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Comune di Sciacca
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I volti della possibile giunta, Mandracchia: “Non voglio più fare battaglie in solitaria, ora bisogna governare”

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Ha rifiutato la candidatura a sindaco per la stessa coalizione che poi ha dirottato sul nome della società civile dell’avvocato Francesca Valenti. Paolo Mandracchia, però è stato scelto come designato assessore della squadra del centrosinistra: “Le battaglie in solitaria – dice –  danno molta visibilità ed io provengo da questo tipo di esperienza, ma ora è arrivato il momento di dare una guida a questa città”.

Mandracchia che in un primo momento, era stato individuato da Mizzica come l’unico consigliere di opposizione che poteva far parte del progetto e che pertanto, appariva quasi naturale e scontato che approdasse a sostegno del movimento, è finito invece da tutt’altra parte. “Io da “mosca bianca” – dice – in campagna elettorale sono diventato il perseguitato con l’insetticida”. Chiaro il riferimento a quei rapporti interrotti con Mizzica.

Incidente sulla 115, scontro tra due vetture. Feriti anche dei bambini

Incidente stradale questa mattina sulla statale 115, all’altezza del rifornimento Esso. La dinamica dello scontro che ha coinvolto un furgone Mitsubishi e un’utilitaria è ancora in corso di accertamento. Sulle due vetture coinvolte nell’impatto viaggiavano una famiglia e altri due passeggeri: sono stati tutti immediatamente soccorsi e trasferiti al Pronto Soccorso del “Giovanni Paolo II” di Sciacca. Sono feriti, ma le loro condizioni non sarebbero preoccupanti. Nell’incidente coinvolti anche due bimbi.

Ad avere la peggio, il furgone che dopo aver toccato la vettura, è finita contro il palo segnaletico del rifornimento. Sono tutt’ora al lavoro le squadre dei vigili del fuoco che stanno mettendo in sicurezza la carreggiata liberandola dai mezzi incidentati.  Sul posto anche la Polizia Stradale.

“Porterò il calcio a Menfi nel settore professionistico”, l’annuncio di Massimiliano Todaro

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L’imprenditore Massimiliano Todaro assumerà, a breve, la presidenza dell’Ares Menfi. Sta per essere completato il passaggio dell’Ares, che milita nel campionato di Promozione, dalla società guidata da Ludovico Viviani all’imprenditore a capo di un’azienda che realizza rimorchi. Todaro ha già preso contatti con Stefano Pizzitola, ex tecnico del Menfi che tornerebbe alla guida della squadra. Vuole allestire un organico, composto da giocatori di categoria e giovani, in grado di iniziare la scalata verso il calcio professionistico. “Ho preso contatti anche con imprenditori di Dubai – afferma Todaro – che potranno investire nel progetto”. La firma per il passaggio è attesa tra qualche giorno e Todaro vuole promuovere la nuova Ares già in occasione di Inycon.

Nella foto, Massimiliano Todaro

In agitazione i lavoratori delle pulizie del Tribunale di Sciacca, stipendi arretrati

Devono ancora riscuotere le mensilità di aprile e maggio, così con una diffida, il nove giugno scorso,  i lavoratori addetti ai servizi di pulizia del Tribunale di Sciacca avevano intimato la ditta New System Service di Marsala che gestisce il servizio,  al pagamento delle mensilità arretrate.

Oggi i sei lavoratori insieme al loro rappresentante sindacale, il segretario della Cgil Franco Castronovo, hanno dichiarato lo stato di agitazione e richiedono al Prefetto di convocare le parti in causa.

La New Service System, alla diffida dei lavoratori, a sua volta, aveva risposto dicendo di dover ricevere ancora il pagamento di tre fatture da parte del Tribunale.

“Riteniamo – scrive Franco Castronovo – che le discordie tra l’ente committente e la ditta non possono gravare sui lavoratori e sul loro diritto a ricevere lo stipendio”.

 

A Menfi torna Inycon: festa ormai “cult” che valorizza il territorio e che induce Sciacca a interrogarsi sul futuro

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Torna di scena tra quarantotto ore a Menfi Inycon, la Festa del Vino. Da venerdì 23 a domenica 25 giugno, la manifestazione inventata negli anni Novanta da Enzo Lotà, giunta alla ventiduesima edizione, è diventata un autentico evento cult nel panorama delle manifestazioni di promozione del territorio. Evento unico nel suo genere, trasformato in appuntamento di punta tra convegni, degustazioni e spettacoli a tema. Una festa che da quelle parti, è indubitabile, hanno saputo valorizzare, garantendole continuità, pur dovendo fare i conti con le ristrettezze economiche, che di anno in anno hanno costretto il Comune a fare del proprio meglio, non dimenticando però che questa iniziativa si avvale da sempre del contributo delle Cantine Settesoli, oltre che di altri sponsor. Una manifestazione, Inycon, per la quale anche Menfi attinge dall’imposta di soggiorno. Siamo, comunque, in un periodo in cui il turismo ha un’identità reale e conclamata, e il riscontro anche economico è oggettivo, scaturendo peraltro dal pagamento di un ticket da parte di chi vuole partecipare alle degustazioni gastronomiche e agli assaggi dei vini prodotti sul territorio. Inycon è una festa nella quale gli attori del territorio hanno saputo fare sistema. Quello che, purtroppo, Sciacca non è ancora riuscita a fare con il Carnevale, per il quale spende troppo (entrambi i candidati a sindaco si sono impegnati, se eletti, a ridimensionare la cifra) mentre le altre manifestazioni, ossia quelle organizzate con l’ausilio di privati, hanno visto il Comune fare essenzialmente da spettatore. Le cose devono cambiare. Anche l’idea di una festa, il Carnevale, che preveda il pagamento di un biglietto per i visitatori, deve entrare a tutti gli effetti in un’ottica più moderna, che guardi al futuro, oltre gli aspetti artistici. Insomma: il successo di Inycon deve indurre Sciacca a porsi tanti interrogativi.

Dal primo luglio riaprirà la Calcestruzzi Belice, Baglio: “Onore a questi undici lavoratori che hanno protetto la loro azienda”

C’era presente anche Luigi Castiglione, uno degli undici lavoratori della Calcestruzzi Belice all’incontro al Ministero degli Interni che si è svolto oggi pomeriggio a Roma tra il vice ministro Filippo Bubbico, il prefetto Ennio Maria Sodano, direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla mafia e i rappresentanti sindacali della Cgil, a partire da Vito Baglio, segretario provinciale della Fillea-Cgil. C’era anche Matilde Pirrera, responsabile per la Sicilia dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia.

Castiglione in rappresentanza della forza lavoro ha voluto prendere parte al decisivo incontro che ha ridato speranza a questi undici lavoratori che durante questi mesi, impantanati nelle lungaggini burocratiche e giudiziarie, avevano dapprima visto chiudere la Calcestruzzi e successivamente perdere incredibilmente anche il proprio posto di lavoro. Un’attesa lunghissima durata cinque mesi e che finalmente ha prodotto la decisione tanto sperata: l’azienda belicina riaprirà a luglio.

Questa è la notizia più importante maturata nel corso dell’incontro che ha portato alla firma di un accordo tra l’Agenzia che si occupa della gestione dell’azienda che a dicembre scorso era stata dichiara fallita, il Ministero e le sigle sindacali.  Anche i dipendenti dell’azienda che erano stati licenziati torneranno al loro posto di lavoro, lo ha affermato Vito Baglio che abbiamo raggiunto telefonicamente subito dopo l’incontro terminato soltanto nella tarda serata: “Va dato atto – ha detto Baglio – alla grande tenacia di questi lavoratori che hanno atteso e vegliato sul proprio posto di lavoro salvaguardando la propria azienda”.

 

I volti della possibile giunta, Maurizio Gaudio: “Sono pronto anche alle deleghe più rognose”

Ha le idee chiare Maurizio Gaudio, il penalista saccense fresco di designazione come assessore della giunta Bono in caso di vittoria domenica prossima.

“Non devo e non voglio niente dalla politica – ha detto – ma sono pronto a prendere anche le cosiddette deleghe più rognose. Mi piacerebbe occuparmi del personale, della polizia municipale, dell’ufficio legale”

Gaudio che in passato, è stato consigliere comunale e che con orgoglio rivendica il ruolo di primo firmatario che portò alla sfiducia di Messina nel corso del suo secondo mandato, alle critiche su una possibile designazione temporanea solo di facciata ribatte così: “Non è una designazione di facciata la mia. In questo momento nella mia vita credo che posso ritagliarmi uno spazio per dedicarmi alle criticità e ai problemi della città”.

Trionfo in Giappone della Traviata del teatro Massimo di Palermo

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Grande successo per la compagnia del Teatro Massimo di Palermo che, il 18 giugno, si è esibita al Tokyo Bunka Kaikan, il teatro più importante di Tokyo, portando in scena “La Traviata” e ricevendo per sedici minuti gli applausi dal pubblico che, con grande entusiasmo, ha gremito la sala.

150 tra artisti e tecnici si trovano, infatti, in trasferta per un tour in cinque città giapponesi per esibirsi con opere di Verdi e Puccini.

Al Tokyo Bunka Kaikan protagonista è stata la star palermitatana Desirée Rancatore come “Violetta” affiancata da Antonio Poli in un contesto scenografico liberty palermitano, costruito dallo scenografo palermitano Francesco Zito. Più di trecento persone in fila, fuori dal teatro, per chiedere l’autografo ai protagonisti.

L’organizzatore giapponese della tournée, Masayuki Kobayashi, ha raccontato che una parte di giapponesi adora l’opera (l’1 per cento dice lui, ma solo a Tokyo significa 140 mila persone) e che lui considera il Teatro Massimo tra i migliori tre/quattro teatro che esprimono la grande tradizione dell’opera. Allo spettacolo era presente anche il nuovo ambasciatore dell’Italia in Giappone, Giorgio Starace che, entusiasta, ha detto che si tratta di una grande affermazione per la città di Palermo e per l’Italia, una rappresentazione di grandissimo gusto, con voci, scene e costumi straordinari.

Veronica Gallo

Panico sul bus Marsala-Palermo, bloccato sudanese che voleva farlo sbandare

Un giovane sudanese che viaggiava a bordo di un pullman Marsala-Palermo, ha afferrato il volante mentre il mezzo era in corsa e ha cercato di farlo uscire di strada. Attimi di paura tra i passeggeri. l’uomo che ha tentato il folle gesto è un passeggero di nazionalità sudanese. L’uomo, non armato, prima dello svincolo di Alcamo si è lanciato sull’autista, che, però, a difendersi con prontezza e gli ha dato una gomitata. L’autista è riuscito a fermare il pullmann, con una brusca frenata (ci sono ancora i segni sull’asfalto) e, dopo che ha messo in sicurezza l’autobus, con l’aiuto degli altri passeggeri ha immobilizzato l’uomo, chiamando la polizia. A quanto pare, a bordo c’erano anche dei militari non in servizio che sono riusciti a bloccarlo. Non è chiaro ancora il movente. Sulla vicenda indaga il pool della dda di Palermo che coordina le inchieste sul terrorismo. La Digos sta interrogando l’africano che è stato fatto scendere a Castellammare del Golfo.
Il pullman era della ditta Salemi e da Trapani stava andando a Palermo.

In via Figuli in azione un ignoto “buca gomme” seriale

Ritrovarsi una gomma a terra della propria vettura, non è sicuramente un’esperienza piacevole ancor di più se si scopre che la gomma si è bucata perché qualcuno volutamente l’ha forata. Succede in via Figuli dove gli episodi si ripetono ciclicamente per mano di qualcuno che i residenti della zona ritengono possa essere sempre la stessa. Un “buca gomme” seriale, se così lo possiamo definire, che chissà per quale motivo prende a bersaglio proprio le ruote delle automobili.

Altri episodi si erano verificati in precedenza e oggi il fora gomme è tornato in azione. A quanto pare, userebbe un punteruolo o un cacciavite per sgonfiare le ruote incidendole dall’interno. La verifica dei tagli effettuati sui pneumatici è venuta direttamente dal gommista alla quale la proprietaria della vettura colpita oggi, si è rivolta per assistenza per ovviare all’accaduto e rimediare al danno subito.

L’Asp dirotta dal Giovanni Paolo II al vecchio Poliambulatorio di via Gerardi il Punto Primo Intervento

E pensare che qualche tempo fa si era ipotizzato che il vecchio Poliambulatorio di via Pietro Gerardi potesse essere addirittura demolito, nel quadro di una riqualificazione di uno scorcio pregiato del centro di Sciacca. Il vecchio “ospedaletto”versava in pessime condizioni, e lo stesso ufficio vaccinazioni, prima sgomberato per caduta di calcinacci, fu trasferito al Giovanni Paolo II. Ma ora, un po’ a sorpresa, l’Asp di Agrigento ha deciso di trasferirvi il cosiddetto PPI, acronimo di Punto Primo Intervento. Si tratta di una unità operativa che si occupa essenzialmente del soccorso immediato nei confronti dei casi meno gravi, quelli che la vulgata definisce “codici bianchi”, anche se è di tutta evidenza che fungerà anche da “triage”, decidendo lo smistamento di eventuali casi più gravi direttamente all’area di emergenza dell’ospedale di contrada Seniazza. Un servizio che evidentemente si affiancherà al servizio del medico di guardia. L’Asp rende noto che lo spostamento del PPI è volto verso ambienti del centro cittadino. A fare spazio al Punto Primo Intervento sarà il servizio di Medicina legale e fiscale, che lascerà la precedente sede di via Pietro Gerardi verso i locali del Distretto sanitario di via Pompei.

Verso le Regionali: e se il candidato a sindaco sconfitto a novembre corresse per Sala d’Ercole?

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Com’è noto il 2017 è anche l’anno delle elezioni regionali. Si vota domenica 5 novembre. Un appuntamento che può anche aprire interessanti prospettive sul livello politico saccense, considerato che le amministrative, su cui tra pochi giorni calerà il sipario, possono aver già fornito delle interessanti indicazioni nei confronti del consenso sui diversi candidati a sindaco. È d’obbligo, comunque, una riflessione riguardante la carica più importante, quella di presidente della Regione. Ormai anche Rosario Crocetta ha capito che sarà difficile potersi ricandidare alla successione di se stesso. Il Pd sta facendo grosse pressioni sul presidente del Senato Piero Grasso, affinché accetti la candidatura. Una candidatura su cui il resto del centrosinistra, naturalmente, non potrà che convergere. Il centrodestra, invece, dovrebbe organizzare un rinnovato sostegno a Nello Musumeci, che dal 2012 aspetta la possibilità di riscattarsi dopo la sconfitta di fronte al Governatore uscente. In mezzo ci sono i pentastellati. Tutti sanno (e da tempo) che Giancarlo Cancelleri dovrebbe essere l’aspirante presidente del Movimento 5 Stelle, sull’onda di un consenso che la Sicilia non ha mai fatto mancare ai grillini.

Ma cosa accadrà nel collegio elettorale della provincia di Agrigento per uno scranno a Palazzo dei Normanni? Il sindaco uscente Fabrizio Di Paola non dovrebbe potersi candidare, cosa che pare aveva immaginato di fare intorno alla metà di aprile, quando aveva ipotizzato di dimettersi anzitempo per potersi mettere in lista. In ogni caso non si può escludere scenario alcuno. Tipo anche quello che possa riguardare la possibilità, per il candidato a primo cittadino che uscirà sconfitto dal ballottaggio di domenica prossima, di potersi giocare subito la rivincita, magari concorrendo alla carica di deputato regionale. Uno tra Calogero Bono o Francesca Valenti, dunque, in lizza in liste e schieramenti a loro congeniali, potrebbe aggiungere un’altra campagna elettorale a quest’anno particolarmente intenso. È troppo presto per fare previsioni, anche perché non va dimenticato che il numero dei parlamentari è sceso e che, di conseguenza, la lotta si farà ancora più dura. Difficile immaginare, nel centrosinistra, che gli uscenti Cascio, Cimino e Panepinto possano agevolare operazioni che non siano speculari alla loro rielezione. Così come sarebbe bizzarro che l’uscente Enzo Fontana accetti scenari che ne mettano in pericolo la riconferma. Eppure nulla si può escludere, neanche che lo stesso Fabio Termine abbia la possibilità di scendere in campo personalmente per Sala d’Ercole. Certo, bisognerebbe capire cosa accadrà in materia di partiti e schieramenti, che spazio potranno avere le liste come Mdp o il movimento di Pippo Civati. Ma il dibattito politico nelle contrade saccensi è appena all’inizio.