Una riunione del Pd molto partecipata quella di ieri sera, al Castello Incantato di Sciacca. Mancavano l’onorevole Michele Catanzaro, il vicesindaco Valeria Gulotta e il consigliere Giuseppe La Bella, ma erano in tanti assieme al segretario, Giuseppe Palagonia, ed ai consiglieri Giuseppe Ruffo, Giuseppe Ambrogio e Gabriele Modica. La decisione è stata quella di puntare su Simone Di Paola assessore al posto di Antonino Certa, ma di chiedere un impegno al sindaco a garantire, a breve, il terzo posto in giunta. In pratica, la situazione attuale con la nomina di Di Paola si può sbloccare se Termine, a breve, aggiungerà un altro componente, il terzo, del Pd in giunta.
La palla, pertanto, torna al sindaco che potrebbe nominare subito Di Paola al posto di Certa e Curreri in sostituzione di Mannino, ma impegnandosi a dare successivamente al Pd il terzo assessore.
Termine potrebbe accettare, prendere tempo e dunque mantenere congelata l’attuale situazione con una giunta priva di un assessore e Mannino in uscita per fare posto a Curreri che scalpita per entrare in giunta. Il sindaco potrebbe anche stancarsi e fare una scelta autonoma per sostituire Certa. Ma questo farebbe “saltare il banco”.
La riunione del Pd ha visto la presenza tra gli altri dell’ex sindaco Francesca Valenti, dell’ex vicesindaco Mariolina Bono, dell’ex presidente della Sogeir Vincenzo Marinello, di Toni Russo, alla guida del Museo dei Cinque Sensi, e di Massimiliano Leonte, figlio dell’assessore in carica Fabio.
Mariana Silvia Struna, di 29 anni, romena, è irreperibile e il Tribunale di Sciacca, nel processo a suo carico per rapina e lesioni, ha disposto il non doversi procedere per mancata conoscenza della pendenza giudiziaria. E’ accusata di avere messo a segno una rapina ai danni di un cinquantenne di Ribera portandogli via il portafoglio e provocandogli la rottura di un dito della mano sinistra.
I giudici hanno disposto la prosecuzione dell’attività di ricerca da parte della polizia giudiziaria. La ventinovenne è accusata in concorso con un’altra donna per la quale si procede separatamente. Avrebbero bloccato il cinquantenne di Ribera strappandogli il portafogli contenente 870 euro in contanti e documenti personali. Per il riberese lesioni al dito giudicate guaribili in 25 giorni.
Il parto di Daniela Rizzuto, dirigente scolastico del “Don Michele Arena” di Sciacca, è stato il numero 560 del 2024 all’ospedale di Sciacca. Con il direttore dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, Salvatore Incandela, tutta l’equipe che ha assistito la dirigente.
“Mai troppo tardi per diventare mamma – ha detto Daniela Rizzuto – ed a me è capitato a 47 anni”. Massimo, il bimbo di Daniela Rizzuto e del compagno, Dario Leone, sta bene.
Il direttore Incandela conta di superare i 600 parti nel 2024 e indica un progetto per il 2025, la partoanalgesia, il parto indolore.
Un grosso albero di Natale è stato collocato nella piazza principale di Menfi di fronte il Comune menfitano.
Il simbolo natalizio per eccellenza sarà addobbato e illuminato nei prossimi giorni.
Le decorazioni e la collocazione della pianta e’ stata possibile grazie ad una collaborazione tra amministrazione, associazioni, aziende e privati.
A Menfi non si rinuncia alla tradizione e oltre all’albero e’ stato allestito anche un presepe in Corso dei Mille realizzato nell’area privata di Dino Balistreri. Si tratta di un presepe interamente in legno realizzato da Gaspare Zinna.
Un altro albero e’ stato addobbato e acceso in via Inico. Questo e’ un albero in ferro realizzato grazie alla famiglia Li Petri /Monaco titolare del Gruppo MEDAL che anche quest’anno ne ha curato i deco
È stato ammesso a finanziamento, nell’ambito del Psr Sicilia, il progetto per i lavori di sistemazione, adeguamento e ripristino funzionale della “strada vicinale Magaggiaru” che collega i territori agrari dei comuni di Montevago, Santa Margherita del Belice e Menfi. Lo fanno sapere in una nota il sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, e l’assessore all’Agricoltura, Francesco Russo.
L’importo complessivo del progetto esecutivo, redatto dall’ufficio tecnico comunale, diretto dall’ingegnere Rossella Sanzone, per partecipare al bando pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura lo scorso aprile, è di 494.314 euro. La misura di finanziamento è la 4.3 “Sostegno a investimenti nell’infrastruttura necessaria allo sviluppo, all’ammodernamento e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura, azione 1 (Viabilità interaziendale e strade rurali per l’accesso ai terreni agricoli e forestali”.
In particolare, l’intervento prevede: la scarifica della sede stradale, l’asfaltatura, la posa in opera della segnaletica stradale finalizzata alla valorizzazione del territorio, la creazione di due piazzole di sosta delimitate da steccato in legno, la piantumazione lungo i margini della strada di essenze arboree, il rifacimento delle cunette stradali e, infine, la costruzione di due sottopassaggi per la libera circolazione della fauna selvatica.
I carabinieri di Cammarata, con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno denunciato in stato di libertà tre minorenni, tra i 15 e i 16 anni, per i reati di furto aggravato, ricettazione e riciclaggio. I ragazzi, facenti parte di una “baby gang”, sono accusati di aver compiuto un furto di un ciclomotore avvenuto alcune settimane fa, durante un sabato sera nel quartiere della movida di Cammarata.
Le indagini, scaturite a seguito della denuncia del furto, hanno permesso ai carabinieri di identificare i responsabili. Grazie alla raccolta di prove utili, sono riusciti anche a localizzare il ciclomotore rubato.
Durante le perquisizioni, disposte dalla Procura per i Minorenni di Palermo, gli investigatori hanno rinvenuto all’interno delle abitazioni degli indagati, e nelle pertinenze del quartiere Gianguarna, gli indumenti utilizzati dai ragazzi la notte del furto. Inoltre, vi era anche il ciclomotore ,smontato in più parti, pronto per essere messo sul mercato nero, e un casco rubato in precedenza.
Negli ultimi mesi, la comunità di Cammarata ha espresso preoccupazione per una serie di episodi di microcriminalità, spesso attribuiti a giovanissimi. Alcuni membri di questa baby gang, che presenta una struttura di gruppo con un capo e gregari, hanno già precedenti per reati contro la persona e il patrimonio.
Il fotoreporter riberese Giacomo Palermo è stato protagonista di un’importante cerimonia tenutasi presso la Protomoteca del Campidoglio a Roma, il 30 novembre. Palermo ha ricevuto due prestigiosi riconoscimenti durante l’ottava edizione del Premio “Piersanti Mattarella” e l’evento internazionale dell’“ECU Film Fest 2024”. Questi premi celebrano l’impegno fotografico, sociale e umanitario che Palermo ha dimostrato con il suo lavoro.
Premio “Piersanti Mattarella” per il libro su Fratel Biagio Conte
Il primo riconoscimento è stato assegnato a Palermo per il suo libro fotogiornalistico Fratello Biagio Conte: la Speranza e Uguaglianza. L’opera, composta da oltre cento immagini in bianco e nero, documenta la vita e le opere di Fratel Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e Carità di Palermo. Questo libro celebra i valori di speranza e uguaglianza, centrali nella missione di Biagio Conte per sostenere i più bisognosi. Il Premio “Piersanti Mattarella” è riservato a opere letterarie e giornalistiche che promuovono il valore morale e civile, rendendo omaggio alla memoria di Piersanti Mattarella.
Premio “Palma Bianca” per l’Etica Mediterranea
Il secondo riconoscimento è il premio “Palma Bianca”, conferito durante l’ECU Film Fest 2024, evento dedicato al dialogo ecumenico e interreligioso. Questo premio, consegnato dal noto regista Gjon Kolndrekaj, riconosce Palermo per il suo lavoro di fotoreporter che rappresenta l’“Etica Mediterranea” e per il contributo diplomatico alla pace e al dialogo tra i popoli.
Una carriera tra fotogiornalismo e impegno umanitario
Giacomo Palermo, laureato in Scienze e Tecnologie della Comunicazione, ha collaborato con importanti testate come National Geographic e La Repubblica. Il suo lavoro si concentra su temi sociologici e umanitari nel Mediterraneo. È stato selezionato nel 2021 per il “The Magnum Connect Program” della Magnum Photos e ha ottenuto una borsa di studio dalla Fondazione Italia-USA per un master diplomatico.
Conclusione
Questi riconoscimenti confermano il valore artistico e sociale dell’opera di Giacomo Palermo, che continua a documentare la realtà con uno sguardo attento ai temi della solidarietà e della pace.
Il decreto del Comando del Corpo Forestale dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha inserito la maestosa Bougainvillea spectabilis Willd, situata presso il cortile di Casa Planeta nell’Elenco degli Alberi Monumentali di Sicilia.
“Questo prestigioso riconoscimento – afferma il Comune di Menfi – conferma il valore straordinario di questa pianta, che rappresenta un punto di riferimento storico e culturale per la comunità. La Bougainvillea sarà inoltre inserita prossimamente nell’Elenco degli Alberi Monumentali d’Italia, consolidando ulteriormente il prestigio della città di Menfi a livello nazionale”.
La pianta ha 200 anni di età, è uno degli esemplari più monumentali non solo d’Italia, ma del mondo intero.
Introdotta in Europa nel 1829, la Bougainvillea spectabilis è solitamente coltivata per scopi ornamentali e raramente raggiunge dimensioni o longevità simili. La straordinaria estensione della pianta menfitana crea un ambiente unico e suggestivo, rendendola un vero capolavoro della natura. Con una chioma che si estende per oltre 280 mq e una circonferenza del tronco di circa 500 cm, questa bougainvillea rappresenta un monumento naturale unico, simbolo di resilienza e bellezza che arricchisce l’ambiente circostante. “L’inserimento della Bougainvillea – ha dichiarato Franco Gagliano, assessore all’agricoltura del Comune di Menfi – nell’Elenco degli Alberi Monumentali di Sicilia e il prossimo ingresso nell’Elenco degli Alberi Monumentali d’Italia rappresentano risultati di grande valore per la nostra comunità. Questo straordinario esemplare è un simbolo della storia, della bellezza e dell’identità del nostro territorio. Continueremo a proteggere e valorizzare questi tesori naturali per il futuro.”
Il professor Giuseppe Barbera, cofirmatario della richiesta, già professore ordinario di Colture Arboree all’Università di Palermo, ha invece, commentato: “Una straordinaria pianta che esalta la capacità della natura mediterranea di valorizzare nei suoi giardini specie provenienti da altre flore. La sua bellezza rappresenta un tributo alla maestosità della natura e una testimonianza del profondo legame tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda”.
“Siamo felici e onorati – ha affermato invece, la famiglia Planeta, che per generazioni ha abitato Casa Planeta – che la straordinaria Bouganvillea che da quasi due secoli adorna il cortile di Casa Planeta, venga oggi riconosciuta come un monumento naturale. La Bougainvillea è per noi un simbolo e rappresenta un legame profondo con la storia della nostra famiglia, che nel corso delle generazioni si è presa cura di questa pianta, valorizzandola come una vera opera d’arte al centro del cortile della casa. Sarà anche da stimolo per la cura, anche nel futuro, di questa pianta preziosa e unica che in questo modo diventa un patrimonio di tutto il territorio di Menfi e sottolinea ancora una volta il legame imprescindibile della famiglia Planeta con il territorio”. “Il riconoscimento – conclude il primo cittadino Vito Clemente – della Bougainvillea monumentale rappresenta un impegno concreto per la protezione del patrimonio verde. Crediamo che bellezza, storia e sostenibilità debbano essere i pilastri del nostro futuro.”
E’ entrato con forza in un comunità danneggiando una porta e portare via con sé la compagna.
Poi quando si è reso conto che stavano per intervenire gli agenti della Polizia allertati dagli educatori della stessa comunità, si è immediatamente dato alla fuga. Gli agenti lo hanno individuato e denunciato alla Procura della Repubblica di Sciacca.
Il quarantaseienne di Trapani e’ stato denunciato dal Commissariato di polizia di Sciacca per violazione di domicilio e danneggiamento aggravato.
In queste ore sui tagli disposti dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, a fondi assegnati alla Regione Siciliana nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione, si specifica che l’intervento di ampliamento della discarica Saraceno Salinella di Sciacca, inserito in un elenco di opere pubbliche che risultano non più realizzabili per assenza di fondi, non corre alcun pericolo
E’ il presidente della Srr Agrigento Ovest Vito Marsala ad annunciare che i fondi per l’ampliamento della discarica Saraceno – Salinella di Sciacca non corrono alcun pericolo.
In queste ore, si erano diffuse notizie di stampa in merito ai tagli disposti dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, a fondi assegnati alla Regione Siciliana nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione
“Il taglio al finanziamento di 25 milioni di euro con fondi Psc per la discarica di Sciacca a cui si fa riferimento negli articoli di stampa – dice Marsala – è reale, ma era stato poi fortunatamente superato nel contesto della riprogrammazione dei fondi POC 2014/2020, che ha previsto lo stanziamento di 33 milioni di euro. Per cui – conclude il Presidente della Srr Agrigento Ovest – l’ampliamento della nostra discarica non corre alcun pericolo, tanto che sono già operative le procedure per l’indizione della relativa gara d’appalto”.
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di Trattamento Meccanico Biologico e dell’ampliamento della discarica sita a Sciacca. L’opera è stata confermata con apposito decreto ed è realizzabile attraverso un canale finanziario diverso da quello che, per problematiche amministrative, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha poi ridotto. L’impianto di TMB, con una potenzialità di trattamento di 300 t/g, permetterà di trattare tutto il RUR, prodotto nell’area di competenza della SRR Agrigento Ovest, mentre la nuova vasca di discarica con una capacità di 500.000 mc consentirà, a tutti i comuni della provincia, un’autonomia nel conferimento per più di 10 anni ponendo fine ai continui trasporti verso impianti di discarica situati in altri siti.