Cosa si mangia stasera? La risposta è a portata di click!

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Un’idea originale per ogni sera

Con “Mangiare a…” ogni sera può diventare un’occasione speciale per provare piatti unici e sorprendenti, creati appositamente per i lettori di Risoluto dai talentuosi chef locali e vivere momenti di convivialità con chi condivide i tuoi stessi interessi.

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Un’occasione per scoprire (o riscoprire) il territorio

“Mangiare a…” non è solo un modo per soddisfare il palato, ma anche un’opportunità per conoscere meglio il territorio e le sue tradizioni culinarie. Lasciatevi sorprendere dalle proposte dei ristoratori locali, che vi accoglieranno con la loro passione e ospitalità.

Allora, cosa si mangia stasera?

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Buon appetito!

Sciacca, il porto passa all’Autorità della Sicilia Occidentale

L’assessore regionale al Territorio e Ambiente Elena Pagana ha firmato la convenzione che sancisce il passaggio del porto di Sciacca all’Autorità della Sicilia Occidentale.

Ad annunciarlo, con grande soddisfazione, è l’amministrazione comunale di Sciacca che attribuisce il merito di questo risultato all’onorevole Michele Catanzaro, all’ex vice sindaco Gianluca Fisco e all’assessore Francesco Dimino.

“Il passaggio del porto di Sciacca all’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale – afferma il sindaco Fabio Termine – è un momento storico per la nostra città. Ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo importante traguardo”.

L’assessore Francesco Dimino dichiara: “Questa firma rappresenta una svolta epocale per il porto di Sciacca, che ora potrà contare sul supporto progettuale ed economico dell’Autorità Portuale. Questo significa la possibilità di numerosi investimenti per il porto e di un futuro luminoso per il settore della pesca e del turismo diportistico. Da mesi abbiamo avviato un confronto costruttivo con l’Autorità Portuale, siamo fiduciosi che faranno grandi investimenti nel porto di Sciacca”.

Adesso si attende il sopralluogo e la firma del verbale di consegna tra il Demanio Marittimo e l’Autorità Portuale. Nel 2022 il Senato aveva approvato in proposito un emendamento del senatore Rino Marinello.

Partiti i lavori allo stadio Gurrera, riunione operativa nei prossimi giorni per l’Unitas

Sono partiti i lavori della ditta Essequattro srl che si e’ aggiudicata l’appalto finanziato con fondi europei del progetto Next Generation del Pnrr allo stadio comunale Luigi Gurrera di Sciacca.

Si tratta di lavori di efficientamento energetico, di illuminotecnica e di riqualificazione dei servizi igienici e di adeguamento dei locali dello stadio.

I lavori dureranno sei mesi e per l’Unitas, la squadra di calcio saccense, sarà necessario disputare i primi incontri altrove.  La ditta si e’ aggiudicata i lavori per un importo di oltre cinquecento mila euro. L’intervento e’ fondamentale perché permetterà di tornare finalmente ad illuminare il campo di gioco permettendo una fruizione anche serale.

“Zero stress per il parcheggio”, commercianti di Sciacca collocano segnali stradali (Video)

La Ztl è sempre al centro del dibattito a Sciacca e anche il consiglio comunale, nella seduta del 15 luglio prossimo, esaminerà la problematica. Intanto, un’iniziativa interessante è arrivata da Spazio Centro, che riunisce numerosi commercianti del centro storico. Il presidente, Fabio Venezia, ha presentato questa mattina la cartellonistica che è stata collocata all’ingresso ovest della città. “Zero stress” è lo slogan.

L’obiettivo è di fare in modo che coloro i quali arrivano a Sciacca dalla periferia ovest della città (lato Ribera) possano parcheggiare agevolmente nell’area termale dove, complessivamente, ci sono un centinaio di posti. Il parcheggio è gratuito, la zona si trova a 200 metri dal centro storico ed è pure servita da una navetta.

“Sugli orari della Ztl torneremo a confrontarci con l’amministrazione – dice Fabio Venezia – perchè la conclusione alle 4 del mattino è troppo tardi, soprattutto per ragioni di sicurezza. Intanto, la gente deve sapere che c’è una possibilità di parcheggiare le auto, gratuitamente, a ridosso del centro storico”

Spiaggia di San Marco invasa dalla posidonia, Bellanca: “Intervenire urgentemente”

Lo scorso fine settimana, le correnti marine hanno depositato sull’arenile della spiaggia di San Marco, a Sciacca,  enormi quantità di posidonia, una pianta sottomarina tipica del Mar Mediterraneo. Questi accumuli hanno invaso la battigia, rendendo quasi impossibile la presenza dei bagnanti.

Il capogruppo consiliare della Democrazia Cristiana, Filippo Bellanca, ha sollecitato l’amministrazione comunale ad affrontare con urgenza questa situazione. 

“Seria preoccupazione viene manifestata dai gestori dei lidi che sorgono sul litorale – scrive Filippo Bellanca in una nota -, costretti nello scorso fine settimana a ridimensionare i loro servizi, sia quelli sulla spiaggia che quelli di ristorazione. Un allarme che rischia di condizionare anche il prossimo weekend visto che non si prevedono variazioni meteo con ulteriori mareggiate che potrebbero riportare la posidonia in mare, com’è accaduto in passato in alcune occasioni”.

“Si deve prendere atto – continua Bellanca – che bisogna fare qualcosa, nel rispetto delle normative ambientali in materia. Con l’approvazione nel 2022 della legge cosiddetta ‘Salvamare’ vengono confermati alcuni degli interventi previsti in precedenza, ovvero il mantenimento in loco o trasporto a impianti di gestione dei rifiuti; il riaffondamento in mare in siti determinati dall’autorità competente; il trasferimento nell’area retrodunale o in altre zone comunque appartenenti alla stessa unità fisiografica. Ma solo previa vagliatura per separare le biomasse dalla sabbia e da rifiuti antropici”.

Bellanca esorta l’amministrazione comunale ad attivare immediatamente le procedure necessarie per rimuovere la posidonia, seguendo le normative vigenti.

La frana di Porto Palo a Menfi, oggi l’inizio dei lavori

Sono iniziati oggi i lavori per la messa in sicurezza di una parte del costone che, ormai da tre anni, a causa di una frana, non consentiva lo spostamento da una parte all’altra di Porto Palo a Menfi.

Il problema ha anche comportato l’inagibilità di alcune case per l’ammasso franoso. Nello scorso mese di aprile era stato effettuato un sopralluogo da parte dell’ingegnere Francesco Maglienti di Sciacca, che poi ha stilato un cronoprogramma dei lavori di messa in sicurezza del costone finanziati con 500 mila euro dal Commissario per il dissesto idrogeologico.

Oggi, dunque, lo start all’inizio dei lavori. Il sindaco di Menfi, Vito Clemente, ha espresso la sua più profonda soddisfazione in merito: “Ringrazio l’intera squadra assessoriale e in particolare l’assessore Miralba Riggio – ha affermato – e confidiamo, da qui a dieci giorni al massimo, di aprire una carreggiata naturalmente salvo imprevisti e nel rispetto delle norme di pubblica sicurezza”.

La strada bloccata dalla frana a Menfi e i disagi che tutto questo ha comportato tre anni fa sono balzati anche alla ribalta nazionale in particolare per lo sciopero della fame attuato dal tabaccaio di Porto Palo, Giuseppe Scirica.

Ortopedia di Sciacca, torna Tulumello

Con una lunga nota stampa l’Asp di Agrigento stamane comunica i provvedimenti per l’Ortopedia di Sciacca, reparto che per carenze di organico vive difficoltà nel garantire servizi.
“E’ massimo l’impegno – si legge nella nota – profuso dalla Direzione generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento per ripristinare nel più breve tempo possibile la funzionalità del reparto di ortopedia del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Sciacca, messa a dura prova dalla oramai cronica carenza di personale medico che penalizza l’intera rete ospedaliera regionale. Ai provvedimenti già avviati per sopperire alle criticità, l’ASP di Agrigento sta aggiungendo ulteriori soluzioni per bruciare i tempi e restituire al comprensorio saccense la completa gamma di prestazioni offerte dal reparto.

In particolare, il direttore generale ASP Giuseppe Capodieci annuncia: “Come già annunciato – afferma – l’Azienda ha già attivato una convenzione con l’ospedale ‘Buccheri La Ferla’ di Palermo finalizzata a garantire l’esecuzione di sedute operatorie. Per potenziare ulteriormente le sedute chirurgiche abbiamo inoltre già bandito l’affidamento di un incarico di alta professionalità, ai sensi dell’articolo 15 septies del decreto legislativo 502/92, per il reclutamento di uno specialista ortopedico. Anche il primario dell’Unità Complessa, il dottor Giuseppe Tulumello, svolgerà settimanalmente una seduta operatoria presso il nosocomio saccense ed inoltre, in una logica di collaborazione interistituzionale, abbiamo raggiunto delle intese con altre aziende sanitarie della regione che formalizzeremo a breve”. I provvedimenti destinati al potenziamento degli organici non si esauriscono con queste manovre urgenti ma, sempre secondo il direttore Capodieci: “il reperimento di nuovo personale, per assicurare anche la continuità assistenziale nel post-operatorio, passa anche attraverso il completamento di una selezione concorsuale che avrà termine il prossimo 16 luglio e dalla quale contiamo di reclutare nuovi specializzandi che avvieremo immediatamente all’iter di formazione in convenzione con diverse università siciliane. Analogamente siamo in attesa del perfezionamento delle pratiche burocratiche per l’assunzione di tre medici ortopedici argentini che potrebbero prendere servizio già nel periodo estivo. “Vorrei ribadire – continua il manager – che comprendo appieno le rimostranze della collettività saccense ma sottolineo che l’enfasi che anima la legittima richiesta di ripristinare il servizio è la stessa che sostiene il nostro impegno continuo per risolvere le problematiche emerse. A questo proposito aggiungo che, in una logica di sinergia territorio-ospedale, abbiamo integrato la collaborazione di due professionisti ambulatoriali interni che effettueranno visite e prestazioni anche il sabato mattina. Infine – conclude il direttore Capodieci – è stato altresì adottato un provvedimento per garantire, ancora per ciò che concerne l’assistenza ospedaliera ambulatoriale, l’attività ‘H6’ di uno specialista ortopedico convenzionato”.

Siccità, i consorzi di tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp e Arancia di Ribera Dop chiedono aiuti immediati

I consorzi di tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP e Arancia di Ribera DOP stanno lanciando un allarme per la grave situazione di siccità che affligge la Sicilia. La cooperazione tra i due consorzi, sostenuta dall’adesione comune a Origin Italia, associazione alla quale aderiscono oltre 80 realtà consortili delle produzioni DOP e IGP, è finalizzata a elaborare una piattaforma di richieste alle istituzioni per salvaguardare la produzione.

“Tutta la Sicilia è colpita da una siccità che non ha così lunghi precedenti, almeno nell’ultimo cinquantennio, e tutti gli agrumicoltori siciliani fanno da anni i conti con problemi atavici in materia di gestione degli invasi e delle reti. Rischiamo la desertificazione del territorio e se non si pone riparo, con tutti i mezzi a disposizione, a questa situazione al deserto dell’agricoltura seguirà inevitabilmente anche una catastrofe economica e occupazionale”, affermano i presidenti dei due consorzi di tutela Salvatore Daino e Gerardo Diana.

“La piattaforma di richieste allo studio dei consorzi che presiediamo è aperta alla collaborazione di tutti i consorzi, le organizzazioni di categoria agricole e di quanti hanno a cuore il futuro dell’agrumicoltura siciliana”, rendono noto i vertici dei consorzi Arancia Rossa Igp e Ribera Dop.

Tra i punti sensibili inseriti nel documento, l’attuazione della riforma dei consorzi di bonifica, procedure semplificate per l’accesso ai fondi già stanziati dal governo nazionale e regionale per fronteggiare la siccità, snellimento delle pratiche burocratiche per poter ricercare e attingere all’acqua autonomamente e lo stop agli esosi ruoli di riscossione emessi dai consorzi di bonifica anche in assenza totale di servizi irrigui.

“Da imprenditori impegnati sul campo conosciamo a menadito il territorio e i problemi legati alla gestione fino a oggi fallimentare delle dighe, degli invasi e soprattutto della rete di distribuzione. Anche una situazione estrema come quella che ci troviamo ad affrontare, ormai da più di un anno, poteva essere arginata con degli interventi tecnici approvati, studiati e attuati per tempo”, spiega il presidente del Consorzio di tutela Arancia di Ribera Dop Salvatore Daino. 

“Le nostre richieste e i nostri suggerimenti sono mirati a salvare nell’immediato la stagione di commercializzazione, ormai alle porte, e a fare in modo che non ci si debba più trovare impreparati dinnanzi a eventi naturali come quello in corso”, aggiunge Daino.

“Gli esempi positivi di gestione delle risorse idriche nel mondo non mancano. Impariamo da chi ha saputo fare meglio di noi, ma soprattutto le misure antisiccità, per adesso solo sulla carta, siano attuate immediatamente. Chi deve dare il via libera ai fondi di sostegno e alle migliorie della rete irrigua lo faccia in maniera tempestiva senza contare solo e come sempre sulla capacità di sacrificio degli agrumicoltori. Faremo di tutto come sempre per dare agli estimatori delle arance siciliane un prodotto di grande qualità, ma dobbiamo poterlo fare senza arrivare stremati alla metà”, conclude il presidente del Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp, Gerardo Diana. 

Canicattì, tre arresti per estorsione (Video)

La Polizia di Stato, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo, ha dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 soggetti, uno dei quali già condannato in via definitiva per l’appartenenza alla compagine mafiosa denominata “stidda”, ritenuti responsabili del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Agrigento e dal Commissariato di Canicattì sono scaturite a seguito all’ incendio che ha interessato la saracinesca di un magazzino nel territorio di Canicattì.

L’attività investigativa ha permesso di ipotizzare che gli arrestati, al fine di preservare gli interessi economici ed imprenditoriali del titolare di un’autofficina anch’egli arrestato, avrebbero costretto la vittima dell’estorsione a non concedere in locazione un magazzino di sua proprietà ad un soggetto che, adibendolo ad officina meccanica, avrebbe potuto rappresentare fonte di concorrenza per il predetto titolare dell’officina già aperta in zona.

I tre, con fare minaccioso, si sarebbero infatti recati presso l’abitazione della vittima, mentre il condannato per l’appartenenza alla stidda avrebbe proferito frasi minatorie all’indirizzo della stessa, rimarcando la sua appartenenza all’associazione mafiosa, peraltro nota alla stessa vittima, e ricordandole che “in quella zona comandava lui”.  

In quel frangente, inoltre, uno dei due si sarebbe rivolto alla donna minacciandola che le avrebbe fatto “la faccia tanta” se mai si fosse permessa di cedere in locazione il magazzino.

Le indagini si sono avvalse anche del contributo dichiarativo fornito dalla vittima e dai suoi congiunti che hanno raccontato alla Polizia di Stato la spedizione messa in atto con spregiudicatezza dai tre arrestati poche settimane prima del danneggiamento, opponendosi così al pervasivo sistema di controllo del territorio esercitato dalla compagine mafiosa in quella zona del territorio canicattinese.

L’odierno provvedimento, emesso dal G.I.P. di Palermo, si basa sui gravi indizi di colpevolezza e su un quadro indiziario emerso nel corso delle indagini, significando che le piene responsabilità penali per i fatti indicati saranno accertati in sede di giudizio.

Uccise la moglie a Marinella di Selinunte, l’accusa chiede l’ergastolo

Il Pm di Marsala Stefania Tredici ha chiesto la condanna all’ergastolo per Ernesto Favara, il pescatore che il 24 dicembre 2022 ha ucciso la moglie, Maria Amatuzzo, con 28 coltellate, nel magazzino della loro casa a Marinella di Selinunte.

Il perito nominato dal Tribunale ha ribadito come, al momento dell’omicidio, Favara era lucido e, quindi, capace di intendere e di volere.