Assolto per non avere commesso il fatto Domenico Armenio, attuale direttore del dipartimento Energia della Regione, dall’accusa di non avere effettuato gli interventi necessari per un alloggio popolare di via Ovidio, a Sciacca, che minacciava rovina. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Fabio Passalacqua, e si riferisce al marzo del 2013 quando Armenio era commissario dell’Iacp di Agrigento. In qualità di responsabile pro tempore dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Agrigento, ente proprietario di un immobile nella via Ovidio, secondo l’accusa avrebbe dovuto intervenire vista la caduta di calcinacci dal cornicione del primo piano e il distacco di intonaco dal prospetto e da altre parti dell’immobile. Il difensore di Armenio, l’avvocato Antonino Gaziano, ha sostenuto che il commissario, organo politico, non aveva alcuna competenza sulle questioni tecniche, gli atti gestionali, e che anche il responsabile tecnico era già stato assolto.
I volti della possibili giunta, Lorenzo Maglienti: “Il mio percorso in solitaria in consiglio distante dall’opposizione, mi ha ripagato con il consenso”
Terza riconferma in consiglio comunale senza se e senza ma per Lorenzo Maglienti che si attesta tra i “reucci” del consenso del consiglio comunale al suono di 608 preferenze che lo proclamano campione nella lista di Forza Italia e che lo hanno portato anche alla designazione di assessore comunale.
All’inizio del mandato Di Paola, Maglienti era stato eletto come consigliere di opposizione nelle fila dell’Mpa che faceva capo al parlamentare regionale Roberto Di Mauro per poi avvicinarsi alla maggioranza e infine, in occasione della presentazione delle liste per le comunali, approdare in Forza Italia.
Si infiamma a colpi di spot tv la propaganda elettorale, Bono e Valenti sempre più ai ferri corti
Si infiammano, a colpi di spot televisivi, le ultime ore di campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica prossima. A dare fuoco alle polveri è stata Francesca Valenti, che ha commissionato un audiovisivo a pagamento tratto dall’ultimo confronto tv tra i candidati a sindaco andato in onda su TRS. Il filmato mostra alcune affermazioni di Calogero Bono da cui si evince che il candidato del centrodestra non vorrebbe il cambiamento rispetto alla precedente amministrazione. Nello stacco successivo la candidata del centrosinistra chiarisce che lei, al contrario, è a favore del cambiamento. Contenuto dello spot che ha fatto andare su tutte le furie Calogero Bono: “Realtà mistificata, è stato fatto un montaggio che ha alterato il senso del mio discorso tendente a sostenere come io voglia rappresentare, insieme alla giunta, il nuovo. Voglio evidenziare – ha concluso Bono – che un fatto deprecabile come questo, non è mai successo nelle precedente competizioni elettorali”. Ma Francesca Valenti respinge le accuse di Bono: “Considerato – spiega la candidata – che si tratta di dichiarazioni rese in un programma televisivo, è facilmente verificabile il loro tenore testuale. Nessuna mistificazione, il concetto di novità non può prescindere dal cambiamento. Chi ritiene che non sia necessario un cambiamento non può qualificarsi nuovo“. Nel frattempo anche Calogero Bono ha commissionato uno spot a pagamento che lo vede insieme agli assessori designati: “Siamo una nuova squadra”, è il suo slogan.
Studente del Toscanini di Ribera premiato a Montecitorio dalla Presidente Boldrini
Lo studente Giuseppe Francolino, dell’Istituto Musicale Toscanini di Ribera, è stato premiato ieri a Montecitorio con una speciale menzione dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini, per essersi distinto in concorsi internazionali ed avere tenuto alto il nome dell’Italia. Francolino è stato premiato insieme ad altri 24 studenti selezionati tra tutti i conservatori italiani. Per il Toscanini, che è ormai a un passo dalla statalizzazione, sono giorni di festa ma anche di concerti. Domani i solisti Jole Pinto e Klizia Prestia (soprani) e Giuseppe Michelangelo Infantino (tenore) si esibiranno nell’anfiteatro della villa comunale di Ribera, accompagnati al pianoforte da Giusy Ines Tuttolomondo. Sabato 24 giugno, alle ore 18, nella sede dell’istituto, è in programma quinto concerto della stagione concertistica del Toscanini. Il concerto di Schumann avrà come protagonisti Eliana Borsellino, Giuliana Arcidiacono, Giuseppe Francolino, Maria Elisa Vita, Calogero Marotta, Giovanna Nuara, Giuseppe Spataro e Giusy Ines Tuttolomondo.
Nella foto, Francolino con la Presidente Boldrini
Guardalinee rischiava di perdere un occhio, colpito con una bottiglia a Sambuca: assolto un calciatore
Daniele Campisi, di 35 anni, di Palermo, calciatore del Terrasini nel 2008, è stato assolto dall’accusa di lesioni e rissa dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella. Era accusato, al termine della partita tra la sua squadra e il Sambuca, che si si è disputata nel 2008 sul campo della squadra agrigentina, di avere lanciato una bottiglia piena d’acqua contro Ignazio Ambla, di 52 anni, di Sambuca, che aveva fatto da guardalinee in quell’incontro e che per le lesioni subite ha rischiato di perdere un occhio. Per altri nove imputati, per rissa, in questa vicenda giudiziaria, il processo si era già definito essendo intervenuta la prescrizione. L’avvocato Sergio Vaccaro, legale di Campisi, ha sempre sostenuto l’innocenza del suo assistito. Il giudice Cucinella ha assolto Campisi perché è incerta la prova che abbia commesso il fatto.
“Colpì un uomo con un cacciavite”, condannato Giuseppe Fazio
Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Paolo Gabriele Bono, ha condannato a 5 mesi di reclusione per lesioni Giuseppe Fazio, di 56 anni, pastore di Sciacca, accusato di avere colpito un uomo con un cacciavite. A quanto pare Fazio avrebbe attribuito al cane di proprietà di quell’uomo la responsabilità di avere ucciso una sua pecora. Il cinquantaseienne, difeso dall’avvocato Giuseppe Scorsone, è stato assolto dall’accusa di danneggiamento e percosse. Fazio era accusato di avere raggiunto l’uomo nella sua officina meccanica, preso a schiaffi e colpito con un cacciavite.
A 4 giorni dal ballottaggio bufera per il solare, scintille tra Bono e Buscarnera
Ultime 48 ore di campagna elettorale e i toni si accendono e stavolta, il clima si fa “rovente” considerato il tema dell’ultimo scontro a mezzo Facebook tra i protagonisti di questo ballottaggio: da un lato, il candidato sindaco del centrodestra Calogero Bono, dall’altro il designato assessore di Francesca Valenti, Michele Buscarnera ed Elvira Frigerio, consigliere comunale uscente e ricandidata per la stessa coalizione del centro sinistra.
Ad innescare la bufera sulle energie alternative ci ha pensato Calogero Bono che ha accompagnato la frase: “Sicuramente, quando la candidata a sindaco Francesca Valenti – ha scritto – parla di “interessi di pochi” si riferisce a due assessori della sua Giunta” ripostando un vecchio articolo giornalistico del 2012, tra l’altro oggetto di un esposto giudiziario, che riguardava presunti interessi dell’Ingegnere Michele Buscarnera ed Elvira Frigerio sulla realizzazione di grandi progetti d’impianti fotovoltaici durante l’amministrazione Bono.
Una vicenda che ha animato anche allora il dibattito politico in città.
Il post di Bono ha provocato immediatamente la reazione di Elvira Frigerio che ha così risposto a Bono: “Caro Amico Calogero,ti rendo noto che i progetti di cui parli sono stati autorizzati ai sensi di TUTTE le norme di legge Nazionali e Regionali.Gli interessi a cui ti riferisci sono certamente anche quelli dei cittadini proprietari dei terreni che con tali progetti hanno avuto un risvolto economico tale da consentire loro di continuare l’attività agricola in un periodo come quello attuale in cui risulta depressa e devastata, e in grado di generare economia alla cittadina di Sciacca, cosa che voi non avete saputo fare in questi cinque anni. Nessun progetto, nessuno sviluppo, nessuna economia.Preciso inoltre che senza questi progetti non si sarebbe potuta raggiungere la quota per redigere il PAES e di conseguenza poter usufruire dei finanziamenti ad esso connessi. Delibera approvata dalla Vostra Amministrazione ma sulla base degli impianti cui vi riferite, senza i quali non avreste potuto farlo”.
“L’Amministrazione Bono – ha ricordato poi Frigerio – aveva progettato anche un parcheggio alla stazione con un impianto fotovoltaico a tetto, come nelle città all’avanguardia, che avrebbe fruttato al Comune di Sciacca un introito di soli €. 150’000,00 all’anno di energia prodotta, ma Voi avete preferito farlo acquistare a privati.
Ha poi replicato Bono: “Sarà per il grande aiuto che avete dato ai proprietari terrieri che il sindaco Vito Bono ha dato le dimissioni? Era un articolo di un giornale… Ciò che è scritto leggere si vuole!”.
Dopo l’intervento di Bono, ha fatto seguito anche la replica dell’ingegnere Buscarnera che ha anche avanzato la proposta di un confronto con il candidato sindaco sull’argomento: “Egregio Sign. Bono, non risulta chiaro – scrive Buscarnera – cosa voglia insinuare con il suo post, il modo con cui si citano i fatti in questione mostra tutta la sua assoluta ignoranza sull’argomento. Un uomo che ricopre cariche istituzionali e che ambisce alla carica di sommo cittadino dovrebbe mostrare più acume nel citare articoli giornalistici, avendo cura di analizzarli criticamente e non pubblicarli semplicemente. Su questo argomento, il direttore del Giornale che lei cita, ha subito un esposto legale. Non vedo inoltre nella sua replica alcun concreto riferimento circa le corpose questioni inerenti gli evidenti benefici collettivi avuti dalla progettualità in questione, o comunque una sua replica sui presunti danni alla comunità conseguenti da essa. Lei parla poi di interessi di pochi in un contesto tale che risulta fuorviante, come se io ricoprissi cariche istituzionali, all’epoca dei fatti, in conflitto con una qualsiasi attività di progettazione o di imprenditorialità. La invito dunque ad un confronto diretto su tutte quelle che sono le problematiche progettuali di interesse pubblico e che possano infine garantire sviluppo tecnologico alla cittadinanza”.
In riferimento, a quanto riportato nell’articolo di Risoluto, abbiamo ricevuto questa mattina una mail da parte del giornalista Filippo Cardinale, che nel passato si è occupato della vicenda, il quale precisa di non avere mai ricevuto alcuna comunicazione dall’autorità giudiziaria in merito all’esposto del quale riferisce l’ingegnere Buscarnera, né di essere mai stato iscritto nel registro degli indagati per questi fatti, che , lo ricordiamo, sono datati 2012.
Gli atleti dell’A.S.D. “La Tartaruga” impegnati in diversi circuiti lo scorso week-end
Impegnati in diversi circuiti lo scorso week-end gli atleti dell’A.S.D. “La Tartaruga”: sabato 17 Giugno 2017, ha partecipato, con l’atleta Fausto Grassa, alla “Midnight Sun Marathon”, una competizione su strada di km 21,097, che si è svolta entro il circolo polare artico, mezza maratona del sole di mezzanotte che si corre nel mese di giugno in Norvegia, per l’esattezza a Tromsø, lacittà dove d’estate il sole non tramonta mai. Hanno partecipato oltre 6000 atleti. L’atleta saccense ha dimostrato di avere delle grande potenzialità conquistando il “personal best” con un tempo di 1h 32’ 05’’
Soddisfatto il presidente dell’A.S.D. La Tartaruga, Gioacchino Di Benedetto, per il
prestigioso risultato che ha ottenuto l’atleta saccense.
Mentre domenica 18, alcuni atleti dell’A.S.D. “La Tartaruga” hanno partecipato al 5° Trofeo Città di Monreale “Per le vie di Monreale” 2° MemorialMichele Guzzo, 5ª Prova del 23° Grand Prix Regionale di Corsa Senior/Master, una manifestazione di corsa su strada di 9,350 km.
Si tratta di Calogero Lauretta, Luigi Scandaglia, Vito Bono e Riccardo Scotti, quest’ultimo, un’atleta giovane che per l’ennesima volta sale sul gradino più alto del podio, ha conquistato il 1° posto nella sua categoria.
Anche gli altri atleti, che hanno gareggiato, hanno ottenuto un risultato soddisfacente
dovuto a un duro allenamento.
I volti della possibile giunta, Filippo Bellanca: “Altro che non ci metto la faccia, voglio fare l’assessore”
Ha riconfermato il suo posto in consiglio comunale con un’ottima affermazione personale, e ora freme per fare l’assessore. Fliippo Bellanca si dice stanco del ruolo di opposizione nel quale è stato relegato negli ultimi cinque anni e vuole esordire come assessore della Giunta Francesca Valenti di cui proprio il “cusumaniano” potrebbe diventare il numero due con il ruolo di vice sindaco.
“Sono stanco – dice – di stare in opposizione ed è stanca la città. Francesca Valenti è pronta a fare il sindaco”.
Alle critiche di chi vede nel mandato Valenti una riproposizione dell’esperienza amministrativa di Vito Bono, Bellanca ribatte: “C’è chi dimentica che tutti i progetti che sono andati in porto in questi cinque anni, sono targati Vito Bono. Quella dell’ex sindaco di non proseguire il mandato fu una scelta personale”.
Le lacrime di gioia dei lavoratori della Calcestruzzi Belice, si torna al lavoro
Gli abbracci dei lavoratori rimasti a Montevago al collega Luigi Castiglione e al rappresentante sindacale Vito Baglio sono il momento più felice che all’interno di questa Calcestruzzi si è potuto celebrare negli ultimi sei mesi. Qualcuno fa fatica a trattenere le lacrime accogliendo la delegazione di ritorno da Roma che ieri ha raggiunto l’accordo al Ministero degli interni per la riapertura dell’azienda confiscata alla mafia, poi dichiarata fallita e infine, recuperata dalla decisione della Corte di Appello di Palermo.
All’interno del cancello di questa azienda, ufficialmente chiusa da dicembre scorso, i lavoratori non sono in realtà mai andati via, sono rimasti a vegliare giorno e notte confidando che alla fine, lo Stato si accorgesse dell’errore, che quell’attività per undici famiglie fosse ancora produttiva. Tenacia che dopo una lunga vicissitudine giudiziaria e burocratica, finalmente, ieri ha sancito il punto di svolta con la firma del vice ministro Bubbico sull’accordo con i sindacati che porterà alla riapertura e alla riassunzione degli undici lavoratori.
Nelly Scilabra nominata consulente alla Regione, 20 mila euro per 5 mesi di lavoro
Da ex assessore ad ex segretaria particolare, ora, invece consulente esterna. Si era dimessa dall’incarico di segreteria particolare di Crocetta soltanto pochi giorni fa, ma tramite un nuovo incarico conferito dal governatore, Nelly Scilabra, tornerà a lavorare per la Regione Sicilia. Sarà lei, l’esperto esterno” che come si legge nell’incarico conferito fornirà un “apporto consulenziale nell’esercizio della funzione di indirizzo politico-amministrativo” attraverso il “supporto e assistenza all’Organo politico finalizzata all’attività di esame, approfondimento, studio e pareri nelle problematiche afferenti all’occupazione giovanile correlata anche ad una formazione professionale innovativa e adeguata che risponda alle reali esigenze del territorio e del suo sviluppo economico”.
Incarico da cinque mesi, fino alla fine dell’era Crocetta, poco più di cinque mesi per una retribuzione di 20 mila euro lordi.
La Scilabra dovrà, inoltre fornire un “supporto al Presidente della Regione nei rapporti istituzionali con gli Organi dello Stato per la trattazione degli argomenti afferenti al ‘Piano Giovani’ e a ‘Garanzia Giovani’, finalizzati all’incremento delle possibilità occupazionali e all’attrazione di risorse da destinare al settore”. L’ex assessore della Giunta Crocetta che ha legato il suo incarico assessoriale al flop del Piano Giovani, tornerà ad essere retribuita e ad occuparsi dello stesso settore per conto della Regione Sicilia
A fine giugno scade il contratto di Ficarra, ma il manager potrebbe restare in sella
Scade il 30 giugno prossimo l’incarico di direttore generale dell’Asp per Salvatore Lucio Ficarra. Il manager potrebbe dunque salutare Agrigento. A meno che non venga confermato nel suo ruolo. Una decisione in tal senso è attesa dall’Assessorato regionale alla Salute. Si sa che le indicazioni sulle nomine tengono conto sicuramente della professionalità e della preparazione ma anche, e questo non è certo un mistero per nessuno, degli orientamenti politici. Si dice da sempre che Ficarra sia vicino alle posizioni del deputato regionale Michele Cimino. Il quale probabilmente chiederà la sua riconferma. In un’intervista rilasciata al quotidiano “La Sicilia” Ficarra non nasconde che gli piacerebbe restare, “per completare – ha detto – il percorso iniziato”. A proposito dell’immagine degli ospedali agrigentini, Ficarra ha detto: “Abbiamo 4.000 dipendenti, ma ci sono anche 15 pecore nere che ci fanno fare brutta figura”.