L’autopsia sul corpo di una bimba morta all’ospedale di Sciacca esclude responsabilità dei medici

Secondo quanto emerso dall’autopsia sul corpo di una bimba di 4 anni morta a marzo dello scorso anno all’ospedale di Sciacca l’assistenza sanitaria prestata alla piccola, deceduta poche ore dopo il ricovero, è stata adeguata e improntata alle linee guida. La Procura della Repubblica di Sciacca, dopo la morte della piccola, ha iscritto, come atto dovuto, nel registro degli indagati sei medici che hanno potuto nominare consulenti per l’accertamento tecnico irripetibile. Adesso i legali dei medici hanno iniziato a presentare alla procura istanza di archiviazione affinché venga avanzata al giudice per le indagini preliminari. E’ il gip che dovrà decidere in proposito.

Tutti i sanitari che hanno trattato la piccola quando è stata avviata l’indagine sono stati iscritti nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. I genitori della bambina avevano presentato denuncia ai carabinieri della compagnia di Sciacca allo scopo di accertare le cause della morte.

Sono stati effettuati subito gli accertamenti ed acquisita la documentazione medica riguardante la bimba che è giunta, intorno alle 6 del mattino, al Giovanni Paolo II di Sciacca, lamentando febbre. In area di emergenza è stato deciso il suo ricovero nel reparto di Pediatria. Il quadro clinico è peggiorato e mentre era già stato disposto il trasferimento della bimba, in elisoccorso, in un’altra struttura ospedaliera, è sopravvenuto il decesso.

Bonus contro lo spopolamento, chi si trasferisce a Burgio riceverà 5 mila euro

Un contributo di 5.000 euro, una tantum, per ogni nucleo familiare che trasferisce la residenza di almeno un componente del nucleo originario, unitamente alla dimora abituale, pena la decadenza dal contributo e la restituzione delle somme percepite. E’ quanto prevede un avviso pubblicato dal Comune di Burgio con la finalità di arginare il fenomeno dello spopolamento dei borghi e delle aree interne.

“Abbiamo voluto dare un’opportunità a chi come noi vuole credere in Burgio – afferma l’assessore alla programmazione Vita Bonaccorso – Auspichiamo che tale iniziativa possa essere un deterrente all’emorragia di giovani che vanno via.”

Un altro avviso è destinato a chi apre una nuova attività commerciale, artigianale e agricola. I due avvisi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Galifi nascono dalla disponibilità economica relativa alle somme del “Fondo di sostegno ai comuni marginali”.

“Vogliamo che le aree interne diventino un laboratorio sociale – afferma il sindaco Vincenzo Galifi -. Auspico un interesse importante per questa iniziativa, mi piacerebbe veder nascere nuove attività soprattutto nell’ambito turistico.”

Nella foto, il sindaco di Burgio, Enzo Galifi

Cucciolo avvelenato in contrada Arenella a Sciacca, Partito Animalista presenta denuncia in Procura

Un cucciolo di soli tre mesi è stato brutalmente avvelenato e ritrovato oggi in Contrada Arenella a Sciacca. Il cane è stato dapprima soccorso dal servizio veterinario, ma è morto dopo atroci sofferenze.

Sembrerebbe che il cagnolino sia morto a seguito di lumachicida, un veleno letale per gli animali.

Un episodio che il Partito Animalista Italiano ha condannato e per il quale ha gia’ depositato una denuncia in Procura.

“Siamo veramente indignati e rammaricati per questo nuovo fatto di sangue– spiega in una nota Patrick Battipaglia, Coordinatore per l’Italia Insulare del Partito Animalista Italiano – Quello che è successo a Sciacca ci lascia a dir poco sgomenti. Non è possibile che qualcuno, impunemente, continui a commettere atti violenti nei confronti di poveri animali indifesi. Chiediamo al sindaco di Sciacca di adempiere immediatamente alle sue responsabilità, – prosegue il dirigente del Partito Animalista Italiano – quindi, bonificare immediatamente l’intera area oggetto delle esche avvelenate e allo stesso tempo fare tutto il possibile, mediante anche l’intervento della polizia locale, per assicurare il prima possibile alla giustizia, chi si sta macchiando di una azione così meschina e crudele. Noi del Partito Animalista – conclude Patrick Battipaglia – chiediamo aiuto ai residenti della zona affinché ci aiutino a trovare i responsabili di questo crimine”.

“Chi avesse visto – conclude Battipaglia – qualcosa e vuole aiutarci a trovare il responsabile può farlo, anche in forma anonima, contattandoci telefonicamente al numero: 3471440434”.

Posidonia a Porto Palo di Menfi, oggi tavolo tecnico alla Regione per la rimozione

Si è svolto questa mattina il tavolo tecnico per lo spostamento degli accumuli di posidonia oceanica e sabbia depositata all’interno del porto turistico di Porto Palo di Menfi.

Al tavolo tecnico, convocato dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, hanno partecipato i rappresentanti dell’assessorato al Territorio e ambiente, dell’Arpa Sicilia, dell’Asp di Agrigento, la Capitaneria di Porto Devon il Circomare di Sciacca, il sindaco Vito Clemente, il vicesindaco, Sandro La Placa, gli assessori Pia Pisano e Miralba Riggio.

Al fine di individuare gli interventi da attuare per mitigare le criticità presenti, il tavolo tecnico ha fissato un sopralluogo operativo per il 26 gennaio 2024. Menfi accelera per risolvere il problema della posidonia che causa disagi in un’area particolarmente vocata al turismo.

Cani avvelenati o investiti e uccisi, inizio del 2024 tremendo a Sciacca e nel Belice

Un cane lo ha salvato, pochi giorni fa, il veterinario Gino Raso. Era in gravissime condizioni in località Portolana. Il direttore dell’ambulatorio veterinario di Sciacca, su segnalazione della Polizia municipale, è intervenuto riuscendo a salvarlo dopo diverse ore di cure che hanno fatto guarire l’animale che aveva ingerito un boccone avvelenato. Per un altro cane, sabato scorso, in contrada Arenella, non c’è stato niente da fare. Si procederà all’autopsia presso l’Istituto Zooprofilattico di Palermo. Pochi dubbi, però, che si tratti di avvelenamento.

Da Sciacca a Menfi dove l’associazione Amici di Olivia segnala altri avvelenamenti di cani nella zona Pip. Lorella Tarantino, presidente di Amici di Olivia: “Ci sono stati due cani avvelenati, non è tempo di lumache per cui il metaldeide in quei posti è stato gettato proprio per uccidere i poveri animali. Nella zona industriale e in quella trasferimento qualche becero individuo ha pensato bene di spargere metaldeide, lumachicida, un veleno potente, di colore blu, che causa quasi sempre la morte di poveri cani e gatti che lo ingeriscono. Già due cani avvelenati, un povero randagio e un cane padronale. Questo essere malvagio che ha disseminato il veleno verrà individuato attraverso le telecamere. Chiediamo l’intervento di bonifica del luogo e la punizione che spetta a chi cagiona volutamente la morte di un animale” .

Da Menfi a Santa Margherita dove Chiara Calasanzio, a capo dell’Oasi Ohana, ha avuto pure un fine settimana particolarmente movimento ed è su tutte le furie per quanto accaduto.

“Io sono sempre più allibita – dice l’animalista. Da una parte c’è una responsabilità netta e oggettiva da parte degli enti locali che non stanno gestendo il fenomeno del randagismo, ignorando che da questo a cascata si hanno e si avranno enormi problemi con la sanità pubblica, con la sicurezza civica e stradale. Dall’altra c’è la spietatezza e l’indifferenza dei comuni cittadini, che non si fanno problemi a non soccorrere i cani che hanno appena investito o addirittura li ammazzano perché disturbati dalla loro presenza o per altre assurde ragioni. Noi da Capodanno abbiamo recuperato tre cani investiti e lasciati per strada, una è morta, per gli altri due sosterremo spese per migliaia di euro perché ovviamente nessuno ci aiuta con le fatture se non i nostri sostenitori, un paradosso: stiamo salvando e curando a nostre spese dei cani di proprietà del Comune. Cani dati alle fiamme, gatti buttati nelle fontane, siamo solamente un popolo che non ha alcuna speranza – conclude Chiara Calasanzio – perché non si tratta più di singoli casi ma di una infinita scia”.

Richiesta contributi al Ministero per sicurezza ed efficientamento energetico di tre edifici comunali

Il Comune di Sciacca ha ufficialmente avanzato richiesta di contributi al Ministero dell’Interno per la progettazione di tre grandi interventi mirati alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico di altrettanti edifici comunali di rilevanza storica e culturale.

Le richieste sono state predisposte dal Dirigente allo Sviluppo Economico, Nando Rapisardi, dalla funzionaria Francesca Pia Puglisi e dall’Ingegnere Teresa Genuardi.

I progetti riguardano l’elaborazione di progetti esecutivi per l’ex Collegio dei Gesuiti, oggi divenuto Palazzo Comunale, l’ex Mattatoio e il complesso della Badia Grande.

Gli interventi rappresentano un passo significativo per preservare e valorizzare il patrimonio architettonico della città, nonché per migliorare l’efficienza energetica di edifici di importanza strategica per la comunità.

Parcheggio di via Modigliani a Sciacca in condizioni pessime, Catanzaro sollecita l’amministrazione

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In Via Modigliani, in pieno centro storico, da oltre due anni, è ceduta parte della pavimentazione del parcheggio e, per ovviare al problema, sono state collocate delle pedane di legno e una recinzione per delimitare l’area franata. Adesso il problema persiste e la consigliera comunale, Clelia Catanzaro, chiede all’amministrazione comunale quando il problema potrà essere risolto.

“Purtroppo ancora si attende la riparazione del parcheggio di via Modigliani, la zona sembra essere stata dimenticata ed è diventata assai pericolosa per le tantissime famiglie che frequentano il vicinissimo Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” e che durante l’attesa di fine lezione sostano nel parcheggio.” E’ quanto ha scritto la consigliera comunale, Clelia Catanzaro, all’amministrazione comunale per cercare di capire quando il problema potrà essere risolto. “Questo problema – sottolinea Catanzaro – determina la perdita di una decina di posti auto e tutti sappiamo l’importanza che hanno i pochi parcheggi esistenti in città, soprattutto nei pressi di una scuola; ma anche una situazione di totale degrado e un grave problema igienico sanitario, poiché proprio dalle grandi voragini venutesi a creare fuoriescono i topi. Anche la scrivente si è trovata difronte a tale incresciosa situazione, che ha potuto filmare attraverso un video e prontamente inviato all’Amministrazione.

Non va meglio anche nella vicina Scalinata di Via Orti San Salvatore, che se non fosse per qualche residente che si è preso cura di piante e fiori, risulterebbe in uno stato di totale abbandono; infatti i vasi presenti nella zona sono tutti distrutti, quindi da sostituire, oltre ad essere diventati contenitori per la spazzatura, la ringhiera passamano è completamente arrugginita e si è spezzata.

Questa delicata situazione è stata più volte segnalata, ma ancora nulla di concreto è stato fatto. Per tale motivo – conclude Catanzaro – si interroga l’Amministrazione per conoscere:

  • Se sono state effettuate delle verifiche da parte degli Uffici competenti;
  • Se è intendimento programmare degli interventi di manutenzione e ripristino del parcheggio di Via Modigliani atti a risolvere le problematiche sopra descritte;
  • Se verranno eseguiti, e quando, gli interventi di riparazione delle ringhiere della scalinata di Via Orti San Salvatore.”

Criticita’ alla scuola Sant’Agostino di Caltabellotta, l’opposizione pronta a un sopralluogo

Il gruppo consiliare “Liberamente” di Caltabellotta interviene oggi con una nota su una serie di disagi che riguardano il plesso scolastico Sant’Agostino di Caltabellotta, segnalati dai genitori degli alunni che frequentano la stessa scuola.
I cittadini hanno evidenziato disagi per l’ l’impianto di illuminazione mal funzionante, i riscaldamenti non accesi e delle evidenti infiltrazioni di acqua.

I consiglieri del gruppo “Liberamente” hanno appreso che nel frattempo è stato ripristinato il funzionamento dei riscaldamenti, ma che permangono le altre criticità nel plesso.

In particolare, un intervento per il regolare funzionamento dell’impianto di illuminazione è stato effettuato, ma non sarebbe risultato risolutivo, mentre per le infiltrazioni di acqua i consiglieri riportano che dopo un sopralluogo tecnico non risultano azioni per la risoluzione del problema.
“Si deve intervenire con urgenza – scrivono i consiglieri – ci chiediamo come mai dopo un intervento di manutenzione ci siano ancora condizioni che non permettono un regolare svolgimento delle lezioni. Come gruppo consiliare effettueremo un sopralluogo per fare una verifica dettagliata delle condizioni del plesso e accertarci della situazione e degli ulteriori interventi che occorrono anche in vista della stesura del prossimo bilancio preventivo”.

Lo Sciacca batte il Misilmeri e avverte la capolista Nissa (Video)

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”Il Don Carlo Misilmeri ha pressato, ma con un ottimo contropiede lo Sciacca nel secondo tempo è andato in rete vincendo la partita. Il calcio è anche questo”. Questa, in pillole, l’analisi di Enzo Dimino nella rubrica “Il Calcio di Eccellenza”, sulla vittoria conseguita dall’Unitas Sciacca a Misilmeri. Sciacca guidato dalla panchina da Coco e che con questa vittoria e’ sesto e lancia un messaggio alla capolista Nissa che domenica prossima sarà al Gurrera per affrontare i verdenero.

Saccense cade in via Incisa, Comune condannato al risarcimento del danno

Il Comune di Sciacca è stato condannato a pagare il risarcimento del danno, le spese per la perizia medica e le spese legali ad una saccense di 47 anni che aveva citato in giudizio il Comune di Sciacca per una caduta sul marciapiede di via Incisa. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale civile di Sciacca dello scorso 29 novembre.

I fatti risalgono all’agosto 2019 quando la saccense, Paola Indelicato, di 47 anni, mentre camminava a piedi in via Incisa, all’altezza del portale del Laurana, e’ caduta a terra a causa della deformazione della strada riportando lesioni al piede sinistro.
La saccense, assistita dallo Studio Legale Marciante con il patrocinio degli avvocati Filippo Marciante e Francesco Trafficante, ha richiesto il risarcimento al Comune di Sciacca che, però, sia in fase stragiudiziaria che dinnanzi al Tribunale, ha contestato e negato la richiesta di risarcimento danni, evidenziando l’assoluta mancanza di responsabilità dell’Ente.
La sentenza del Tribunale di Sciacca ha consolidato il principio dell’art. 2051 del codice civile, secondo cui “ciascuno è responsabile del danno cagionato dalla cosa che ha in custodia, salvo provi il caso fortuito” applicandolo anche alle strada pubbliche.

La sentenza del Tribunale di Sciacca ha rilevato che: “….ogni qualvolta venga in rilievo un bene di uso generale, al fine di escludere la responsabilità della P.A. è necessario che questa dimostri l’espletamento della normale attività di vigilanza e di manutenzione, esigibile in relazione alla specificità della cosa”.
Il giudice ha, quindi, ritenuto il nesso di causalità tra la “pericolosità della strada e l’evento dannoso”.