Il Tribunale di Sciacca, in composizione monocratica, ha condannato per truffa a un anno e 9 mesi di reclusione Salvatore Corbo, di 55 anni, di Palermo, ex dipendente Enel. Il processo riguardava fatti del 2017 e secondo l’accusa Corbo, dopo avere ottenuto da diversi utenti del servizio elettrico somme di denaro al fine di provvedere al pagamento delle bollette Enel, avrebbe prospettato agli stessi che effettuando direttamente a lui i pagamenti con denaro contante avrebbero pagato cifre inferiori.
Ed ancora, al fine di dimostrare l’avvenuto pagamento, inviando a mezzo fax all’Enel bollettini attestanti falsamente l’avvenuto pagamento delle bollette. Tutto questo, secondo l’accusa, procurandosi l’ingiusto profitto di decine di migliaia di euro dagli utenti non versati all’Enel. Dieci gli utenti del servizio secondo l’accusa a carico di Corbo.
L’imputato è stato condannato anche al risarcimento dei danni alle parti civili con una provvisionale di 3.000 euro ciascuno.
La difesa ha sostenuto che vi sono vizi di procedibilità nell’azione in ordine alle querele presentate e, soprattutto, che non è stata raggiunta la prova della truffa e che Corbo non ha mai ottenuto alcuna somma di denaro.
Un master di II livello in “Logistica della sicurezza e dell’emergenza” sarà presentato mercoledì 30 ottobre, alle 15:30, nei locali della biblioteca comunale di Montevago dal Centro per la Formazione Logistica Interforze in collaborazione con l’Università di Padova.
Interverranno Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago e deputata all’Ars, il generale Nicola Piraino, direttore del Centro per la formazione logistica interforze, il colonnello Alessandro Tassi, responsabile del Dipartimento di formazione avanzata del Ce.Fli, l’ingegnere Calogero Crapanzano, dirigente della Protezione civile regionale sezione Agrigento e l’ingegnere Rossella Sanzone, dirigente dell’ufficio tecnico comunale di Montevago.
Il master di “Logistica della sicurezza e dell’emergenza” del Ce.Fli operante nel Centro alti studi della difesa del Ministero della Difesa, prepara personale militare e civile dell’amministrazione della difesa di livello dirigenziale, personale delle altre amministrazioni pubbliche, di protezione civile, del mondo del volontariato, delle professioni e dell’industria. Le figure professionali formate dal master possono poi ambire a ruoli tecnici e amministrativi con competenze nel campo (locale, regionale e centrale), tecnici e dirigenziali di aziende pubbliche, tecnici e dirigenziali di aziende private che gestiscono ownership pubbliche e che possono influenzare il caso di emergenza.
Fabio Termine sta attraversando il momento più difficile dal punto di vista politico del suo mandato elettorale. E proprio in questi giorni che si sta consumando la prima vera crisi di coalizione.
Una crisi in realtà, non nata all’improvviso, ma con il Pd che mano mano ha iniziato a dare i primi segnali di un malcontento sempre più visibile e che e’ esploso dopo il videomessaggio del sindaco di domenica scorsa per la riapertura dello stadio Gurrera.
E non sono state solo le parole di Francesca Valenti a dire a Termine che dentro i dem montava un certo dissenso, ma consiglieri comunali di maggioranza sempre più spettatori durante gli attacchi mirati su Termine da parte di opposizione.
E poi c’è il campo delle indiscrezioni non confermate: Gabriele Modica, consigliere di Mizzica, sarebbe pronto al passaggio nei democratici. Il diretto interessato dice che al momento, non ha nulla da dichiarare. Un silenzio che lascia intuire un percorso gia’ tracciato avvalorando i rumors di questi giorni di un Modica con le valigie in mano pronto a lasciare il gruppo mizzicchino.
E poi ancora in ballo vi è la proposta di mozione di sfiducia che Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’ vorrebbero portare in aula. Una proposta accolta timidamente dal resto delle opposizioni e che rimane molto nebulosa, ma che potrebbe prendere piede a dinamiche mutate in aula nelle prossime settimane.
Ogni tipo di ragionamento e previsione sono rimandate a come il primo cittadino intende risolvere il primo vero momento d’empasse. Cosa deciderà di fare Termine e come, si capirà soltanto nei prossimi giorni. A partire dal prossimo consiglio comunale quando e’ prevedibile che l’opposizione sferrerà un nuovo duro attacco a Termine.
Sono due le strade che potra’ percorrere: o ricucire i rapporti logorati con i dem in questi mesi e sistemare le questioni irrisolte che hanno portato ai dissapori a iniziare dal caso Certa, l’assessore di area dem che vive al nord passando per il nodo Fabio Leonte, divenuto assessore senza sottomettersi alla regola delle dimissioni da consigliere e divenuta figura sempre più ingombrante in giunta e per questo non ben vista dal partito democratico. Infine, ci sarebbe la strada alternativa per Termine: quella di un azzeramento, e di una ripartenza con la ricerca di una composizione di una nuova giunta e di nuove possibili alleanze. Via assai più difficile e tortuosa.
Intanto, cosa succederà si potrebbe gia’ intuire da domani quando i democratici hanno fissato una loro prima riunione. Un gruppo che vive contraddizioni interne e lacerazioni e che secondo i bene informati ha due anime: chi avrebbe gia’ deciso di sganciare Termine e chi invece, non lascerebbe la nave mentre sta affondando.
La Sicilia si trova a dover affrontare una grave emergenza idrica, dovuta a prolungati periodi di siccità causati dai cambiamenti climatici. Per far fronte a questa crisi, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato a Palazzo d’Orléans il commissario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, sottolineando l’importanza della riattivazione dei dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani. Questi impianti, fondamentali per fronteggiare l’emergenza idrica in Sicilia, sono inattivi da oltre dieci anni, ma adesso vengono considerati cruciali per garantire una fornitura idrica costante all’Isola.
Moduli mobili per contrastare l’emergenza
Nel corso dell’incontro, Schifani ha ribadito che il governo regionale ha già stanziato 90 milioni di euro per finanziare la riattivazione dei tre impianti, risorse previste nell’accordo di coesione firmato con il governo nazionale. Per accelerare i tempi, la gestione è stata affidata direttamente al commissario Dell’Acqua, che ha il potere di derogare alle normative sui tempi di realizzazione.
Dell’Acqua ha garantito che saranno attivati entro pochi mesi tre moduli mobili di dissalazione, un intervento immediato per arginare la crisi. Questi moduli serviranno da soluzione temporanea, in attesa della costruzione dei tre impianti definitivi, il cui completamento è previsto entro la prossima estate. Anche se temporanei, i moduli mobili rappresentano un passaggio essenziale per affrontare la crisi idrica in Sicilia in tempi rapidi.
Soluzioni a lungo termine
Oltre ai dissalatori, Schifani ha sottolineato che la Regione Siciliana ha già avviato interventi a breve termine per mitigare gli effetti della crisi idrica. Tuttavia, ha dichiarato che i dissalatori rimangono la soluzione più importante per il prossimo futuro, dato che il cambiamento climatico costringe la Sicilia a convivere con lunghi periodi di siccità. La riattivazione degli impianti di Porto Empedocle, Gela e Trapani, che fanno parte della strategia regionale, rappresenta una priorità per garantire forniture idriche continue e stabili.
Nell’ultima domenica dell’Ottobrata Zafferanese va in scena un incontro dove saranno presenti il Sindaco di Barolo Fulvio Mazzocchi, Nicola Carlevaris di Versanti e Giampaolo Gravina che condurrà un laboratorio con i vini etnei e barolesi
L’evento, promosso dal Comune etneo intende celebrare il legame tra due territori simbolo dell’Italia agricola e vinicola: il versante etneo, noto per la produzione del pregiato Etna DOC, e langhe piemontesi, culla del rinomato Barolo.
Un’idea che dà seguito a quanto anticipo durante lo scorso anno e che ha visto la presenza del Comune di Barbaresco con un grande apprezzamento per lo sviluppo del territorio etneo e in particolare quello di Zafferana. All’evento, che inizierà alle 10 del mattino e dove saranno presenti anche le amministrazioni Comunali di Milo, Santa Venerina, Sant’Alfio, Linguaglossa, Trecastagni e Pedara, prenderanno parte anche Mauro Cutuli dell’Azienda Agricola Grottafumata, Giampaolo Gravina, scrittore e degustatore che si occupa di vino da oltre 20 anni e Nicola Carlevaris, editore magazine Versanti.
“Zafferana Etnea e Barolo, uve e territori di una compiuta unità d’Italia”, vuole mettere in luce l’incredibile ricchezza economica, culturale e ambientale dell’Etna offrendo uno sguardo approfondito su questa straordinaria regione e sulle possibilità di sviluppo insieme ad un comune virtuoso come quello di Barolo. A conclusione del convegno, che si terrà presso la Sala Consiliare di Palazzo di Città (Via Garibaldi 317), seguirà prima una degustazione per i partecipanti al convegno con le cantine etnee Cantina del malandrino (Mascali), Masseria Setteporte (Biancavilla), Giuseppe Lazzaro (Milo), Nuzzella (Piedimonte Etneo), Grottafumata (Zafferana Etnea) e le cantine di Barolo, Cascina Fontana, Trediberri, Gian Luca Colombo Vini e Castello di Perno. Seguirà un laboratorio riservato a giornalisti ed istituzioni condotto da Giampaolo Gravina con incontro dibattito e degustazione di vini etnei e barolesi L’ultima domenica dell’Ottobrata Zafferanese, uno degli eventi più attesi in Sicilia, è alle porte, e promette di portare emozioni e tradizioni senza precedenti.
La splendida e affascinante Città di Taormina torna ad essere il centro del gusto e del buongusto siciliano e mediterraneo. Lo sarà nelle giornate di venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 ottobre, quando andrà in scena la prima edizione di “Taormina WinExpo”, appuntamento con il vino, ma anche con l’alta cucina,l’enogastronomia, le birre artigianali, il tutto condito da degustazioni, masterclass, interviste e talk show di approfondimento. Teatro della manifestazione, organizzata da Sicily Event, con numerosi partner e con il patrocinio del Comune di Taormina, con l’Assessorato al Turismo, Grandi eventi e Attività produttive, guidato da Jonathan Sferra, saranno le piazze principali della città, tra paesaggi unici al mondo e siti architettonici e culturali: piazza Duomo e piazza IX Aprile, luoghi simbolo del centro storico, dove si snoderà il tour dedicato alle degustazioni dei vini, con cantine dell’Isola e di altri territori. Ricco il programma delle tre giornate, che darà l’opportunità ai visitatori di accedere alle degustazioni dei vini, attraverso l’acquisto dei ticket, sia in prevendita che sul posto.
Programma
Venerdi 25 Ottobre Ore 15:00 / 22:00: Apertura stand degustazione vini e food con la presenza dello chef Orazio Cordai, presso piazza Duomo e Piazza IX Aprile;
Ore 16:30/17:00 : Talk con la Food Blogger Barbara Conti: La Sicilia al centro di WinExpò, come capitale europea della gastronomia;
Ore: 18:00/19:00: Panel Wine & Mixology presso area Talk in Piazza IX aprile con il Sommelier e Giornalista Salvo Ognibene e il barman Mattia Cilia Bar Manager per il gruppo dello chef Ciccio Sultano;
Ore 19:00: Masterclass IL CARRICANTE NEI DIVERSI VERSANTI DELL’ETNA – Salvo Ognibene giornalista e sommelier – Presso Hotel Continental Sabato 26 Ottobre Ore 15:00 / 23:00: Apertura stand degustazione vini e food con la presenza maestro torronaio Davide Scancarello presso piazza Duomo e Piazza IX Aprile;
Ore 18:00/19:00: Panel Beer & Wine presso area Talk in Piazza IX aprile con il Maestro Assaggiatore Danilo Trapanotto direttore Onav Catania, Agata Matarazzo docente di Economia dell’Università degli Studi di Catania, Silvio Gulino mastro birraio referente istituto ITS Albatros Messina, Daniele Grasso mastro birraio del birrificio Bruno Ribadi.
Ore 19:00 Masterclass – LA SICILIA DEL VINO, VIGNETI ED ANNATE A CONFRONTO Maestro Assaggiatore Danilo Trapanotto – Presso Hotel Continental;
Ore 20:00: Chef & Wine – Cena gourmet a cura dello Chef Giacomo Caravello, presso hotel Palazzo Vecchio.
Domenica 27 Ottobre Ore 15:00 / 22:00: Apertura stand degustazione vini e food con la presenza dello maestro rosticcere Rosario Umbriaco, presso piazza Duomo e Piazza IX Aprile;
Ore 17:00/18:00: Panel Star & Wine – Il vino nella cucina stellata presso area Talk in Piazza IX aprile con lo Chef Pietro D’Agostino, lo Chef Accursio Craparo e il Sommelier Roberto Raciti;
Ore 19:00 – Masterclass – ETNA: LE CONTRADE DI FIRRIATO sommelier Roberto Raciti – Presso Hotel Continental;
Ore 19:30 – Chef & Wine – Cena gourmet a cura dello Chef Giuseppe Geraci presso hotel Metropole.
Ore 20:00 – Chef & Wine – Cena gourmet a cura dello Chef Accursio Craparo presso ristorante Kistè.
Dalle morbide colline dell’Oltrepò fino alle montagne dell’Alto Adige e del Trentino, passando per il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte, la Valle d’Aosta, il Veneto, la Toscana, le Marche, l’Umbria e perfino l’Abruzzo, il Lazio, la Campania, fino a giungere alla Sicilia: “L’Italia del Pinot Nero è non solo una celebrazione del vino, ma anche una vetrina per il nostro patrimonio enologico – precisano gli organizzatori di Vinodabere – Questo evento vuole essere un’occasione per scoprire, approfondire le sfumature di questo affascinante vitigno, ed il legame ormai creatosi con i territori dove è stato messo a dimora, confrontandosi con esperti, produttori e appassionati”.
La Capitale si prepara a celebrare questa antica varietà con la prima edizione de “L’Italia del Pinot Nero” che andrà in scena al Belstay Hotel (Via Bogliasco, 27, 00165 Roma RM) domenica 27 e lunedì 28 ottobre: l’evento organizzato dalla testata giornalistica “Vinodabere” che nei mesi scorsi ha pubblicato anche la Guida ai Migliori Pinot Nero d’Italia 2024 (disponibile qui) si svolgerà in due giornate che vedranno protagonisti 40 produttori, che presenteranno i loro vini (non solo il Pinot Nero) ad operatori del settore (ristoratori, enotecari, agenti etc.), giornalisti, wine lovers, appassionati e sommelier. Si inizia domenica 27 ottobre alle 10:30con la degustazione tecnica con alcuni posti riservati alla stampa, dal titolo “Il giro d’Italia attraverso il Pinot Nero” e guidata dai giornalisti di Vinodabere Antonio Paolini e Maurizio Valeriani e dal critico enogastronomico Dario Cappelloni (DoctorWine).
Si proseguirà nel pomeriggio con l’apertura dei banchi di assaggio riservati alla stampa, operatori e sommelier (dalle 14 alle 16) e poi dalle 16 alle 20 aperti al pubblico. Il lunedì 28 ottobre si riprenderà dalle 10 alle 18:30 con un’altra giornata di assaggi dedicati al Pinot Noir ed alle altre referenze che i produttori porteranno in degustazione. I biglietti sono acquistabili qui.
40 le cantine presenti provenienti da 14 regioni italiane diverse e poi Sudafrica e Argentina: Kellerei Bozen – Cantina Bolzano (Alto Adige), Brunnenhof Mazzon (Alto Adige), Ebner – Tenuta (Alto Adige), Erste+Neue (Alto Adige), Kellerei Kaltern – Cantina Caldaro (Alto Adige), Klosterhof – Weingut (Alto Adige), Marinushof (Alto Adige), Plonerhof – Weingut (Alto Adige), Romen – Tenuta (Alto Adige), Schloss Englar (Alto Adige), Widum Baumann 1048 (Alto Adige), Borgo dei Posseri (Trentino), La Cadalora (Trentino), Castelsimoni (Abruzzo), San Salvatore 1988 (Campania), Komjanc (Friuli Venezia Giulia), Tenuta Luisa (Friuli Venezia Giulia), Paolo e Noemia d’Amico (Lazio), La Genisia (Lombardia), Tenuta Quvestra Ballerio (Lombardia), Coppacchioli Tattini (Marche), Fattoria Mancini (Marche), Bricco Maiolica (Piemonte), Colle Manora (Piemonte), Colombo Cascina Pastori (Piemonte), Isolabella della Croce (Piemonte), Gulfi (Sicilia), Fontodi (Toscana), La Poggiciola (Toscana), Ornina-Agricola (Toscana), Panizzi (Toscana), Nuova Tenuta Paradiso (Umbria), La Palazzola di Stefano Grilli (Umbria), Grosjean (Valle d’Aosta) e Opificio del Pinot Nero di Marco Buvoli (Veneto). Presente anche la Distribuzione AfriWines con i vini delle aziende Diemersdal (Sudafrica), Spier (Sudafrica), Oak Valley (Sudafrica), Whalehaven (Sud Africa), Familia Schroeder (Argentina). Tutti gli altri dettagli sono disponibili sul sito delmagazine enogastronomico (qui).
Dagli uffici comunali di viale Europa gli spacciatori che operano a Ribera si sono trasferiti in altre zone. Don Antonio Nuara, sacerdote riberese da sempre in prima linea contro lo spaccio di droga ed a sostegno delle famiglie che vivono questa tragica realtà che coinvolge tanti giovani, disegna la nuova mappa dei luoghi di spaccio nel territorio crispino.
Lo fa dalle commentando per il Giornale di Sicilia il nuovo slancio del centro di ascolto “Casa dei Giovani”. E’ una collaborazione con il centro che già opera, da 30 anni, a Bagheria, che ha reso possibile il progetto riberese, fortemente sostenuto dal clero locale e in particolare da don Antonio Nuara.
Il religioso parla di “situazione gravissima a Ribera con tante famiglie disperate”.
“Dopo l’abbattimento degli ex uffici finanziari (struttura comunale che era a rischio crollo) che erano diventati una vera e propria centrale dello spaccio, il traffico di droga continua. Ora si è spostato nell’ex ospizio che è diventata la cittadella dello spaccio. Tutti si sono concentrati in quel posto con disagio anche per chi pratica sport visto che si trova vicino al centro polivalente di Magone. Altro punto dove si trovano spacciatori proprio davanti al municipio così come nella zona della ex scuola di via Mosca. Tutti conoscono questo problema. Lo spaccio aumenta e nel fine settimana è facile trovare “fumo” anche in altre zone della città”.
Altra zona di forte spaccio di droga a Ribera è rappresentata dalle case di via Tevere, immobili dichiarati inagibili, in stato di abbandono, ma che spesso vengono occupati. Durante le indagini che hanno portato all’operazione antidroga “Drive in” i carabinieri hanno filmato lo spaccio. Padre Nuara ha proposto nei mesi scorsi di bloccare con la realizzazione di un muro l’accesso a queste case.
E’ il direttore sanitario Gaetano Migliazzo a presiedere la Commissione Aziendale per il riordino della rete ospedaliera regionale in provincia di Trapani.
La commissione istituita dal direttore generale dell’ASP Trapani Ferdinando Croce, si e’ insediata qualche giorno fa ed e’ coordinata dal direttore del Dipartimento emergenza urgenza Giuseppe Parrino.
La Commissione, ha il compito di definire un’ipotesi di proposta di rete ospedaliera aziendale da presentare agli organi istituzionali.
“Dovrà individuare i bisogni di salute del territorio – spiega Croce – e tutte le azioni organizzative più utili a ridurre la migrazione sanitaria e a rendere la nostra azienda ancora più attrattiva sul territorio regionale”.
Agenti del commissariato di polizia di Sciacca hanno denunciato, per danneggiamento, una giovane saccense. Si tratta di una trentenne che avrebbe danneggiato lo specchietto di un’auto che era parcheggiata tentando di portarlo via. La polizia, subito intervenuta, ha proceduto alla denuncia. Le forze dell’ordine hanno rafforzato i servizi di controllo del territorio in particolare nel centro storico.