Emergenza Coronavirus, scuole e università chiuse in tutta Italia fino a metà marzo

E’ stata appena decisa dal Governo, dopo un confronto con la commissione scientifica, la chiusura delle scuole e le università in tutta Italia fino a metà marzo.

Nel pomeriggio il premier Giuseppe Conte incontrerà le parti sociali a Palazzo Chigi per spiegare i dettagli di questa decisione.


Al centro della drastica decisione l’obiettivo di rallentare il contagio al sud dell’Italia così da rafforzare le terapie intensive aumentando i posti.

Prevenzione dal coronavirus in tempo di elezioni, Di Carlo: “Anche a Ribera bisognerebbe evitare le riunioni”

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“Rivolgo un appello a tutti gli operatori politici e ai candidati alle prossime amministrative della mia città e del mio territorio,e spero che qualcuno faccia lo stesso invito in altri territori,ad astenersi dal favorire in questi giorni riunioni,conferenze ed assemblee popolari, che metterebbero a serio rischio la salute dei cittadini“. E’ l’appello lanciato oggi da Alfonso Di Carlo, di Articolo 1, in un comune come quello di Ribera nel quale sono già iniziati gli incontri in vista delle amministrative.
“Riunioni ed assemblee che di fatto – sottolineano Di Carlo – non rispetterebbero gli inviti delle autorità centrali per contenere la possibile diffusione del contagio. Invito anche i miei concittadini e quelli delle altre cittadine dove si vota – conclude – ad essere prudenti e a evitare qualsiasi occasione di assembramento popolare”.

Coronavirus in Sicilia, gli ultimi aggiornamenti

Continuano i controlli per l’emergenza COVID-19 in Sicilia.
La Regione Siciliana ha mandato un comunicato all’Unità di crisi nazionale, aggiornato alle 9 di stamattina, con un quadro riepilogativo della situazione in Sicilia.

Ad oggi, i tamponi effettuati dai Policlinici di Palermo e Catania, sono 367 di cui 349 negativi. I restanti 18 campioni, di cui quattro (tre a Palermo e uno a Catania) già validati, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità.

Al momento risultano 5 pazienti ricoverati, tre a Palermo e due a Catania, mentre 13 sono in isolamento domiciliare.

La presidenza della Regione Siciliana ha fatto sapere che il prossimo aggiornamento verrà effettuato nella giornata di domani.

Il bando per le Terme di Sciacca, Messina: “Un errore il parco al Comune” (Interviste)

“Il Comune se vuole valorizzare un’area verde pensi alla villa comunale e non al parco delle terme. E’ un errore che possa avere qualche competenza sul parco”. Lo afferma Ignazio Messina, a capo dell’associazione “Ora Basta!”, commentando gli ultimi sviluppi della vicenda riguardante il bando che, a quanto pare, sarà pubblicato entro la settimana in corso.

Altro errore, secondo Messina, la gestione condivisa, tra il Comune e il privato che si aggiudicherà la gestione, dell’ex convento San Francesco. Caterina Santangelo, componente dell’associazione, aggiunge: “Il bando che noi avevamo presentato alla Regione era certamente migliore di quello che ci è stato presentato, speriamo che ci siano imprenditori interessati”.

Sessantaseienne di Sciacca assolto dalla Corte di Appello dall’accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni

La Corte di Appello di Palermo, 1° sezione, ha assolto lo scorso venerdì il saccense Calogero Venezia, di 76 anni, con formula piena, “per non aver commesso il fatto”, così ribaltando la sentenza di condanna che il Giudice Monocratico Penale di Sciacca gli aveva inflitto nel 2017.
I fatti si riferiscono a dei lunghi contenziosi da una parte tra Venezia e un suo familiare ed un loro confinante terriero, che li aveva querelati costituendosi parte civile in primo grado ed ottenendo la condanna dei due parenti.
La Corte di Appello di Palermo invece, accogliendo totalmente l’appello proposto dagli avvocati Filippo Marciante e Filippo Carlino di Sciacca ha assolto Venezia per non aver commesso il fatto dall’accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni ed ha pure revocato le statuizioni civili disposte a favore del querelante.
La Corte di Appello depositerà le motivazioni entro 90 giorni.

Bando per le Terme di Sciacca, il Comitato: “Sono state apportate le migliorie che avevamo indicato, adesso è un buon bando”. (Intervista)

Una delegazione del Comitato Civico Patrimonio Termale ha incontrato ieri a Palermo il capo di gabinetto dell’Assessore regionale all’Economia, Rino Piscitello.

Un confronto sul testo dell’Avviso pubblico per la concessione in affidamento del complesso termale di Sciacca, così come modificato dall’assessorato d’intesa con il Comune.

Gli esponenti del Comitato Civico hanno potuto così verificare come sono state accolte e recepite tutte le proposte di modifica che lo stesso Comitato aveva immediatamente formalizzato e sottoposto prima all’amministrazione comunale e poi allo stesso Piscitello con riferimento alla discutibilissima bozza iniziale dell’Avviso.
Infatti, sono state inserite le grotte vaporose di San Calogero; è stato inserito il Centro accumulo e smistamento acque; è stata ampliata la platea degli operatori economici ammessi alle offerterte; è stato chiaramente esplicitato il diritto alll’utilizzo (non esclusivo) da parte del concessionario del bacino idro-termale; è stata indicata in 30 anni la durata massima della concessione; è stato inserito e quantificato un canone di concessione; sono stati allungati a 90 giorni i termini di presentazione delle proposte progettuali.
La delegazione del Comitato Civico ha evidenziato la potenziale criticità rappresentata dall’inserimento del cosiddetto Grande Albergo San Calogero, che potrebbe eventualmente appesantire e rendere meno appetibile agli occhi dell’imprenditoria privata il contenuto dell’Avviso, come al contrario rappresentare un valore aggiunto; a tal proposito Piscitello ha assicurato che valuterà la possibilità di modificare il testo consentendo anche eventuali offerte non inclusive del grande albergo (mai aperto al pubblico). Il Comitato ha richiesto altresì e ottenuto che la durata della concessione fosse a priori determinata in 30 anni.
Nel corso dell’incontro sono arrivate due telefonate dell’assessore Armao sulla materia, a conferma dell’attuale interesse della Regione a imprimere un’accelerazione alla pubblicazione dell’Avviso. Comunque, l’atteggiamento molto concreto e operativo di Piscitello sembra costituire un auspicio favorevole per una positiva evoluzione della procedura, pur nella consapevolezza di una qualche genericità che caratterizza i contenuti dell’Avviso anche in funzione della prioritaria esigenza di pervenire all’immediato avvio della procedura pubblica.
È stato infine richiesto alla Regione di veicolare l’Avviso pubblico tramite i maggiori quotidiani nazionali.

Intanto, dopo l’annullamento della manifestazione prevista per il sei marzo prossimo per motivi di ordine pubblico, i rappresentanti annunciano un momento simbolico dinnanzi le Terme nella data del sei marzo.

Ritorna al suo posto il dipinto rubato nel 1982 dalla chiesa di San Domenico a Castelvetrano, recupero dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale

Il quadro, di cui da tempo si erano perse le tracce, era stato rubato nel 1982 dalla chiesa “San Domenico” di Castelvetrano.

Il recupero è frutto del costante monitoraggio del mercato antiquariale effettuato dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

In particolare, confrontando le immagini e i dati riguardanti le opere presente nel catalogo di una casa d’aste palermitana con quelle contenute all’interno della “Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti” (gestita dal Comando Tutela Patrimonio Culturale), i militari dell’Arma hanno focalizzato l’attenzione su un dipinto di provenienza sospetta.

I successivi accertamenti hanno permesso di confermare che si trattava proprio del quadro rubato. Dalle indagini non sono emerse responsabilità a carico della casa d’aste che, in qualità di mandatario, aveva posto in vendita il dipinto per conto di un uomo, denunciato per ricettazione.

Dopo anni, il quadro ritorna al proprio posto restituendo alla chiesa castelvetranese un significativo tessera dell’identità culturale e artistica di una delle più antiche chiese di Castelvetrano, le cui origini risalgono al XV secolo.

La chiesa decorata con stucchi ed affreschi di pregevole fattura eseguiti da Antonino Ferraro da Giuliana nel 1574-’80. E’ un’opera fondamentale per la storia dell’architettura in Sicilia; costituisce, infatti, uno degli esempi più significativi di quel manierismo siciliano che preannuncia l’imminente Barocco

Il quadro è stato già restituito alla parrocchia di “San Domenico”. L’operazione si inquadra nel contesto di una sinergica collaborazione tra il Comando TPC, l’Arma Territoriale e le Diocesi per una efficace tutela del patrimonio culturale ecclesiastico, con la restituzione alla collettività di quelle opere che ne costituiscono l’identità locale.

Anche un altro vigile del Comando provinciale di Agrigento in quarantena, sono in tutto quattro i vigili in isolamento

Sono saliti in tutto a quattro i vigili del fuoco che sono stati posti precauzionalmente in quarantena. Ieri tre allievi in servizio a Lampedusa erano stati richiamati dopo il caso di un vigile risultato positivo a Roma. I tre avevano frequentato proprio quel corso di formazione nella capitale dove il collega di Piacenza e’ risultato positivo e pertanto, disposto l’isolamento.

Anche l’altro vigile del fuoco del Comando provinciale era stato allo stesso corso e nelle ultime ore il medico dello stesso comando di Agrigento pur non avendo riscontrato alcun sintomo correlabile al Coronavirus, ha imposto la misura per il quarto vigile.

“La misura precauzionale si è resa necessaria perché – ha spiegato il comandante provinciale dei pompieri: Giuseppe Merendino – in un caso, un pompiere ha frequentato la scuola per circa un mese e per gli altri tre casi poiché residenti o in servizio sull’isola di Lampedusa e bisogna tenere conto che sull’isola non vi sono disponibili strutture ospedaliere di secondo livello”.


Auto a fuoco, un riberese chiede il patteggiamento

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La difesa di Sandro Andreatto, di 26 anni, di Ribera, arrestato dai carabinieri nello scorso mese di febbraio, ha chiesto il patteggiamento. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri nello scorso mese di febbraio per resistenza a pubblico ufficiale nell’ambito delle indagini finalizzate ad individuare l’autore dell’incendio di un’auto in pieno centro.

Andreatto, difeso dall’avvocato Francesco Di Giovanna, è indagato anche per lesioni, porto abusivo di armi e minacce ed avrebbe aggredito con un coltello un quarantunenne riberese. 

Sulla richiesta di patteggiamento, a un anno e 4 mesi, con parere favorevole da parte della Procura della Repubblica, deciderà il giudice del Tribunale di Sciacca nell’udienza fissata per il 6 marzo prossimo.

Indagato per stalking di Sciacca ottiene dal Tribunale del Riesame gli arresti domiciliari

Il Tribunale del Riesame di Palermo ha accolto l’appello proposto dall’avvocato Vincenzo La Torre che assiste G.F., di 52 anni, di Sciacca, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere con l’accusa di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, così come richiesto dalla locale Procura della Repubblica e disposto dal gip presso il Tribunale di Sciacca.

La misura era stata confermata all’esito dell’interrogatorio dell’indagato dallo stesso gip del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, mentre il Tribunale del Riesame, nel revocare la misura cautelare della custodia in carcere e sostituirla con quella degli arresti domiciliari presso l’abitazione dell’indagato con l’applicazione del braccialetto elettronico, per come richiesto dal suo difensore, ha ritenuto che al medesimo potesse essere applicata una misura cautelare meno afflittiva.

L’avvocato La Torre precisa che il suo assistito “si dichiara estraneo ai fatti posti a fondamento della misura cautelare così come narrati dalla persona offesa e rileva che gli stessi andranno comunque vagliati con rigore nel prosieguo, al fine di pervenire ad una sentenza di assoluzione o condanna del prevenuto, evidenziando come il Tribunale del Riesame, quale Giudice Collegiale, abbia valutato la tesi difensiva prospettata dall’indagato con maggiore spirito critico”.