Lago Arancio, l’Asp autorizza la ripresa dell’irrigazione

Era quello che gia’ si sapeva da qualche giorno, adesso con nota ufficiale l’ASP di Agrigento autorizza l’irrigazione con le acque del Lago Arancio. Lo stop era arrivato a causa della tossicita’ dell’alga rossa.
Il Consorzio di Bonifica gia’ ha attivato tutte le procedure tecniche per il pompaggio dell’acqua nelle vasche di accumulo di Contrada Castellazzo.
L’autorizzazione dell’ASP è stata rilasciata a condizione – tra l’altro – che l’irrigazione avvenga con il sistema a “goccia” e non a “pioggia” evitando così la nebulizzazione dell’acqua.

Visita di un saccense che da 57 anni vive a Memmigen in Germania al sindaco di Sciacca

Antonio Tortorici da 57 anni vive a Memmigen, cittadina del sud della Baviera, in Germania, ma non ha mai perso i contatti con Sciacca, sua città natale dove ogni anno ritorna in estate.

A Memmigen sono residenti una trentina di saccensi e nel land, invece sono circa 400 i saccensi. Tortorici si e’ sempre prodigato per favorire l’integrazione degli immigrati in Germania e per anni e’ stato un rappresentante consolare e presidente di un’associazione di Italiani.

Piu’ volte nel passato ha fatto visita al sindaco pro tempore proprio come ha fatto questa mattina con il sindaco Fabio Termine. Nel passato aveva invece, incontrato il sindaco Francesco Casandra negli anni ’90 e Francesca Valenti, qualche anno fa’.

Circa un trentennio fa, il gruppo folkoristico “Li Burgisi” sono stati in tournée nella cittadina e in tutta la Baviera su impulso di Tortorici che negli anni ha accompagnato al contrario, gruppi tedeschi in vacanza a Sciacca.

Oggi accompagnato anche dall’amico di infanzia, Salvatore Friscia, ha portato in dono al sindaco una tipica tazza da birra e un piatto raffigurante la piazza principale della cittadina. Termine ha ricambiato con della ceramica di Sciacca. Infine, Tortorici ha portato i saluti del primo cittadino di Memmigen, Jan Rofenbacher e ha invitato il sindaco a fare visita in Germania e a stringere future iniziative di gemellaggio tra le due cittadine.

Incendi, governo Schifani dichiara stato di crisi e chiede emergenza a Roma

Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale e richiesto al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per gli incendi e l’eccezionale ondata di calore in Sicilia . La decisione è stata presa nel corso di una seduta straordinaria della giunta convocata appositamente dal presidente della Regione a Palazzo d’Orleans.

Secondo una primissima stima fatta dalla Protezione civile siciliana, i roghi che negli ultimi due giorni hanno devastato l’Isola, in oltre cento Comuni con picchi di 45-47 gradi, hanno causato oltre 60 milioni di euro di danni. A questi bisogna aggiungere gli oltre 200 milioni di euro, quantificati dagli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura, per l’eccezionale ondata di calore e gli altri danni, in fase di determinazione, per la distruzione di produzioni e strutture agricole a seguito degli incendi.

Secondo il report elaborato dal Corpo forestale della Regione, i roghi in Sicilia sono stati 338. Incendi che hanno visto impiegati 4.585 uomini e donne tra personale in divisa e lavoratori forestali, con 748 mezzi antincendio utilizzati. Ventisei gli interventi di velivoli nazionali e 53 quelli degli elicotteri regionali, con oltre 1.300 lanci. Attualmente, la superficie boscata incendiata è di 693 ettari, quella non boscata di 3 mila ettari. Altre 18 mila operai sono stati messi in campo dal dipartimento dello Sviluppo rurale per la pulizia dei boschi e a presidio e supporto delle attività del Corpo forestale.

La Protezione civile regionale ha coordinato circa 800 volontari e 200 mezzi. Il Corpo dei vigili del fuoco, invece, è intervenuto in 650 incendi urbani e di interfaccia con quasi 2.500 uomini. Rilevante l’apporto delle 14 squadre aggiuntive dei pompieri attivate grazie all’accordo stipulato e finanziato dalla Regione.

Centinaia gli edifici distrutti o danneggiati, le infrastrutture e gli impianti di servizi generali (viari, elettrici, telefonici, fognari e di rifiuti). Migliaia le persone evacuate, anche solo precauzionalmente, di cui un centinaio non può rientrare nelle abitazioni e necessita di sistemazioni alternative. 

Attualmente risultano ancora attivi una quarantina di roghi (l’80 per cento nei territori di Palermo, Catania e Messina), ma il dato è in progressiva diminuzione.

Stato di calamità naturale per il caldo, anche Sciacca come Ribera e Menfi avanzano richiesta (Video)

Anche l’assessore comunale Francesco Dimino ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale a seguito delle eccezionali, intense e persistenti ondate di calore verificatesi negli ultimi giorni che hanno fatto rilevare valori particolarmente elevati superando i 40°C, fino a raggiungere picchi di 45°C.

Anche il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo dove si sono registrati anche nel territorio gravi conseguenze agronomiche sulle numerose colture provocando in taluni casi, la completa bruciatura dell’apparato fogliare e il totale disseccamento delle piante.

“Tutto ciò – dice il sindaco Matteo Ruvolo – compromette in maniera irreversibile la produzione agricola del territorio riberese con danni quantificabili, secondo una prima valutazione, superiori al 50%. Per questo – aggiunge – ho inviato all’Assessorato dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea ed all’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura una richiesta affinché vengano poste in essere, con estrema urgenza, le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per le eccezionali ondate di calore intense e persistenti verificatesi nel periodo dell’estate 2023 al fine di consentire agli aventi diritto l’accesso agli aiuti economici previsti dalla legge”.

Dimino nei giorni scorsi aveva incontrato i contadini.

Ieri anche il sindaco di Menfi, Vito Clemente aveva fatto le stesse richieste alla Regione.

Atto vandalico al monumento ai Caduti a mare inaugurato a marzo scorso, rotto il timone

Era stato inaugurato lo scorso quattro marzo con una intensa e significativa cerimonia, diretta dal presidente il monumento alla memoria dei Caduti del Mare in largo San Paolo a Sciacca. Nelle ultime ore e’ ha subito un danneggiamento. Il timone e’ stato oggetto di un atto vandalico e distrutto.

L’iniziativa, finanziata grazie ai Fondi di Democrazia Partecipata, per la sua realizzazione e posa ha avuto nel suo comitato promotore tutte e tre le Cooperative dei Pescatori di Sciacca, il Comitato di quartiere della Marina, l’associazione Marinai d’Italia e la Parrocchia San Pietro.

Il progetto e’ stato realizzato da geometra Luigi Balneare su incarico del comitato mentre i lavori sono stati affidati dal comune ad una ditta. Il monumento non e’ solo un tributo ai pescatori dispersi in mare, ma anche a tutte le vittime dell’immigrazione che hanno trovato in mare la morte.

Social Card, il Comune di Sciacca precisa: “Nessuna domanda”

Un avviso ai cittadini sulle modalità di ritiro della carta solidale “Dedicata a te” è stato diramato a firma del sindaco Fabio Termine.

Dopo i controlli anagrafici, il Comune di Sciacca ha ricevuto dall’INPS la lista definitiva dei beneficiari del contributo e inviera’ la comunicazione ad ogni beneficiario con le indicazioni per il ritiro della carta solidale presso gli uffici postali abilitati al servizio. Per non incorrere nella decadenza del beneficio, il primo pagamento con la carta dovrà essere eseguito entro il 15 settembre 2023

I beneficiari sono stati individuati dall’INPS tra i cittadini che, alla data di emanazione del decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero dell’economia e delle finanze del 18 aprile 2023, risultano appartenenti ai nuclei familiari in possesso di determinati requisiti indicati nell’avviso.

La  carta “DEDICATA A TE” è nominativa e sarà rilasciata da Poste Italiane tramite Postepay. La carta sarà operativa da luglio 2023 e rappresenta un contributo economico “una tantum” di importo complessivo di € 382.50

Menfi, in consiglio comunale arrivano Interrante e Mule’ Cascio

Sandro La Placa e Pia Pisano che finora ricoprono la doppia carica di assessori e consiglieri a Menfi, hanno rassegnato le dimissioni da consiglieri, optando per mantenere solamente la carica assessoriale. Il Movimento Civico Politico 92013 ha comunicato che
in sede di consiglio comunale ha già convocato per il 31 luglio prossimo anche l’assessore Ivan Barreca rinuncerà al proprio seggio consiliare.
Pertanto, nel corso della stessa seduta consiliare subentreranno, Michele Interrante e Adriano Mulè Cascio.
A partire dal prossimo 31 luglio, il gruppo consiliare pertanto, sarà rappresentato da Marisa Gagliano, Giusy Palumbo, Valentina Sutera, Michele Interrante e Adriano Mulè Cascio.
“A tutti loro – scrive il Movimento 92013 – al Sindaco Vito Clemente, al Vice Sindaco Sandro La Placa, agli Assessori Pia Pisano, Franco Gagliano, Miralba Riggio e Ivan Barreca, il Movimento 92013, rinnova la propria incondizionata stima e fiducia, augurando un buon lavoro basato su una proficua e leale collaborazione, determinante per il conseguimento degli obiettivi raggiunti nei 2 mesi di amministrazione e per quegli altri che si intendono raggiungere nel corso della consiliatura”.

Cerimonia del premio Sebastiano Polizzi a Burgio, l’optometrista italo-americano recentemente scomparso

Si è svolta ieri sera a Burgio, presso i locali dell’Istituto Comprensivo “Roncalli”, in presenza di docenti, alunni, genitori, del dirigente scolastico Vito Ferrantelli, la cerimonia del Premio Sebastiano Polizzi in presenza di Marie, moglie di Sebastiano, e dei figli Joe e Christine. Erano presenti anche Gaetano Polizzi, fratello di Sebastiano, e diversi componenti della famiglia Polizzi, tutti provenienti da New York.
Alla cerimonia hanno partecipato gli studenti Martina Carlino, Aurora Guarisco, Gioacchino Provenzano, Girolamo Scicli, Giusy Spinella, Lea Turrisi che hanno ricevuto la borsa di studio nei precedenti tre anni. Erano gli anni attraversati dalla pandemia che non hanno permesso la presenza a Burgio di Marie e dei figli. Gli studenti, in un inglese apprezzabile, hanno salutato e ringraziato gli ospiti.
Sebastiano Polizzi, venuto a mancare alcuni anni fa, era nato a Burgio e all’età di sette anni lui e la sua famiglia emigrarono negli Stati Uniti alla ricerca del “sogno americano”.
Da adolescente Sebastiano ha lavorato presso un cugino di famiglia come ottico e dopo gli studi del college ha fatto carriera in Optometria. Ha lavorato nel suo studio per quarantasette anni. 
“Nella sua professione -afferma la moglie Cristina- mio marito Sebastiano ebbe grande successo grazie al suo amore per l’optometria e alla sua dedizione verso i suoi pazienti che ancora oggi parlano di lui con affetto.
L’istruzione -continua Cristine- era molto importante per Sebastiano. Ha passato molto tempo a leggere e imparare molte cose come la musica, l’arte, la storia e la politica. Sebastiano era un uomo di cultura, sempre desideroso di accrescere le sue conoscenze.
Sono molto grata a mio marito perché mi ha incoraggiato a proseguire la mia formazione, prima ottenendo la laurea in Biologia e poi il master in educazione. Ho trascorso i successivi venti anni insegnando scienze alle scuole superiori.
Anche i nostri figli sono stati incoraggiati ad andare il più lontano possibile con la loro istruzione.
È per l’amore di Sebastiano per l’apprendimento e della sua ferma fede nei benefici dell’istruzione che ho ritenuto importante onorare la sua memoria offrendo due borse di studio, nella sua amata Burgio, a due studenti meritevoli che credono nell’importanza dell’istruzione e della cultura per migliorare la qualità della vita”.  
Il dirigente scolastico Vito Ferrantelli, dopo aver ringraziato tutti gli insegnanti che hanno lavorato per la buona riuscita di questa manifestazione, ha espresso a Marie, a Christine e a Joe, la propria gratitudine e i ringraziamenti per il nobile e affettuoso gesto nei confronti degli alunni di Burgio.
“Abbiamo atteso con gioia -dice il Dirigente scolastico- l’arrivo di Cristina Polizzi anche perché i ragazzi avevano la curiosità di conoscere ed incontrare questa generosa persona che ha deciso di offrire le borse di studio, okdimostrando una grande attenzione verso gli studenti del nostro istituto. La speranza- conclude il Dirigente scolastico- è che questa iniziativa possa costituire l’occasione per un maggiore impegno dei ragazzi verso lo studio”. 
Il presidente della commissione, l’insegnante Nella Danna e i docenti componenti la Commissione, hanno voluto precisare che, per l’assegnazione delle borse di studio, è stato redatto un regolamento che ha tenuto conto della condizione economica familiare e del merito scolastico degli alunni.
Cristina e i figli ritorneranno il prossimo anno perché l’iniziativa, come di consuetudine, sarà ripetuta annualmente.

Il gran caldo brucia il 50% della produzione agricola riberese, chiesto lo stato di calamità naturale

A seguito delle eccezionali, intense e persistenti ondate di calore verificatesi negli ultimi giorni, che hanno fatto rilevare valori particolarmente elevati superando i 40 gradi, fino a raggiugere picchi di 45 gradi, si registrano anche in questo territorio gravi conseguenze agronomiche sulle numerose colture provocando in taluni casi, la completa bruciatura dell’apparato fogliare e il totale disseccamento delle piante.  Lo fa sapere questa mattina il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, aggiungendo che tutto ciò “compromette in maniera irreversibile la produzione agricola del territorio riberese con danni quantificabili, secondo una prima valutazione, superiori al 50%”.

Per questo Ruvolo ha inviato all’assessorato dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea ed all’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura una richiesta affinché “vengano poste in essere, con estrema urgenza, le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per le eccezionali ondate di calore intense e persistenti verificatesi nel periodo dell’estate 2023 al fine di consentire agli aventi diritto l’accesso agli aiuti economici previsti dalla legge”.

Allerta alta oggi per rischio incendi anche ad Agrigento, caldo in attenuazione in giornata

 Ieri il giorno più difficile in Sicilia con gli incendi che hanno devastato Palermo e provincia è ancora Catania.

Un bilancio pesantissimo quello di ieri con due settantenni trovati carbonizzati in un’abitazione avvolta dalle fiamme a Cinisi vicino all’aeroporto Falcone Borsellino mentre una donna di 88 anni deceduta a San Martino delle Scale perché il fuoco ha impedito all’ambulanza di soccorrerla. Ancora una persona e’ al momento irrintracciabile a Patti, nel messinese e due forestali sono ricoverati con gravi ustioni rimediate mentre prestavano soccorsi.

Gli sfollati sono duemila circa. L’unica buona notizia al momento è che sta finalmente per concludersi anche al Centro-Sud questa ondata di caldo record.

Nelle prossime ore le temperature saranno in calo al Centro ed entro domani, mercoledì 26, anche sulle regioni meridionali e sulle Isole Maggiori raggiunte da tesi ma più freschi venti di Maestrale. 

Da venerdì 28 il caldo potrebbe tornare ad interessare Sardegna e Sicilia tuttavia non si raggiungeranno i livelli attuali.

Intanto, per oggi e’ stato diramato dalla Protezione Civile regionale un allerta di rischio alto per incendi per le province di Agrigento, Enna, Caltanissetta, Messina e ancora Palermo.

(In copertina, una immagine di Punta Raisi circondato dalle fiamme in pista)