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Il tavolino di piazza Lombardo vandalizzato ripulito da una brava persona, Monte: “Orgoglioso di lui”

Voglio pubblicamente ringraziare il mio amico Daniele Ciaravella, componente dell’associazione “Sciacca al Centro”. Daniele non è rimasto con le mani in mano. Armato di buona volontà, si è recato nella villetta “Girolamo Lombardo” ed ha ripulito il tavolino marmoreo che era stato vandalizzato con scarabocchi vari.

L’ex assessore Salvatore Monte ha voluto esprimere la sua profonda gratitudine nei confronti di Daniele Ciaravella, membro dell’associazione “Sciacca al Centro”, che oggi, armato di buona volontà, ha ripulito il tavolo di marmo, collocato in piazzetta Lombardo, oggetto di un deplorevole atto vandalico. “Daniele non è di Sciacca – ha evidenziato Monte – è agrigentino ma qui ha trovato la sua dolce metà ed ha imparato ad amare questa città, contribuendo con la sua professionalità ad accrescere il settore turistico. Daniele – continua Monte – ci insegna che occorre sbracciarsi per cambiare in meglio. Cambiare in meglio vuol dire amare ciò che è della comunità, vuol dire innamorarsi di un luogo ed imparare a rispettarlo. Io sono orgoglioso di lui. Grazie Daniele, hai dato l’esempio. “Sciacca puoi solo amarla” vuol dire questo!”

Undici nuovi casi in Sicilia, ma crescono i guariti

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 107.991 (+2.974 rispetto a ieri), su 96.860 persone: di queste sono risultate positive 3.354 (+11), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.889 (-22), 1.203 sono guarite (+32) e 262 decedute (+1).
Degli attuali 1.889 positivi, 225 pazienti (-24) sono ricoverati – di cui 13 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.664 (+2) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

Coronavirus, così l’aggiornamento nelle nove province della Sicilia, 63 i positivi nell’agrigentino

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 15 di oggi, così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.


Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 63 (0 ricoverati, 77 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 78 (9, 75, 11); Catania, 679 (56, 273, 95); Enna, 225 (23, 167, 29); Messina, 353 (62, 151, 54); Palermo, 378 (51, 138, 33); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Siracusa, 54 (19, 160, 27); Trapani, 22 (1, 112, 5). Il prossimo aggiornamento avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

A Menfi torna lo storico mercato del sabato

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Tornerà sabato prossimo 16 Maggio lo storico mercato del sabato a Menfi ma solo per il settore alimentare. Le strutture di vendita saranno posizionate alla distanza di 8 metri ciascuna e dovranno essere smontate entro le ore 14 della stessa giornata.
Il dovere di assicurare igiene e distanziamento interpersonale sarà obbligo degli ambulanti.

La ripresa delle celebrazioni liturgiche dal 18 maggio, l’arcivescovo Montenegro:”Niente processioni e scambi di pace e i nubendi potranno cresimarsi anche dopo le nozze”

L’arcivescovo metropolita di Agrigento, Francesco Montenegro, ha reso note le principali misure di sicurezza da rispettare, per contenere l’epidemia di coronavirus, secondo il “protocollo” sottoscritto dal presidente del Consiglio dei Ministri, dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e dal Ministro dell’Interno, per la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo che entreranno in vigore a partire dal 18 maggio prossimo.

“Dopo mesi di digiuno forzato, è una grazia poter riprendere a celebrare comunitariamente l’Eucaristia, pur nelle limitazioni che ancora questo periodo richiede e con le precauzioni da osservare con cura per rispettare le necessarie misure di sicurezza anti Covid-19”. E’ quanto afferma l’arcivescovo metropolita di Agrigento, Francesco Montenegro, che ha reso note alcune fra le misure di sicurezza più importanti per contenere l’epidemia di coronavirus, secondo il “protocollo” sottoscritto lo scorso 7 maggio. Secondo il protocollo, “da rispettare alla lettera”, così come evidenziato da Montenegro, saranno consentite le messe sia all’interno della Chiesa, sia all’aperto, rispettando sempre il distanziamento di un metro e usando i dispositivi di sicurezza quali guanti e mascherine, unitamente ai gel igienizzanti forniti all’interno della Chiesa. “Ogni parroco, amministratore parrocchiale, rettore o superiore religioso – sottolinea l’arcivescovo Montenegro – provvederà a stabilire la capienza massima e la disposizione dei posti nella propria Chiesa, contrassegnandoli con un segno identificativo e, una volta raggiunta la capienza massima, i volontari dovranno chiudere le porte della Chiesa. La distribuzione della comunione – continua Montenegro – avverrà dopo che il celebrante avrà igienizzato le mani e indossato guanti monouso e mascherina. Al termine della celebrazione liturgica la Chiesa sarà sempre igienizzata”. Per quanto concerne il rito del Battesimo – stando a quanto ha reso noto dall’arcivescovo Montenegro – questo sarà celebrato al di fuori della messa. Non ci sarà il rito per immersione, ma si preferirà l’infusione. Le Cresime, le Prime Comunioni e le Prime Confessioni sono rinviate a data da destinarsi, in base all’evolversi dell’emergenza epidemiologica. Il numero massimo dei fedeli che potranno partecipare al rito del Matrimonio, invece, dipenderà dalla capienza della Chiesa, al fine di garantire la giusta distanza interpersonale e, al termine della celebrazione, saranno vietati gli assembramenti per il tradizionale lancio del riso. I nubendi che avessero programmato la cresima in prossimità del matrimonio, la riceveranno non appena possibile, dopo la celebrazione delle nozze. Per le Esequie, invece, non ci sarà più il limite delle 15 persone, imposto dalle disposizioni precedenti e, riguardo ai fiori, sarà consentito soltanto il copricassa. Il rito si concluderà con la benedizione all’altare, evitando l’accompagnamento alla porta. Saranno, inoltre, sospese tutte le processioni e le manifestazioni esterne. “Vi saluto di cuore – conclude l’arcivescovo Montenegro – assicurandovi la mia preghiera e la mia benedizione”.

Nessun focolaio Covid 19 al San Giovanni di Dio, l’Asp smentisce le affermazioni del sindaco di Raffadali

Con una nota stampa l’Asp di Agrigento smentisce le affermazioni del sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro che ieri annunciando un nuovo caso nel suo comune, ha detto che l’ospedale agrigentino e’ divenuto il punto di diffusione del contagio

“L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento – si legge in una nota stampa – ha appreso, con vivo stupore, del contenuto della conferenza stampa straordinaria indetta dal sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, secondo il quale l’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento rappresenta un focolaio di infezione da Covid-19.
A tal riguardo la Direzione Sanitaria di Presidio, di concerto con la Direzione Aziendale, intende rassicurare la collettività circa la piena sicurezza dei percorsi assistenziali all’interno del nosocomio. Alla data attuale, l’ASP di Agrigento ha monitorato costantemente lo stato di salute del personale in servizio nel predetto Presidio; orbene, su 929 tamponi rino-faringei eseguiti, solo quattro risultano essere positivi, per i quali, peraltro, è in corso la validazione diagnostica.
E’ ancora opportuno sottolineare che i quattro soggetti risultati positivi, pur prestando servizio all’interno dell’ospedale, non svolgono attività in unità operative con degenza e quindi non hanno contatti con i pazienti ricoverati.
E’ appena il caso di tornare a ribadire che l’ospedale di Agrigento dispone, al suo interno, di percorsi Covid e non-Covid differenziati, finalizzati ad evitare qualsivoglia promiscuità o contatto tra pazienti NO COVID e pazienti potenzialmente positivi; inoltre tutto il personale sanitario opera sistematicamente munito di dispositivi di protezione individuale tesi a garantire la sicurezza propria e quella altrui.
In conclusione l’Azienda, nel rammaricarsi per l’asserzione del sindaco, istituzione dotata di intrinseca attendibilità, conferma l’assoluta sicurezza dell’ospedale “San Giovanni di Dio”, anche grazie alla professionalità di tutti coloro che vi operano per assicurare una efficace ed efficiente assistenza sanitaria”.

“No calcio senza tifosi”, appello degli Ultras di tutta Italia

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E’ stato pubblicato sulla pagina Facebook degli Ultras di Sciacca, un documento dal titolo “Stopfootball Nofootballwithoutfans” firmato dai gruppi di tifosi di diverse parti d’Italia in cui sottolineano il loro disaccordo alla ripartenza del campionato a porte chiuse in quanto sostengono che il cuore pulsante di questo sport popolare siano i tifosi.

Gli ultras chiedono agli organi competenti di mantenere il fermo delle competizioni calcistiche fino a quando gli stadi potranno essere ripopolati senza rischi per la salute pubblica. Di seguito la comunicazione dei tifosi:

L’Europa è nella morsa del Coronavirus.  I governi hanno dichiarato il lockdown totale tutelando così la cosa più preziosa che abbiamo: la salute pubblica, primo obiettivo per tutti. Per questo riteniamo più che ragionevole pensare ad uno stop assoluto del calcio europeo. Chi gestisce quest’ultimo, invece, ha fin da subito espresso un solo ed unico obiettivo: RIPARTIRE. Siamo fermamente convinti che a scendere in campo sarebbero solo ed esclusivamente gli interessi economici e questo viene confermato dal fatto che il campionato dovrebbe ripartire a porte chiuse, senza il cuore pulsante di questo “sport popolare” : I TIFOSI.  Ci è piu che lecito pensare che, ancora una volta, la supremazia del denaro vada a calpestare così il valore della vita umana. Pertanto, chiediamo fermamente agli organi competenti di mantenere il fermo delle competizioni calcistiche finché affollare gli stadi non tornerà ad essere un’abitudine priva di rischi per la salute collettiva. Se il sistema calcio si trova in una situazione di tanta difficoltà, la colpa va attribuita alla mal gestione degli ultimi decenni. Mal gestione che abbiamo sempre messo in evidenza con il solo ed unico fine di tutelare e salvaguardare lo sport più bello del mondo. Oggi il calcio è considerato più come “un’industria” che come uno sport; dove le PAY-TV  tengono sotto scacco le società, alimentandole con i propri diritti televisivi, permettendo così alle società stesse di poter pagare stipendi spropositati ai calciatori e alimentando a loro volta la sete di denaro di procuratori squali, il cui unico obiettivo è quello di gonfiarsi il portafoglio. Un sistema basato solo ed esclusivamente su business ed interessi personali che se non verrà ridimensionato quanto prima porterà ad un solo ed unico fine: LA MORTE DEL CALCIO STESSO. Teniamo a sottolineare che se gli Ultras avessero una minima intenzione di lucrare su quella che è la propria passione, come abbiamo potuto leggere dai media in questi giorni, spingeremmo per una ripartenza dei campionati anziché lottare affinché questo non avvenga, andando contro  tutto il sistema calcio ed a chi lavora per esso, scrivendo assurdità di ogni tipo. Tutto questo deve cambiare. Siamo pronti a confrontarci con chi di dovere per riportare il calcio ai suoi albori, per tornare a vivere la nostra più grande passione in prima persona, per far in modo che questo torni ad essere UNO SPORT POPOLARE”.

Rifiuti abbandonati nella zona portuale di Sciacca, il Wwf: “Basterebbe buon senso” (Intervista)

Salvatore Mugnai, rappresentante del Wwf a Sciacca, in un’intervista rilasciata oggi a Risoluto.it, commenta il degrado nella zona portuale, con tanta gente che ancora abbandona rifiuti sulla banchina.

“Ci vorrebbe un pò di buon senso – dice – e capire che bisognerebbe trattare questi spazi come casa propria dove certamente nessuno abbandonerebbe rifiuti”.

I ristoranti pronti a ricevere i clienti, Cacace: “Meno tavoli e almeno due turni” (Intervista)

Come cambierà dal 18 maggio l’attività dei ristoranti con le nuove regole che saranno ufficializzate nelle prossime ore? Ne abbiamo parlato con Fabio Cacace, titolare di un ristorante nella zona portuale di Sciacca.

Ci saranno meno tavoli, ma non sarà possibile prevedere una riduzione del personale perchè tra un turno e l’altro, che saranno praticamente inevitabili durante la stagione estiva, bisognerà procedere alle operazioni di sanificazioni che aumentano il lavoro da svolgere.

Cacace si dichiara assolutamente favorevole all'”open space”, con piazze e vicoli per ristoranti, pub, bar e pizzerie, ma esprime forti perplessità che si possa organizzare tutto in poco tempo anche perchè in queste zone ci sono molte abitazioni ed i residenti dovrebbero accettare da un giorno all’altro la nuova realtà.

Contributi a fondo perduto per i cinema siciliani, cinque milioni in arrivo

La Regione Sicilia ha stanziato cinque milioni di euro la con l’obiettivo di riaprire “le sale dell’Isola e renderle sicure ed efficienti”.

 Si tratta di contributi a fondo perduto e potranno beneficiarne il pubblico e il privato, le micro e piccole imprese, gli enti locali territoriali e soggetti no-profit.

 Ogni soggetto potrà presentare un solo progetto. I contributi variano da cinquantamila a centomila euro e coprono dal 70 per cento alla totalità dell’investimento, in base alla tipologia dell’ente beneficiario. Il dipartimento regionale dei Beni culturali dovrà ora redigere un bando da pubblicare nei prossimi giorni.

Scritta ingiuriosa sul tavolo donato dal Rotary agli anziani che si intrattengono in piazzetta Lombardo a Sciacca

Abbiamo volutamente coperto la frase nella foto che vi mostriamo in copertina con la quale e’ stato imbrattato il tavolo donato dal Rotary Club di Sciacca perché riteniamo di non dover dare alcuna possibilità di diffusione al turpiloquio di chi ha pensato di rovinare un oggetto che appartiene all’intera comunità scagliandosi contro gli anziani, presi di mira, non si capisce per quale assurdo motivo perché li’ trascorrono alcune ore della giornata a socializzare e a giocare a carte o a bocce. L’episodio dell’atto vandalico al tavolo in pietra di piazzetta Lombardo posto soltanto all’inizio della scorsa estate, e’ stato postato sui social. Il tavolo era stato il frutto di una donazione effettuata dalla delegazione saccense del club service grazie ad una raccolta fondi effettuata con l’organizzazione di una sfilata nel 2018.

“Siamo avviliti – commenta oggi Giovanna Maria Craparo, componente del Rotary di Sciacca – il dono lo abbiamo fatto agli anziani, ma principalmente alla città perché in questi tavoli abbiamo visto famiglie, turisti che consultavano le cartine della citta’. Abbiamo fatto questo dono con sacrificio, e’ stato organizzato un evento che ha comportato dispendio di energie e risorse, lo abbiamo fatto con tanto amore per la citta’ e per gli anziani che li’ si riuniscono, non recando danno o fastidio a nessuno, uno spazio in un posto pubblico per creare aggregazione ed e’ triste vederlo deturpato con un messaggio che e’ esattamente il contrario dell’intento del nostro gesto”.

Venerdì 15 maggio inizierà la pulizia straordinaria delle spiagge di Sciacca, il via dalla Foggia e da Capo San Marco

E’ arrivata l’autorizzazione da parte del Demanio che consente la pulizia delle spiagge di Sciacca. Si tratta dell’intervento straordinario, di inizio stagione, che sarà avviato, venerdì 15 maggio, dalla località Foggia. Il secondo intervento della prima fase è previsto sulla spiaggia di Capo San Marco. A seguire le altre spiagge della città.

L’intervento di pulizia straordinaria, che andrà avanti per alcuni giorni, potrà essere effettuato soltanto una volta durante la stagione. Successivamente, ad inizio della stagione, inizierà la pulizia ordinaria delle spiagge secondo quanto previsto da piano Aro. Le ditte che svolgeranno il servizio hanno già dato comunicazione e adesso c’è il via libera da parte del Demanio.