Nuovo punto vendita a Santa Margherita per Gaspare Ciaccio Sposi

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Sarà inaugurato oggi pomeriggi alle 19,30 a Santa Margherita il nuovo punto vendita Gaspare Ciaccio Sposi. Una nuovo atelier dedicato alla cerimonia sposo in via XV gennaio, 15 nel centro belicino dove trovare tutto ciò che serve per la moda dello sposo e non solo nel giorno più bello. All’inaugurazione di questa sera vi sarà la presenza di Livia Petrelli, titolare del noto marchio e e i testimonial della nuova collezione Petrelli Uomo Alta Cerimonia “Amame 2019”, Simone Susinna e Gianluca Di Sotto. (Spazio redazionale)

Cinzia Deliberto: “Resto nella maggioranza, ma bisogna cambiare registro e non posso essere chiamata solo per fare numero”

Cinzia Deliberto spiega, questa mattina, in un’intervista a Risoluto.it, qual’è la sua posizione dopo alcune assenze in consiglio e le voci che la vorrebbero fuori dalla maggioranza. “Io sono un consigliere di maggioranza – dice – ma bisogna cambiare registro”. La Deliberto bacchetta sugli “assessori che non si confrontano con i consiglieri”, ma critica anche le scelte sulla Ztl e parla della vicenda riguardante la pista di pattinaggio.

Parcheggio selvaggio e danni in piazza Farina

E’ stato danneggiato uno dei vasi ornamentali che si trova in piazza Farina a Sciacca. Il vaso, addobbato per le festività natalizie con una Stella di natale, non è sfuggito al mirino dei vandali. Non è la prima volta che si verificano episodi di vandalismo nel centro storico. Inoltre, come si può notare nella foto, continua anche il fenomeno del parcheggio selvaggio, abitudine sempre più diffusa tra gli automobilisti che giustificano la loro azione con la scusa della mancanza di parcheggi in città. Situazioni che lasciano pensare, oltre alla mancanza di senso civico di alcuni cittadini, anche agli scarsi controlli nella zona. Visto che una soluzione e’ stata trovata per la piazza Duomo bisogna pensare anche alla piazza Farina.

Sacerdote pedofilo condannato a 14 anni per violenza sessuale

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Il Tribunale di Catania ha inflitto 14 anni di reclusione e il pagamento di una provvisionale di 10 mila euro ciascuno alla decine di parti civili, a padre Pio Guidolin per violenza sessuale su minorenni. La sentenza, a conclusione del processo col rito abbreviato celebrato a Catania, è del Gup Giuseppina Montuori. La Procura aveva chiesto la condanna a 10 anni. Le indagini sono partite dopo che un ragazzino abusato avrebbe tentato il suicidio perché stanco di subire. Secondo l’accusa il sacerdote, arrestato il 1 dicembre del 2017 avrebbe cosparso dei 14enni di olio santo prelevato dai locali della sua chiesa, una parrocchia del popoloso Villaggio Sant’Agata, ammantando i suoi gesti di una valenza spirituale e proponendoli come ‘atti purificatori’ in grado di lenire le loro sofferenze interiori. Don Guidolin avrebbe anche millantato amicizie nella criminalità organizzata per far desistere alcuni genitori delle vittime dal proposito di denunciarlo.

Il giovane saccense Gabriele Carbone al talent siciliano “Una voce per la Sicilia”

Il saccense Gabriele Carbone, di 12 anni, ha di recente partecipato alla quarta edizione di “Una voce per la Sicilia”, il talent ideato da Emanuele D’Angeli e trasmesso su 17 tv siciliane, gareggiando nella categoria junior. Gabriele, reduce anche dalla partecipazione ad un altro talent a Roma che andrà in onda a Febbraio prossimo, sogna di diventare un cantante lirico ed esibirsi nei grandi teatri. Ha studiato per due anni canto lirico privatamente e quest’anno ha iniziato il conservatorio, proprio con l’obiettivo di realizzare il suo sogno. Nel video l’esibizione del giovane cantante alla trasmissione siciliana.  

Nasceranno due centri polifunzionali a Montevago per anziani e bambini

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Saranno aperti due centri polifunzionali per anziani e bambini a Montevago che offriranno accoglienza e supporto a tutta la famiglia favorendo attività di recupero del disagio sociale. Si tratta del progetto Integra-Azioni presentato dal comune di Montevago in partnership con le cooperative “L’albero delle idee” e “La grande quercia” finanziato col fondo Unrra relativi all’anno 2018 per interventi socio-assistenziali per un importo complessivo di 157.568 euro mentre quello cofinanziato è di 63.951 euro e il contributo concesso ammonta a 93.616 euro.  I centri apriranno le porte alle famiglie che necessitano di sostegno e aiuto sociale, ponendosi come luogo di incontro per la vita di relazione, sostenendo la famiglia nelle funzioni primarie di accadimento e sottraendo gli anziani dall’abituale senso di solitudine. I servizi che si offriranno sono: mensa, trasporto con il taxi sociale, segretariato sociale, dopo scuola, assistenza sociale e psicologica destinati ai bambini, agli anziani e alle loro famiglie. Il servizio sarà garantito a 25 famiglie e si svolgerà dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.30 per la durata di un anno. l progetto prevede di implementare il servizio micro nido rivolto a cinque bambini di età compresa tra 12-36 mesi e di sviluppare il progetto mediante azioni di sostegno educativo rivolto a 10 minori di età compresa tra 3-10 anni; di accogliere, tramite un servizio diurno, all’interno della casa di riposo 10 anziani ultrasessantacinquenni. I 5 utenti del servizio micro nido e i 10 utenti del centro diurno potranno usufruire del servizio mensa attivo presso le due strutture polifunzionali. I restanti 10 utenti saranno impegnati in attività di doposcuola al fine di limitare la dispersione scolastica. Saranno realizzati momenti ludico ricreativi attraverso attività laboratoriali. Durante l’anno saranno organizzate feste in occasione delle principali festività, si faranno attività di giardinaggio, si realizzeranno attività socioculturali a favore delle famiglie e attività a tema con le stagioni di riferimento

Anche “SbullApp” per contrastare il bullismo con 35 scuole della Sicilia coinvolge e una larga rappresentanza agrigentina

Il progetto regionale “I-Peeersbullo: contrasto del fenomeno del bullismo e del cybernullismo attraverso la peer education” con 35 scuole di 9 province siciliane coinvolte comprende anche “SbullApp”, l’applicazione social per dispositivi fissi e mobili, creata specificatamente per gli studenti, che potranno segnalare episodi di bullismo o, comunque, di comportamenti inappropriati. Il progetto rientra tra le iniziative del Ministero dell’Istruzione con la finalità di promuovere interventi di sensibilizzazione e di incentivazione della comunità studentesca verso i temi dell’educazione all’uso attento del linguaggio e al rispetto delle regole di convivenza civile, nei contesti di relazione linguistica scolastica ed extra-scolastica. Questa mattina, a Castelvetrano, il momento conclusivo di un’attività, che coinvolge, complessivamente, 70 docenti tutor e circa 800 studenti con scuola capofila la “Novelli” di Monreale, diretta da Chiara Di Prima. L’iniziativa vuole rappresentare un’occasione unica nel suo genere, in quanto mette insieme, a lavorare fianco a fianco, studenti siciliani, di tutti i livelli scolastici, provenienti da molteplici e differenziati contesti territoriali ed esperienziali, con un unico obiettivo comune: lanciare un messaggio di speranza per la costruzione di un mondo più giusto e più vero, dove siano la solidarietà, il rispetto, l’inclusione sociale i valori guida di ogni comportamento e azione, dentro e fuori il contesto scolastico. Il messaggio viene elaborato in attività laboratoriali attraverso una molteplicità di linguaggi espressivi e multimediali: teatro, danza, arte, pubblicità, spot, contometraggio, mozione di legge, storytelling, giornalismo. La rappresentanza agrigentina è composta dall’istituto Sciascia di Agrigento, dall’Odierna di Palma Montechiaro, dal Manzoni di Alessandria della Rocca, dal Navarro e dal Crispi di Ribera, dalla Sant’Agostino, dal Mariano Rossi e dall’Arena di Sciacca.

Tunisino arrestato a Ribera con un chilo di droga

Adel Mekni, di 50 anni, tunisino, è stato arrestato ieri sera dai carabinieri a Ribera, trovato in possesso di un chilo di hashish e cinquantadue grammi di cocaina. L’uomo, che risiede a Ribera, viaggiava su un Suv Qashqai quando è stato fermato in località Verdura. Notando il nervosismo del nord africano, i carabinieri hanno approfondito i controlli e rinvenuto nel vano motore dell’auto dieci panetti della sostanza stupefacente. Un controllo ancora più approfondito ha acconsentito di trovare anche la cocaina. La droga sequestrata se fosse stata venduta avrebbe avuto un valore di circa quindicimila euro. Ulteriori indagini, coordinate dalla compagnia dei carabinieri di Sciacca, sono finalizzate ad identificare eventuali complici del tunisino che, con ogni probabilità, era proveniente da Palermo, diretto a Ribera. Si trova adesso detenuto nel carcere di Sciacca.

Sciacca: sistema i vestiti dismessi per i poveri. Il grande cuore della signora Pina

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Ha 82 anni e un cuore grande. E’ la storia della signora Pina, una saccense che dedica il suo tempo a fare volontariato. Ogni martedì e mercoledì mattina si reca all’interno dei locali della parrocchia “Beata Maria Vergine di Loreto”, alla Perriera, e si mette subito all’opera: seleziona i vestiti dismessi che arrivano dai tanti donatori, sistema quelli che hanno qualche difetto, aiuta e consiglia i meno abbienti che si recano per ricevere qualche indumento scegliendo con loro i capi più adatti alle loro esigenze. La decisione di dedicarsi al volontariato arriva da adulta, ma questo non cambia la nobiltà delle sue azioni. Non fa distinzioni tra italiani e stranieri: <<Quando aiuto le persone – racconta la signora Pina – mi sento meglio. Provo gioia>>. La sua esperienza è stata raccontata nel video del regista saccense Nino Sabella ed è stata diffusa il 5 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato, dal Centro Servizi per il Volontariato di Palermo.

Un riberese morì nel disastro di Ustica del 1980, un milione di euro di risarcimento alla famiglia

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La terza sezione del Tribunale di Palermo ha riconosciuto un risarcimento di circa un milione di euro ad una famiglia riberese per i danni alla stessa causati dalla morte di un proprio congiunto nella tragedia di Ustica. Gli avvocati Liborio e Francesco D’Anna, difensori dei parenti della vittima, così’ commentano: “Riteniamo che questa sentenza costituisca un riconoscimento importantissimo per i nostri clienti e per tutti familiari delle vittime della strage di Ustica, prima ancora che economico, morale. Negli anni, al dolore per la perdita del proprio congiunto si è aggiunta l’incertezza sulle cause che hanno portato alla caduta del DC-9 ITAVIA al largo delle acque di Ustica e sulle responsabilità di chi ha causato la strage. Purtroppo l’atteggiamento dello Stato italiano riguardo alla vicenda non è sempre stato limpido. Molti, troppi gli interrogativi a cui hanno dovuto rispondere gli organi dello Stato e i Giudici in questi anni, per ricostruire e fare chiarezza su una vicenda che ha portato l’Italia agli onori della cronaca mondiale, purtroppo in negativo. Con questa sentenza viene messo ancora una volta nero su bianco che la responsabilità per la strage di Ustica è da attribuire allo Stato italiano, ed in particolare al Ministero della Difesa ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per non aver vigilato e garantito la sicurezza in volo. Si spera adesso che quello stesso Stato che per anni ha negato la propria responsabilità, con chiari e provati episodi di depistaggio delle indagini, abbia ora la sensibilità di non appellare la sentenza emessa dal Giudice di Palermo e di provvedere nel più breve tempo possibile all’adempimento della stessa. In caso contrario si assisterebbe ad un ulteriore mortificazione della memoria delle vittime che quel 27 giugno del 1980 persero la vita nel disastro di Ustica. Mortificazione che uno Stato degno di questo nome non dovrebbe più permettere.”

Nella foto, gli avvocati Liborio e Francesco D’Anna