Lunedì 15 luglio, alle ore 19.00, presso la Chiesa Madre di Sciacca, sarà inaugurato un ulteriore tassello del Mudia, Museo diffuso della diocesi di Agrigento, alla presenza del Cardinale Francesco Montenegro e del Soprintendente Michele Benfari. La creazione di una raccolta di arte sacra nella chiesa madre di Sciacca è frutto della sinergica collaborazione tra la Soprintendenza di Agrigento e l’Arcidiocesi di Agrigento e con l’Università di Palermo Dipartimento Culture e Società, con l’Osservatorio per le Arti decorative in Italia Maria Accascina di Palermo.
Il piano espositivo pone una forte attenzione sul territorio e
sulla sua comunità, riannodando il tessuto quotidiano, quale è quello saccense,
per restituire alla comunità, attraverso il recupero della memoria, il senso di appartenenza alla propria identità storica e
alla devozione popolare.
Il percorso espositivo, realizzato nei locali attigui
alla chiesa Madre, si è conformato alla storicità degli ambienti interessati.
Sale tematiche, dislocate su tre livelli, ordinate cronologicamente e per
tematica, ricostruiscono la genesi storica, artistica e liturgica della comunità
ecclesiale di Sciacca, di cui sono, insieme, memoria visiva e narrativa.
II percorso inizia con il piano ammezzato dedicato
alle suppellettili liturgiche. Il luogo è pensato come dinamico e mutevole, che
di volta in volta, farà conoscere nuove testimonianze della storia religiosa e
artistica locale. Per l’occasione, si sono selezionati pregevoli suppellettili
liturgiche, che rievocano, attraverso la presenza delle reliquie, il culto dei
Santi locali: Santa Maria Maddalena, Santa Caterina, San Vito e Santa Lucia.
Segue il primo piano che si snoda intorno alle due sale
quattrocentesche, contraddistinte dalle coperture a crociera, ove trovano
spaziole testimonianze più
prestigiose di Sciacca, dal Medioevo al Barocco. Sono accolti due Calici
medievali e il Parato Rosso della
festa liturgica della Sacra Spina. I reperti della tomba monumentale del
botanico Gerardo de Nucito, datato 1545, ricordano gli uomini illustri saccensi
e testimoniano il Rinascimento locale. Una sala dedicata all’iconografia
mariana, rende omaggio alla pittura saccense, che ha lasciato nei suoi epigoni,
tracce culturali di carattere internazionale, raggiungendo in Mariano Rossi la
sua massima espressione.
Il secondo
livello è unicamente dedicato alla Madonna del Soccorso e agli Ex-voto donati. Ogni
Mudia presente sul territorio della Diocesi di Agrigento è espressione di una
peculiarità delle comunità locali. A Sciacca la centralità è rivolta alla
devozione alla Madonna del Soccorso e
saranno proposti diversi oggetti sacro legati al culto e alla devozione mariana
propria di Sciacca rappresentata dagli ex voto in corallo.
Il
Mudia di Sciacca sarà messo in rete con il Mudia e i percorsi arte&fede di
Agrigento, il Museo di Arte sacra di Sambuca di Sicilia, il Mudia di Aragona e
i percorsi Arte&Fede di Caltabellotta e a presto il progetto sagrestie
aperte di Naro.
Il
Mudia proponendosi come modello di rete museale e di valorizzazione del
patrimonio storico-artistico e culturale della Diocesi sarà inserito come
elemento trainante del Parco Culturale Ecclesiale.