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Domani chiusi per un giorno i punti vendita Crai anche a Sciacca, l’azienda: “Rispetto per i lavoratori”

I punti vendita Crai compresi quelli di Sciacca (due in contrada Perriera e uno in via Cappuccini) hanno comunicato che domani, domenica 15 marzo, rimarranno chiusi.

“La decisione – affermano – è dettata da un profondo segno di rispetto nei confronti di tutti i nostri collaboratori e collaboratrici, che in questi giorni particolarmente difficili ,sono stati sottoposti a turni di lavoro impegnativi pur mantenendo un grande senso di responsabilità e di devozione al loro lavoro. Continueremo a garantire il normale e continuo approvvigionamento dei beni di prima necessità nelle giornate successive, come del resto abbiamo già fatto nelle ultime settimane”.
Si tornerà al lavoro nella giornata di lunedì 16 marzo. In questo giorno si osserverà l’orario unico: 8-20 al fine di garantire a tutti i clienti di poter fare la spesa per le rispettive famiglie.
Nelle ore di massima affluenza si riservano di regolare gli ingressi nei punti vendita al fine di evitare assembramenti.

Convalidato dalla Corte di Appello di Palermo l’arresto del romeno fermato a Sciacca e interrogato dal carcere in diretta Skype

E’ stato convalidato ieri dalla Corte di Appello di Palermo l’arresto del romeno Samir Mihai Buhai, di 30 anni, raggiunto da un mandato di arresto europeo per rapina e furto, condannato a 3 anni e 4 mesi e bloccato al Museo del Mare di Sciacca dagli agenti del locale commissariato di polizia.

La Corte di Appello ha richiesto al ministero della Giustizia la trasmissione del provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria romena tradotto in lingua italiana e fissato per il 14 aprile la camera di consiglio per decidere sulla consegna del trentenne all’autorità giudiziaria della Romania. E’ stato il giudice del Tribunale di Sciacca Antonino Cucinella ad effettuare l’interrogatorio di garanzia dal palazzo di giustizia, presenti il difensore del romeno, l’avvocato Pasquale D’Anna, e il cancelliere.

Il romeno, invece, era collegato via Skype dal carcere di Sciacca con un ufficiale di polizia giudiziaria, un ispettore superiore di Polizia penitenziaria. Il collegamento è stato possibile grazie all’intervento del tecnico Nuccio Zarzana, dipendente del Ministero della Giustizia che opera al Tribunale di Sciacca.

Altri 60 tamponi eseguiti oggi al Giovanni Paolo II di Sciacca, negativi quelli su due anziani riberesi

Oggi altri 60 tamponi sono stati eseguiti all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca. Il direttore sanitario, Gaetano Migliazzo, ha precisato: “Non posso escludere che ci siano altre positività perché parlando di dipendenti che comunque prestano servizio in ospedale è possibile che ci sia una positività. Mi preoccuperebbe se ci fosse la comparsa di una sintomatologia specifica di patologia da Coronavirus, ma in atto abbiamo solo positivi e non abbiamo soggetti patologicamente impegnati”.

Una buona notizia questa sera è arrivata da Ribera ed a comunicarla è stato il sindaco, Carmelo Pace. Negativi, all’ospedale “Fratelli Parlapiano”, i tamponi effettuati su due anziani che presentavano sintomi che avevano indotto a procedere con gli accertamenti. Si conosceranno nelle prossime ore, invece, i risultati del tampone effettuato su un bambino, sempre a Ribera.

I riberesi risultati positivi al tampone per il Coronavirus sono quattro, due fanno parte di quelli del Giovanni Paolo II di Sciacca e due sono in quarantena a casa.

Rifornimento di mascherine per i professionisti del Sistema sanitario regionale della Sicilia, la Protezione Civile le distribuirà nell’isola

Il dipartimento della Protezione civile nazionale ha provveduto alla consegna dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) destinati ai professionisti del Sistema sanitario regionale della Sicilia impegnati anche nel contrasto all’epidemia Coronavirus.

Complessivamente, per l’Isola, sono state recapitate 12.800 mascherine chirurgiche, 10mila mascherine modello Ffp2 e Ffp3 e 25mila paia di guanti monouso. Ulteriori scorte saranno effettuate con cadenza regolare.

Il materiale è stato preso in carico dal dipartimento di Protezione civile regionale, così come previsto dalle direttive nazionali dell’Unità di crisi sul l’emergenza Coronavirus, che ha poi proceduto alla distribuzione alle Aziende del Sistema sanitario regionale.

Stamane l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha avviato contatti con un’azienda siciliana per immaginare l’avvio di una linea di produzione nell’Isola.

Ancora tanta solidarietà, l’associazione “Basta Poco per farli sorridere” pronta all’acquisto di mascherine per la Guardia Medica

Il presidente dell’associazione di volontariato “Basta poco per farli sorridere” Onlus Angelo Torregrossa e i componenti il gruppo direttivo : Gino Abbruzzo, Tony Maniscalco e Rino Marinell, stanno provvedendo in queste ore a definire i contatti con alcuni distributori di dispositivi medici come le mascherine FFP2 da destinare agli operatori sanitari che operano nei centri di continuità assistenziale (Guardia Medica) nel distretto territoriale sanitario provinciale.

L’associazione di volontariato grazie ad alcuni fondi, spera di poter operare un rifornimento degli importanti dispositivi in un momento così delicato che si sta vivendo in particolare a Sciacca, e nel nostro territorio.
“Anche le guardie mediche cittadine – afferma il parlamentare saccense – in questo momento stanno fronteggiando una vera emergenza senza avere tutto ciò che è necessario per questo, ora più che mai l’associazione , sta cercando pur nelle difficoltà del reperimento, di poter riuscire in breve tempo a poter effettuare una donazione di mascherine FFP2, efficaci per filtrare sia particelle nocive solide che liquide e sono specificatamente progettate per filtrare le particelle fini, anche tossiche per proteggere da virus influenzali, e il Coronavirus è stato catalogato come virus influenzale cn una alta capacità infettiva e con maggiori complicanze prevalentemente riguardanti l’apparato respiratorio.”

Lavoratori stagionali, la sindaca Valenti scrive al ministro del Lavoro per le prospettive occupazionali degli stagionali

Dopo i dubbi sollevati nei giorni scorsi da molti lavoratori stagionali saccensi, il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, ha scritto al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali esprimendo le sue preoccupazioni in merito al futuro degli operatori del turismo che operano nel nostro territorio.

La sindaca ha puntualizzato come il turismo, che a Sciacca e in tutta la Sicilia costituisce una delle leve più importanti per l’economia, sta vivendo un periodo di grande crisi per l’emergenza Coronavirus e manifestato preoccupazione per le ricadute che questa pandemia può avere sull’intero indotto; ne sono prova i recenti dati statistici sulla categoria.

Al ministro il sindaco ha chiesto di offrire a tutti i lavoratori che operano nel settore turistico il necessario apporto affinché possano essere assicurate le tutele sociali volte a garantire un reddito certo che permetta a chi non può espletare il proprio lavoro a causa di forze maggiore una vita dignitosa.

Maestra di una scuola di Sciacca scrive una tenera lettera agli alunni: “Vi auguro di vivere belle esperienze in famiglia. Lunedì vi manderò i compiti”.

Il Coronavirus sta cambiando i nostri modi di vivere, ad iniziare dai più piccoli. Niente mattinate a scuola e molto più tempo da passare in casa con i genitori. Ed ecco che la maestra di una scuola saccense ha oggi scritto una missiva indirizzata ai suoi piccoli alunni ricordando come si può sfruttare il tempo in più a casa, ma allo stesso tempo evidenziando la bellezza della scuola, infine il suo rimando a lunedì per i compiti. Vi proponiamo in integrale la missiva speciale:

“Ciao, cari bambini! Vi sarete chiesti come mai gli altri maestri hanno iniziato a darvi i compiti tranne io. No, non mi sono dimenticata di voi! Io vi porto tutti nel cuore e voglio per voi il meglio. Ho voluto appositamente far passare una settimana, in modo che la sensazione di vacanza dei primi giorni finisse e aveste cominciato ad avere nostalgia della scuola; inoltre ho preferito lasciarvi gustare questo fatto insolito di stare con mamma, papà e i fratellini, di mattina ed di inverno. Sapete, può essere una bella occasione per parlare di più, per fare dei giochi insieme, per preparare da mangiare insieme e per dimostrare quanto amore abbiamo nel cuore. Perciò, vi raccomando qualsiasi cosa facciate, le vostre azioni siano sempre gentili e affettuose!
Trascorsa una settimana mi sono detta: ”Adesso è il momento di farmi sentire, perché i miei piccoli sentiranno nostalgia della scuola e forse anche della loro maestra!”, così eccomi qua… come Mary Poppins, che compare quando ce n’è bisogno!
Spero che abbiate riflettuto su quanto è bene la scuola: incontrarci ogni mattina, imparare tante cose nuove, discutere insieme, sentirsi felici quando si fanno i compiti bene, pensare che non si è capaci di fare qualcosa e poi scoprire che si è sempre capaci di far tutto, se si sta attenti e ci si concentra. Purtroppo in questo momento è importante seguire le indicazioni che ci vengono date e se tutti ci comporteremo bene, si eviterà il contagio del corona virus e potremo al più presto riabbracciarci forte forte.
Voi siete ormai grandi da capire, però, che se non alleneremo il cervellino, questo si addormenterà e, al ritorno a scuola, avrà difficoltà a rimettersi in moto, perciò oltre ai compiti che da lunedì vi darò, vi consiglio di leggere e ripassare le regole di grammatica e i verbi, così al ritorno a scuola andremo veloci come un treno! Vi ho promesso di farvi diventare tutti bravi, ma per questo ho bisogno del vostro aiuto, cioè del vostro impegno e della vostra buona volontà, altrimenti non potrò mantenere la promessa e ciò mi procurerà tanto dispiacere!
Volete aiutarmi? Se risponderete di sì, allora insieme saremo capaci di fare cose meravigliose!
Vi auguro di vivere belle esperienze in famiglia.Vi voglio tanto bene!
La vostra maestra
P.S. Lunedì vi manderò i compiti”.

Informazioni blindate sui contagi, i giornalisti agrigentini: “Le poche notizie solo grazie al nostro impegno”

Le notizie sui casi di contagio in provincia di Agrigento giungono in modo disordinato e spesso in contrasto tra loro. I sindaci – di Sciacca, Ribera, Menfi e Santa Margherita – hanno dato le loro comunicazioni. La Regione ne indica 18, ma i conteggi non tornano“. Lo scrivono in una nota stampa i giornalisti agrigentini che in questi giorni di emergenza stanno affrontando in prima linea la comunicazione ai cittadini dei casi e dei fatti legati al Coronavirus.
“Non sappiamo ufficialmente – aggiungono – quanti casi ci sono a Sciacca, quanti a Santa Margherita di Belice, quanti a Menfi e quanti a Ribera. E ancora, non sappiamo dove sono ricoverati, in quale reparto, qual è la loro età o il loro sesso. Tutto blindato, quasi fosse un segreto, come avviene in certi regimi autoritari. Invece no. Succede solo nella provincia di Agrigento dove qualcuno, non si sa per quale ragione, ha deciso di blindare l’informazione”.

“Noi giornalisti – continua la nota – abbiamo un dovere sacrosanto che abbiamo sposato quando abbiamo intrapreso questa professione: informare la gente nel modo più corretto e più completo possibile. Ed è quello che intendiamo fare. Per questo oggi stiamo redigendo questo comunicato stampa che ha la doppia funzione di sollecitare i vertici dell’Asp e della Prefettura di farsi carico di informare quotidianamente la stampa sulla situazione Coronavirus in provincia, e di chiedere scusa all’opinione pubblica agrigentina per quanto sta avvenendo, chiarendo che le poche informazioni che hanno avuto sono arrivate solo grazie all’impegno e al sacrificio di questi giornalisti che hanno dovuto lottare per strappare qualche informazione a chi, invece, avrebbe dovuto darle spontaneamente essendo un loro dovere istituzionale”.

Didattica a distanza anche all’IISS Amato Vetrano di Sciacca

L’Istituto Amato Vetrano di Sciacca ha avviato da diversi giorni la didattica a distanza per i propri studenti.
Non appena il Consiglio dei Ministri ha disposto la chiusura, su tutto il territorio nazionale, delle scuole di ogni ordine e grado, la Dirigente Caterina Mulè insieme ai suoi collaboratori ha organizzato un team di esperti informatici scelti all’interno del corpo docenti dell’istituto che si è
messo immediatamente all’opera per organizzare al meglio una didattica a distanza e andare incontro ai propri studenti forzatamente isolati in casa. Utilizzando la piattaforma G Suite for Education, su cui sono stati caricati nuovi account per tutti i docenti e tutti gli studenti, sono state create 42 classi virtuali attraverso Google Classroom con cui sono iniziati i primi contatti a distanza con tutti gli studenti.

Da qualche giorno, inoltre, sono iniziate con alcune classi anche lezioni in
diretta streaming. Grande lavoro ma anche grande attesa e voglia di rivedersi da parte degli alunni, che hanno risposto con grande maturità e senso di responsabilità.

Diverse le problematiche affrontate: dalle difficoltà di connessione in alcuni domicili alle strumentazioni non sempre adeguate a disposizione delle famiglie ma grande è la voglia di tutti, alunni e docenti, di non fermarsi e di superare questo momento non restando indietro con il programma scolastico in attesa di ritrovarsi in classe felici e, sicuramente, molto più consapevoli che la scuola è uno dei perni della società italiana.

Il sindaco di Sciacca: “Si sta facendo il possibile per tutelare la salute dei cittadini. Per le strutture non è competente il Comune” (Intervista)

Il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, conferma che dalle notizie che ha ricevuto anche nelle ultime ore si sta facendo il possibile per la salvaguardia della salute dei cittadini e degli operatori sanitarie. Nel pomeriggio avrà un ulteriore colloquio telefonico con il Prefetto di Agrigento.

Il sindaco esclude, invece, che il Comune possa intervenire per la realizzazione di strutture per scopi sanitari e che questa competenza non è dell’ente locale.

Il Covid-19 non ferma le lauree, anche nell’agrigentino discussioni e proclamazioni a distanza

L’emergenza Coronavirus non ferma la cultura. Oltre le lezioni, anche le sedute di laurea, con tanta di proclamazione, vengono effettuate a distanza.

Sebbene si discutano a casa propria, seduti davanti uno schermo in conferenza, le ansie, le paure e le emozioni provate sono le stesse. È quello che hanno vissuto Federica Fazio di Sciacca e Lucia Botta di Menfi, due tra i tanti agrigentini che in questi giorni stanno conseguendo la laurea in questa nuova modalità. Forse c’è un po’ di amarezza nel dover concludere il proprio percorso accademico, dopo i tanti sacrifici fatti, senza la platea di parenti e amici attorno, ma sicuramente c’è la consapevolezza che, passato questo difficile periodo, i festeggiamenti avranno un sapore più grande con abbracci ai quali si saprà dare sicuramente più valore.

Alle neodottoresse Federica e Lucia e ai tanti neolaureati agrigentini gli auguri dalla redazione di Risoluto.it.

Ribera, invito dei parroci alle famiglie: “Abbelliamo i nostri balconi per dare speranza alla nostra città e all’umanità”

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In questo periodo di difficoltà e quarantena i parroci della Comunità Ecclesiale di Ribera hanno voluto inviare la loro benedizione e un messaggio di speranza alle famiglie riberesi evidenziando il valore della famiglia e invitando tutti i genitori ad aderire all’iniziativa promossa da molte parrocchie d’Italia che consiste nell’abbellire i balconi con un drappo bianco facendolo colorare ai bambini e inserendo anche una parola di Cristo:

<< Carissimi genitori, a tutti giunga il nostro pensiero e la nostra benedizione. In questi giorni siamo chiamati per opera di carità a stare a casa e questo ci sta facendo comprendere il valore del calore familiare che forse per tanti motivi avevamo perso. Che cosa bella è la famiglia. Comprendiamo anche che è un momento molto pesante e di grande incertezza, ma noi confidiamo nel Signore. Proprio domenica 8 marzo, ultima messa comunitaria, abbiamo ascoltato nel Vangelo: “i discepoli caddero con la faccia a aterra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: “Alzatevi e non temete”. Carissimi, stando con i nostri ragazzi a casa, vi chiediamo di aderire ad una bella iniziativa promossa da molte parrocchie d’Italia: abbelliamo i nostri balconi per dare speranza alla nostra città e all’umanità. Prendete un drappo bianco e ai vostri figli fate colorare segni di speranza, mettendo anche una parola di Gesù. Poi insieme esponete il drappo colorato al balcone. Sarà un messaggio di speranza per tutti>>.