DOPO TRE GIORNI, RIAPRE LA DISCARICA DI SICULIANA

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Dopo tre giorni di chiusura, ha ripreso la sua attività la discarica di Siculiana. La decisione è stata assunta dopo il confronto con i tecnici della Regione Sicilia con i quali sono stati valutati e approfonditi gli esiti degli autocontrolli relativi al trattamento dei rifiuti all’interno dell’impianto provvisorio di biostabilizzazione.

Una volta accertata la sussistenza di tutte le condizioni atte a garantire gli elevati standard dell’impianto ed i massimi livelli di sicurezza, è stato deciso di riprendere il conferimento dei rifiuti nella discarica.

Rientrato, dunque, l’allarme che aveva destato la notizia della chiusura con degli effetti negativi anche per la discarica Saraceno-Salinella di Sciacca, possibile destinataria dei rifiuti di quei comuni che conferiscono normalmente nell’altra discarica agrigentina. 

Palermo, incendio in casa di un’anziana per una coperta elettrica: un ferito

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PALERMO. Un incendio divampato questa notte intorno alle 2 a Palermo all’undicesimo piano di via Dei Nebrodi 75. Le fiamme sono state innescate da una coperta elettrica. I pompieri sono arrivati in pochi minuti, ma l’appartamento stato pesantemente danneggiato. L’anziana che vive nell’abitazione stata soccorsa e salvata.
Nel rogo una persona rimasta ferita: il vicino di casa che si affacciato ed stato colpito da calcinacci e dai vetri caduti dall’appartamento in fiamme.

Appartamento in fiamme a Palermo, le immagini da via dei Nebrodi al momento dell’incendio

Adesso i vigili del fuoco stanno verificando lo stato di agibilit dell’abitazione.

Reclutate con contratto a progetto lavoravano come subordinate tribunale da ragione a 6 operatrici call center

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Assunte con contratto a progetto, in realtà erano lavoratrici subordinate a tutti gli effetti. È questa la storia di 6 operatrici del call center della società Sicom Srl, che fino al 2014 ha operato in contrada Ferraro. Il Tribunale di Sciacca ha accolto il ricorso presentato dalle donne, disponendo il loro reintegro e il riconoscimento delle differenze retributive, somme oscillanti a occhio e croce tra i 13 e i 18 mila euro a testa.

Il contratto di lavoro a progetto è una tipologia che non esiste più, soppiantata nel 2015 al jobs act. Si trattava di “una forma di collaborazione coordinata e continuativa svolta in modo prevalentemente personale e senza vincolo di subordinazione per la realizzazione di uno o più progetti specifici determinati dal committente”. Formula utilizzata a suo tempo dalla Sicom Srl per reclutare i lavoratori. Le 6 ricorrenti, però, contestarono la legittimità di questo tipo di accordo, sostenendo in sede giurisdizionale la sussistenza di un rapporto subordinato. Lo hanno fatto riferendo “di aver percepito una retribuzione di 3 euro e 50 per ogni ora di lavoro, di aver svolto attività lavorativa sotto il potere direttivo e gerarchico della parte datoriale, di aver lavorato cinque ore al giorno per sei giorni la settimana, osservando gli ordini impartiti dai coach in assenza di qualsivoglia autonomia”.

A rappresentare le operatrici è stato l’avvocato Luigi Licari, del foro di Sciacca. Il loro ricorso è stato accolto dal Giudice del lavoro Anna Guidone, che pur dichiarando formalmente legittimi i contratti stipulati tra le parti, ha eccepito i caratteri propri della subordinazione nelle modalità in cui questi contratti si sono esplicati. In tale direzione il giudice ha richiamato alcune sentenze della Suprema Corte. Verdetti che individuano la differenza tra il rapporto di lavoro subordinato e quello autonomo “nell’assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, disciplinare e di controllo del datore di lavoro ed il conseguente inserimento del lavoratore in modo stabile ed esclusivo nell’organizzazione aziendale”.

Il Giudice, inoltre, ha valutato sia singolarmente, sia complessivamente, quelli che nel dispositivo della sentenza si definiscono “indici secondari sintomatici della subordinazione”, ossia: l’assenza del rischio d’impresa, la continuità della prestazione, l’obbligo di osservare un orario di lavoro, la cadenza e la forma della retribuzione, l’utilizzazione di strumenti di lavoro e lo svolgimento della prestazione in ambienti messi a disposizione dal datore di lavoro.

Nel procedimento giudiziario è emerso che i coach del call center indicavano i numeri dei contratti da concludere e le modalità con cui dovevano svolgersi le telefonate e che spesso, nel corso dell’orario di lavoro, le dipendenti venivano invitate a dare spiegazioni in merito alla scarsa produttività giornaliera.

Una vicenda che non può non richiamare alla memoria la trama del film “Tutta la vita davanti”, di Paolo Virzì, con Sabrina Ferilli. Un film che fa emergere proprio la fragilità dei diritti dei lavoratori di un immaginario call center.

Una vicenda che a suo tempo divise anche gli stessi operatori. Nel 2014, a margine della chiusura della sede saccense della Sicom Srl, un gruppo di loro prese posizione sostenendo con una lettera aperta che le condizioni contrattuali pattuite erano chiare sin dall’inizio, e che gli addetti si erano impegnati a rispettarle.

Mafia, nei Nebrodi tolti i pascoli a 17 imprese

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TROINA. Diciassette pascoli dei Nebrodi sottratti ad aziende oggetto di interdittiva antimafia. I contratti sono stati sciolti dallAzienda speciale silvo pastorale di Troina. Erano stati stipulati con titolari di aziende agricole, ditte individuali e societ, con sede a Siracusa e, nel Messinese, a San Teodoro, Cesar, Tortorici e SanAgata di Militello. Lo si apprfende dalle carte delloperazione Nebros, coordinata dalla Procura di Patti, che ha fatto luce su una tentata truffa ai danni dellAgea, lAgenzia per le erogazioni in agricoltura.
Le fiamme gialle di Enna, in questi giorni, hanno notificato lavviso di conclusioni indagini a due ex affittuari dellAzienda silvo pastorale, che gestisce 4.200 ettari di terreni del demanio di Troina, concessi a pascolo.

OMAGGIO A GIUSEPPE PALMINTERI, IL MAGGIORE DELL’ AERONAUTICA INNAMORATO DI SCIACCA

Si è svolta questa mattina a Sciacca, presso la villetta adiacente la chiesa di S.Domenico in piazza Angelo Scandaliato, la commemorazione in onore del Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, Giuseppe Palminteri, morto il 19 Agosto del 2014, nel corso di una esercitazione in volo, nei cieli di Ascoli, insieme ad altri 3 colleghi.
Pubblichiamo la lettera che l’associazione “L’Acquario”, presieduta da Ivana Dimino, in rappresentanza di tutti i suoi amici, ha voluto affidare alla nostra redazione per ricordare il Maggiore Giuseppe Palminteri, ma soprattutto l’uomo e l’amico. 

“Il 5 Febbraio ricorre anche il 39esimo compleanno  del Maggiore Palminteri, e noi di Acquario siamo stati presenti per onorare la sua morte, ma soprattutto per onorare la sua vita, breve ma di grande ed indiscusso valore.
È un atto più che dovuto da parte della nostra città, perché Sciacca, anche se i saccensi non lo sanno, ha avuto da Giuseppe un rispetto, un attaccamento, un amore viscerale, intenso, forte e sicuro, mai messo in discussione, segno di appartenenza e di un legame tra un uomo ed una terra che sancisce un patto per la vita ed anche oltre la vita.
Vogliamo rendere onore al Maggiore Palminteri che aveva fatto della sua Patria e del difendere la sua Patria un istinto di vita. Ma ancor di più vogliamo raccontarvi di un uomo dal grande cuore, dagli occhi luminosi, di quella luce che solo le anime nobili possono avere.
Giuseppe amava Sciacca, ne amava il mare, l’aria calda d’estate che conservava dentro di se e che nelle sere d’estate riscaldava ogni sua parola…amava i tramonti sfumati visti dal mare, e che arricchivano di tenera malinconia il suo sguardo arguto.
La prendeva scherzosamente in giro la nostra, la Sua Sciacca! Lui che da Palermo aveva troppo presto “volato” il mondo, ma che a Sciacca sempre tornava per riprendersi un po’ di quell’area e di quel calore che aveva condiviso per trent’anni con i suoi più cari amici.
Amico leale e sincero fino a far male, sicuro delle sue ragioni, diretto e motivato a raggiungere e perseguire il giusto, sempre…
Sapeva chiedere e sapeva desiderare, ma più di tutto sapeva voler bene e sapeva amare, in tutte le forme ed i modi in cui è possibile amare.
Uomo di regole e rispetto, riconosceva il momento in cui occorreva scuotere gli animi, così come il momento di tacere ed il suo era un silenzio sempre efficace, che serviva a lasciare a lui e agli altri lo spazio per meditare, per fermarsi, riordinare e ricominciare.
Giuseppe era poi un uomo di Speranza, il valore più arduo da mantenere in se, quando la vita non ti ha ancora dato tutto ciò che ti spetta e che meriti.. la speranza che lui amava sfidare e a cui chiedeva di fargli compagnia, perché lui era così, un giovane uomo cresciuto con la fermezza, la certezza e la speranza che avrebbe raggiunto la vetta più alta.
Giuseppe l’ha raggiunta la sua vetta più alta, quella di essere storia nella vita di chi lo ha amato.
Vissuto non abbastanza per segnare altri cuori, ma così tanto da rendersi indimenticabile per noi che con lui abbiamo condiviso risate e pianti, sconforto e conforto, abbracci e calore.
Sciacca è stata e resterà il luogo delle gioie e dei legami per lui, ed anche qui, oltre che nei nostri cuori, a Sciacca, noi continueremo a sentire la sua presenza.
Il Maggiore Palminteri ha lasciato la terra per continuare a Volare con le sue ali, ma Il nostro Giuseppe non morirà mai, perché chi lascia un segno d’amore nella vita di qualcuno, si è conquistato il diritto di restare vivo per sempre”.


Minacce al sindaco di Valguarnera: in manette un disoccupato

VALGUARNERA. Pretende che il Comune gli paghi le bollette di acqua e luce. E quando la sindaca Francesca Drai gli spiega che non possibile, perch c tanta gente bisognosa e per questo genere di aiuti bisogna seguire una procedura prevista dalla legge, va in escandescenze. Risponde che le incendier la macchina, poi se la prende pure con i carabinieri, che alla fine riescono, non senza fatica, a bloccarlo. Per questo i militari della stazione valguarnerese, agli ordini del luogotenente Nicola Lo Moro, hanno tratto in arresto Giuseppe Sinistra, 45 anni, disoccupato gi noto alle forze dellordine.
Le accuse sono minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto ricostruito dai militari, il quarantacinquenne era andato al Comune proprio con lintenzione di chiedere un aiuto per le bollette. A un certo punto, per, avrebbe preso a seguire lamministratrice e a tallonarla dentro ledificio, inveendo contro di lei. Solo lintervento dei carabinieri ha evitato che la situazione potesse degenerare ulteriormente, nonostante Sinistra abbia reagito con violenza, e con minacce, pure contro di loro. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO L’ARTICOLO ACQUISTA L’EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE

Soldi trasferiti illegalmente da Catania alla Cina: 212 milioni

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CATANIA. Militari della Guardia di finanza di Catania hanno sottoposto a sequestro preventivo disponibilit finanziarie per oltre 5,7 milioni di euro e le apparecchiature informatiche di un ‘Money Transfer’ appartenenti a due coniugi cinesi residenti a Catania, che dal 2010 al 2014 avrebbero movimentato verso la Cina circa 212 milioni di euro provenienti da cittadini di nazionalit cinese in violazione della normativa antiriciclaggio ed esercitando abusivamente l’attivit di agente finanziario. L’operazione stata denominata ‘Chine Money’. Le transazioni, previa riscossione di una provvigione parial 2,7% (circa 5,8 milioni di euro) da parte di Lin Yuqin e Zhang Jiantong, avvenivano con il cosiddetto metodo dello smurfing, cio frazionando l’importo che occorreva trasferire in singole operazioni inferiori alla soglia consentita per legge in modo tale da aggirare gli obblighi imposti dalla normativa antiriciclaggio. Ai due coniugi sono stati sequestrati 18 rapporti bancari tra conti correnti, conti deposito e cassette di sicurezza.
I militari hanno eseguito un decreto emesso dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della Procura etnea. Il decreto di sequestro colpisce il profitto del reato di esercizio professionale abusivo nei confronti del pubblico dell’attivit di agente finanziario, uno dei delitti per i quali i coniugi Lin Yuqin e Zhang Jiantong sono indagati. Gli indagati sono in tutto 60. Ventisette sono indagati a vario titolo per associazione a delinquere a carattere trasnazionale finalizzata al riciclaggioe alle violazioni agli obblighi antiriciclaggio e per eserciziodi attivit abusiva di agente in attivit finanziaria. Tra di essi i due coniugi cinesi ed intermediari finanziari che hanno operato il trasferimento in banche cinesi, responsabili e impiegati delle agenzie di Money Transfer che hanno curato la raccolta di denaro nella comunit cinese e frazionato gli importi e alterato i dati identificativi dei mittenti prima dell’inserimento telematico. Altre 33 persone, tutte cinesi, ono indagate per infedele o omessa dichiarazione dei redditi. Il reato si realizzava attraverso sette agenzie di Money Transfer di Catania, due intestate formalmente ai due coniugi e cinque intestate a prestanome sia italiani che cinesi, che dalle indagini sono risultati rispondere alle volont di Lin Yuqin e Zhang Jiantong. Le indagini sono nate da un iniziale approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette che mettevano in luce gli anomali trasferimenti di enormi flussi finanziari da Catania verso la Cina. Le indagini sono state rese difficili dall’interpretazione di conversazioni avvenute in differenti dialetti cinesi. La maggior parte dei mittenti delle somme di denaro risultava inesistente per effetto delle alterazioni di codici fiscali e di documenti di riconoscimento, mentre alcuni di coloro che venivano identificati risultavano imputati per contrabbando, ricettazione o contraffazione. Tra di loro due titolari di attivit commerciali che hanno dichiarato al Fisco volumi d’affari anche nettamente inferiori rispetto al denaro inviato in Cina.

Centristi per l’Italia, a Caltanissetta per decidere le mosse future

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CALTANISSETTA. I centristi di Giampiero D’Alia siriuniranno a fine mese a Caltanissetta per decidere il loro futuro. quanto si apprende da fonti interne al neonato movimento dei Centristi per l’Italia di Pierferdinando Casini, che sabato a Roma terr la prima assemblea nazionale. Dopo Roma, anche nell’Isola gli esponenti del neonato movimento si riorganizzeranno e l’assise nissena che dovrebbe tenersi nell’ultimo scorcio di febbraio servir a decidere non solo l’assetto regionale e ad analizzare la situazione politica in Sicilia, ma soprattutto a a valutare l’opportunit di continuare a sostenere l’esperienza dell’esecutivo guidato da Rosario Crocetta, che nella giunta regionale conta due assessori in quota centristi.

Rifiuti, caos in discarica ad Agrigento

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SICULIANA. Una cinquantina di autocompattatori incolonnati. Mezzi delle varie imprese che si occupano della raccolta dei rifiuti ad Agrigento e negli altri 24 Comuni che non sono riusciti ancora a scaricare. Potrebbe, pertanto, subire nuovamente uno stop, seppure parziale, la raccolta prevista per oggi. Almeno ad Agrigento e nei Comuni pi grandi che conferiscono nella discarica sub comprensoriale di contrada Matarana a Siculiana.
Quanto sta avvenendo nelle ultime ore non altro che una ripercussione diretta della chiusura di tre giorni, domenica compresa, dell’impianto gestito dalla Catanzaro Costruzioni. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO L’ARTICOLO ACQUISTA L’EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO OSCARICA LA VERSIONE DIGITALE

Lopposizione lascia i lavori in 13 approvano bilancio e allegati il carnevale e salvo

Alla ripresa dei lavori dopo la sospensione, il Consiglio comunale di Sciacca ha approvato prima il DUP (Documento Unico di Programmazione), poi il bilancio pluriennale e, infine, il bilancio di previsione 2016. L’opposizione ha lasciato i lavori, permettendo così ai tredici consiglieri di maggioranza presenti di approvare all’unanimità i singoli punti all’ordine del giorno.

Il via libera al bilancio salva il Carnevale 2016. Decisiva la decisione del centrosinistra che, pur critico nel merito e con valutazioni politiche piuttosto dure, ha deciso di agevolare il via libera allo strumento finanziario.

Il voto finale è stato accolto dall’applauso dei presenti.