Il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, ha istituito una commissione, composta da funzionari comunali, per l’assegnazione degli alloggi di Largo martiri di via Fani.
La commissione, dopo aver ricevuto da parte dello Iacp l’esito finale delle domande e la relativa istruttoria, provvederà all’assegnazione degli alloggi e ad ogni altro connesso.
“Il nostro obiettivo è permettere che gli alloggi vengano consegnati prima possibile, così che questa lunga vicenda si concluda dopo tanti anni” ha dichiarato Ruvolo.
Nuova riunione ad oggetto situazione dell’ospedale di Sciacca, stavolta convocata del neo eletto parlamentare Carmelo Pace.
“La sanità in provincia di Agrigento – scrive nella nota stampa l’ex sindaco di Ribera – ha la mia massima attenzione e proprio per rilanciarla ho voluto fortemente far parte della Commissione Sanità all’Ars della quale sono vice presidente. Proprio per il ruolo che rivesto, giorni fa sono stato invitato a partecipare ad una riunione con i primari dell’ospedale di Sciacca. A seguito di quell’incontro, ho convocato una riunione, questo pomeriggio, con il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia e ho invitato anche i colleghi, onorevoli Margherita La Rocca Ruvolo e Michele Catanzaro, deputati del territorio, per discutere della situazione dell’ospedale di Sciacca, saranno presenti anche i primari dell’ospedale saccense”. “Dobbiamo affrontare – aggiunge Pace – la situazione del nosocomio e trovare risposte immediate perchè alcuni reparti non sono stati mai attivati, alcuni sono in sofferenza e altri che devono essere rilanciati. La mia, così come quella della Dc è un’attenzione massima per la sanità in tutta la Sicilia, senza distinzione alcuna”.
Sono iniziati i lavori per le installazioni delle nuove casse automatiche al parcheggio comunale di piazza Mariano Rossi a Sciacca. I lavori per le installazioni delle apparecchiature tecnologiche che sostituiranno l’attuale sistema di “Gratta&Sosta” dureranno qualche giorno, poi al via il nuovo sistema voluto dall’attuale amministrazione comunale.
Grazie alle casse automatiche, secondo l’assessore comunale Salvino Patti, sarà possibile superare il problema dell’evasione che ad oggi è quantificabile in circa 90.000 euro ogni anno nella sola Piazza Mariano Rossi.
Il Comune di Sciacca ha gia’ impegnato la somma di quasi cinquanta mila euro per l’acquisto della nuova dotazione.
Fino a due anni fa, i cento posti auto di piazza Rossi venivano gestiti con una concessione da una ditta privata senza alcun introito per il Comune di Sciacca. L’amministrazione Valenti non ha rinnovato la concessione e ha optato per una gestione del Comune e non avendo risorse economiche per le colonnine, la scelta era ricaduta sui tagliandi a tempo acquistabili presso dei rivenditori e la moderna e funzionale applicazione “My Cicero”.
Ora il nuovo intervento che non farà disperdere l’attuale numero di posti auto.
Le associazioni Agrigento Extra, Sciacca Turismo e Consorzio Turistico Sciacca Terme concordano con la segnalazione del movimento Cittadinanzattiva sulla carenza di bus di linea tra Sciacca e l’aeroporto di Palermo e su questo e altri temi chiedono un confronto con la giunta comunale.
I rappresentanti Ezio Bono, Riccardo Palazzotto e Ignazio Grisafi chiedono un incontro con l’amministrazione comunale per discutere anche gli altri temi legati al turismo.
Partendo da un approfondimento sull’imposta di soggiorno, chiedendo un consuntivo sull’utilizzo di tali proventi nel 2022 e la programmazione delle risorse che arriveranno nelle casse comunali nel corso del 2023.
Altro tema importante sarà il Carnevale 2023. “Per poter programmare la promozione e organizzare l’attività ricettiva- affermano le associazioni – urge conoscere le date certe di svolgimento dell’evento”. E poi ancora la pulizia delle spiagge dai rifiuti ingombranti già a marzo.
“Per noi è indispensabile avere un confronto costante, periodico e proficuo – dicono Bono, Palazzotto e Grisafi – nel nostro lavoro dobbiamo programmare ed è molto importante essere a conoscenza in tempo delle volontà politiche e della programmazione delle istituzioni locali. Solo così possiamo contribuire alla crescita turistica ed economica del settore e dell’indotto”.
E’ morto stamattina a 59 anni Biagio Conte, dopo mesi di lotta contro un tumore al colon, il fratello laico che ha speso tutta la vita per la Missione di speranza e carità di via Decollati, una comunità che nel giro di pochi anni è diventata un punto di riferimento per tutti quei palermitani, ma anche stranieri stretti in condizioni di povertà ed emarginazione. Il missionario che dopo un’immersione nelle acque di Lourdes si era alzato dalla sedia a rotelle e aveva cominciato a camminare.
“La scomparsa di Biagio Conte – dichiara il sindaco Roberto Lagalla – lascia un vuoto incolmabile a Palermo. Anche nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell’eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere. Resterà per me indimenticabile l’ultimo incontro di pochi giorni fa con Biagio Conte, durante il quale mi ha raccomandato di non dimenticare mai i poveri. Di fatto, un’eredità lasciata alla città da custodire con senso di responsabilità. È con questo spirito che l’amministrazione e la nostra comunità devono stare vicini alla Missione Speranza e carità che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi”.
Un commento e’ arrivato anche dal governatore Renato Schifani.
“Esprimo – ha detto il presidente della regione – le mie più sentite condoglianze ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione. Oggi il missionario ci ha lasciati dopo giorni di sofferenza, ma il suo ricordo resterà indelebile. Con il suo impegno quotidiano e instancabile in favore degli ultimi, ci ha ricordato come, per ogni cristiano, la carità sia una condizione essenziale della propria esistenza umana e attuazione concreta della propria fede. Consapevole che la sua perdita lascia un vuoto incolmabile, posso solo affermare che il suo esempio sarà più vivo che mai nell’ispirare le mie personali azioni di solidarietà verso il prossimo e quelle del mio governo”.
Fratel Biagio più volte si era recato in visita alle comunità parrocchiali saccensi, una delle ultime due visite in città, e’ stata effettuata presso la parrocchia della Basilica di San Calogero alla Caritas cittadina presente nella chiesa al monte di Sciacca.
Nella foto qui, fratel Biagio con il saccense Toni Montalbano a San Calogero.
A Sambuca i ladri sono entrati in un garage e si sono portati via due mezzi, un fuoristrada e un monovolume.
Con questi mezzi si sono portati nel deposito di una ditta di materiale edile dove hanno caricato un camioncino di attrezzature. Il mezzo che avrebbero voluto rubare, però, era dotato di un sistema di sicurezza a doppia chiave e e sono fuggiti non portando via neanche i due mezzi che avevano già rubato.
Per entrare nel deposito dell’impresa edile hanno forzato il portone d’ingresso. Su tutto quanto accaduto nel centro belicino indagano i carabinieri della locale stazione.
Dieci punti nero su bianco che i presidenti delle 9 associazioni culturali interessate a partecipare al prossimo bando del Carnevale di Sciacca hanno stilato con l’intenzione di recapitare al sindaco Fabio Termine e all’amministrazione comunale. Le richieste sono precise: dalla individuazione dettagliata delle responsabilità del carrista alla eliminazione del concorso con un importo per la prestazione d’opera uguale per tutti e l’introduzione di un premio simbolico per i primi tre. E ancora modalità di erogazione del contributo comunale con anticipi e saldo a fine montaggio dell’opera, prelievo percentuale sul ticket d’ingresso con un minimo di due euro. Insomma, nell’ultima riunione del 7 gennaio, i carristi hanno elaborato un’istanza che vorrebbe essere una riformulazione per una rifondazione della manifestazione carnascialesca, bloccata all’edizione 2020 dopo l’incidente costato la vita al piccolo Salvatore Sclafani e la successiva fase pandemica.
Nello stesso documento toccati ancora punti nevralgici come i capannoni: i carristi propongono una loro collaborazione attiva per la realizzazione in ogni fase e poi ancora, si chiedono somme una tantum per l’affitto di locali per la costruzione delle opere in cartapesta e somme per il deposito e conservazione per eventuali manifestazioni successive.
Il documento non sarebbe ancora approdato in maniera ufficiale a palazzo di Città, ma ufficiosamente sarebbe stato gia’ recapitato al primo cittadino che non avrebbe particolarmente gradito le tante richieste. Troppe forse, per poter essere accettate dal sindaco con delega allo spettacolo che nei prossimi mesi dovrà esplicitare la sua visione della festa e come far ripartire la macchina carnascialesca che intanto, non si svolgerà nel classico periodo di febbraio, almeno per questo 2023.
E’ al sesto giorno di sciopero della fame Giuseppe Scirica che ha iniziato la sua protesta in solitaria issando degli striscioni sulla montagna di terra che lo scorso novembre e’ arrivata dinnanzi la sua tabaccheria e che ha completamente bloccato la borgata marinara. Stasera per solidarietà molti menfitani e residenti del posto si sono uniti a Scirica in una fiaccolata. Per i danni avuti, compreso il fatto che non ha potuto più riaprire il suo tabacchi, Scirica non ha ricevuto alcun ristoro. Il progetto per la riapertura esiste, ma da Roma manca il finanziamento come ha riferito stasera l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo.
Alla fiaccolata presente anche la sindaca Marilena Mauceri che negli ultimi giorni ha incontrato l’assessore regionale alle infrastrutture e chiesto incontri con il direttore della Protezione Civile.
Si è svolta questa mattina presso l’istituto comprensivo Mariano Rossi di Sciacca un’esercitazione con una simulazione di terremoto e prova di evacuazione organizzata dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile in occasione del 330° anniversario del sisma in val di Noto.
L’esercitazione di evacuazione con attività formativa e dimostrativa ha coinvolto tutta la popolazione scolastica (alunni, docenti, personale Ata).
Alla prova simulata è intervenuto il Dipartimento Regionale di Protezione Civile- Sicilia, rappresentato dal Dirigente del Servizio S.09 per la Provincia di Agrigento Maurizio Costa, che ha coordinato le operazioni.
Oltre al servizio volontariato S.07 e servizio emergenza S.01 del D.R.P.C. per la provincia di Agrigento, erano impegnate le seguenti organizzazioni di volontariato:
Protezione Civile Comunale di Sciacca; Croce Rossa Italiana sezione di Sciacca; Squadre soccorso tecnico di Sciacca guidate da Calogero Catanzaro; I Falchi Sciacca; S.S.T. Canicattì; S.S.T. Porto Empedocle; G.C. Santo Stefano di Quisquina; G.S.S.E. Santa Elisabetta; Org. Protezione civile volontario di Sambuca di Sicilia;S.S.T. “ Cinofili Archimede” Siracusa.
Il 21 dicembre scorso durante il corteo di protesta i disoccupati con reddito di cittadinanza avevano ottenuto la promessa di un incontro con il presidente della Regione Schifani, una promessa che ad oggi non è stata ancora mantenuta. Per tale ragione, oggi i manifestanti sono tornati a protestare davanti la Presidenza della Regione:
“Siamo di nuovo qui – ha spiegato Davide Grasso – e non ci fermeremo perché vogliamo garanzie: o un lavoro dignitoso per tutti i percettori che perderanno il reddito già a partire da luglio oppure un sussidio per poter vivere. Difendere il reddito significa lottare contro il lavoro in nero, contro lo sfruttamento, contro i salari da fame e contro l’emigrazione forzata dalla Sicilia. Prima bisogna creare il lavoro per permettere a tutti di restare in questa terra con dignità e poi si potrà mettere in discussione il Reddito di cittadinanza”.
I manifestanti hanno detto di essere disposti a rimanere anche la notte e a fare lo sciopero della fame se non verranno ricevuti dal presidente. Oggi, per tutto il pomeriggio, sono rimasti in presidio attraversando la strada e bloccando il traffico.
Francesca Fioriglio, con i suoi 111 anni, e’ la più longeva della Sicilia ed e’ nata a Sciacca. Centoundici anni di età li ha compiuti proprio oggi.
La saccense nata l’11 gennaio 1912, da genitori saccensi, vive ad Agrigento da cinquant’anni dopo aver sposato un agrigentino. A Sciacca ha molti parenti. Nella sua famiglia anche un’altra centenaria, la sorella, Angelina che viveva a Sciacca ed e’ morta a cento anni e qualche mese.
Il sito inglese, Gerontology, si e’ occupato di lei per il traguardo raggiunto.
Nel giorno in cui i figli, i nipoti e i pronipoti la festeggeranno, il sindaco, Fabio Termine ha rivolto alla signora i migliori auguri di buon compleanno, a nome personale e di tutti i suoi concittadini.
Il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace, fa un appello al governo Schifani, affinché l’integrazione al reddito sia estesa all’intero bacino degli Asu e non solo a 282 lavoratori.
Per quattro mesi, da settembre a dicembre dell’anno scorso, hanno ricevuto dall’ex governo Musumeci un’integrazione al reddito che ha consentito a 4 mila lavoratori Asu di percepire 1.200 euro al mese, anziché 607 euro, e di conseguenza agli enti locali e agli uffici della pubblica amministrazione, dove questo personale viene impiegato, di avere a disposizione i precari per 36 ore invece di 18 ore, con un aumento della produttività dei servizi. Scaduta l’integrazione, gli Asu sono rientrati nel vecchio regime. Nel ddl di stabilità, all’esame delle commissioni di merito dell’Ars, il governo Schifani ha previsto di procedere alla reintegrazione del reddito ma solo per 282 Asu, quelli impegnati nel settore dei beni culturali, per potere mantenere aperti molti siti che senza questi lavoratori rischierebbero la chiusura per carenza di personale. Proprio al governo Schifani fa appello ora il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace, “affinché l’integrazione al reddito sia estesa all’intero bacino degli Asu”. “Intanto per evitare disparità di trattamento – dice Pace – ma soprattutto per dare dignità a questi lavoratori che sono impegnati da trent’anni in attività di pubblica utilità e che non avendo mai avuto versati contributi possono contare solo su questo assegno. E’ evidente, tra l’altro, che avere raddoppiato il monte ore nei quattro mesi dell’anno scorso ha consentito una più efficiente gestione dei servizi nei tanti Comuni dove questi lavoratori svolgono compiti spesso essenziali, proprio per la carenza perenne di personale”. Pace si rivolge anche a tutti i gruppi parlamentari. “Facciamone una battaglia comune – aggiunge – Si tratta dell’ultimo bacino di precariato che non può essere abbandonato e con la manovra finanziaria in fase di discussione ci sono i presupposti per integrare il reddito a questi lavoratori”. Per farlo occorrono circa 24 milioni di euro. Assieme all’integrazione al reddito, il capogruppo della Dc invita il governo Schifani “a impegnarsi per modificare l’accordo con lo Stato per consentire di aprire, anche per gli Asu, il processo di stabilizzazione dopo tanti anni di precariato”.