Ladri ormai sempre più padroni delle campagne: agricoltori e residenti preoccupati chiedono di essere tutelati

Nei giorni scorsi a Scunchipane si è ricostituito il locale Comitato di quartiere. A presiederlo Rosario Vitrano, ex ufficiale di Polizia, oggi in pensione. A indurre i residenti a tornare a riunirsi indicando un proprio rappresentante è stata la recente nuova escalation di furti messi a segno nella zona, tra quelle di campagna più vaste del territorio di Sciacca, all’interno di residenze, opifici, depositi di attrezzi e, perfino, del raccolto giornaliero dei proprietari delle aziende agricole e dei poderi. Chiedono un’intensificazione del controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, pur consapevoli della complessità di una zona difficilmente controllabile. Ma qualcosa bisogna pur fare. Sotto attenzione c’è anche la necessità di migliorare la stessa pubblica illuminazione. Ma la questione dei furti riguarda l’intero territorio rurale di Sciacca, da Fontana Calda (che continua ad invocare la collocazione delle telecamere di sorveglianza) a Raganella, fino a Bordea. È qui che ormai i residenti (ce ne sono che abitano in campagna tutto l’anno) sono in preda ad una condizione continua di allarme. Uno degli ultimi furti è stato messo a segno la notte del giovedì grasso. Anche qui magazzini e abitazioni, il più delle volte approfittando dell’assenza dei proprietari, ma non sono mancati gli episodi che hanno visto irruzioni indesiderate anche mentre i residenti si trovavano regolarmente all’interno degli alloggi. E dire che i ladri alla fine si appropriano di bottini piuttosto magri: cibo in scatola, conserve, utensili da cucina e attrezzi agricoli. Rarissime le volte in cui i malviventi riescono ad arraffare del denaro, consistente comunque in pochi spiccioli. E i residenti sono stati costretti ad organizzarsi in ronde notturne, a sorvegliare il raccolto (le olive sono uno dei prodotti più graditi ai furfanti) o la inviolabilità delle proprie case. Una situazione di emergenza che non può continuare.

Enna. Ucciso a colpi di arma da fuoco un ex dipendente del comune da poco in pensione

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Antonio Zuccalà, 65 anni, dipendente del comune di Barrafranca in pensione, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in un casolare di proprietà della famiglia, in contrada Friddari. A dare l’allarme il figlio che non vedendolo rincasare è andato a cercarlo in campagna trovandolo morto ed ha avvisato i carabinieri. “Siamo dispiaciuti e vicini alla famiglia di Zuccalà, in pensione da un anno e mezzo dal Comune”, afferma il sindaco di Barrafranca (Enna)Fabio Accardi. “Nell’ultimo periodo della sua carriera – aggiunge – Zuccalà lavorava nell’ufficio trasparenza”. “Siamo molto preoccupati – lamenta – perché tutti gli omicidi negli ultimi anni, compiuti in questo territorio, sono rimasti impuniti, speriamo che questa volta non sia così e gli investigatori riescano ad arrestare chi ha commesso l’omicidio”.

Droga. Smantellata rete di spacciatori a Palma di Montechiaro

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Secondo i magistrati di Agrigento con i provvedimenti restrittivi delle ultime ore è stata smantellata una fitta rete di spacciatori, che aveva il suo epicentro a Palma di Montechiaro. La Procura aveva chiesto otto misure cautelari, ma il Gip del Tribunale ne ha accolte cinque. Agli arresti domiciliari sono finiti così Luigi Parolisi, 32 anni, Francesco Lo Manto, 44 anni, Carmelo Capizzi, 44 anni e Domenico Pace, 32 anni. Un quinto provvedimento non è stato eseguito. Il destinatario è Nunzio Spina, 41 anni, che al momento è riuscito a sottrarsi alla cattura. Le accuse, a vario titolo, sono quelle di traffico e spaccio di droga e furti. Numerosi gli episodi di cessioni di droga sono stati accertati dai poliziotti che hanno anche scoperto alcuni furti commessi da alcuni degli  odierni indagati,  

Debiti col comune di Castelvetrano, chiude Area 14. Lo staff: “Provvedimento sbagliato, lo dimostreremo”

Sta facendo discutere, e non solo a Castelvetrano, la chiusura di Area 14, spazio d’intrattenimento e luogo d’attrazione turistico-culturale. Uno dei luoghi di ritrovo che negli anni ha attratto buona parte del mondo giovanile di un’intera area a cavallo tra le province di Agrigento, Palermo e Trapani. Il comune di Castelvetrano (l’amministrazione nelle mani, com’è noto, di un collegio commissariale, dopo lo scioglimento per mafia degli organismi amministrativi), è creditrice nei confronti della società che gestisce l’immobile per canoni concessori e per tributi non pagati. Da qui la chiusura dell’esercizio commerciale per la posizione irregolare nei confronti dell’ente pubblico. Sulla pagina Facebook di Area 14 lo staff parla di alcuni problemi burocratici intercorsi tra la proprietà ed il comune di Castelvetrano che hanno costretto i gestori della struttura a sospendere, loro malgrado, le attività per un tempo imprecisato. “Area14 – scrivono dallo staff – si augura di potere chiarire al più presto i sopra citati disguidi, così da riprendere le attività dedicate al tempo libero, alla cultura, al buon cibo, agli eventi solidali e sociali e alla promozione del nostro territorio, attività quest’ultima sempre crescente, proprio per dare lustro alla nostra città ultimamente bersagliata e additata ingiustamente per i fatti a tutti noti. Noi – continuano i gestori di Area 14 – ce l’abbiamo messa tutta per farvi passare dei bei momenti, portando a Castelvetrano personalità del mondo dello spettacolo, del cinema e del teatro, della cultura, esempi della società civile non soltanto locale, ma tutto ciò non pare essere apprezzato dalle autorità locali. Il nostro pensiero va a tutti i dipendenti della struttura, alle loro famiglie ed a tutte le persone che in questi anni sono state al nostro fianco: tutte le nostre energie sono al momento volte per dimostrare l’erroneità dei provvedimenti disposti e per riportare nel più rapido tempo possibile la situazione alla normalità”.

Acqua. A Raffadali proteste contro l’installazione dei contatori. Girgenti Acque: “Li prevede la legge”

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“Girgenti Acque S.p.A. non vende acqua ma offre un servizio di distribuzione: l’acqua è, e rimane, un bene pubblico”. È con queste parole che oggi l’ente gestore ha ritenuto di dovere intervenire sulle polemiche iniziate a Raffadali contro l’installazione dei contatori idrometrici. “La società – scrivono quelli di Girgenti Acque – gestisce il servizio di distribuzione, cioè quel servizio che permette all’acqua di arrivare nelle case di tutti i cittadini”. In effetti fa specie immaginare che ci siano ancora territori sprovvisti di contatori, e questo aldilà dell’obbligo previsto dalla legge. Tanto è vero che tutti i gestori del servizio idrico, quindi anche Girgenti Acque, devono ottemperare a queste normative. Anche i gestori precedenti a Girgenti Acque avrebbero dovuto farlo. Ci si domanda, insomma, come mai a Raffadali non ci fossero i contatori e, evidentemente, sulla base di quali calcoli il servizio viene pagata. La preoccupazione è quella che riguarda la correttezza del servizio di misura e l’assenza quindi di fenomeni di alterazione della correttezza della misura, come ad esempio il passaggio d’aria. Questione su cui Girgenti Acque nel recente passato ha eseguito alla presenza del personale tecnico comunale e dell’ATI, una approfondita serie di verifiche tecniche su delle utenze scelte a campione dall’Amministrazione Comunale di Raffadali, le quali si sono concluse con il seguente risultato: nel 100% dei casi è stata attestata la piena funzionalità del misuratore e l’assenza di fenomeni di passaggio d’aria. L’attività di  installazione dei contatori è un’attività che va posta in essere, in primo luogo,  per ridurre gli sprechi di acqua tipiche delle utenze a forfait, in secondo luogo è un obbligo sancito dalla legge, che ogni soggetto, pubblico o privato, è tenuto a rispettare.

Tifoserie a confronto su Facebook come le curve di uno stadio tra sostenitori di Bellanca e Monte

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Nei giorni del Carnevale le pagine di Facebook del “popolo di Sciacca” si sono trasformate nelle curve infuocate dello stadio durante una stracittadina. A confrontarsi le “tifoserie” politiche, tese rispettivamente a ricercare puntigliosamente pregi e difetti dell’organizzazione del Carnevale di quest’anno. Convitati (più o meno) di pietra: da un lato Salvatore Monte, colui che di fatto dai primi anni Duemila, con ruoli diversi, ha gestito la manifestazione, dall’altro Filippo Bellanca, l’attuale assessore che doveva dimostrare di potere fare come e meglio del suo predecessore. Perché un po’ così impone il copione del teatrino della politica. Anche se non si può non apprezzare il post di Monte, che ha reso onore ai carristi saccensi, definendo i carri “grandi opere di alta qualità”, plaudendo a costumi definiti “eccezionali” e coreografie “emozionanti”. “Sotto il profilo artistico nulla da eccepire”, ha concluso Monte. Scrivendo “NULLA” in maiuscolo. Come a volerlo gridare. Insomma: anche quando voleva dimostrare di non volere fare polemica l’ha fatta lo stesso. Après moi le déluge! Salvatore Monte ha ostentato distacco e disinteresse. Ma tutti lo abbiamo immaginato con tanto di parrucca barocca in stile Luigi XV a ribadire che è stato un errore rinunciare al doppio weekend, a non organizzare la sfilata della domenica mattina o a rinunciare ai giochi piromusicali, a lui tanto cari. Ma il diluvio, ancorché preannunciato, non c’è stato. Alla fine la festa è andata bene, e perfino lui che i carristi li conosce a fondo ne sarà contento. La pioggia ha provato a rovinare tutto, ma non c’è riuscita. Poi è scontato che ciascuno ami talmente tanto la propria creatura da difenderla a tutti i costi. E i tifosi hanno fatto la loro parte: “Bravo Monte”, da una parte; “Bravo Bellanca”, dall’altra. Ma perché questa città deve scivolare sempre sulle contrapposizioni? Ma si sa: l’errore che i politici commettono, sia quando si trovano in maggioranza, sia (soprattutto) quando stanno all’opposizione, non è quello di pensare che il proprio figlio sia il più bello, ma che quelli degli altri siano brutti.

Le foto di Risoluto.it in un reportage pubblicato dal sito TGCOM24. Promozione anche sul sito Ansa Sicilia

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Un reportage fotografico, con le foto più belle del Carnevale di Sciacca di Risoluto.it è finito sul portale del TGCOM24, una delle piattaforme all news più importanti in Italia, espressione del Gruppo Mediaset. Un modo, questo, per valorizzare la manifestazione saccense, con un riconoscimento importante anche per il nostro sito. Vi proponiamo il link per collegarvi a questo servizio. http://www.tgcom24.mediaset.it/magazine/foto/sciacca-cala-il-sipario-sul-carnevale-piu-divertente-d-italia_3085938-2018.shtml Un altro interessante momento di promozione del territorio è stato rappresentato dal reportage pubblicato sul sito dell’ANSA. http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2018/02/12/carnevale-sciaccafiume-bimbi-in-costume_e25a4653-2eab-4d9b-b9c5-d158262835bb.html

Cinema. Si presenta venerdì all’Auditorium Rai di Palermo la docufiction “Un Baiano Pirandelliano” del saccense Edoardo Veneziano

Venerdì 16 febbraio, alle ore 18,00 presso il prestigioso Auditorium Rai di Palermo, verrà presentato il docufilm dal titolo Un Baiano pirandelliano, realizzato dal giovane saccense, Eduardo Veneziano. A discuterne con il regista di Sciacca saranno la giornalista Margherita Ingoglia e Roberto Leone, cronista de La Repubblica – Palermo; durante la serata verrà proiettato il film-documentario. Un baiano pirandelliano – Menelaw Sete, girato tra Sciacca  l’Etna e Salvador de Bahia e presentato ufficialmente lo scorso 4 aprile in Brasile, ha come protagonista l’artista contemporaneo Menelaw Sete che ritorna sugli schermi, dopo anni, con l’esigenza di raccontare, tramite la sua arte e la sua filosofia di vita, alcuni aspetti che stanno portando ad un punto di non ritorno il nostro pianeta terra. Menelaw Sete, detto il Picasso brasiliano, artista sudamericano contemporaneo, già noto nel Comune agrigentino per il gemellaggio con Salvador de Bahia, nel film documentario di Eduardo Veneziano diventa il leitmotiv per discutere della situazione attuale del nostro pianeta, ma anche l’aspetto sociale della mentalità dell’uomo di oggi. Le tematiche raccontate nel docufilm,  passano dalla deforestazione all’estinzione degli animali, dal problema dell’acqua , all’elemento del fuoco rappresentato dal vulcano, simbolo della distruzione a cui il nostro pianeta è destinato. «I quattro capitoli del docufilm sono stati girati tra Sciacca e Catania – spiega Eduardo Veneziano – . Quello sul riciclo, per esempio, è ambientato in un vecchio baglio di Sciacca; mentre per un altro ci siamo appoggiati al complesso culturale del noto scultore di Art Brut, Filippo Bentivegna. Per quello sugli oceani, invece, ci siamo spinti fino al mare, per ammirare la città da un’altra prospettiva». Un contrasto tra arte e realtà, video intervista e graphic novel animata, riportato nel docufilm, evidenzia e contraddistingue il prestigioso lavoro realizzato dal giovane regista, Eduardo Veneziano con lo scopo di sottolineare – utilizzando un linguaggio universale –  alcuni degli aspetti e delle conseguenze che stanno portando il pianeta al collasso. Edoardo Veneziano, 28 anni, originario di Sciacca, comincia la sua formazione professionale  come architetto per poi realizzarsi come regista e produttore a Cinecittà, a Roma. «Sono tornato in Sicilia tre anni fa per cercare, nonostante le difficoltà, di portare un po’ di cinema nel Comune dove sono nato e dove non esistono realtà cinematografiche». Oggi, Eduardo è al suo terzo film documentario. Il primo racconta Sciacca ed è stato distribuito anche negli Stati Uniti; mentre il secondo gli è stato commissionato dal Club Emigranti di Boston, dal titolo Amuri pu mari,  narra le tradizioni marinare, caratteristiche del popolo saccense.

La 118° edizione è costata circa 280 mila euro, quella estiva annuncia Bellanca: “Costerà quanto un concerto”

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Le spese dell’edizione appena archiviata saranno consultabili online sul sito del Comune di Sciacca. “Abbiamo deciso di rendere tutto molto trasparente – afferma oggi l’assessore reduce dalla lunga maratona che lo ha visto coinvolto in prima persona nello svolgimento della manifestazione – ci sarà un apposito link dove sarà possibile consultare le spese sostenute per la festa. Ho già chiesto ai vari dirigenti dei vari settori che hanno impiegato le somme per voci di spesa legate al Carnevale di inviarmi la documentazione. Ma possiamo già dire che la spesa si aggira sui 280 mila euro”. “E’ stato come organizzare tutto per la prima volta – ha aggiunto – non ho trovato una struttura già avviata. Mi ritengo molto soddisfatto, ma credo che dal prossimo potremmo già essere pronti con altre novità e migliorie”. Intanto, come annunciato sul palco di piazza Angelo Scandaliato, si prepara la versione estiva della festa, magari da vendere come pacchetto turistico con gli operatori turistici. Ma quanto costerà? “Avrà lo  stesso costo di un concerto – risponde Bellanca – solo che invece di uno spettacolo di due ore, si tratterà di uno show di cui si godrà per più giorni”.

Nevischio sulla Fondovalle Sciacca- Palermo, temperature in picchiata

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Il brutto tempo di questi giorni, è stato soltanto l’inizio di un peggioramento che porterà le temperature in picchiata in tutta la Sicilia e nelle nostre zone. La neve è già comparsa oggi sui rilievi dell’isola, l’immagine che vi proponiamo è stata scattata qualche minuto fa sulla strada statale 624 Sciacca-Palermo. Ma la neve è prevista nella giornata di venerdì nell’agrigentino anche a bassa quota. Intanto, nelle prossime 48 ore caleranno le temperature che diventeranno più rigide a causa della perturbazione polare che sta investendo l’Italia. Si raccomanda prudenza nella guida e velocità moderata in caso di pioggia o nevischio.