Partinico: incendio alla distilleria Bertolino, tre feriti uno è grave

0

Notte di paura a Partinico, per un rogo scoppiato alla distilleria Bertolino. Tre operai sono rimasti feriti, uno è stato trasportato in codice rosso al centro grandi ustioni di Palermo. Massiccio l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati sul posto con sei squadre: sono tuttora in corso le operazioni di bonifica. Sul posto è intervenuta anche la polizia e l’area in cui si sono diffuse le fiamme è stata sequestrata. In base ad una prima ricostruzione, la fiammata avrebbe avuto origine da un sistema di filtraggio della distilleria. Quando gli operai si sono avvicinati per un controllo, sarebbero stati travolti dal fuoco.

Partinico: arrestati marito e moglie perchè sorpresi con la droga in auto

0

La coppia, C.V di 52 anni e A.R di 49, è finita in manette per detenzione ai fini di spaccio di droga: gli agenti hanno fermato i due a Partinico, durante i controlli antidroga sulle strade della cittadina a pochi chilometri da Palermo. In una calza, gettata dal finestrino dell’auto dalla donna, e poi recuperata dalla polizia, sono stati trovati sessanta involucri in plastica termoriscaldati, con cocaina per un peso complessivo di 23 grammi, cocaina in pietra, per un peso di 30 grammi e un bilancino di precisione. I due sono stati tratti in arresto, mentre la sostanza stupefacente è finita sotto sequestro. Per marito e moglie sono stati disposti gli arresti domiciliari. 

Palermo, percepisce per dodici anni la pensione ai danni dell’Inps: scoperto falso invalido

0

Allevatore e falso invalido . Con una pensione percepita per dodici anni ai danni dell’Inps. I carabinieri hanno notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari ad un allevatore palermitano di 60 anni: il totale incassato ingiustamente ammonterebbe a circa 85 mila euro, grazie alla simulazione dell’invalidità che si sarebbe prolungata negli anni.

Una vera e propria messa in scena, insomma, per ottenere l’inabilità lavorativa e la necessità di assistenza continua per infermità di natura psichiatrica, diabete, cardiopatia, poliartropatia, broncopatia, incontinenza urinaria e neoplasia al pancreas. Tutte “patologie” evidenziate in occasione delle visite effettuate dai sanitari della commissione medica per il riconoscimento dell’invalidità civile all’ottanta per cento.
L’indagine, avviata nel marzo 2017, ha documentato come l’uomo, nonostante l’invalidità civile riconosciuta, svolgesse presso l’azienda a lui intestata lavori di fatica, tra i quali la coltivazione e la conduzione della stalla, guidando l’auto e camminando autonomamente. Le indagini si sono concluse con il sequestro, presso gli uffici dell’Inps di Palermo e gli uffici postali, delle rate della pensione di invalidità e di indennità di accompagnamento percepiti dal sessantenne. 

“Puliamo il mondo” oggi a Burgio con gli alunni dell’istituto “Roncalli”

Massiccia partecipazione oggi a Burgio con la presenza degli alunni dell’istituto comprensivo “Roncalli” all’iniziativa “Puliamo il Mondo” di Legambiente. Gli alunni della scuola primaria e secondaria sono stati impegnati in attività di pulizia e raccolta dei rifiuti e hanno effettuato anche la messa a dimora di piante e fiori.

All’iniziativa oltre alla scuola ha aderito anche il Comune con il vicesindaco, Antonella Leo Virisario, che ha seguito ogni attività. Il progetto era finalizzato a sviluppare la partecipazione attiva degli studenti sull’importanza di una giusta vivibilità ed a richiamare l’attenzione sullo stato di abbandono e quindi sul degrado che il mancato rispetto dell’ambiente può causare.

Intanto, nei Comuni dell’Alto Verdura e Gebbia, ci sono dati brillanti che riguardano la percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti. Il migliore è quello di Calamonaci, con il 92 per cento, seguito da Villafranca Sicula con l’86 e da Lucca Sicula con l’83 per cento. Burgio è al 70 per cento.

Nella foto, un gruppo di alunni dell’istituto “Roncalli” con il sindaco di Burgio, Franco Matinella

Non ci fu “spedizione punitiva” tra romeni, tutti assolti in appello

Ribaltata in appello la sentenza di primo grado con l’assoluzione per non avere commesso il fatto degli imputati nel processo riguardante quella che era stata indicata come una spedizione punitiva per reagire azione punitiva.

Nel dicembre 2017 furono arrestati quattro romeni residenti nell’agrigentino, oggi tutti assolti dalla Corte d’Appello: Joan Mindirigiu, di 39 anni, residente a Ravanusa, difeso dall’avvocato Angela Porcello; Gheorghe Bodgan Tanase, di 22, residente a Licata, difeso dall’avvocato Francesco Di Giovanna; Alin Dragos Rauta,di 30, residente a Licata, e  Iosif Dobrea, di 39 anni, residente a Grotte, entrambi difesi dall’avvocato Luigia Di Fede.

Il gup del Tribunale di Agrigento aveva riqualificato il reato da tentato omicidio in lesioni gravissime condannando tutti gli imputati a pene comprese tra 3 anni e 6 mesi e 6 anni e 8 mesi per Mindirigiu. In appello tutti assolti per non aver commesso il fatto.

Sciacca comune plastic free, esercenti pronti ad adeguarsi

Hanno ancora molte stoviglie e contenitori in uso di plastica, ma si dicono pronti ad adeguarsi per la giusta causa. Condividono quindi la presa di posizione del Comune di Sciacca che dal primo aprile è tra i comuni italiani plastic free, impegnati nella liberazione del materiale dal forte impatto ambientale. Per il momento soltanto una dichiarazione di intenti, ma che diventerà passibile di sanzione a partire dal prossimo anno.

Oggi pomeriggio abbiamo chiesto agli esercenti saccensi come e quando si adegueranno al provvedimento che a partire dal 1° gennaio 2020, imporrà ai titolari che esercitano le attività della ristorazione e gli esercizi di generi alimentari e ogni centro vendita di stoviglie per alimentari, di esercitare agli acquirenti esclusivamente la vendita, la distribuzione, l’utilizzo e il consumo di materiale monouso del tipo biodegradabile e/o compostabile (posate, piatti, bicchieri, cannucce ecc.).

Trovato morto il ragazzo di Marsala scomparso tre giorni fa

Era scomparso tre giorni fa, nella notte tra sabato e domenica. Gianni Genna, 27 anni di Marsala, è stato trovato morto, dopo tre giorni di ricerche.

Il corpo è stato trovato in una strada sterrata, a distanza di circa cinquecento metri dal luogo in cui il giovane era stato visto per l’ultima volta. Sul posto il medico legale e il magistrato, oltre alle forze dell’ordine che in questi giorni hanno coordinato le operazioni.
Gianni Genna aveva lavorato per molti anni nel settore della lavorazione del marmo, abita nella zona di Strasatti. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, sabato avrebbe trascorso la serata in un locale di contrada Ciavolo, con alcuni amici che ad un certo punto sarebbero andati via, lasciandolo al pub.

Ed è proprio da allora che i familiari non avevano più avuto alcuna sua notizia: allarmati, hanno subito segnalato il suo mancato rientro a casa, denunciando alle forze dell’ordine la scomparsa

Interdittiva anche al sottogruppo di Girgenti Acque, situazione complessa pure per la Hydortecne

Si complica ancora di più la situazione della Hydortecne, la società sottogruppo della Girgenti Acque, alla quale questa mattina è stata recapitata l’interdittiva antimafia.

Non si conoscono al momento i dettagli del provvedimento – che è stato notificato a tutti, compreso all’Ati -, in particolare per comprendere nei confronti di chi questo è stato emesso, cioè se nei confronti dei rappresentanti della società o se si è deciso di emettere comunque una interdittiva considerato che la Hydortecne è a tutti gli effetti una “figlia” della Girgenti Acque, su cui già il provvedimento è stato assunto da diversi mesi.

Sul piano pratico non si sa se saranno i commissari straordinari Venuti e Dell’Aira a gestire l’Hydortecne, anche se ragioni di continuità dell’azione di gestione potrebbero far optare proprio per un passaggio ai due commissari.

Intanto, si complica ancora di più la situazione della Hydortecne che aveva prospettato già il licenziamento degli esuberi.

Due spettacoli a Sciacca, il 4 e il 5 maggio, per gli attori e consiglieri comunali Monte, Deliberto e Gulotta

Un regista e due attrici, tutti consiglieri comunali di Sciacca. Sta per essere presentato con una prima in città “Le bisbetiche stremate”, di Giulia Ricciardi. E’ il frutto della collaborazione tra Salvatore Monte, Gruppo Teatro 13 e Architetture di Eventi. Monte ha coinvolto i consiglieri comunali Cinzia Deliberto e Valeria Gulotta. L’appuntamento è per sabato 4 maggio, alle ore 21, e domenica 5, alle 18, nell’Auditorium di contrada Marchesa, a Sciacca.

Sul palco Consuelo Ciaccio e Domenico Vernagallo.  “Ammetto che è molto divertente – dice Salvatore Monte – ritrovarmi a dirigere due colleghe “consigliere comunali” e anche spassoso. L’approccio al teatro, al palcoscenico, riesce sempre a creare magia ed armonia. Forse tutti, nessuno escluso, dovrebbero avvicinarsi al mondo del teatro. “Le bisbetiche stremate” rappresenta una piccola bomboniera fatta di risate. Il testo, gentilmente concessomi dalla eclettica Giulia Ricciardi, è una sana polveriera di gag e momenti esilaranti. Cinzia e Valeria, sostenute dalla sempre comica Consuelo Ciaccio – aggiunge Salvatore Monte –  sono riuscite a creare uno spettacolo fresco, esilarante e soprattutto “per tutti”. A condire questa macedonia, tutta al femminile, è “l’aitante” Domenico Vernagallo che saprà ben stuzzicare le nostre tre protagoniste durante la loro avventura estiva. Sono felice di essere riuscito nell’impresa, uniti sotto la grande T di teatro ed insieme, uno accanto all’altro, sul palcoscenico”.  La voce del giornalista è di Enzo Garinei, le scene di Gianluca Amodio e la consulenza tecnico artistica di Luigi Ciaccio. La direzione di scena è di Pasquale Bentivegna, anche lui consigliere comunale e le musiche di scena degli Abba. L’organizzazione generale di Angela e Giuseppe Fazio. Aiuto regia di Noemi Ciaccio. Ancora qualche giorno e si conoscerà la data del primo spettacolo al quale non potrà che assistere la giunta e il consiglio al gran completo.

L’architetto saccense Renato Marsala al Salone del Mobile con due progetti inediti

C’è anche l’architetto saccense Renato Marsala al Salone del Mobile 2019 in corso di svolgimento in questi giorni a Milano.

L’architetto insieme all’ADI – Comapasso d’Oro, sezione Sicilia, presentaterà due progetti inediti di arredo, presso l’Atelier Kondakji, Isola Design District Milano.
Si tratta di un tavolo, “Tuttutottu”, in legno massello e vetro, realizzato partendo da una matrice stampata in 3D: un fluido nastro di legno massello, che ruotando su sé stesso, forma il sistema di appoggio del tavolo stesso, mentre,al di sopra, una lastra di vetro consente di leggere il gioco del sistema di appoggio con completezza.
In esposizione anche un altro progetto: la chaise-longue “China”, che coniuga linee tese e minimali della struttura in metallo, con la ricerca dei tessuti e delle texture della seduta. Per rendere al meglio quest’ultimo aspetto, nell’esposizione milanese sarà presentata una versione della chaise-longue completata da un esclusivo tessuto della prestigiosa collezione Rubelli.