Catturato lo sciame d’ape che si era annidato in un muro del Comune di Sciacca
Episodio insolito quello che si è verificato questo pomeriggio in pieno centro a Sciacca. Uno sciame di api si è annidato in uno dei muri esterni del Municipio di Sciacca.
Gli insetti che prima avevano sorvolato parte della piazza Scandaliato, si sono poi spostate su uno dei muri laterali dalla via Roma di Palazzo di città.
La polizia municipale ha sorvegliato per tutto il pomeriggio la zona dove il traffico è stato interrotto. Solo dopo qualche ora, l’ intervento di un esperto ha permesso la cattura dello sciame.
Doppio incendio di auto a Ribera, si rafforza la tesi del piromane seriale
Altre due auto a fuoco stanotte a Ribera. Dopo l’incendio di appena qualche giorno fa, le fiamme sono state appiccate a due auto in sosta in due zone poco distanti tra loro. In piazza San Pellegrino è andato a fuoco un furgone, un Fiat Scudo, mentre in largo Martiri di via Fani, invece, una utilitaria, una Fiat Panda. Come per gli altri incendi che hanno interessato vetture nel comune crispino non sono state trovate traccie di liquido infiammabile o altri elementi. Il doppio incendio di stanotte rafforzerebbe la tesi tuttora al vaglio degli inquirenti, che potrebbe trattarsi di un autore unico, un gruppo o una persona che agisce appiccando fuoco ai mezzi parcheggiati con casualità.
Un escalation di episodi incendiari che si stanno verificando nel comune agrigentino dall’inizio dell’anno e che finora, non hanno trovato alcuna soluzione o spiegazione. I Carabinieri continuano ad indagare intanto, anche sull’ultima inquietante notte di fuoco.
Si riapre il dibattito sulla Villa comunale: critiche da Simone Di Paola, il Comitato ripercorre la storia del giardino
Ha riaperto il dibattito sull’utilizzo della Villa comunale “Scaturro” la vicenda, rivelata ieri da Risoluto.it, riguardante la chiusura giornaliera anticipata del giardino pubblico per antonomasia di Sciacca, facilitata da un custode frettoloso, che non avrebbe esitato a buttare letteralmente fuori dal recinto almeno una ventina di persone. Il Consigliere comunale del Pd Simone Di Paola definisce la vicenda “a dir poco scandalosa”, rivelatrice di come, rispetto alla gestione e alla valorizzazione degli spazi di pubblica utilità o comunque destinati alla fruizione pubblica, Sciacca sia all’anno zero. “Non è possibile – osserva Di Paola – che non si riesca a trovare un modo per poter consentire a cittadini e turisti di fruire liberamente e serenamente di spazi pubblici: ieri è stata la villa, l’altro ieri il parco giochi, domani chissà quale altro spazio pubblico”. Spazi peraltro in molti casi chiusi, abbandonati e lasciati al degrado più assoluto perché nessuno mai si è preso la briga di decidere cosa farne. Per Simone Di Paola, che fa sapere che interesserà il candidato a sindaco del Centrosinistra della questione, “questi spazi possono essere valorizzati solo attraverso l’attivo e diretto coinvolgimento della città, affidandone la gestione dei comitati di quartiere, delle associazioni giovanili e di volontariato e di chi ha tempo, voglia ed energia per poter scommettere sulla propria città e sulle bellezze che essa offre”.
Parla invece di cattiva educazione politica ed amministrativa il Comitato Pro Villa comunale, che in un lungo excusrus firmato da Anita Lorefice, Maurizio Palagonia e Rosa Castagna, ripercorre le tappe della Villa, partendo dalla da loro criticata concessione della villa (avvenuta nel 2002 da parte dell’allora Giunta Cucchiara) ad imprenditori privati per un’attività di ristorazione all’interno del giardino storico. Un progetto che i cittadini contestarono raccogliendo quasi tremila firme in pochi giorni, che indusse la successiva Amministrazione Turturici a risolvere il contratto. Ne seguì un contenzioso che però non è mai giunto alla sentenza sul merito (il Tar si era solo pronunciato sulla sospensiva, come fa solitamente), tuttavia, la Giunta Di Paola nel 2012 ha concluso una transazione, a giudizio del Comitato, a netto svantaggio per la città, con l’aggravante che la ditta concessionaria non ha mai pagato il canone di locazione. Il Comitato accusa l’attuale Amministrazione di non aver voluto interessarsi minimamente della villa comunale.
Camion carico di agnelli bloccato sulla 115, animali senza marchio di tracciabilità
C’erano 48 agnelli sul camion bloccato ieri pomeriggio lungo la statale 115 in territorio di Montallegro. Gli animali non avevano alcun marchio auricolare, ossia il segno che ne indica la provenienza ed il percorso, le bestie erano trasportate su un camion e dovevano essere destinate ad un macello palermitano e poi rivenduti per i pranzi di Pasqua. Il camion, che poi è risultato in fermo amministrativo, è stato fermato sulla statale dai poliziotti della Stradale, coordinati dal vice questore aggiunto Andrea Morreale. In totale, sono state elevate multe per ben 12 mila euro.
L’ autotrasportatore, è stato multato per 4 mila euro perché stava utilizzando un mezzo non iscritto al trasporto per conto terzi. Poi è scattata la sanzione da due mila euro perché, appunto, trasportava animali vivi, agnelli senza marchio auricolare nello specifico, senza che avesse una autorizzazione. Inoltre, è stato accertato – sempre dai poliziotti della Stradale – che l’autotrasportatore aveva la patente scaduta, un’aggiunta di altri mille euro. Mentre alla ditta committente, che avrebbe dovuto distribuire sul mercato gli agnelli, sono state elevate multe per complessivi 5 mila euro. Lungo la statale 115 sono intervenuti anche i veterinari dell’Asp di Agrigento per i relativi controlli sugli animali.
L’ex sindaco Turturici attratto da Matteo Salvini
Al momento, non c’è ancora alcuna adesione ufficiale, ma da tempo l’ex sindaco Turturici sembra sempre più vicino alle posizioni di Matteo Salvini. Complice un’amicizia con Alessandro Pagano, collega commercialista del coordinamento regionale del Movimento che fa capo a Salvini, ma le pressioni per un coinvolgimento dell’ex forzista sarebbero sempre più frequenti. Turturici starebbe valutando. L’adesione potrebbe concretizzarsi in occasione degli appuntamenti per le elezioni regionali e nazionali in autunno, non ci sarebbero le tempistiche per un suo approdo già prima delle comunali dove Turturici sta cercando una unione con l’ex sindaco Ignazio Messina e l’ex assessore Michele Ferrara per la costituzione di un polo alternativo. Proprio l’unione di Turturici e Messina si sposerebbe bene anche con l’alleanza stretta tra Italia dei Valori e il Movimento “Noi di Salvini”, partiti vicini per l’iniziativa legislativa di riforma della legge sulla legittima difesa.
E’ l’indirizzo in tema di politiche economiche di Salvini ad attrarre, a quanto pare, l’ex sindaco che dopo l’estate potrebbe aderire nel Movimento in cerca di uno svecchiamento dei propri esponenti.
Calcestruzzi Belice domani l’udienza alla Corte di Appello di Palermo
I lavoratori della Calcestruzzi, accompagnati dal sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo e i segretari provinciali e regionali di Fillea-Cgil domani si recherà già dalle prime ore della mattina a Palermo in attesa dell’udienza della Corte di Appello di Palermo che si potrebbe pronunziare domani sul ricorso presentato dagli amministratori dell’azienda dichiarata fallita in base alla decisione del Tribunale di Sciacca. Gli undici lavoratori dell’azienda gestita dall’Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla mafia, a seguito del fallimento, sono stati licenziati e hanno perso il proprio posto di lavoro, da allora hanno iniziato delle proteste. La vicenda dei lavoratori della Calcestruzzi ha trovato la solidarietà anche del Cardinale Francesco Montenegro e di Don Ciotti, dell’associazione Libera che in diverse manifestazioni pubbliche si sono schierati a difesa dei lavoratori. La scorsa settimana, invece la comunità religiosa dell’area belicina ha espresso la sua vicinanza verso gli ex dipendenti organizzando una Via Crucis proprio nella stessa sede dell’azienda.
La decisione della Corte era attesa per febbraio scorso, ma a causa di un rinvio l’udienza è slittata a domani.
Molta attesa c’è adesso, per la decisione del Tribunale di secondo grado che potrebbe ancora salvare il futuro lavorativo dei dipendenti e della stessa azienda.
Dal Sacro Cuore al Giglio, fedeli dispiaciuti di non potere assistere alla Veglia Pasquale nella loro chiesa
Anche al Giglio, così come al Sacro Cuore, i fedeli non hanno gradito la disposizione contenuta nel Vademecum liturgico pastorale del Vescovo di Agrigento che consente la celebrazione del Triduo Pasquale soltanto nelle parrocchie. Lo hanno manifestato in una lunga nota a firma di Antonella Ciaccio. Al Sacro Cuore era stato Lillo Cucchiara ad intervenire. Antonella Ciaccio ha accettato di rilasciare un’intervista a Risoluto.it. “Per compiere convenientemente le celebrazioni del Triduo pasquale, mantenere l’unità del popolo santo Dio e sperimentare, in modo profondo, il senso di appartenenza alle comunità ecclesiali – è scritto nel vademecum – coloro che frequentano le rettorie, le comunità religiose e altre comunità (gruppi, associazioni, movimenti e nuove comunità) prendano parte alle celebrazioni del Triduo pasquale nelle chiese parrocchiali”.
Mancata integrazione nel posto di lavoro di due dipendenti, archiviazione per il commissario delle Terme, Carlo Turriciano
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Roberta Nodari, ha archiviato la posizione del commissario delle Terme di Sciacca, Carlo Turriciano, per l’ipotesi di reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. I fatti scaturivano da una causa di lavoro nella quale era stata disposta l’integrazione di due dipendenti al loro posto di lavoro. Non c’è stata, però, elusione nel comportamento del commissario, secondo la difesa, rappresentata dal’avvocato Aldo Rossi, e questa tesi è stata accolta dal giudice. Il Gip Nodari ha disposto l’archiviazione su richiesta anche dalla Procura della Repubblica. Turriciano non ha reintegrato due dipendenti perché l’attività delle terme si era conclusa. Altri dipendenti erano stati licenziati tra quelli che operavano alle terme.
Bivona 14 anni da assessore e non si ferma: “Mi candido ancora”
Ha iniziato con Ignazio Messina passando per il mandato di Mario Turturici e infine, sta terminando anche quello con Fabrizio Di Paola. C’è chi lo ha ribattezzato “l’assessore a vita” per la longevità amministrativa, Ignazio Bivona, avvocato che ha esordito con la Rete di Orlando e che è passato al centro destra, non ha assolutamente in mente di mollare per le prossime elezioni. Scontata la sua presenza come candidato per il consiglio comunale nella lista dell’attuale sindaco che si presenterà a sostegno della coalizione di centro destra. Insieme, nella stessa lista, anche Salvatore Monte, l’altro componente della Giunta del “cerchio magico” del sindaco Di Paola.
“Resto a disposizione – commenta oggi Bivona chiamato in causa dalla nota del M5S sulla mancata approvazione del bilancio comunale – Nessuno mi ha lasciato in eredita’ nulla, sono sempre stato scelto e pertanto, resto a disposizione anche nell’eventualità del prossimo sindaco”.
Secondo Bivona, inoltre, non sarebbe soltanto lui l’uomo dei record.
“Sento – dice – in questi giorni i nominativi di altri ex amministratori e di facce che hanno ricoperto ruoli in precedenti amministrazioni. Non sono il solo a tenere il record”.
Visitatori cacciati fuori dalla villa comunale di Sciacca mezz’ora prima dell’orario di chiusura
In una città turistica come Sciacca può capitare di essere cacciati fuori dalla villa comunale anche mezz’ora prima dell’orario di chiusura. Lo spiacevole episodio, è capitato oggi pomeriggio ad un nostro lettore e ad altri venti visitatori dell’antico giardino cittadino. Già la scorsa settimana,ci erano giunte segnalazioni da parte di alcuni cittadini che riferivano, come si è ripetuto esattamente oggi, che dopo le ore diciotto mentre stavano facendo serenamente una passeggiata all’interno del parco pubblico, avevano dovuto interrompere il momento di relax perché richiamati ed invitati animatamente dal custode comunale già mezz’ora prima della chiusura fissata per le ore 19, ad “accomodarsi” fuori dai vialetti della villa.
Stesso identico copione che si è registrato anche questo pomeriggio e che un nostro lettore indignato, ci ha nuovamente segnalato. Il lettore inoltre, evidenzia anche lo stato di totale abbandono in cui versa il sito comunale.
Dinnanzi le rimostranze dei visitatori che facevano notare come ancora non fosse scattato l’orario di chiusura, il dipendente comunale ha giustificato la sua richiesta precoce con la necessità di dover ripulire i bagni posti a servizio del luogo pubblico, espletamento di una mansione che pare chiaro non può accorciare arbitrariamente l’orario di apertura fissato.
Quanto viene segnalato pone all’attenzione di tutti la problematica relativa ai servizi di gestione dei beni pubblici cittadini. La villa “Ignazio Scaturro”, non è l’unico bene cittadino dove si registrano episodi di questo genere. Basta pensare al parco giochi di contrada Perriera che anche la scorsa domenica, è tornato ad essere chiuso tra le lamentele di molti genitori che hanno trovato l’ingresso sbarrato. Una chiusura che si registra durante i festivi ormai da diversi mesi.
Oggi l’assessore comunale, Salvatore Monte con un post su Facebook ha pubblicato la lettera con cui sollecita il dirigente preposto e i relativi uffici l’apertura del parco in determinati orari e giornate commentando il documento con una citazione latina “Repetita iuvant!”.



