Accoltellamento in pieno centro a Ribera, i due indagati restano in carcere

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Restano in carcere  i due egiziani indagati per tentato omicidio a Ribera. Dopo che il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Michele Marrone, ha convalidato il fermo e disposto per i due indagati la custodia cautelare in carcere, i difensori hanno impugnato il provvedimento dinanzi al Tribunale del Riesame che ha confermato la misura cautelare per Alì Asi Hamdi, di 26 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Forte, e Mohamed  Ahmed Barghout, di 18, assistito dall’avvocato Giuseppe Tramuta. Il primo avrebbe ammesso di avere accoltellato uno dei tre romeni con i quali sarebbe scoppiata una lite e che poi è stato ricoverato all’ospedale Civico di Palermo, ma per difendere un suo connazionale più giovane. Il diciottenne, invece, avrebbe detto di essere stato colpito alla testa con una bottiglia e di non aver capito nulla di quanto accaduto. La lite è  scoppiata fra tre egiziani, uno dei quali minorenne, che è indagato a piede libero, da una parte, e tre romeni, due dei quali sono stati accoltellati, dall’altra.  

Sicurezza delle Guardie Mediche, riparati il sistema di videosorveglianza e le porte blindate a Santa Margherita Belice

“Riparati il sistema di videosorveglianza, l’impianto elettrico e le porte blindate della guardia medica di Santa Margherita di Belice, oltre che il sistema di riscaldamento. Un esempio da ripercorrere anche nelle altre strutture sanitarie del territorio, per garantire la sicurezza dei medici e degli operatori nelle guardie mediche”.
Lo dice il senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello che ieri ha effettuato un’ispezione nella struttura del comune dell’Agrigentino e ha potuto constatare con i propri occhi i passi avanti che si stanno compiendo nella Sanità territoriale.
“Dopo questi primi mesi di legislatura, – continua Marinello – i risultati si cominciano a vedere. Oltre al lavoro che stiamo facendo dentro le Istituzioni, c’è un’azione costante di monitoraggio e segnalazione dello stato delle strutture e della sicurezza”. Il parlamentare Cinquestelle si complimenta con il direttore sanitario Santonocito col quale è stato intrapreso un percorso virtuoso di collaborazione, al fine di raggiungere risultati proficui, a vantaggio dei servizi rivolti ai cittadini e ai pazienti del nostro territorio.

Centro di biomasse a Sciacca? Convocati i vertici della Moncada Energy dall’amministrazione comunale

Centro di biomasse o biometano a Sciacca nello stabilimento dell’ex cantina Kronos n contrada Chiana/Scunchipani? La possibilita’ aleggia da settimane in citta’ anche se nessuno ha ancora potuto visionare nei dettagli il progetto della Moncada Energy anche perché la competenza all’autorizzazione spetterebbe alla Regione e non al Comune.  Con una nota stampa di questa mattina, il sindaco Francesca Valenti ha fatto sapere di aver incontrato ieri al Comune di Sciacca i tecnici della Snam, società incaricata di elaborare un progetto legato alla realizzazione di un impianto di biometano nel nostro territorio. Anche la commissione consiliare sanita’ nei giorni scorsi aveva chiesto chiarimenti e il conscogliere Fabio Termine aveva presentato un’interrogazione dopo le segnalazioni dei cittadini. “Al Comune di Sciacca – dice il sindaco Francesca Valenti – non risulta presentato alcun progetto. Come Amministrazione comunale ci siamo attivati subito quando si è avuta notizia di iniziative in contrada Scunchipani. In questi giorni ho avuto un incontro con il Comitato di quartiere, facendo mie le preoccupazioni dei residenti. Ho nel frattempo attivato tutti i canali per incontrare la società che nell’ultimo periodo si è mossa nel nostro territorio e capire cosa si sta facendo. Ho così convocato la Snam che risulta però essere soltanto il soggetto attuatore di un progetto di impianto per la produzione di biometano che vorrebbe realizzare un’altra società, la Moncada Energy, i cui vertici ho convocato per i prossimi giorni al Comune. Vogliamo andare a fondo. Come Amministrazione siamo contrari a iniziative che arrechino pregiudizio alla salute dei cittadini e danni all’ambiente”.  

“Lo spreco alimentare, se lo conosci lo eviti”: domani, a Sciacca, presentazione del progetto per il recupero degli alimenti

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I soci del “Rotary Club” di Sciacca, presieduto dall’avvocato Giovanna Maria Craparo, hanno coinvolto 397 alunni delle classi quarta, quinta e prima media del 1° e 2 ° circolo e dell’istituto comprensivo Dante Alighieri. L’originalità del progetto sta nell’approccio al tema di prevenzione allo spreco e fa sì che i ragazzi diventino cittadini responsabili. Per promuovere il progetto, gli studenti hanno realizzato delle vignette che illustrano bene il modo in cui non bisogna sprecare il cibo. Il concetto di spreco fa riferimento ad un utilizzo non corretto o ad un mancato utilizzo di un determinato bene. Dal punto di vista della sostenibilità questo significa un doppio spreco di risorse: risorse per produrre e poi risorse per smaltire il bene stesso non utilizzato. Non sprecare rappresenta ai giorni nostri un gesto forte, rivoluzionario ed estremamente necessario. Sprechiamo risorse e beni preziosi quando gettiamo il pane nella spazzatura, lasciamo luci e riscaldamento accesi in casa, sprechiamo l’acqua dei rubinetti e anche quando lasciamo la terra incolta. Il risparmio, che si ottiene evitando lo spreco, non è fine a sé stesso, ma aiuta a sconfiggere lo scandalo dell’indifferenza, che è alla base di qualsiasi spreco. Ogni anno nel modo si butta 1/3 del cibo ancora utile all’alimentazione umana, ovvero 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, che potrebbero sfamare 3 miliardi e 200 milioni di persone. Sprechiamo il 20% della carne prodotta, ovvero circa 75 milioni di mucche; buttiamo il 30% di cereali, ovvero circa 763 miliardi di confezioni di pasta; di frutta e verdura gettiamo via il 45%, ovvero quasi una mela su due; e con il pesce le cose non vanno meglio, perché ne buttiamo circa il 35%. Nei paesi più industrializzati più del 50% di tutto lo spreco avviene in casa nostra, quando si cucina e si mangia.

Il Comune di Sciacca non consegna la documentazione sulle Terme alla Regione, lo conferma l’ accesso agli atti di Mangiacavallo

Non c’è più stata alcuna interlocuzione tra il Comune di Sciacca e gli uffici della Regione sulla questione Terme dallo scorso venticinque novembre. Lo mette nero su bianco la dirigente Generale dell’assessorato all’economia della Regione Sicilia, Benedetta Cannata rispondendo alla richiesta di accesso agli atti presentata lo scorso gennaio dall’onorevole Matteo Mangiacavallo dello scorso diciassette gennaio. La Cannata riferisce al parlamentare Cinque Stelle che non risulta ancora pervenuta da parte del Comune di Sciacca la documentazione richiesta afferente gli impianti tecnici e agli immobili facenti parte del complesso termale di Sciacca. Il Comune, insomma non avrebbe ancora completato quel lavoro iniziato mesi or son del verbale di consistenza degli stessi beni termali. I Inoltre, sempre la dirigente Cannata chiarisce che non si è potuto definire l’affidamento dell’incarico a tecnici esterni all’Amministrazione per la risoluzione della problematica catastale degli immobili poichè i preventivi pervenuti erano troppo bassi e si è dovuta attivare la procedura del soccorso istruttorio, incarichi che adesso potranno essere affidati solo dopo l’approvazione del bilancio regionale.

Alternanza scuola lavoro, studenti al palazzo di giustizia di Sciacca

Gli studenti delle classi terze del Liceo Scientifico “E. Fermi” hanno concluso in questi giorni il progetto di Alternanza Scuola Lavoro dal titolo “Il Diritto come strumento di costruzione di una Cittadinanza attiva” previsto dalla convenzione sottoscritta dalla scuola con l’Ordine degli Avvocati di Sciacca. L’obiettivo del progetto è stato quello di far entrare in contatto gli studenti con il mondo del diritto, al fine di renderli dei cittadini consapevoli della vita sociale, capaci di esercitare e tutelare i propri diritti. Durante il percorso di Alternanza, gli alunni, seguiti dagli Avvocati Anna Maria Petruzzelli (in qualità di referente per ‘ASL presso il COA di Sciacca), Maria Rita Stassi, Carmela Bacino, Salvatore Mannino, Enrico Di Benedetto, hanno studiato i principi fondamentali della Costituzione e hanno compreso la differenza  tra il processo civile e il processo penale e le modalità concrete di tutela giuridica. Molto formativo è stato anchel’incontro tenuto dall’Avvocato Mannino sull’uso dei social e i reati che ne possono derivare. Inoltre, gli studenti hanno partecipato ad un’udienza penale presso il Tribunale di Sciacca e, dopo avere assistito ad un incontro sulla mediazione tenuto dall’Avvocato Di Benedetto, hanno simulato lo svolgimento di un incontro di mediazione. Il progetto si è concluso con l’incontro tenuto dal Presidente del COA, Giuseppe Livio, presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sciacca che ha spiegato la funzione e il ruolo dell’Avvocato e con la visita ai diversi uffici del Palazzo di Giustizia.

Lunedì la decisione del Tar sul ricorso dell’interdittiva antimafia di Girgenti Acque

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Il tribunale amministrativo regionale si pronuncerà lunedì  sulla richiesta di sospensiva dell’interdittiva antimafia di Girgenti Acque. La decisione del Tribunale non avrà ricadute sulla risoluzione del contratto avviata dall’Ati, ma l’eventuale sospensiva invece avrà ripercussioni sul commissariamento della società.  Anche se a prescindere dall’interdittiva, la società ha grosse difficoltà finanziarie e i 150 lavoratori della società vivono momenti di grande ansia e preoccupazione.

Domani la riapertura al transito dell’incrocio tra le vie Amendola, Ovidio e Giovanni XXIII di Sciacca

Si concludono le opere per la sistemazione degli impianti fognari nell’area dell’incrocio compreso tra le strade Via Amendola, Via Ovidio, Via Giovanni XXIII. La viabilità ritornerà alla normalità domani pomeriggio, prima dei dieci giorni previsti inizialmente. Lo hanno comunicato il sindaco Francesca Valenti e l’assessore ai Servizi a Rete Carmelo Brunetto.

“Ci sono stati dei disagi e si è parlato solo di disagi in questi giorni – dichiarano –. Ma erano lavori che si dovevano fare, in quanto necessari e urgenti, in un punto nevralgico per la viabilità cittadina. Opere importanti, richieste insistentemente dall’Amministrazione comunale al gestore del servizio idrico integrato che, in quest’ultimo intervento,tramite una propria ditta,  ha eliminato uno sversamento fognario che avrebbe potuto provocare problemi igienico-sanitari agli abitanti delle vie Ariosto e Tacito. Un intervento che richiedeva grande cautela, oltre che competenza, per la presenza in tutta l’area di una serie di sottoservizi: metano, telefonia, fibra, cavi elettrici dell’alta tensione ecc. La ditta, la GSP, che ringraziamo per la serietà, è riuscita a ultimare il lavoro non provocando problemi accessori di alcun genere, prima del tempo preventivato e riducendo il più possibile i disagi: era infatti prevista, inizialmente, la chiusura della via Giovanni XXIII. Ma la ditta è venuta incontro alle nostre richieste riducendo l’area del cantiere”.

Pesca del novellame, la Guardia Costiera sempre in azione anche a Sciacca e Mareamico avvia una nuova campagna per contrastarla

“Ad Agrigento, nonostante l’incessante azione di contrasto posta in essere dalle Forze dell’Ordine, continua la pesca illegale del bianchetto (novellame di sarde e di acciughe). Questo è quello che è successo giorno 21 febbraio 2019, in località Caos, a poche centinaia di metri dal porto di Porto Empedocle. Giova ricordare che ogni chilogrammo di novellame pescato sottrae al mare 2 quintali di pesce adulto. Il novellame non va pescato, né venduto, né consumato!” E’ quanto ha riferito questa mattina Mareamico, ma l’azione di contrasto da parte della Guardia Costiera continua, incessante, in tutta la provincia. Servizi venopno svolti anche dal Circomare di Sciacca che ha già operato i primi sequestri. Nel passato, a Sciacca, ci sono state prese di posizione anche da parte di ristoratori che hanno invitato i loro colleghi a bandire dai menu i piatti a base di novellame.  

La droga nascosta anche nelle mutande, condannati a Palermo due menfitani

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Il giudice del Tribunale di Palermo Sergio Ziino ha condannato due menfitani, Accursio Maggiore, di 32 anni, e Fortunato Rizzo, di 47, che a dicembre dello scorso anno sono stati fermati dai carabinieri che hanno sequestrato 3 panetti per complessivi 288 grammi di hashish e 2,1 grammi di cocaina. Per Accursio Maggiore 2 anni di reclusione e 5 mila euro di multa e per Fortunato Rizzo un anno e 10 mesi e 4600 euro di multa. Confermato l’obbligo di dimora a Menfi. Rizzo è difeso dall’avvocato Calogero Lanzarone e Maggiore dall’avvocato Ninni Giardina. La cocaina sarebbe stata rinvenuta sotto un coprisedile dell’autovettura condotta da Rizzo, mentre i tre panetti di hashish all’interno dello slip indossato da Maggiore. I due sono stati giudicati in abbreviato su richiesta delle difese. Nella foto, l’avvocato Calogero Lanzarone