Menfi, riqualificazione del Centro per l’Impiego e convenzione da oltre un milione di euro

0

Il Comune di Menfi ha ricevuto una notizia positiva per il potenziamento del suo Centro per l’impiego. Il dirigente generale dell’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha approvato una convenzione di finanziamento per lavori di riqualificazione funzionale ed energetica, per un importo complessivo di 1.100.000 euro. Questo importante passo fa seguito al parere favorevole del Dipartimento del Lavoro sul progetto presentato dal Comune il 29 maggio 2024, conforme alle linee guida regionali.

Progetto di Riqualificazione Funzionale ed Energetica

Il progetto presentato dal Comune di Menfi si inserisce nel quadro del “Piano per il potenziamento dei Centri per l’impiego della Regione”, mirando a migliorare le infrastrutture e i servizi offerti alla comunità. Gli interventi previsti non solo mirano a rendere più efficienti i locali del Centro per l’impiego, ma anche a ridurne l’impatto ambientale, rispondendo così alle esigenze moderne di sostenibilità.

Approvazione e Processo Amministrativo

La convenzione approvata rappresenta un importante risultato per l’amministrazione di Menfi e per tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del progetto. Il sostegno ricevuto dal Dipartimento del Lavoro sottolinea l’importanza e la validità del progetto presentato, che si allinea perfettamente alle strategie regionali di potenziamento dei servizi per l’impiego.

Impegno e Dedizione Amministrativa

L’approvazione della convenzione è il frutto dell’impegno quotidiano del personale amministrativo del Comune di Menfi, dimostrando una volta di più la volontà di migliorare le condizioni di vita e di lavoro della cittadinanza. Questo investimento non solo migliorerà le infrastrutture, ma potenzierà anche i servizi di supporto all’occupazione offerti dal Centro.

Ospedale, i consiglieri Santangelo e Mandracchia chiedono a Termine di invitare Capodieci e Schifani


“Apprezziamo il lavoro che sta svolgendo il nuovo Direttore Generale ma non sono più accettabili soluzioni tampone”. Così i due consiglieri del gruppo misto, Carmela Santangelo e Paolo Mandracchia rispetto le criticità al Giovanni Paolo II di Sciacca che i due elencano: dal reparto di Ortopedia che continua a funzionare in maniera discontinua e ad oggi chiuso, all’Urologia che è priva di personale medico e funziona con il solo primario, dalla Psichiatria dove un dirigente medico si è dimesso, dalla Medicina dove persiste
una grave carenza di personale ed ancora si attende il concorso per la nomina del primario, all’Oncologia dove nonostante l’unità sia stata implementata con un altro
dirigente medico ad oggi continua a persistere la carenza, alla Chirurgia dove si attende
la nomina del primario, dalla Stroke Unit, al rischio secondo voci di corridoio di un possibile depotenziamento dell’Oculistica e dalla mancata attivazione della seconda sala dell’Emodinamica”.

I due consiglieri del gruppo misto si rivolgono al sindaco di Sciacca, poiché massima espressione dei diritti della salute dei cittadini, per invitarlo a concordare in tempi brevi un incontro con il direttore Capodieci per capire la reale situazione del presidio ospedaliero
e le azioni che si stanno mettendo in atto per risolvere i problemi annosi presenti nel nosocomio.
“Ricordiamo al Sindaco – scrivono in una nota – che ancora ad oggi parliamo di Dea di I livello rimasta una frase scritta sui diversi atti regionali e che forse si si sta lavorando su una nuova rete ospedaliera senza che la vecchia sia mai stata attuata, se cosi fosse è un fatto
gravissimo.
Ci auspichiamo che sul nostro territorio vengano attuati, inoltre, i reparti di Geriatria e che si provveda all’attivazione dell’Hospice per alleviare le sofferenze ai malati ed alle famiglie anche al fine di decongestionare i Pronto Soccorso.
Ci troviamo di fronte ad una piccola barca a vela che affronta le onde del mare nella
speranza un giorno di attraccare in un porto sereno, per tale motivo è importante un incontro con il direttore generale per avere una visione chiara e precisa del Giovanni Paolo II e successivamente con il presidente della Regione Schifani per cercare di
capire le sorti del nostro nosocomio e dare delle risposte a tutto il personale sanitario”

Comuni Ricicloni: Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Calamonaci e Burgio le realtà migliori sotto i 5 mila abitanti

Quattro Comuni della SRR Agrigento Ovest si trovano nelle prime 14 posizioni nella speciale classifica
“Comuni Ricicloni”, il concorso nazionale di Legambiente che dal 1994 premia i migliori sistemi di
gestione dei rifiuti urbani. Domani tappa a Seccagrande per “La differenziata non va in vacanza”.
Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Calamonaci e Burgio sono nell’elenco dei Comuni “Rifiuti Free”
sotto i 5 mila abitanti. Lucca è in quarta posizione con l’86,8 per cento di raccolta differenziata e il
34,6 Kg di produzione pro capite di rifiuto indifferenziato avviato a smaltimento. Segue in quinta
posizione Villafranca Sicula con 86,9 per cento e 40,8 Kg. In settima posizione c’è Calamonaci con
una raccolta differenziata che raggiunge l’85,9 per cento e una quota pro capite di secco residuo di
48,9 Kg. Posizione numero 14 per Burgio che raggiunge il 76,8 per cento di differenziata. Il
concorso premia le realtà migliori secondo categorie basate sulla dimensione demografica dei
Comuni.
“Si tratta di una conferma per piccoli centri che già da tempo sono avanti nel processo di
sostenibilità ambientale – commenta il presidente della SRR Agrigento Ovest Vito Marsala –
l’ennesimo risultato positivo raggiunto grazie ad un costante lavoro di sensibilizzazione condotto in
sinergia con i sindaci e con gli operatori che svolgono il servizio. Dal dossier nazionale di
Legambiente, emerge che a contribuire alla crescita della raccolta differenziata sono soprattutto i
Comuni di piccole e medie dimensioni. Dobbiamo dunque investire ancora di più nei territori
maggiormente urbanizzati, nei quali si concentra buona parte della produzione di rifiuti urbani”.
La SRR Agrigento Ovest ha attivato un programma di sensibilizzazione ambientale che in queste
settimane sta toccando le città costiere del territorio di competenza. Dopo Sciacca e Menfi,
l’iniziativa “La differenziata non va in vacanza” domani mattina farà tappa nella
spiaggia di Seccagrande a Ribera. Alle ore 9.30 al lido Oltremare ci sarà un momento di discussione
con le autorità cittadine, i tecnici della SRR e le associazioni Marevivo, WWF, ASI e Full Immersion
che hanno aderito al progetto. Seguirà poi una raccolta in spiaggia di rifiuti e la consegna di
cappellini e porta cicche ai partecipanti.

L’acqua del depuratore di Castelvetrano per l’irrigazione, Di Mauro: «Modello da riproporre a Sciacca»

Le acque reflue provenienti da Castelvetrano e depurate dall’impianto di via Errante vecchia potranno essere riutilizzate per scopi irrigui nelle campagne delle province di Agrigento e Trapani. Lo dispone un decreto del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, che fissa anche le prescrizioni di carattere sanitario e i controlli periodici sulla qualità dell’acqua depurata da riutilizzare per l’irrigazione.

«Il volume annuo dell’acqua che si potrà mettere a disposizione delle campagne – dice l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro – è stimato in quasi 8 milioni di metri cubi, un quantitativo importante in un momento di grave difficoltà per gli agricoltori siciliani a causa degli effetti della siccità. È un modello che si può riproporre anche in altre zone della Sicilia, soprattutto in quelle dove i campi sono più in sofferenza e dove ci sono impianti che si prestano, come a Ribera o come a Sciacca o a Bivona, nell’Agrigentino, in modo da dare serenità agli agricoltori. Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti possibili tra quelli individuati dalla cabina di regia istituita dal presidente Schifani per reperire ogni risorsa disponibile, prestando estrema attenzione per garantire la qualità dell’acqua, in modo da tutelare i produttori agricoli, ma anche i consumatori finali».

L’acqua proveniente dal depuratore di Castelvetrano sarà immessa nell’adduttore diramazione ovest del sistema Garcia-Arancio, che alimenta sia gli usi irrigui del Consorzio di bonifica 3 di Agrigento che quelli del Consorzio 1 di Trapani e interessa i territori dei Comuni di Sambuca di Sicilia, Sciacca, Menfi, Santa Margherita Belice, Partanna e Castelvetrano. Sono previsti analisi periodiche da parte del Comune di Castelvetrano, dell’Asp e dell’Arpa per verificare il rispetto dei parametri chimici di legge, con la sospensione immediata in caso di superamento dei valori limite. Il decreto stabilisce anche il tipo di utilizzo dell’acqua depurata nelle campagne, con il metodo dell’irrigazione a goccia.

Caltabellotta senza giunta, l’opposizione: “Non agevola la vita amministrativa”

I consiglieri comunali del gruppo “Cambiamo Caltabellotta e S.Anna”: Roberto D’Alberto, Paolo Recca, Iolanda Modica e Irene Marciante denunciano la mancata composizione della giunta ad un mese dalle elezioni.

“Nulla di fatto da quasi un mese – dicono i quattro – la prima seduta del consiglio comunale si è svolta senza giunta e tutto ciò non agevola la vita amministrativa. Il ritardo evidenzia in modo chiaro come ci siano dei conflitti interni alla maggioranza, il che non depone a favore del neo sindaco. Biagio Marciante – proseguono – rischia di impantanarsi e di perdere di vista i problemi che attanagliano il nostro centro e che sono stati ampiamente evidenziati dai cittadini in occasione delle ultime elezioni. Lo invitiamo pertanto ad accelerare le procedure per la piena operatività della giunta comunale, nell’esclusivo interesse della comunità che è chiamato a guidare”.

Trapani, Gdf sequestra 2 società milionarie

Finanzieri del Comando Provinciale di Trapani, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Trapani nei confronti di due soggetti, destinatari degli arresti domiciliari e del divieto temporaneo di esercitare imprese o uffici direttivi, a vario titolo indagati per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro

Con lo stesso provvedimento il giudice ha disposto il sequestro delle quote sociali e dell’intero complesso aziendale di due società di capitali con un attivo patrimoniale superiore a 2 milioni euro.
Le indagini, condotte dai militari del Gruppo di Trapani, hanno riguardato alcune vicende che hanno portato al fallimento di una società trapanese del settore della logistica. I beni e parte del complesso aziendale sarebbero distratti a favore di tre aziende, intestate a prestanome e/o componenti della stessa famiglia, appositamente costituite per continuare, da un lato, l’attività lavorativa e, dall’altro, per non soddisfare le pretese creditorie dell’Erario e dei fornitori sulla prima azienda.
La società, dichiarata fallita dal Tribunale di Trapani nell’ottobre 2019, ha una esposizione debitoria superiore a 2 milioni e mezzo di euro.

Nel corso delle indagini, inoltre, sarebbe emerso lo sfruttamento di alcuni dipendenti che venivano pagati meno di quanto stabilito ed eseguivano turni giornalieri superiori a quanto previsto dal contratto di lavoro e senza aver pagata lo straordinario.

Demolite le strutture del ristorante “Al Porticello” di Sciacca

Sono state tutte demolite le strutture del ristorante “Al Porticello”, situato allo Stazzone, a Sciacca. Attualmente sono una trentina i sacchi di materiali pronti per essere trasferiti a Carini e successivamente in un centro di smaltimento amianto in Trentino. Alle prime ore di questa mattina, una ditta specializzata ha completato il secondo intervento di bonifica nell’area colpita dall’incendio che ha completamente distrutto il locale.

L’intervento ha visto la raccolta e l’imballaggio di materiali contenenti amianto. Secondo le previsioni, l’intervento sarà completato entro una settimana, tra mercoledì 10 e giovedì 11 luglio. Per minimizzare l’impatto ed evitare le alte temperature, le operazioni continueranno a svolgersi durante le ore notturne.

Presentata la guida turistica “La scuola al Museo” della Ceramica di Burgio

È stata presentata al Museo della Ceramica di Burgio la guida turistica “La Scuola al Museo”, frutto di un’attività di studio e ricerca realizzata dagli alunni della scuola secondaria di Burgio. La guida, disponibile sia in formato digitale che cartaceo, ha visto gli alunni impegnati nel ruolo di guide turistiche sotto la supervisione della professoressa Pina Pirrello.

Durante l’anno scolastico, gli alunni hanno accompagnato studenti di varie scuole e ospiti, tra cui il Prefetto di Agrigento, Filippo Romano, e l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano, illustrando con competenza i preziosi manufatti esposti nel museo. Alla presentazione ufficiale della guida erano presenti il dirigente scolastico Vito Ferrantelli, la professoressa Pina Pirrello, il professore Buondonno, responsabile dei contenuti grafici, e il giornalista Calogero Parlapiano, curatore della stampa.

Gli studenti, in questa occasione, hanno accompagnato i loro genitori attraverso le sale del museo, descrivendo dettagliatamente le opere esposte. L’iniziativa ha ricevuto il plauso dei genitori, che hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla scuola. La serata si è conclusa con una degustazione di prodotti tipici nel suggestivo chiostro del museo.

“Con questa preziosa guida, realizzata dagli alunni di Burgio, guidati dai loro docenti, abbiamo voluto dimostrare l’interesse della scuola nel concorrere a promuovere i beni culturali del territorio”, ha dichiarato il dirigente scolastico Vito Ferrantelli. “Il Museo della ceramica di Burgio che nella qualità di sindaco ho avuto l’onore di contribuire a realizzare, è certamente una delle eccellenze che meritano l’attenzione della scuola in quanto nelle vetrine di questo contenitore è racchiuso il racconto dell’antica e rinomata tradizione maiolicata di Burgio che merita di essere promossa e valorizzata”.

Villafranca Sicula, Burgio e Caltabellotta ricevono 400 mila metri cubi di acqua per irrigazione

“I 400 mila metri cubi residui dalla diga di Prizzi saranno ripartiti nel modo seguente: 320 mila metri al basso Verdura attraverso la galleria che alimenta la vasca di Martusa ed 80 mila metri cubi rilasciati in alveo per i terreni non serviti dal Consorzio di Bonifica”. Così il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, che fornisce dettagli sull’intervento deciso ieri in prefettura, ad Agrigento, a beneficio dei territori non serviti dal Consorzio di bonifica Agrigento 3.

Grazie al lavoro svolto dai dirigenti generali del dipartimento regionale Tecnico, Duilio Alongi, e del dipartimento regionale dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, è stato possibile trovare celermente una soluzione ai problemi sollevati dai Comuni di Villafranca Sicula, Burgio e Caltabellotta.

Regione, Prefettura, sindaci e rappresentanti delle aziende agricole e di Enel, che gestisce le dighe Prizzi e Grammauta, hanno concordato sui quantitativi d’acqua spettanti a ciascun Comune, sia per i territori consorziati sia per quelli liberi.

Il comprensorio Riberese e le aree di Bivona con arance e pesche di particolare pregio hanno ottenuto, recentemente, 2 milioni di metri cubi d’acqua per scopo irriguo dalla diga Castello.

Scialò apre l’estate del teatro a Sciacca con la commedia “La bugia di zio Nicola”

Sara’ la compagnia teatrale Scialò e la commedia brillante “La Bugia di zio Nicola”, scritta e diretta da Antonino Genuardi ad aprire gli spettacoli teatrali dell’Estate Saccense con due serate in programma, stasera, venerdì 5 luglio e sabato 6 luglio.

Portata in scena nel 2017 sotto l’egida dell’associazione Porta Vagnu, con un grande successo di pubblico nell’estate di quell’anno e diverse repliche anche nell’inverno successivo.
Il riscontro positivo del primo lavoro teatrale di Antonino Genuardi ha spinto l’associazione Scialò, che si è costituita l’anno seguente dopo quel successo, a tornare in scena con “La Bugia di zio Nicola”. La commedia brillante è ambientata negli anni ’50 e rappresenta la comunità contadina siciliana di quel tempo.

Il testo, in due atti, genera curiosità a quanti non appartengono alla generazione di quel periodo perché offre spunti e riflessioni su costumi e abitudini completamente diverse da quelle attuali.

I fatti, i personaggi, le storie sono infatti figlie di quel tempo che sembra ai più ormai lontanissimo, un tempo in cui i matrimoni venivano combinati per interesse e non certo per amore.

Il matrimonio tra Calogiruzzu, Fabio Venezia, e la baronessa Immacolata, Francesca Cirafisi, nato per interesse di un uno e per amore dell’altra, infatti renderà il contadino Calogiruzzu più ricco ma entrambi comunque infelici.

Sono 9 i componenti del cast: Carmelo La Greca, Antonino Genuardi, Maria Luisa Santangelo, Vissia Di Leo, Fabio Venezia, Giuseppe Chiarello, Daniela Venezia, Francesca Cirafisi, Marica Ribaudo.

L’appuntamento e’ stasera e domani alle ore 21 presso l’atrio inferiore del palazzo comunale di Sciacca. Per le prevendite rivolgersi presso Fuego abbigliamento, in via Roma a Sciacca.