“Stessa emozione di una finale di Champions”, l’attesa degli appassionati delle due ruote di vivere il passaggio della “Maglia Rosa”

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Era il 1986 quando “la regina” delle competizioni ciclistiche in Italia, stiamo parlando della storica corsa del Giro d’Italia, fece tappa a Sciacca. Un’attesa lunga trentuno anni per gli appassionati delle due ruote che finalmente toccherà nuovamente l’apice il prossimo anno con il passaggio dalle vie del centro storico di Sciacca della quinta tappa prevista nel programma del tour ciclistico che sarà l’Agrigento-Santa Ninfa. A Sciacca continua ad aumentare il numero degli appassionati di bike che amano la bici, lo praticano come sport o scelgono lo stile di vita delle due ruote. In vista del grande evento sportivo che la prossima primavera attraverserà la città, ne abbiamo parlato con Lorenzo Sabella, del direttivo della Saraceno Bike, uno dei due gruppi che a Sciacca insieme alla Sikel bike, praticano la mountain bike e diffondono la cultura della bici in una città zeppa di automobili e affetta da gravi problemi di viabilità come Sciacca.

I due bagnini che ieri a San Marco hanno salvato quattro persone:”Mai sottovalutare i pericoli del mare e sentirsi troppo sicuri di se'”

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Giuseppe Falsone e Federico Cutroneo sono i due assistenti bagnanti che ieri con due diversi interventi hanno tratto in salvo quattro persone sulla spiaggia di San Marco. A Risoluto.it raccontano le difficoltà dei due interventi di ieri con il mare grosso e ringraziano quanti li hanno aiutati da riva a tornare indietro e a mettere in salvo dapprima un papà e un ragazzino e poi una coppia di anziani. “Abbiamo rischiato anche noi di non farcela – hanno detto i due che prestano assistenza presso la torretta della spiaggia di San Marco – mai sentirsi onnipotenti dinnanzi la forza del mare. Ieri abbiamo effettuato i due salvataggi grazie alla coordinazione tra di noi e la mano di un gruppo di persone che da riva ci hanno dato una mano, ma invitiamo le persone ad essere prudenti e ad ascoltare le raccomandazioni di chi presta assistenza”.

Sindaci Menfi e Santa Margherita: “Conseguenze nefaste sull’agricoltura per la siccità, lo Stato ci aiuti”

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il Sindaco di Menfi, Vincenzo Lotà, con una nota urgente indirizzata, fra gli altri, al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ed al Presidente della Regione Siciliana, ha chiesto che, in ragione delle elevatissime temperature registrate in queste settimane, della perdurante e straordinaria ondata di siccità e delle loro nefaste conseguenze sul comparto vitivinicolo, agricolo e zootecnico, venga riconosciuto per la Provincia di Agrigento lo stato di Calamità Naturale e vengano poste immediatamente in essere tutte le azioni volte a sostenere economicamente, come previsto dalla vigente normativa, le aziende danneggiate dalle condizioni climatiche di queste settimane. Alla richiesta del primo cittadino di Menfi, si è unita anche quella del sindaco di Santa Margherita, Franco Valenti che come il collega chiede lo stato di calamità per poter supportare le aziende del settore gravemente danneggiate dalle condizioni meteo che ne compromettono anche la loro stabilità economica. “Le elevate temperature – ha commentato il sindaco Lotà –  stanno imperversando pesantemente su un territorio che, come è noto, ha nell’agricoltura di qualità la sua forza di propulsione economica. Riconoscere il grave disagio economico e sociale ed intervenire concretamente sono passaggi essenziali per sostenere le nostre comunità”. Anche il primo cittadino di Santa Margherita chiede che: “Vengano poste in essere tutte le procedure atte al riconoscimento dello “stato di calamità naturale” con consequenziale richiesta di aiuti economici per il settore agricolo e zootecnico già particolarmente in crisi”.

Report di Legambiente: Stazzone “fortemente inquinato”. Lo sapevamo già, ma a cosa è servito il depuratore?

Fortemente inquinato. È la classificazione data da Legambiente al mare analizzato allo Stazzone, alla foce del torrente Cansalamone. L’indicazione è contenuta nel report annuale di Goletta Verde. Un risultato che, naturalmente, non stupisce, ma che suscita più di un interrogativo sulle aspettative collegate a quel depuratore che abbiamo atteso per anni proprio allo scopo di superare un’emergenza ambientale infinita. Tanto più che Legambiente, che ha dato un titolo shock del tutto eloquente al report di quest’anno, ossia “Mare Monstrum”, ha rilevato che a Castelvetrano, allo sbocco del depuratore di quel comune, le acque quest’anno per la prima volta hanno dato risultati favorevoli, considerati entro i limiti. E allora vuol dire che occorrono immediatamente le verifiche necessarie a capire in che acque facciamo il bagno. Perché il problema, ovviamente, non può riguardare solo lo Stazzone ma altre spiagge (tra cui il Lido o la Foggia) che continuano (almeno formalmente) ad essere considerate non balneabili.

In arrivo 500 contravvenzioni per divieto di sosta a San Marco e San Giorgio

Per la sosta selvaggia a Capo San Marco e San Giorgio la Polizia Municipale di Sciacca ha elevato circa 500 contravvenzioni in pochi giorni che stanno per arrivare nelle case dei saccensi e dei turisti che non hanno rispetto i divieti di parcheggio in alcune aree delle due località balneari. Il codice della strada non obbliga a lasciare la contravvenzione sul parabrezza delle auto e gli agenti hanno soltanto rilevato i numeri di targa o effettuato filmati con il telefonino. Queste zone sono quelle nelle quali ci sono state difficoltà, a causa della sosta selvaggia, anche per il passaggio dei mezzi di soccorso.

Scatta foto sospette in spiaggia, turisti si rivolgono ai Carabinieri

Sono stati due turisti a richiedere l’intervento dei Carabinieri di Castelvetrano dopo che avevano notato l’uomo che era intento a scattare foto “sospette” con una certa insistenza alla compagna mentre si trovavano nella spiaggia di Selinunte. L’episodio si è verificato ieri pomeriggio. L’uomo, residente a Santa Ninfa, di circa 50 anni,  è stato bloccato dai due turisti che si erano insospettiti dal fare dello stesso e dai suoi tentativi di mettere a fuoco proprio la donna che ignara prendeva il sole sul litorale. I due turisti hanno dapprima sequestrato il cellulare, grazie alla collaborazione di alcuni cittadini, e poi chiamato i Carabinieri che, una volta giunti sul posto, hanno riscontrato il contenuto del cellulare dell’uomo. Non ci sarebbero ancora conferme in ordine alla tipologia di foto ritrovate, ma l’uomo  avrebbe confermato di avere scattato delle foto alla fidanzata di uno dei due turisti.

Progetto per riqualificare Pallone tenda e campetti da tennis, Comune di Sciacca partecipa a bando europeo

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Il Comune di Sciacca ha partecipato con un proprio progetto all’Azione 9.6.6 del PO FESR 2014-2020. È stato trasmesso alla Regione Siciliana – comunicano il sindaco Francesca Valenti e l’assessore Annalisa Alongi – una richiesta di finanziamento per dare seguito a un intervento di miglioramento del centro polivalente sportivo che comprende la riqualificazione dei campetti da tennis e del pallone tenda del quartiere Perriera. Il progetto è stato redatto dall’Ufficio Lavori Pubblici e presentato nell’ambito della misura 9.6.6. La misura è denominata “Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili di proprietà pubblica in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie”. Il progetto è stato presentato nell’ambito della prima finestra della misura dall’Ufficio Sviluppo Economico, prima della scadenza del 17 agosto, a seguito dei cinque incontri promossi dall’Amministrazione comunale con le realtà locali: associazioni culturali, sportive e sociali, comitati di quartiere, scuole, enti e operatori interessati all’attuazione o fruizione degli interventi, che il sindaco Valenti e l’assessore Alongi ringraziano per il contributo.

Lotta all’abusivismo edilizio: a quattro anni dal protocollo d’intesa procura-comuni, zero demolizioni nel circondario giudiziario di Sciacca

Nel secolare dibattito sui cosiddetti “abusivi per necessità” (quello che a Licata è culminato addirittura con la “mozione di sfiducia-shock” che ha mandato a casa il sindaco Angelo Cambiano), a recitare un ruolo decisivo è anche la storia più recente. Quella storia che vede protagonista la stessa Sciacca. Correva l’anno 2013, quando l’allora procuratore capo Vincenzo Pantaleo, nel tentativo di restituire dignità ad un territorio cementificato ignobilmente anche (se non soprattutto) grazie all’assenza di regole (leggasi: Piano Regolatore Generale), convocò i 20 sindaci dei comuni ricadenti nel Circondario del Tribunale di Sciacca e, con loro, stipulò un protocollo d’intesa senza precedenti. Conteneva l’impegno, da parte dei rappresentanti delle singole municipalità, a demolire a propria cura e spese i manufatti abusivi già oggetto di sentenze penali definitive nei loro rispettivi territori. Un’intesa che fece scalpore ma che, di fatto, in quattro anni non ha mai prodotto risultati. Ruspe all’opera non se ne sono pressoché viste. “Colpa” della mancanza di sentenze penali definitive? Non scherziamo. Piuttosto, ad incidere (manco a dirlo) è stata la mancanza di soldi pubblici. Perché la demolizione di un edificio richiede l’impiego di denaro. E così, anche nella prospettiva (impossibile) di potersi un giorno rivalere sul proprietario dell’immobile abusivo, non se n’è mai fatto niente. Risultato: il contenuto di quel protocollo d’intesa è rimasto poco più che lettera morta. I fabbricati abusivi oggetto di sentenza definitiva sono irrimediabilmente rimasti in piedi, a deturpare il paesaggio. È forse questa la ragione per cui la battaglia di Angelo Cambiano, “punito” dal Consiglio comunale di Licata, è diventata il paradigma della lotta della Sicilia contro i mulini a vento della legalità. Un sindaco che voleva far rispettare la legge, e che aveva disposto la demolizione di 130 villette. Con la conseguenza che da tempo l’insegnante di matematica vive scortato. Ma mentre i consiglieri comunali che lo hanno sfiduciato dicono che perfino Cambiano aveva qualche parente abusivo (per necessità?), il dibattito rimane aperto. Gli abusi restano impuniti e, dunque, c’è chi immagina che nuovi abusi possano essere ancora commessi. Sul nostro giornale l’architetto Paolo Ferrara ci ha ricordato come il territorio saccense sia stato letteralmente devastato, dai palazzi costruiti sulle mura medievali in avanti. Poi è venuta fuori la confusione, soprattutto sulla considerazione popolare in merito a zone edificate che, comunque, o erano state dichiarate edificabili (in maniera più o meno discutibile) o sono poi state sanate, grazie alle concessioni di governi dalla precisa connotazione politica. La fine della fiera è che il cambiamento parte dal basso. E fin quando un sindaco che vuol applicare la norma è costretto a rinunciare e a tornarsene a casa, vuol dire allora che la strada per il completamento del riscatto di questa terra è ancora molto lunga. Così come hanno drammaticamente immaginato Ficarra e Picone nella loro “Ora legale”.

Cordoni umani per evitare assembramenti e vie di fuga: ecco la nuova processione della Madonna 2.0

I fatti e gli accadimenti internazionali non condizionano più soltanto i nostri imbarchi agli aeroporti o gli ingressi agli stadi. Quanto accaduto a Torino a maggio scorso, in piazza San Carlo ci indica che siamo una società impaurita e così d’ora in avanti anche il secolare rituale della processione della Madonna del Soccorso a Sciacca, si adegua alle nuove disposizioni che impongono un piano di emergenza in occasione dei grandi eventi di piazza e la processione della Patrona di Sciacca lo è per la partecipazione che viene stimata attorno ai 15/20 mila persone. E’ stato l’Ufficio Tecnico del Comune di Sciacca su indirizzo dei nuovi assessori comunali a redigere il piano di emergenza che il 15 agosto verrà messo in atto. Il Comune di Sciacca, intanto questa mattina ha incontrato la stampa per diffondere le norme guida e invocare la collaborazione dei cittadini con tutti gli uomini che saranno impegnati per garantire uno svolgimento sereno della processione. Chi vuole conoscere nel dettaglio cosa prevede il piano può farlo consultando la relazione stilata dal Comune di Sciacca al seguente link: http://lnx.comune.sciacca.ag.it/wp-content/uploads/2017/08/Relazione-Piano-di-Sicurezza-Processione-Madonna-del-Soccorso.pdf oppure visionare la planimetria: http://lnx.comune.sciacca.ag.it/wp-content/uploads/2017/08/Planimetria-Piano-di-Sicurezza-Processione-Madonna-del-Soccorso.pdf

Milioti: “I rapporti con la maggioranza al Comune sono già difficili”

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Siamo appena alle battute iniziali della nuova consiliatura ed i rapporti tra maggioranza e opposizione sono già difficili. E’ quanto sostiene il consigliere Alfaniano Giuseppe Milioti dopo l’ultima conferenza dei capigruppo. E le dimissioni di Cinzia Deliberto da segretaria di una commissione consiliare fanno ipotizzare uno scricchiolio anche all’interno della maggioranza.