Fratelli d’Italia: “Ztl a Sciacca dalle 18 alle 4 del mattino penalizza commercianti e residenti”

Aprire ad una più concreta discussione e concertazione con la città, associazioni, e le categorie del centro storico per una Ztl più condivisa. E’ la proposta avanzata oggi dai consiglieri comunali Calogero Bono e Fabio Bivona che sollecitano l’amministrazione comunale ad aprire un dialogo costruttivo.

Bono e Cognata reputano necessaria una rivisitazione di alcune scelte riguardanti la Ztl. “I residenti per esempio – scrivono i due consiglieri – reputano eccessiva la Ztl sino alle 4 del mattino mentre diversi commercianti vorrebbero rivedere gli orari di inizio e valutare anche una partenza graduale con gli orari proposti diminuendo il periodo di chiusura totale”.

I due consiglieri chiedono all’amministrazione di “aprire un tavolo di concertazione con la cittadinanza e le categorie produttive del centro storico più diffuso. Lo doveva fare già da mesi e non scegliere limitando la concertazione. Il nostro intento – continuano – è quello di valutare possibili modifiche agli orari di attivazione e disattivazione della Ztl, al fine di trovare un equilibrio tra le esigenze di vivibilità del centro storico e quelle di chi opera e vive nella zona”.

“Crediamo in un vero dialogo costruttivo e aperto con la cittadinanza – scrivono Bono e Cognata – per individuare soluzioni che favoriscano la fruibilità del centro storico, garantendo al contempo la sostenibilità delle attività commerciali e la qualità della vita dei residenti. Crediamo che le scelte fatte dalla Amministrazione non debbano favorire zone della città a discapito di altre”.

“L’apertura di questo tavolo di concertazione più diffuso rappresenta un passo importante verso una gestione più partecipativa della ZTL di Sciacca. Non aprendo al dialogo l’amministrazione tradirebbe gli impegni presi con la città in campagna elettorale – concludono – allorquando la partecipazione dei cittadini nelle scelte era un caposaldo del programma elettorale”.

Meteo in Sicilia, temperature in lieve calo fino a giovedì

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L’anticiclone africano che ha caratterizzato le ultime giornate in Sicilia è ormai in procinto di cedere il passo a correnti più fresche provenienti dal Maestrale. Secondo le previsioni di 3bmeteo.com, si assisterà a un deciso cambiamento delle condizioni meteorologiche con un abbassamento delle temperature e l’arrivo di qualche debole pioggia.

Le temperature subiranno lieve un calo, con massime che a Palermo si attesteranno intorno ai 28°C, mentre a Messina, Catania e Agrigento oscilleranno tra i 32°C e i 34°C. I venti di Maestrale si intensificheranno, raggiungendo raffiche di 40-50 km/h.

Domani, mercoledì 3 luglio, si prevedono addensamenti nuvolosi e qualche pioggia intermittente sulle zone settentrionali della Sicilia, mentre il resto dell’isola continuerà a godere di un clima soleggiato. Le temperature continueranno a scendere, specialmente nelle aree interne, dove rispetto all’inizio della settimana si registreranno cali fino a 10°C. Il Maestrale continuerà a soffiare, seppur con minore intensità rispetto a martedì.

Giovedì saranno possibili gli ultimi piovaschi locali nel nord dell’isola, con temperature che si stabilizzeranno e venti in ulteriore attenuazione. A partire da venerdì, l’arrivo di un nuovo anticiclone favorirà condizioni meteorologiche più stabili e soleggiate in tutta la Sicilia, con un graduale aumento delle temperature.

Un temporaneo refrigerio dalle elevate temperature estive prima di un nuovo, possibile, aumento termico previsto per il fine settimana.

Iniziati i lavori a Porto Palo di Menfi, Schifani: “Impegno mantenuto”

Avviate le opere di consolidamento della collina di Porto Palo a Menfi devastata da una frana. Era stato il presidente Renato Schifani ad accogliere l’accorato appello di un esercente della zona, il tabaccaio Giuseppe Scirica, rimasto senza lavoro dopo il crollo del costone di roccia che nel novembre del 2021 si sbriciolò, rendendo inagibili abitazioni ed esercizi commerciali sottostanti la collina. Nella prima fase, già avviata, si realizzerà un passaggio nella zona interessata dalla frana. A seguire, in 90 giorni, il consolidamento di tutto il costone a valle della torre.

«Oggi – annuncia il governatore della Sicilia, che sollecitò l’intervento della Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico di cui è a capo – manteniamo l’impegno con quella gente che a causa di quella improvvisa frana si era vista negare la possibilità di proseguire la propria attività o di vivere nelle proprie case. Diamo il via ai lavori che consentiranno di ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza, riportando la situazione alla normalità». 

Gli uffici di piazza Ignazio Florio a Palermo, diretti da Salvo Lizzio, dopo avere ultimato le procedure di gara, hanno infatti affidato l’intervento di consolidamento all’impresa Eredi Marotta di Mussomeli per un importo di 250 mila euro. Con una procedura d’urgenza, Palazzo d’Orleans aveva messo a disposizione un budget di mezzo milione di euro per intervenire sul versante franato, mentre per quanto riguarda l’intera altura, già classificata ad alto rischio nei primi anni ’50, sarà la Protezione civile nazionale, con un finanziamento di sette milioni di euro, ad eseguire le opere che serviranno a stabilizzarla. 

I lavori previsti consistono nella creazione di una serie di terrazzamenti con palificate in legno e nella piantumazione di essenze arboree in grado di fortificare il terreno. Saranno, inoltre, creati drenaggi per convogliare correttamente le acque piovane a valle.

L’Ati inserisce 4 progetti nel Piano Nazionale Interventi Infrastrutturali, uno anche per le reti di Sciacca

Quattro le proposte progettuali degli interventi ammessi nel Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza nel Settore Idrico che sono state presentate dall’Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento, redatte rispettivamente dal Gestore AICA e dai Comuni in gestione salvaguardata, per l’importo complessivo di € 162.755.672,17 euro e già pubblicate sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Tra gli interventi ammessi vi sono “Opere di completamento sostituzione ed automazione delle reti idriche dei Comuni di Sciacca, Agrigento e Cattolica Eraclea”, di importo complessivo Euro 67.265.527,29, che comprende numero 5 interventi da realizzare nelle reti idriche di Sciacca, Agrigento e Cattolica Eraclea, gestite da AICA, al fine di ridurre le perdite idriche e ottimizzare la gestione del sistema di distribuzione.
E ancora proposta di “Riefficientamento delle condotte di adduzione e delle fonti di approvvigionamento dell’ATO AG9 di Agrigento”, di importo complessivo € 77.400.000,00, che comprende n. 11 interventi da realizzare sulle fonti di approvvigionamento idrico, finalizzati all’incremento delle risorse idriche assegnate all’Ambito Territoriale Ottimale gestite da AICA e alla riduzione delle perdite nelle relative condotte di adduzione.
Altra proposta, invece quella relativa ai “Lavori di manutenzione straordinaria Reti di Adduzione e di Distribuzione con automazione Reti e Contatori di tutto il Sistema Idrico attuale del Comune di Santa Margherita di Belice” di importo complessivo € 14.912.897,47, che comprende n. 2 interventi finalizzati alla riduzione delle perdite e alla ottimizzazione della rete idrica del Comune di Santa Margherita di Belice, in gestione salvaguardata;
Proposta relativa ai “Lavori di rifacimento della rete idrica del centro urbano del Comune di Alessandria della Rocca”, di importo € 3.177.247,41, finalizzati alla riduzione delle perdite e alla ottimizzazione della rete idrica del Comune di Alessandria della Rocca, in gestione salvaguardata.

“L’inserimento di questi – afferma il direttore generale dell’Ati, l’ingegnere Enzo Greco Lucchina – interventi nel PNIISSI è un passo fondamentale per il finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento, all’adeguamento delle infrastrutture idriche, nonché all’aumento dei quantitativi idrici nell’Ambito Territoriale Ottimale di Agrigento. Risultato raggiunto grazie al lavoro svolto in sinergia dall’Ufficio dell’ATI e dagli Uffici del Gestore Unico AICA e dei Comuni di Alessandria della Rocca e di Santa Margherita di Belice in gestione salvaguardata”.

Bonifica allo Stazzone, via libera dell’Asp e ora manca l’autorizzazione del Demanio

Ormai da giorni una ditta è pronta ad intervenire allo Stazzone per la bonifica del sito dove si è verificato un incendio che ha distrutto il ristorante “Al Porticello”, ma si attende ancora l’inizio dei lavori. A quanto pare nelle ultime ore il piano di bonifica del Comune di Sciacca è stato validato dall’Asp di Agrigento e adesso manca il via libera dal Demanio. Manca anche un’informazione costante da parte del Comune di Sciacca alla città sulle iniziative intraprese e sulle ragioni per le quali la bonifica non è stata ancora avviata.

Sarà il Comune ad anticipare la spesa, in attesa di rivalersi su terzi, per circa 60 mila euro, che vanno sommati ai 5 mila per l’incapsulamento eseguito la settimana scorsa.

Il piano prevede attività notturne viste le alte temperature durante le ore del giorno. Gli operatori dovranno indossare tuta e casco. Secondo il programma previsto entro una settimana dall’inizio dei lavori l’intervento dovrebbe essere completato.

Previsto il caricamento dei materiali che, sigillati, verranno trasferiti in un’area di trasferenza nel palermitano. Questo materiale dovrebbe essere destinato a una discarica di amianto che si trova in Trentino.

A Ribera e Calamonaci targhe braille ai non vedenti per conoscere le feste religiose

Il Leo Club Ribera ha donato due targhe in braille ai Comuni di Ribera e di Calamonaci. Un gesto che permetterà alle persone non vedenti e ai turisti di conoscere la due principali feste religiose delle cittadine.

Le targhe braille, installate davanti alle due chiese Madri, presentano la storia della festa di Pasqua di Ribera e quella del patrono di Calamonaci San Vincenzo Ferreri. Inoltre, contengono nella loro descrizione anche un codice QR tramite cui si potrà conoscere la cronistoria dei festeggiamenti annuali.

A Calamonaci hanno presenziato il sindaco Pino Spinelli, il presidente del consiglio comunale Mariella Riggi, gli assessori Filippo Campo ed Enzo Montalbano, l’arciprete don Lillo Colletti, i dirigenti del Leo e Lions Calogero Spallino e Rosaria Sciacchitano e il presidente eletto del Leo Club Vincenzo Scorsone.

A Ribera, invece, la cerimonia di scopertura della targa ha visto la presenza del sindaco Matteo Ruvolo, del presidente della X Circoscrizione nonchè Leo Advisor Giacomo Cortese, degli assessori Leonardo Augello ed Emanuele Clemente, dei responsabili Leo e Lions Calogero Spallino e Rosaria Sciacchitano e dell’arciprete don Giuseppe Argento.

Grazie al progetto “Ton Bel 2.0” e ai fondi raccolti, il Leo Club ha anche acquistato un bastone elettronico rileva ostacoli donato a un non vedente riberese.

La Dc contro il sindaco Ruvolo: “Incapacità organizzativa e inadeguatezza anche sull’ordinario”

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I consiglieri comunali della Democrazia Cristiana Nicola Inglese, Giovanni Tortorici e Salvatore Tortorici annunciano l’indizione di una conferenza stampa per analizzare pubblicamente la situazione attuale di Ribera e ribadire la propria posizione di opposizione nei confronti della sindacatura di Matteo Ruvolo.

Le critiche prendono spunto dall’ultimo evento “Fast Food “, manifestazione finanziata, tempo fa, dalla Regione su interessamento dell’onorevole Carmelo Pace che di fatto ha aperto la stagione estiva.

“Era logico – scrivono i tre – aspettarsi, che preventivamente ed in tempo utile l’Amministrazione Ruvolo provvedesse a rendere accogliente le località balneari del nostro territorio, invece, ancora una volta chi è al governo della Città ha mostrato incapacità organizzativa ed inadeguatezza ad intervenire almeno “sull’ordinario”. La stagione estiva è iniziata ma le nostre località balneari si presentano ancora in un stato di completo degrado ed abbandono. Strade dissestate, sporche e piene di erbacce, zone lasciate al buio, la mancanza presenza della polizia municipale, la non attivazione della guardia medica, carenza di servizi essenziali. Una situazione che incide ancora di più negativamente sull’immagine di Ribera, già compromessa dai disservizi nella Città”.

Il gruppo dirigente e i consiglieri comunali della Democrazia Cristiana evidenziano, ancora una volta, la perdurante incapacità amministrativa del Sindaco Matteo Ruvolo.

“Una amara costatazione – aggiungono – non certo dettata per il consolidato e coerente ruolo di opposizione da sempre assunto dalla Democrazia Cristiana, ma bensì in quanto tale situazione si ripercuote negativamente su Ribera e i sui cittadini.
Proprio per tale ragione, quando si è riusciti a superare la perdurante inerzia amministrativa, la Democrazia Cristiana con il gruppo dirigente, con i propri Consiglieri Consiliari, con l’autorevole presenza a livello regionale del proprio capogruppo onorevole Carmelo Pace, ha offerto e concretizzato il proprio fattivo apporto. Un comportamento costruttivo che non fa fatto mancare quando necessario le occasioni di dura e critica opposizione assunta in Consiglio Comunale dai tre rappresentanti della Democrazia Cristiana. Dopo quasi quattro anni di Sindacatura Ruvolo una attenta analisi della situazione amministrativa va fatta”.

Arrivato il via libera del Demanio, mercoledì 3 luglio inizio dei lavori allo Stazzone

Inizieranno mercoledì 3 luglio i lavori di bonifica allo Stazzone, nell’area in cui è andato a fuoco il ristorante “Al Porticello”. La notizia è arrivata in tarda mattinata quando al Comune e’ stata trasmessa l’autorizzazione da parte del Demanio. L’Asp aveva validato il giorno prima il piano di bonifica che ha esaminato per circa una settimana. La durata della bonifica prevista è di una settimana e si lavorerà anche la domenica. Tutto questo se anche durante il fine settimana sarà possibile effettuare il conferimento dei materiali presso il centro di trasferenza di Carini in attesa del trasferimento in una discarica per materiali contenenti amianto che si trova in Trentino. Anche se dovesse emergere qualche intoppo durante le fasi di bonifica, per le condizioni di alcune strutture, rispetto ai sette giorni previsti i lavori potrebbero andare avanti soltanto per qualche altro giorno. Si lavorerà durante le ore della sera e della notte.

Assolto per evasione dai domiciliari, il legale: “Cercava un pò di cibo, vive da solo”

Il Tribunale di Sciacca, in composizione monocratica, ha assolto per particolare tenuità del fatto un romeno che, a Sambuca, era uscito dalla propria casa, dove si trovava in detenzione domiciliare. La difesa, con l’avvocato Antonino Augello, ha sostenuto che si era allontanato per recuperare qualcosa da mangiare visto che viveva da solo e non c’era nessuno in grado di aiutarlo.

Il giudice ha assolto Catalin Budeanu, di 48 anni, per questa vicenda che è del 23 dicembre del 2023 quando il romeno si trovava, su ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Palermo, sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare. Si sarebbe allontanato dalla propria abitazione in orario non consentito.

Per la difesa, con l’avvocato Antonino Augello, l’allontanamento da casa era stato determinato dalla necessità di trovare qualcosa da mangiare. Il romeno si trovava in detenzione domiciliare per rapina.

Lite tra confinanti di terreno a Menfi e per uno prognosi di 25 giorni, assoluzione al processo

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Un’accesa lite tra vicini di terreno in località “Cavaretto” a Menfi è finita con una denuncia per lesioni e aggressione. Oggi si è concluso il processo al Tribunale di Sciacca con l’assoluzione dell’imputato.

Un 60enne di Menfi, difeso dall’avvocato Giuseppe Buscemi, è finito davanti al giudice “per avere nel corso di una lite in mezzo ai campi, spintonato energicamente il confinante, colpendolo più volte con pugni in varie parti del corpo”.

Secondo quanto raccontato dalla vittima, durante una discussione “molto animata” che aveva ad oggetto una stradella comune, i due vicini sono venuti alle mani. F.A. avrebbe colpito con pugni alla testa ed alla mano sinistra il confinante procurandogli lesioni personali consistite in ferite lacero contuse e il ricovero all’ospedale di Sciacca con una prognosi di 25 giorni.

Il vicino vittima dell’aggressione ha presentato denuncia ai carabinieri.

Concluse le indagini, la Procura di Sciacca ha notificato al 60enne decreto penale che e’ stato opposto dal difensore.

Nel corso del processo penale, l’uomo che aveva subito l’aggressione si è costituito parte civile chiedendo la condanna di F.A. e un risarcimento di 9.000 euro.

Nel corso delle varie udienze, la persona offesa ha riferito che giunto in campagna notava il vicino F.A. intento a modificare un tratto di stradella di sua proprietà, con la finalità di deviare il corso di scorrimento dell’acqua piovana che, a completamento del lavoro, si sarebbe riservata sul proprio terreno. Dopo avere chiesto di ripristinare lo stato dei luoghi, gli animi si accendevano e la sitauazione degenerava fino a venire colpito con pugni.

Altra versione dei fatti quella raccontata dall’Imputato il quale, nel corso del suo esame, ha negato l’aggressione, aggiungendo che nel tentativo di difendersi entrambi perdevano il controllo e cadevano rovinosamente a terra. Ha sostenuto che le lesioni lamentate dalla persona offesa erano dovute alla caduta. Dopo l’esame dell’imputato, dei vari testimoni e della persona offesa quest’ultima ha rimesso la querela.

Il giudice, accoglimento le richieste difensive dell’avvocato Giuseppe Buscemi, ha dichiarato il non doversi procedere nei confronti dell’imputato.