituto procuratore di turno della Procura di Sciacca, sono state avviate le indagini a tutto campo rispetto all’episodio dal sapore dell’intimidazione.

Il fatto è avvenuto in aperta campagna e a quanto pare, non ci sarebbero testimoni. Difficile anche stabilire quando visto che il proprietario non si recava sul posto da diversi giorni.

Conto corrente: se non prelevi mai al bancomat rischi l’accertamento del Fisco – Ecco perché

Nel 2025 i controlli dell’Agenzia delle Entrate si fanno ancora più puntuali: anche l’assenza di prelievi dal conto corrente può far scattare un accertamento fiscale. Vediamo nel dettaglio cosa succede, quali sono i comportamenti a rischio e come difendersi.

Conto corrente nel mirino del Fisco: chi viene controllato e perché

L’Agenzia delle Entrate, grazie all’accesso diretto al Registro dei Rapporti Finanziari, può monitorare i conti correnti bancari e postali di tutti i contribuenti, senza bisogno di autorizzazioni giudiziarie. I dati vengono aggiornati annualmente dalle banche e dagli istituti di credito e, tramite l’Anagrafe Tributaria, sono incrociati con le dichiarazioni dei redditi.

La durata dei controlli si estende fino a:

  • 5 anni per chi ha presentato la dichiarazione dei redditi;
  • 7 anni in caso di omissione della dichiarazione.

Nessun prelievo? Un’anomalia che può far scattare l’accertamento

Sorprendentemente, non prelevare mai contanti può insospettire il Fisco tanto quanto farlo in maniera eccessiva. Se un contribuente riceve regolarmente lo stipendio o altri redditi sul conto ma non effettua mai prelievi né pagamenti tracciabili, l’Agenzia delle Entrate potrebbe ritenere che viva di entrate non dichiarate, attivando verifiche fiscali.

L’esempio più frequente riguarda i lavoratori dipendenti che, pur ricevendo mensilmente il salario, non mostrano uscite coerenti con il proprio tenore di vita. In questi casi, l’ente fiscale può convocare il contribuente per chiedere spiegazioni sull’origine delle somme usate per spese quotidiane.

Movimenti sospetti: cosa osserva l’Agenzia delle Entrate

Ecco un elenco di comportamenti considerati a rischio:

  • Prelievi frequenti e ingiustificati (sospetto lavoro nero);
  • Prelievi ingenti e ricorrenti (rischio riciclaggio);
  • Assenza di prelievi o spese inspiegabili rispetto al reddito;
  • Bonifici ricevuti senza causale o provenienti da soggetti non noti;
  • Risparmi sproporzionati al reddito dichiarato.

Accertamento fiscale: come funziona e come difendersi

L’accertamento parte con un questionario inviato dall’Agenzia delle Entrate, in cui il contribuente deve spiegare l’origine delle sue risorse economiche. Chi riceve la comunicazione ha la possibilità di presentare una prova contraria, dimostrando che le somme derivano da:

  • Risparmi pregressi;
  • Donazioni familiari;
  • Redditi esenti da imposta (ad es. invalidità, risarcimenti, eredità);
  • Vincite al gioco o vendite di beni non soggetti a tassazione.

Attenzione: le prove devono essere documentate. Non basta una dichiarazione generica. La Corte di Cassazione ha più volte chiarito che la prova deve essere analitica, dettagliata e coerente (Cass. n. 17413/2022; n. 24367/2021).

In assenza di spiegazioni valide, il Fisco considera le spese non giustificate come redditi non dichiarati, emettendo un avviso di accertamento, che comporta:

  • pagamento delle imposte dovute;
  • sanzioni per evasione fiscale;
  • interessi di mora.

Sciacca, incendio in via Ciaccio durante il mercato 

Momenti di apprensione questa mattina nel quartiere di San Michele, a Sciacca, dove un incendio è divampato in un appartamento e in una mansarda in via Ciaccio, proprio mentre si svolgeva il consueto mercato settimanale.

Le fiamme hanno interessato due livelli dell’edificio. Secondo una prima ricostruzione, l’origine del rogo sarebbe riconducibile con ogni probabilità a un corto circuito. Fortunatamente, la famiglia residente nell’appartamento è riuscita a mettersi in salvo prima che la situazione degenerasse.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l’area. Presenti anche gli agenti della squadra Volante del Commissariato di polizia di Sciacca. La situazione è attualmente sotto controllo.