Ponte Verdura, sindaco Carmelo Pace: “Primo passo verso una viabilità normale”

“Si tratta solo di un primo passo – ha detto Carmelo Pace commentando il passaggio a transito alternato di oggi sul nuovo ponte Verdura – verso una viabilità normale in un territorio particolarmente svantaggiato ad infrastrutture viarie. Il crollo del ponte nel febbraio 2013, aveva tagliato di fatto in due la viabilità agrigentina, da un lato Ribera attaccata al capoluogo di provincia dall’altro Sciacca collegata soltanto con la provincia trapanese. Ma a preoccupare di più il primo cittadino riberese, è ancora la viabilità rurale interna danneggiata dal maltempo dello scorso novembre e dello scorso gennaio. “Ancora tutto tace – afferma Pace – aspettiamo le somme che ci sono state promesse per rimettere in piedi tutte quelle strade di accesso alle aree rurali che in questo momento sono in uno stato disastroso”.

Mafia, parla Petralia: “Messina Denaro? Può essere in un casolare di campagna come in un grattacielo”

Nella lotta alla mafia il settore misure di prevenzione della Procura della Repubblica di Agrigento guarda con attenzione al territorio di Agrigento, Sciacca compresa. Lo ha detto il Procuratore aggiunto di Palermo Bernardo Petralia a margine della presentazione del libro di Irene Chias “Non cercare l’uomo capra”. Petralia che sul superboss latitante Matteo Messina Denaro ha detto: “Non mi meraviglierei se un giorno lo troveremo in un casolare abbandonato nelle campagne o in un grattacielo di una city

Randagismo: nuova condanna inflitta al Comune di Sciacca

Il Comune di Sciacca dovrà sborsare diecimila euro di risarcimento (comprese le spese) ad una donna di Caltabellotta aggredita, mentre si trovava in campagna, da un grosso cane randagio. Lo ha deciso il Tribunale, in composizione monocratica, in accoglimento di un ricorso presentato dagli avvocati Filippo Marciante e Giuseppe Venezia del Foro di Sciacca. L’episodio risale al 2013. La donna, in compagnia del marito e di un nipote, raggiunse il fondo di sua proprietà situato in località Nadorello, in territorio di Sciacca. Improvvisamente, da dietro un cespuglio, sbucò un cane che l’aggredì, azzannandole un braccio. Ferita poi curata in ospedale, con alcuni punti di sutura. Ma ulteriori visite specialistiche e un referto medico legale sancirono che la persona aggredita dall’animale subì anche un danno biologico permanente e disturbo post-traumatico da stress.

Aperto il nuovo ponte Verdura

Attorno alle undici di oggi, il traffico lungo la statale 115 e’ stato deviato sul nuovo ponte Verdura.

Irene Chias: ” In fondo, siamo tutti migranti”

E’ stato presentato ieri sera presso la Multisala Badia Grande di Sciacca di Sciacca, il libro della scrittrice Irene Chias, “Non cercare l’uomo capra” edito dalla Laurana editore. L’incontro promosso dalla libreria “Ubik” di Sciacca, ha visto l’intervento del procuratore Dino Petralia e come moderatrice della giornalista Margherita Ingoglia.

Assolti i titolari del cantiere navale Bonsignore di Sciacca

Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Grazia Scaturro, ha assolto Edoardo,  Giuseppe e Angelo Bonsignore, di Sciacca, dall’accusa di avere occupato, in assenza di concessione demaniale, un’area nella zona portuale saccense e di avere violato norme in materia ambientale e di sicurezza sui luoghi di lavoro.  I Bonsignore, il padre Edoardo ed i figli Giuseppe e Angelo, secondo l’accusa, avrebbero violato le norme, nel 2011, l’anno al quale si riferisce la vicenda, nella qualità di gestori di fatto di un cantiere navale.  Il giudice Grazia Scaturro, invece, accogliendo la tesi dell’avvocato Mauro Tirnetta, li ha assolti perché il fatto non sussiste. Il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione per i figli e la condanna di Edoardo Bonsignore.

Beni comunali: tutti da affidare, ma mancano i soldi per i bandi

A scorrere l’elenco dei beni di proprietà del Comune di Sciacca che sarebbero pronti per essere destinati al loro uso ed essere finalmente fruiti dalla comunità in attesa di un bando per l’affidamento, c’è davvero l’imbarazzo della scelta: piscine comunali e casa albergo per anziani, spiccano su tutti, due storiche incompiute della città, e ancora il Museo del Carnevale e poi tutta una serie di altri beni che da anni sono messi in stand-by in attesa che qualcuno decida a chi consegnare la gestione, vista l’impossibilità dell’ente pubblico di curarne l’apertura per la loro destinazione d’uso. Vedi la chiesa della Raccomandata, lo stadio comunale “Luigi Gurrera” e tutti gli altri impianti sportivi della città. Un elenco così ricco e assortito da fare gola a qualsiasi possibile e futuro candidato perché a metterli soltanto uno dopo l’altro, ne viene fuori il programma elettorale dei sogni. D’altronde per la fruizione di questi beni passa anche lo sviluppo occupazionale ed economico della città nei prossimi anni. Ma la notizia che genera scompiglio, è che in teoria i beni elencati sarebbero tutti già pronti da domani per essere aperti e affidati alla gestione dei privati, ma, in pratica, per procedere all’affidamento mediante termini di legge e quindi, tramite regolare bando, servono soldi. Almeno dieci/ dodici mila per ogni bene. Non è tanto lo sforzo degli uffici comunali nella predisposizione dei relativi bandi a rallentare l’iter, ma l’amara verità: non ci sono i soldi per procedere all’espletamento dei bandi che per ironia, tutta italiana, sono particolarmente esosi. Solo per la nomina dei commissari che vengo estratti sulla base di un albo regionale presso l’Urega, occorrono 300 euro a seduta, così il costo per la predisposizione e l’espletamento di un bando per un bene pubblico lievita. Cifre che il Comune di Sciacca non può permettersi. Solo per poter procedere con i bandi per le piscine comunali, Museo del Carnevale e casa albergo per anziani, i tre beni più importanti ci vorrebbero nell’immediato più di 30 mila euro, somme di cui il Comune non dispone nel proprio bilancio. Per la casa di riposo di contrada Perriera, si tratterebbe in realtà del secondo bando che l’ente comunale deve espletare dopo l’interruzione del primo, mentre per il Mucas, il museo del Carnevale recentemente riqualificato dopo un temporaneo affidamento alla Pro Loco, è chiuso al pubblico, mentre le piscine comunali dopo un’attesa ventennale per la conclusione dei lavori e i finanziamenti che si sono ottenuti negli anni, ora dovranno attendere la disponibilità finanziaria del bilancio comunale, così le incompiute, ora compiute, si mettono in coda.

Crolla ponte sulla A14 nelle Marche Auto travolta, morti marito e moglie

ANCONA. Un ponte, il 167, è crollato sull’autostrada A14 al km 235+800, all’altezza di Camerano (Ancona), tra Loreto e Ancona Sud.  Ci sono due morti e due feriti. Le due vittime si trovavamo a bordo di un’automobile in transito sotto il ponte. I due feriti invece, stando alle prime informazioni, potrebbero essere invece coinvolti nella caduta di alcune impalcature. Sul luogo ci sono due eliambulanza che non sono ancora rientrate all’ospedale di Torrette di Ancona.

Il ponte crollato, l’auto dei coniugi schiacciata: le foto dopo il disastro

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Sono una coppia, marito e moglie originari della provincia di Ascoli Piceno ma residenti nel Teramano, le due vittime del crollo del ponte sull’A14 fra Ancona sud e Loreto. Lo ha confermato il dirigente della Polizia stradale delle Marche Alessio Cesareo. La coppia viaggiava a bordo di una Nissan Qashqai, travolta dal crollo del ponte, lungo il quale erano in corso lavori di manutenzione, a cura di due diverse ditte. I feriti, ricoverati nell’ospedale di Ancona, sono due operai impegnati nei lavori.

A14, le terribili immagini dall’autostrada – Video

Il ponte, una struttura provvisoria posta a sostegno del cavalcavia, durante i lavori di costruzione della terza corsia autostradale, si è spezzato ai lati, schiantandosi a terra proprio mentre transitava la Nissan con i due coniugi rimasti uccisi. Stando a quanto si è appreso, sul ponte, una costruzione già esistente, erano in corso lavori di manutenzione su entrambi i lati, affidati a due diverse ditte. Nel cedimento sono rimasti feriti due operai della Delabech, che eseguiva i lavori. Sono due romeni di 56 e 46 anni i feriti. Sono precipitati da un’altezza di circa sei-sette metri: il più anziano si è fratturato un polso e ricorda tutto quanto è accaduto. L’altro invece apparentemente non avrebbe riportato fratture, ma non ricorda gli attimi dell’ incidente. Entrambi si trovano nel pronto soccorso dell’ospedale di Torrette ad Ancona, per essere sottoposti ad accertamenti. Secondo quanto si è appreso in ospedale, i medici li sottoporranno a indagini diagnostiche di secondo livello: nello specifico una Tac total body. Non sarebbero stati invece portati, per ora, nel nosocomio di Torrette i corpi delle due vittime.

È scontro tra avvocati ad Agrigento sul destino della villa dell’ex sindaco Calogero Sodano

È scontro tra avvocati ad Agrigento. I contendenti sono l’immancabile Peppe Arnone da una parte, l’amministrativista Gigi Rubino dall’altra. Sullo sfondo: la villa all’ombra dei templi dell’ex sindaco Calogero Sodano. Ebbene: il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha stabilito che l’immobile della suocera dell’ex sindaco non era abusivo, condannando Legambiente, la Soprintendenza e lo stesso Comune. Rubino e l’avvocato Guido Corso avevano patrocinato un ricorso contro la revoca del nulla osta e della concessione edilizia rilasciati relativi un intervento di consolidamento e riuso di un fabbricato ricadente in zona “A” del Parco archeologico, secondo il decreto Gui-Mancini. Gli avvocati hanno sostenuto la piena conformità delle opere realizzate: interventi di ristrutturazione edilizia consentiti dal quadro normativo che disciplina l’edificazione delle aree comprese dentro il perimetro del Parco archeologico Valle dei Templi di Agrigento, sottolineando l’assenza di abusi. Insomma: la villa in contrada Maddalusa non verrà, dunque, demolita. Sentenza contro la quale si è scagliato l’avvocato Arnone, che insiste: “Quella villa è abusiva e deve essere demolita perchè lo ha disposto il tribunale di Agrigento in modo irrevocabile”. Ma Rubino replica: “Non c’è alcun contrasto tra sentenze”. Nel filmato la dichiarazione dell’avvocato Girolamo Rubino.

Comitato per la trasparenza dei servizi rifiuti: “Il Comune proceda in autotutela”

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Il Comitato per la trasparenza dei costi per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ha confermato ieri con una pc la propria richiesta di annullamento in autotutela della gara d’appalto dei servizi del Piano Aro Rifiuti per difformità fra il Capitolato speciale d’Appalto adoperato dall’Urega per la gara d’appalto ed il testo del Capitolato speciale approvato dal Consiglio comunale di Sciacca. Le ragioni come spiegano in una nota il presidente del comitato Lilla Piazza e il legale Stefano Scaduto risiedono nel fatto che il TAR non si è pronunciato sul merito di tale questione “Fermo restando  – scrivono nella nota – che il Comitato si riserva di valutare l’appello avverso l’ordinanza del Tar che ha rigettato la richiesta di sospensiva, considerato che il Comune di Sciacca nella sua memoria difensiva ha riconosciuto le predette difformità, evidenziando trattarsi di meri “refusi di stampa”, nell’eventualità che il Comune di Sciacca volesse comunque procedere alla stipula del contratto con l’impresa aggiudicataria, tale contratto deve conformarsi al testo del Capitolato speciale d’appalto approvato dal Consiglio comunale di Sciacca”.   L’assenza nell’eventuale contratto fra Comune ed impresa dell’inclusione delle difformità, secondo il Comitato, si  potrebbe configurare, il reato di abuso d’ ufficio in danno dell’ente Comune e dell’interesse dei contribuenti Tari e degli utenti del servizio rifiuti..