Nessun falso per il trasferimento di residenza a Calamonaci, sette assoluzioni

Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Fabio Passalacqua, ha disposto l’assoluzione perché il fatto non sussiste dall’accusa di falsità ideologica commessa da privato in un atto pubblico nel processo riguardante il trasferimento della residenza di sette persone a Calamonaci nel 2013.

Assolti Anette Vassallo, Maria Carmela Castellano, Antonio Vincenzo Blandina, Giulia Schillaci, Giuseppe Petrone, Antonella Gatto e Giuseppe Palminteri.

Accolta la richiesta avanzata dai difensori, gli avvocati Vincenzo Castellano, Giovanni D’Azzo, Pasquale Modderno e Pietro Pizzo.

Gli imputati erano accusati di avere con dichiarazione sostitutiva contenuta nella “dichiarazione di residenza” presentata all’ufficio Anagrafe del Comune di Calamonaci tra marzo e aprile del 2013 attestato falsamente ad un pubblico ufficiale in un atto pubblico di avere trasferito la propria dimora abituale in questo nel comune.

Impianto di trattamento rifiuti a Montallegro, Catanzaro Costruzioni precisa: “Il Tar non ha sospeso i provvedimenti”

In relazione a quanto si legge nel comunicato diffuso dalla Pro Loco di Montallegro rispetto all’ordinanza n. 471/21 resa dal Tar Palermo, i legali della “Catanzaro Costruzioni”, Fabio Anile, Riccardo Rotigliano e Serena Viola precisano quanto segue:

Con la richiamata ordinanza, che per opportuna conoscenza si allega, il Tar NON ha concesso la chiesta misura cautelare, il che era tanto ovvio che sarebbe avvenuto che la Società ha persino omesso in questa fase di costituirsi.

Segnatamente il G.A., senza svolgere alcun apprezzamento sulle doglianze esposte, ha ritenuto “che le articolate censure esposte nel ricorso necessitano dell’approfondimento proprio della fase di merito, e che pertanto le esigenze cautelari invocate dalla ricorrente possono essere adeguatamente sodisfatte attraverso la sollecita fissazione della relativa udienza ai sensi dell’art.55, comma 10, cod.proc.amm.”, fissando l’udienza pubblica del 14 dicembre 2021 per l’ulteriore prosecuzione del giudizio.

In altri termini, con l’ordinanza in parola il Tar non ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti gravati con il ricorso, individuando, come misura idonea a tutelare il ricorrente, la fissazione a breve dell’udienza di merito.

La fissazione dellʹudienza a breve è, pertanto, alternativa alla concessione della misura cautelare della sospensione per come invocata dall’Associazione ricorrente.

In sede di merito, l’unica reputata idonea per un adeguato esame della vicenda, la Società spiegherà le proprie difese nella ferma convinzione della infondatezza delle ragioni esposte dalla ricorrente”.

Acqua, Musumeci: “Una legge ad hoc per l’avvio del nuovo servizio nell’Agrigentino”

Il governo Musumeci ha approvato questo pomeriggio, in seduta urgente, un disegno di legge da sottoporre all’esame dell’Ars per trasformarlo in legge in tempi brevi per sostenere l’avvio di Aica, il nuovo soggetto in house, l’azienda idrica dei Comuni agrigentini che sostituirà Girgenti Acque, ormai fallita. Il tutto per assicurare le risorse finanziarie, a titolo di anticipazione, per i primissimi mesi, necessarie a scongiurare l’interruzione dell’erogazione dell’acqua e garantire il pagamento degli stipendi dei lavoratori oltre che la manutenzione ordinaria.
L’impegno del ddl era stato assunto stamane dallo stesso presidente della Regione Siciliana al termine del vertice che si è tenuto al Palazzo Orleans con il presidente dell’Ati di Agrigento, Francesca Valenti, sindaco di Sciacca, del presidente dell’Aica Alfonso Provvidenza, sindaco di Grotte, di alcuni dei sindaci dell’Agrigentino che dovranno gestire il servizio idrico attraverso la nuova società consortile (composta dai sindaci di 33 centri sui 42 della provincia di Agrigento). Presenti stamattina al vertice anche l’assessore all’Acqua e rifiuti Daniela Baglieri, con il dirigente generale Calogero Foti, l’assessore alla Funzione pubblica Marco Zambuto, l’avvocato capo Giovanni Bologna, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa ed il commissario prefettizio Gervasio Venuti.
«Premesso che per il mio governo il primo punto è la continuità del servizio idrico, e che l’operato del Tribunale fallimentare non consente grossi margini nell’ottica di un quadro complesso e delicato di approvvigionamento idrico – ha detto il governatore – in questa situazione di emergenza, anche di ordine pubblico, quale è quella che si configura nel territorio agrigentino, la Regione non si tira indietro e vuole fare la propria parte per trovare una soluzione. La strada – ha sottolineato Musumeci- è quella di una legge ad hoc, con la copertura finanziaria di dieci milioni di euro recuperati dal Fondo per le Autonomie locali, dopo un confronto con l’assessore Zambuto. Il ddl passa adesso alla Presidenza dell’Ars, che con una corsia di emergenza potrebbe in una settimana  licenziarlo. L’obiettivo è garantire le risorse, per i primissimi mesi di gestione, in modo da mettere l’Aica nelle condizioni di potere lavorare, dopo un pre-affidamento da parte dell’Ati. “Non si può più tollerare che si persista in alcune condizioni di illegalità esistenti da anni. C’è qualche furbetto convinto che non si debba pagare il consumo dell’acqua, a fronte di tanti utenti che invece la pagano regolarmente. È l’Aica che dovrà far fronte alle criticità legate ai diffusi furti d’acqua e alla evasione”, ha concluso. “Sullo sfondo rimane attiva la proposta del mio governo di istituire un’Autorità unica per l’acqua in Sicilia: il disegno di legge è già pronto e lo presenteremo a giorni all’Ars”. Dal dibattito è anche emerso come il Tribunale fallimentare abbia tracciato un cronoprogramma rispetto al recupero dei crediti e la gestione commissariale terminerà il 2 agosto. La prefettura di Agrigento non ha previsto alcun rinvio.
«Abbiamo davanti uno scenario difficile, la gestione prefettizia non ha ragione di esistere. Questo nuovo organo di gestione ha bisogno di supporto per entrare a regime. Il primario interesse è che si continui a erogare il servizio idrico per l’utenza», ha detto il prefetto di Agrigento, Cocciufa.

Atti sessuali a Menfi con una ragazzina, condanne confermate in appello per la madre e per altri 2 imputati

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E’ stata confermata oggi in appello la condanna a 8 anni di reclusione e 80 mila euro di multa nei confronti della madre della ragazzina minore di 14 anni che avrebbe subito atti sessuali a Menfi e Gibellina. Pene confermare anche per i menfitani Vito Campo, di 69 anni, a 6 anni di reclusione, e Calogero Friscia, di 25 anni, a 4 anni. La madre della ragazzina è in carcere, Campo ai domiciliari. Friscia è in carcere, ma per altro. La ragazzina, secondo l’accusa, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali e la madre avrebbe favorito accompagnandola nei luoghi dove si consumavano gli incontri per somme che andavano dai 30 ai 200 euro. La madre della ragazzina è difesa dall’avvocato Antonino Sutera, gli altri due imputati dall’avvocato Calogero Lanzarone.

Sciacca, il Wwf premia i bimbi sub di Santo Tirnetta

Si è concluso il corso di bio-snorkeling organizzato dall’Asd Sciacca Full Immersion, dalla Lega Navale di Sciacca, con il supporto del comitato Renella Beach e del
Wwf Sicilia Area Mediterranea.

Il corso, tenuto dall’istruttore subacqueo Santo Tirnetta, è stato caratterizzato anche da attività che prevedevano delle missioni Plastic free per le quali il Wwf Sicilia Area Mediterranea ha premiato i ragazzi partecipanti con un braccialetto del Progetto Tartarughe, un attestato di ringraziamento e, su indicazione dei responsabili del corso, sono stati consegnati alcuni kit per Mission Plastic Free, quest’anno in partenariato con Calzedonia, e poi magliette del Life EuroTurtles e cappellini.

Mafia, in appello pena ridotta per Leo Sutera di Sambuca

La Corte di Appello di Palermo nel processo “Borgo dei Borghi” ha ridotto a 14 anni e 6 mesi la pena per Leo Sutera, di 71 anni, di Sambuca, accusato di associazione mafiosa. In primo grado, in abbreviato, per Sutera, 18 anni in continuazione. Imputati di favoreggiamento altri tre sambucesi per i quali i giudici d’appello hanno confermato i 3 anni decisi in primo grado dal gup di Palermo, Marcella Ferrara. I tre sono Maria Salvato, di 47 anni, Vito Vaccaro, di 59, e Giuseppe Tabone, di 59. Difensori gli avvocati Mauro Tirnetta per Tabone, Piero Marino per Salvato e Giovanni Vaccaro per Vaccaro. Sutera è difeso dagli avvocati Luca Cianferoni e Carlo Ferracane.

Impianto di rifiuti a Montallegro, il Tar accoglie l’istanza cautelare della Pro Loco

Il TAR di Palermo ha ritenuto apprezzabili le esigenze della pro loco e favorevolmente tutelabili con la sollecita definizione del giudizio, fissando la discussione del merito per il 14 dicembre 2021 riguardo il decreto del 1 aprile 2021 con cui l’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente aveva approvato la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) sul progetto della ditta “Catanzaro Costruzioni S.r.l.” per la realizzazione di un impianto integrato di rifiuti ricadente nel territorio del Comune di Montallegro.
Il Decreto, propedeutico per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), avrebbe consentito alla ditta “Catanzaro Costruzioni s.r.l.” di realizzare il nuovo impianto in adiacenza alla nota discarica di rifiuti sita tra i territori di Montallegro e Siculiana, in provincia di Agrigento.
Avverso il provvedimento di VIA la Pro Loco di Montallegro, presieduta da Giosuè Scalia, ha presentato ricorso al TAR Palermo, con il patrocinio degli avvocati Santo Botta e Teodoro Caldarone.
In particolare, i legali della Pro Loco hanno denunciato numerose violazioni di legge, tra le quali l’inosservanza delle garanzie procedimentali, il mancato rispetto della prescritta distanza tra l’area del progetto e il centro abitato, la mancata valutazione della sussistenza di vincoli paesaggistici insuperabili che insistono sulla fascia di territorio interessata dal progetto, nonché l’effetto cumulo con la discarica in essere ed il conseguente impatto ambientale.
Inoltre, gli avvocati Botta e Caldarone hanno formulato una istanza cautelare richiedendo al Tribunale amministrativo regionale di voler adottare le misure cautelari più idonee ad assicurare interinalmente gli effetti della decisione del ricorso, anche in vista della riunione decisoria della conferenza di servizi per il PAUR, dapprima convocata per il 29 giugno, poi da ultimo aggiornata al 26 luglio.

“Oggi è un giorno importante – afferma il presidente della Pro Loco, Giosuè Scalia – . E’ il primo passo di un cammino intrapreso solo qualche mese fa. Ringrazio il TAR per la decisione assunta, gli avvocati Botta e Caldarone per il lavoro sin qui svolto, i tecnici che ci hanno collaborato, Ing. Nino Gambino ed Arch. Giuseppe Cuffaro, i soci dell’associazione e tutti coloro che ci hanno sostenuto. Noi non arretreremo perché la battaglia per la tutela dell’ambiente a Montallegro non si ferma qui!”

Coronavirus, 550 nuovi casi in Sicilia

Sono 550 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore su 14.234 tamponi processati e il tasso di positività sale al 3,9%.

È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute.

L’Isola, purtroppo è prima per decessi giornalieri, ben 9 però nel bollettino viene specificato che 4 sono del periodo maggio/giugno e “due non attribuibili al Covid”. La Sicilia risulta, inoltre, seconda come nuovi contagi dietro soltanto alla Lombardia che registra 564 nuovi contagi su 37.062 tamponi.

Salgono anche i ricoveri ordinari in ospedale (+9), mentre scendono di un’unità quelli in terapia intensiva.

Nell’Isola sono 150 i guariti.

A livello provinciale, boom di casi a Ragusa, 175.

A Palermo sono stati rilevati 60 nuovi positivi, a Catania 36, a Messina 4, a Siracusa 19, a Trapani 29, a Caltanissetta 103, ad Agrigento 98 e ad Enna 26.

La protesta solitaria di un residente della via Alighieri: “A casa niente mentre qui si spreca, io non ci sto più” (Video)

Stamattina ha preso cartone e penna e ha deciso di rendere visibile il suo malcontento con dei cartelloni per sensibilizzare anche altri cittadini rispetto lo spreco di acqua nella perdita idrica di via Dante Alighieri che procede così da mesi ormai. Una perdita consistente che fuoriesce da un muro di contenimento.

Oggi Roberto D’Amico ha così deciso di portare la sua protesta in solitaria dopo tante segnalazioni e nessuna risposta e mentre nel palazzo di fronte dove risiede si fa fatica ad avere l’acqua regolarmente in casa e ci si attrezza con bidoni riempiti fuori città, di fronte ogni volta che arriva il turno di distribuzione si consuma uno spreco.

Coronavirus, cresce il numero dei positivi a Menfi

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Ancora un caso di Covid a Menfi che si aggiunge ai due soggetti positivi già segnalati nei giorni scorsi.

In totale nel comune belicino il numero di persone che hanno contratto il coronavirus sale a quota tre, due giovani di 22 anni e un anziano di 66. In tredici attendono l’esito del tampone molecolare e sono posti in isolamento